Da “IlCorriere di Lucca” 22/12/2005
L’Ulivo fa da “stampella” a Fazzi, maggioranza trasversale con An e Udc
Lucca – Non è servito l’appello del sindaco Fazzi agli ex compagni di partito di Forza Italia. “Quella che stiamo giocando è una partita univoca - ha detto in consiglio prima del voto, nel disperato tentativo di convincere gli azzurri a riconsiderare le proprie scelte – evitiamo che venga pregiudicata da uno scontro legato ad altre ragioni”. Ma quelle altre ragioni - difficile non interpretare il dietrofront a sorpresa di Forza Italia sul progetto del nuovo ospedale, per il quale il partito si è speso senza tentennamenti fin dall’inizio dell’iter, come una sorta di “sgambetto” al primo cittadino legato allo scontro politico – istituzionale con il presidente del senato Pera – alla fine hanno prevalso e l’intero gruppo azzurro (ad eccezione del presidente del consiglio comunale Mauro Macera e di Marco Baccelli che sono rimasti in aula pur senza partecipare al voto) ha abbandonato l’emiciclo al termine della discussione. Così come i consiglieri di Per Lucca e i suoi paesi e del Gruppo autonomo interpartitico. Centrodestra spaccato e ratifica compromessa, quindi, affidata solo ai si – insufficienti – di An, Udc, e Pantera. Ma la “stampella”, non senza qualche mal di pancia, alla fine è arrivata dall’Ulivo: richiamati all’ordine dal capogruppo Tambellini (e presumibilmente dall’assessore regionale Rossi, presente in sala per quasi tutta la seduta), gli uomini del centrosinistra hanno dato vita a un’inedita maggioranza trasversale che ha salvato la partita. Risultato finale: 24 a 1 (unico voto contrario, quello di Rifondazione Comunista). (F.Q)
Da segnalare che l’assessore regionale alla sanità Rossi, ha interrotto la nostra consigliera comunale, Roberta Bianchi, contestando il suo intervento. “Lei non mi può interrompere” - ha protestato Roberta Bianchi – e il presidente del consiglio comunale le ha dato ragione, invitando l’assessore Rossi a lasciar terminare il capogruppo del Prc.
AVREMO UN NUOVO OSPEDALE
COSA SUCCEDERÀ ?
200 posti letto in meno
Ricoveri di 3 o 4 giorni limitati alla fase acuta.
E DOPO?
DOPO IL MALATO DOVREBBE PASSARE
ALLE STRUTTURE DEL TERRITORIO MA…
...non ce ne sono e non sono previsti finanziamenti.
DUNQUE..
OGNUNO DOVRÀ CURARSI A CASA PROPRIA
E I MALATI CRONICI
E NON AUTOSUFFICIENTI?
Con la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza(LEA) stabiliti sulla base delle risorse economiche, prestazioni quali l'assistenza domiciliare, la riabilitazione e le cure a lungo termine per malati con disabilità gravi non sono più a carico del Servizio Sanitario Nazionale, perché sono state trasferite ai Comuni
E QUINDI
in massima parte ricadono sulle famiglie e in particolare sulle donne.
QUELLO CHE PRIMA ERA UN DIRITTO,
OGGI È SUBORDINATO ALLE COMPATIBILITÀ FINANZIARIE.
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Lucca
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