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Osservatorio Ligure sull'Informazione
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Resistenze
L'ACQUASOLA IN EUROPA
GRAZIE AI RIBELLI
Gli amministratori di Genova non devono essere troppo orgogliosi dello
spazio concesso dal mensile "Il mio giardino" al genovese parco
dell'Acquasola. Per "Il mio giardino", l'unico periodico italiano ad avere 4
edizioni in 4 lingue (oltre l'italiano anche francese, tedesco e inglese),
un gruppo di redattori di grande prestigio si occupa da anni, oltre che di
giardini, di spazi pubblici di cui il giardino è appunto la metafora per
eccellenza. Il parco genovese dell'Acquasola si è guadagnato le pagine della
rivista non per i meriti della amministrazione, anche se questa è sostenuta
dai partiti ambientalisti e non perde occasione per vantare il suo impegno
per i parchi cittadini. Anzi, è per il motivo opposto. Perché "a Genova si è
sviluppato da più di un anno un movimento di cittadini che senza alcuna
schermatura politica e osteggiato in ogni modo nell'accesso alle
informazioni" é riuscito a mettere a nudo una serie di abusi gravissimi
compiuti nell'in differenza più o meno interessata di tutti i partiti e col
silenzio complice della stampa cittadina.
E' dunque al drappello di sconosciuti che da oltre un anno si batte
contro le malefatte e il malaffare, "l'arroganza, le bugie e le lusinghe"
che la rivista dedica le pagine centrali nel numero di ottobre. Dopo aver
ricordato che il carattere "storico" del giardino dell'Acquasola, ammette
solo, come esplicitamente recita la Carta di Firenze (1981) interventi
diretti al restauro e al ripristino ed esclude esplicitamente la costruzione
di parcheggi, "Il mio giardino" ricostruisce le principali tappe dello
scontro. Dalla delibera della giunta genovese del 28 settembre 2004 che
definiva l'approvazione del progetto del parcheggio interrato in spianata
Acquasola poco più che un atto dovuto, ai parziali ripensamenti limitati al
procedere dei lavori fino agli ultimi tentativi di fermare la protesta con
dichiarazioni concilianti salvo poi cercare di metterla davanti al fatto
compiuto con la complicità delle imprese titolari dei cantieri.
La proposta che la redazione de "Il mio giardino" rivolge agli
amministratori della città è di riconoscere finalmente i meriti di questi
ostinati concittadini e di concedergli la vittoria. "La città di tanti
patrioti garibaldini e della Resistenza, si legge, non dovrebbe faticare a
riconoscere il merito di questi suoi indomiti figli che hanno combattuto e
combattono contro la imbecillità e per la bellezza".
(Manlio Calegari)