Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 6.11.'05
VAL DI SUSA, DA FIRENZE IDRA CHIEDE AL PREMIER SILVIO BERLUSCONI UNA
VERIFICA URGENTE DEI TONI USATI DAL GOVERNO: DECINE DI MIGLIAIA DI CITTADINI
E LE AUTORITÀ PUBBLICHE LOCALI MERITANO RISPETTO E ASCOLTO !
Il presidente dell'associazione di volontariato Idra Girolamo Dell'Olio
scrive da Firenze al presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi
per chiedere di far verificare se rispondano al vero le esternazioni
attribuite al ministro dell'Ambiente Altero Matteoli e al ministro delle
Infrastrutture Pietro Lunardi - finora non smentite - a proposito degli
ultimi accadimenti in Val di Susa. Il ministro Matteoli avrebbe dichiarato
che "i comitati che insorgono contro ogni cosa che si vuole fare non
rappresentano più un legittimo intervento dei cittadini in una democrazia,
ma un modo strumentale per creare violenza". In tal modo - commenta Idra -
"decine di migliaia di cittadini e le autorità pubbliche locali che da anni
manifestano con competenza e nonviolenza la propria indisponibilità a subire
le conseguenze di un progetto fortemente discusso e opinabile risulterebbero
associati ad atti (come il pacco bomba dimostrativo sulla statale 25, o
altri volantini rinvenuti) che con ogni evidenza non appartengono alla loro
tradizione di civilissima lotta".
D'altra parte, osserva l'associazione fiorentina che da undici anni segue
criticamente le vicende dell'Alta Velocità ferroviaria nel nostro Paese,
"definire riduttivamente "comitati che insorgono contro ogni cosa che si
vuole fare" queste decine di migliaia di cittadini attivi e consapevoli,
guidati dai loro stessi sindaci e dai presidenti delle comunità montane,
liquidare come "un modo strumentale per creare violenza" il loro
dignitosissimo e pacifico dissenso, può suonare sgradevolmente offensivo nei
confronti del popolo, che nelle democrazie è comunque titolare della
sovranità. Resta ferma ovviamente la più ferma condanna nei confronti di
qualunque forma di violenza o di intolleranza da qualunque parte essa
provenga".
Da parte sua, aggiunge Idra, "il ministro delle Infrastrutture Pietro
Lunardi avrebbe dichiarato, a proposito dell'operazione Alta Velocità: "Non
ci fermeremo davanti a nessuno". Un proposito, se confermato, poco
rispettoso - sembra - del diritto dei cittadini e delle istituzioni locali a
proporre soluzioni alternative efficaci e credibili".
Nel caso che tali dichiarazioni risultino effettivamente rilasciate dai due
ministri, Idra chiede al premier Berlusconi "un preciso e formale intervento
urgente, perché in circostanze di elevata tensione sociale commenti e
accenti impropri da parte di chiunque, in specie di pubbliche autorità,
appaiono suscettibili di ingenerare, essi sì, violenza, frustrazione e
sfiducia nelle istituzioni, dalle quali i cittadini ragionevolmente si
attendono un buon esempio, toni moderati, reazioni improntate al dialogo e
all'ascolto".
"Il progetto TAV peraltro - conclude il portavoce dell'associazione - ha
già creato tali e tanti problemi in altre regioni d'Italia, come la Toscana
da cui Idra Le scrive, che certo non suonano sufficienti le 'garanzie'
evocate - stando alle medesime dichiarazioni - dal ministro Matteoli. "Una
volta acclarato, da un punto di vista tecnico e scientifico, che l'opera si
può realizzare, si deve andare avanti", avrebbe asserito il ministro. Ma
giova a tutti ricordare che analoghe 'garanzie' furono altrettanto
'acclarate' quando si dette il via alla cantierizzazione TAV sotto
l'Appennino fra Bologna e Firenze. Eppure quella cantierizzazione (ancora
incompiuta) ha prodotto e continua a produrre danni così cospicui alle
risorse naturali, ambientali e paesaggistiche, e inquinamenti talmente
massicci e diffusi, da essersi meritata il banco degli imputati in un
imponente processo penale che si sta celebrando da mesi presso il Tribunale
di Firenze. Senza contare l'enorme salasso di denaro pubblico, assolutamente
fuori controllo, che la caratterizza dai suoi esordi, e che ha determinato
la messa in mora del governo italiano da parte della Commissione europea per
il sostanzioso contributo che la spesa TAV ha fornito al deficit di bilancio
e allo sforamento dei parametri di Maastricht nel quadro del patto di
stabilità".
Copia della lettera al premier è stata trasmessa al presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, "con l'auspicio - scrive Dell'Olio - che
Ella possa fornire al confronto in atto un contributo di moderazione e di
saggezza".