Re:[Consumo critico - Milano Social Forum] Da Saroldi : Tori…

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Autore: agi70@libero.it
Data:  
Oggetto: Re:[Consumo critico - Milano Social Forum] Da Saroldi : Torino Pausa Café
Ciao, grazie dell'informazione, purtroppo non mi é possibile partecipare alla visita, ma sarei lieto di partecipare all'iniziativa acquistando e promuovendo l'acquisto del caffé così prodotto. Sai dirmi dove potrei acquistarlo a Milano?

Grazie anticipatamente e buona giornata.

Augusto

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>From      : consumo-critico-msf-bounces@???

To          : consumo-critico-msf@???,maltrainsema@???,intergas@???
Cc          : 
Date      : Mon, 11 Jul 2005 11:06:11 +0200
Subject : [Consumo critico - Milano Social Forum] Da Saroldi : Torino Pausa Café








> AI GAS, LE BOTTEGHE, LE REALTA' ED I SINGOLI INTERESSATI
>
> Cari amici,
>
>
> è da poco attiva a Torino Pausa Café, una cooperativa sociale un po'
> particolare.
>
> Pausa Café importa il caffé direttamente dai produttori delle Terre Alte di
> Huehuetenango (presidio Slowfood in Guatemala), garantendo ai lavoratori
> oltre al prezzo Transfair anche il 50% degli utili generati generati dall'
> intero processo di trasformazione e commercializzazione. Il caffè viene
> tostato a legna nella torrefazione di Pausa Cafè, situata all'interno della
> Casa Circondariale delle Vallette a Torino. La cooperativa offre così
> opportunità di lavoro ai detenuti del carcere.
>
> Ho avuto modo di visitare questo progetto, e mi sembra molto interessante.
> Un caffé di qualità raffinata (arabica cru, coltivato all'ombra, raccolto a
> mano, lavorato artigianalmente, essicato al sole, tostato a legna,
> raffreddato ad aria) direttamente dal carcere!
>
>
> Ora Pausa Café propone una visita alla sua torrefazione per le realtà e
> persone interessate, rivolgendosi in particolare ai GAS e alle Botteghe del
> Mondo. La visita offre la possibilità di conoscere questo progetto e sarà
> utilizzata anche per discutere le modalità da proporre per la
> commercializzazione del caffé a GAS, botteghe e altre realtà interessate.
> Seguirà degustazione.
>
> La visità sarà mercoledì 20 luglio alle ore 18.30 presso la Casa
> Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, in Via Pianezza 300. Si prega di
> essere puntuali. Le persone interessate a partecipare devono prenotarsi
> entro il prossimo venerdì 15 luglio scrivendo all'indirizzo mail
> info@??? e comunicando nominativo, luogo e data di nascita.
> Questi dati sono necessari per richiedere i permessi di accesso al carcere.
>
> Riporto qui sotto un comunicato di presentazione del progetto.
>
> Ci vediamo
>
> Andrea Saroldi
> www.retegas.org - www.retecosol.org
>
> * * * * * *
>
> IL CAFFE' EQUO ENTRA IN CARCERE
>
> Nella casa circondariale avviata una torrefazione del caffè del Guatemala
> Huehuetenango (certificato Fairtrade e presidio Slowfood): nuove
> opportunità di lavoro ai piccoli produttori e ai detenuti.
>
> La cooperativa Pausa Cafè ha avviato una torrefazione nella Casa
> circondariale "Lorusso Cotugno". I cafetaleros inoltre ricevono la metà
> degli utili generati dalla trasformazione e commercializzazione.
>
> Arriva il caffè equo, che oltre ad essere solidale con il sud del mondo,
> offre concrete possibilità di inserimento lavorativo ai carcerati: questo
> grazie al progetto della cooperativa sociale "Pausa Cafè" che importa una
>
> pregiata produzione di arabica, presidio internazionale Slow Food e che ha
> creato una torrefazione nella Casa Circondariale di Torino.
>
> Il caffè proviene da una ristretta area geografica del Guatemala, ai confini
>
> con il Messico: la Huehuetenango, la più alta catena montuosa non vulcanica
> del Centro America, considerata come una delle aree più vocate a questa
> produzione, il cru della terra dei Maya. Slow Food ne ha fatto un presidio,
> e ha inserito la produzione nel circuito del commercio equo e solidale
> certificato Fairtrade TransFair; segue i produttori dal punto di vista
> tecnico, li aiuta a collocare il prodotto sul mercato, promuove e valorizza
> sapori e territori.
> Il progetto si è poi ampliato ed oggi il caffè viene torrefatto
> artigianalmente nel carcere "Lorusso e Cotugno" di Torino, con una
> tostatura lenta e leggera, raffreddato ad aria e lasciato riposare per
> almeno 48 ore così da consentire il naturale processo di degassazione,
> prima di essere macinato.
>
> I consumatori possono quindi degustare un caffè 100 per cento arabica,
> straordinario per la qualità in tazza, ma unico anche per le modalità di
> produzione. Per la prima volta infatti ai produttori non solo è
> riconosciuto un prezzo equo, ma è garantita la possibilità di partecipare
> al 50 per cento degli utili generati dall'intero processo di trasformazione
> e commercializzazione, dal quale sono normalmente esclusi.
>
> Un'innovativa forma di alleanza tra i diversi protagonisti della filiera
> con cui si fornisce una risposta alla grave crisi internazionale dei prezzi
> del caffè, che colpisce proprio i piccoli produttori.
>
> Al valore della solidarietà verso i cafetaleros del Guatemala, si somma l'
> impegno per l'integrazione sociale delle persone svantaggiate: la
> torrefazione infatti, che coinvolge direttamente i carcerati, fornisce loro
> una concreta opportunità di inserimento lavorativo, a contatto con un team
> di esperti torrefatori.
>
> Il caffè "al profumo di solidarietà" è in distribuzione con la confezione
> ideata e disegnata dagli studenti dell'Istituto Bodoni di Torino e scelta
> dagli stessi consumatori, in base ad un progetto promosso da Novacoop.
>
> Per informazioni sul caffè Huehuetenango: www.fondazioneslowfood.it;
> www.pausacafe.org
>
> Fonte: Transfair, www.greenplanet.net , giugno 2005
>
> _______________________________________________
> Consumo-critico-msf mailing list
> Consumo-critico-msf@???
> https://www.inventati.org/mailman/listinfo/consumo-critico-msf
>




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