La Confederazione Cobas di Brindisi lancia un appello regionale per la partecipazione
alla manifestazione di domenica 27 Novembre alle ore 10,00 con partenza dal
piazzale della stazione di brindisi per ribadire un forte "No al rigassificatore
,per un diverso modello di sviluppo".
Brindisi è stata vista come un grande buco nero per infilarci tutti gli impianti
che avevano difficoltà ad esere istallati altrove.
Tutto questo accadeva alla insegna del ricatto occupazionale,usato dai politicanti
di turno per sostenere tali scelte.
Cosi' come nel 1975 si costrui' l'impianto MDI(che utilizzava il pericoloso
fosgene)promettendo anche la costruzione di altri impianti per 2000 nuovi
posti di lavoro ,che non arrivarono mai.
Cosi' anche nell'83 dove un accordo con il governo prevedeva la fuoriuscita
di 3.000 lavoratori dal petrolchimico che avrebbero trovato collocazione
in nuove fabbriche.
Si scrisse anche che la centrale a carbone di Cerano era da considerarsi
un investimento aggiuntivo a quelli promessi,che puntualmente non furono
mai realizzati.
La storia si è ripetuta altre volte fino ad arrivare alla decisione,nata
sulla base delle proteste ,di dichiarare da parte del Governo la nostra città
area ad alto rischio ambientale.
Anche qui' altre promesse non mantenute di massicci investimenti per bonifiche
e controllo degli inquinanti .Intanto a pagare con la vita sono tanti lavoratori
che hanno lavorato al Petrolchimico e prima di morire riescono,anche con
il nostro aiuto,a far partire dei processi,come quelli sull'amianto e sul
pvc-cvm.
E' in questa drammatica situazione e con amministrazioni poi diventate oggetto
di indagini e condanne giudiziarie che maturano le decisioni a favore della
LNG nelle conferenze dei servizi romane.Il sindaco di Brindisi e del presidente
della provincia hanno deciso da soli,senza nemmeno consultare i rispettivi
consigli
C'è da dire che c'era stato un incontro Blair - Berlusconi che aveva già
sancito la santa decisione della costruzione del rigassificatore a Brindisi
nei mesi precedenti.
E' nel dicembre 2003,con una città consegnata ad un commissario prefettizio
a causa degli arresti del sindaco ,di assessori,di faccendieri del carbone,di
rapaci operatori marittimi,etc.etc.,che le associazioni brindisine insieme
a tanti cittadini costruiscono un movimento che dice NO AL RIGASSIFICATORE,PER
UN ALTRO MODELLO DI SVILUPPO.
Movimento che è stato capace di aggregare e realizzare diverse manifestazioni
con migliaia di persone,che hanno espresso chiaramente la volontà a cambiare
rotta per tutto quello che era avvenuto,condizionando nei fatti le scelte
delle nuove amministrazioni e dei partiti.
Ma la LNG non è stata ferma ,realizzando un patto mortale,una lobby trasversale,
con alcune organizzazioni sindacali come cisl. uil,ugl,i chimici della cgil,la
associazione degli industriali ed altro ancora.
Ma con una decisione improvvisa la LNG inizia nei giorni scorsi i lavori
di riempimento di 25 ettari di mare a Capobianco,formalmente con tutte le
autorizzazioni in regola ma apertamente contro la volontà dei cittadini ,del
Comune,della Provincia,della Regione,che sono nettamente contrari.
TOCCA DI NUOVO AL MOVIMENTO PRENDERE IN MANO DI NUOVO IL BANDOLO DELLA MATASSA
E CONVOCARE LA MANIFESTAZIONE DI DOMENICA 27 NOVEMBRE ALLE ORE 10 DAL PIAZZALE
DELLA STAZIONE DI BRINDISI PER ARRIVARE A COSTA MORENA(LUOGO DEL PORTO DOVE
LE PIETRE ARRIVANO CON I CAMION,SCARICATE SULLA BANCHINA,RIPRESE DALLA GRU
DI UNA CHIATTA PER POI ESSERE BUTTATE IN MARE A CAPOBIANCO).
Si tratta quindi di un doppio braccio di ferro:con il governo che tenta di
imporre le decisioni anche se i territori sono ,a ragion veduta,fortemente
contrari;con una lobby trasversale ,che in caso di una nostra sconfitta,candiderebbe
il nostro territorio a chissà quali altre schifezze.
IL MOMENTO E' STORICO PER LA NOSTRA CITTA',per questo riteniamo importante
la partecipazione alla manifestazione e agli altri momenti di lotta che ne
scaturiranno dei movimenti pugliesi.
Brindisi 20 novembre 2005
ROBERTO APRILE PER LA CONFEDERAZIONE COBAS DI BRINDISI