anche in publiacque dopo PISA,GROSSETO,SIENA,LIVORNO, E AREZZO ARRIVANO
I FRANCESI CHE PARLANO ROMANO!!!!!!
ragion per cui si svegliano anche i fiorentini e giustamente si rendono
conto del reale potere di questa acquatica macchina da soldi!!!
quello che è accaduto a firenze ieri succederà a LUCCA il 1° gennaio, nel
silenzio generale e nel disinteresse della stampa la società ACEA (la
solita...quella che ha dentro il comune di ROMA ,CALTAGIRONE,IL GRUPPO
SUEZ,) ACQUSISCE LE QUOTE DEL SOCIO PRIVATO DEL COMUNE DI LUCCA.
COSA DICONO I RAVENNI,PLACIDI,FAZZI?????
cosa dice il centro sinistra Lucchese????????
COSA DICIAMO NOI?????
ci ricompiamo LUCCA DAI BORBONI e facciamo da noi?
facciamo finta di nulla?
o ci rimbocchiamo le maniche e ci diamo da fare per ributtarli in ACQUA???
tommy
Comunicato Stampa Unaltracittà/Unaltromondo
Acea/Publiacqua: De Zordo: "L'incoerenza dei DS fiorentini. Sui Beni Comuni
sono contro quanto deciso dal loro Congresso Nazionale."
"I Democratici di Sinistra fiorentini chiedono di abbassare i toni e di non
fare polemica a sinistra sul caso Acea/Publiacqua, ma non si accorgono che
sono, loro stessi, in aperta contraddizione con quanto deciso dall'ultimo
Congresso Nazionale dei DS sul tema dei Beni Comuni. Al gruppo dirigente dei
Ds fiorentini, e a chi come loro vive come se nel mondo il paradigma
neoliberista avesse avuto successo e dunque meriti solo di essere
amministrato al meglio, ricordiamo quanto affermato nell'ordine del giorno
sulla questione Beni Comuni approvato nel recente Congresso Nazionale. In
particolare quando dice che: "I Democratici di Sinistra pensano che la
proprietà di reti ed impianti e la loro gestione non possa che essere
pubblica, affidata alle istituzioni più vicine ai cittadini. Il privato,
infatti, segue la logica del profitto, ma ciò si traduce irrimediabilmente
in un rischio per il diritto all'acqua di tutti i cittadini, anche quelli
appartenenti alle fasce più povere. [?] Il congresso nazionale dei Ds
impegna tutto il partito, gli amministratori locali e i gruppi parlamentari
nazionali ed europei a promuovere, nelle forme possibili e necessarie, la
ripubblicizzazione del servizio idrico."
Dunque PROPRIETA' in mano al pubblico, ma anche, e in questo caso
soprattutto, la GESTIONE delle reti. Alleghiamo l'ordine del giorno
approvato per chi volesse leggerlo nella sua integrità, e aggiungiamo solo
che i fiorentini e i toscani non possono essere lasciati alla deriva degli
interessi privati solo perché la classe politica dirigente manca degli
strumenti culturali per comprendere la realtà del neoliberismo. Serve allora
l'umiltà e il desiderio di poter cambiare, nello specifico nella gestione
dell'acqua, la rotta perseguita fino ad oggi.
Si proceda allora anche in Toscana, come già avviene in altri luoghi in
Italia, verso una gestione del 'bene comune acqua' affidata ad un soggetto
che non persegua il profitto, totalmente in mano pubblica, che preveda la
partecipazione organizzata dei cittadini.
Tutto ciò non farà altro che rafforzare la comune lotta della sinistra
riformista e della sinistra solidale contro Berlusconi (e il
Berlusconismo/Neoliberismo). Più sapremo difendere i Beni Comuni e più
chances avremo di battere le destre.
Mozione sui beni comuni approvata all'ultimo congresso dei Democratici di
Sinistra
"I beni comuni (l'acqua, l'aria, il territorio, le risorse naturali, i
saperi, la salute, l'istruzione, ecc.) sono uno dei temi centrali per una
nuova idea di sinistra. Le politiche sui beni comuni rappresentano infatti
la cartina tornasole di una innovazione anche culturale del campo
progressista e di una nuova idea di "pubblico" in cui lo Stato e le
istituzioni rimangono centrali ma ad esse si accompagna anche l'idea che
determinati beni appartengono per propria natura all'umanità intera che ha
il diritto a poterne usufruire in condizioni eque e solidali.
In particolare l'acqua rappresenta il paradigma di questa innovazione
culturale. L'acqua è il bene comune per eccellenza. Tuttavia la sua disponib
ilità e il suo accesso sono oggi squilibrati: interi popoli sono privati
dell'accesso all'acqua: la politica dei paesi ricchi, sostenuta sia
direttamente che attraverso le istituzioni globali (Fmi e Banca Mondiale),
sta portando rapidamente all'appropriazione di questa fondamentale risorsa
da parte di grandi gruppi che investono nelle reti, privando la parte più
povera della popolazione dell'accesso all'acqua.
Nei paesi occidentali, e in Italia attraverso una politica a tratti
contraddittoria del governo, l'acqua sta subendo un processo di
privatizzazione massiccio. Al contrario, i Democratici di Sinistra pensano
che la proprietà di reti ed impianti e la loro gestione non possa che essere
pubblica, affidata alle istituzioni più vicine ai cittadini (in primo luogo
i comuni). Il privato, infatti, segue come giusto ed ovvio, la logica del
profitto, ma ciò si traduce irrimediabilmente in un rischio per il diritto
all'acqua di tutti i cittadini, anche quelli appartenenti alle fasce più
povere.
Oltre all'acqua, oggi sono in pericolo altri beni comuni: l'aria,
l'atmosfera, sono diventate il luogo di "discarica" dei rifiuti gassosi; il
sapere è sottoposto ad un processo di privatizzazione che passa attraverso
norme sul copyright (DMCA negli Usa, EUCD in Europa) che ne stanno
snaturando il ruolo originario, passa attraverso i brevetti sul software e i
contributi di stato all'istruzione privata, come anche attraverso le
politiche di demolizione dell'istruzione pubblica attuate dal governo;
persino il codice genetico è divenuto oggetto di brevetto e farmaci
fondamentali per la sopravvivenza di milioni di persone vengono resi
indisponibili a chi non può permettersi i prezzi decisi dalle grandi case
farmaceutiche e non gode di assistenza sanitaria pubblica.
Per questi motivi, il congresso nazionale dei Ds impegna tutto il partito,
gli amministratori locali e i gruppi parlamentari nazionali ed europei:
- a promuovere, nelle forme possibili e necessarie, la ripubblicizzazione
del servizio idrico;
- a opporsi a quelle normative (come la direttiva sui brevetti software)
che privatizzano i saperi e le idee;
- a promuovere nuove norme in materia di sfruttamento commerciale dei
brevetti sui farmaci e ad opporsi alla brevettabilità del codice genetico;
Inoltre impegna i gruppi parlamentari di camera e senato a presentare
un'organica proposta di legge a tutela dei beni comuni, anche in relazione
con il tavolo nazionale sui beni comuni;
infine impegna la segreteria del partito a promuovere seminari, incontri,
pubblicazioni in tema di politica dei beni comuni, coinvolgendo anche gli
amministratori locali dei Ds."
RispondiInoltra
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: https://www.inventati.org/mailman/public/forumlucca/attachments/20050923/eed0b628/attachment.htm