[Lecce-sf] documento che consegneremo lunedi alle 9 al sinda…

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著者: Antonella Mangia
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題目: [Lecce-sf] documento che consegneremo lunedi alle 9 al sindaco di melendugno
RICEVO DA STEFANO MENCHERINI E INOLTRO.
FATE GIRARE L'APPELLO.
GRAZIE
*******************************************

Lunedi mattina alle ore 9 questa petizione con le
iniziali firme raccolte sarà consegnata ufficialmente
da alcuni firmatari nell'ufficio del primo cittadini
di Melendugno, avv. Roberto Felline, che inizierà
l'istruzione della "pratica". Altra copia sarà
consegnata in giornata al presidente Pellegrino.
Nel frattempo copia della petizione si potrà trovare
ad esempio in tutti i bagni delle marine di Melendugno
che accetteranno di raccogliere le firme. Insieme ad
una t-shirt nera con la bandiera della pace e alcune
scritte bianche:
Pace = solidarietà
Accoglienza = il contrario della Fondazione "Regina
Pacis"
Cammino è quello che ci aspetta
Europa è quella che vogliamo libera e tollerante
sul retro della maglietta: San Foca torni ai
salentini e ai cittadini del mondo
Le magliette sono in vendita a 10 euro. Il ricavato
della sottoscrizione sarà donato ai giovani magrebini
che hanno denunciato lo staff del Regina Pacis e che
da quasi tre anni non possono lavorare perchè il
permesso di soggiorno per ragioni di giustizia non
glielo permette.
s.m.
info: www.stefanomencherini.org



documento che consegneremo lunedi alle 9 al sindaco di
melendugno (chi vuole esserci lo dica)

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PETIZIONE POPOLARE

L’ AREA DEL “REGINA PACIS” AI BAMBINI DEL MONDO
E QUELLA DE “LORIZZONTE” DIVENTI UN CENTRO STUDI

CONTRO IL RAZZISMO E LA XENOFOBIA





Dopo anni in cui i salentini hanno dimostrato cosa
significasse vivere e sostenere l’accoglienza degli
immigrati che sono sbarcati a milioni sulle nostre
coste per più di 10 anni, sono arrivati gli affari
attraverso i fondi pubblici e privati (milioni e
milioni di euro) che sono stati equamente spartiti tra
le realtà del cosiddetto “non profit” che si erano
assunte l’onere di gestire concretamente le politiche
dell’accoglienza dei profughi nel Salento.

Allora nacquero due centri, la Fondazione “Regina
Pacis” e il centro “Lorizzonte” del Ctm di Lecce, a
Squinzano, su una proprietà della Provincia.

Nei primi tempi i due centri si connotarono come
luoghi di vera accoglienza. Poi, quando il business e
certi giochi politici aumentarono vertiginosamente,
chissà perché la Fondazione “Regina Pacis” e il centro
“Lorizzonte” cambiarono radicalmente.

La chiusura di entrambi i centri dopo che persino si
era parlato di Nobel per l’accoglienza, i 5 processi a
cui è sottoposto non solo don Cesare Lodeserto, le
sconvolgenti e incredibili violenze che sarebbero
avvenute ai danni degli immigrati internati nel Cpt
della Curia di Lecce (di cui ricordiamo l’unica colpa:
scappare da guerre e carestie), ci inducono a chiedere
al presidente della Provincia Giovanni Pellegrino di
farsi portatore quanto prima di un’ iniziativa tesa a
far nascere a Squinzano, sull’area dove sorgeva il
centro del Ctm, un centro polivalente di studio e
lavoro contro razzismi e xenofobia gestito da Ong e
associazioni oneste e trasparenti.

Al primo cittadino di Melendugno, l’avvocato Roberto
Felline, chiediamo invece di fare quanto nei suoi
poteri per ottenere la restituzione immediata
dell’area di proprietà della Curia arcivescovile di
Lecce, per inadempienza rispetto agli accordi che anni
fa permisero la donazione.

Tutto ciò perché gran parte della società civile
salentina (e pugliese) ha diritto di ritornare a
vedere e a godere delle splendide marine di San Foca,
chiudendo anche visivamente una pagina nerissima, una
vera e propria vergogna, che si è consumata con le
attività della Fondazione “Regina Pacis”.

Nel caso impedimenti di vario genere ne impedissero la
restituzione, allora chiediamo, anche come credenti,
che la Curia retta da monsignor Cosmo Francesco Ruppi
si adoperi da subito per abbattere reticolati e mura,
sbarre e recinti, facendo nascere un centro
polivalente, e completamente gratuito, dove i bambini
del mondo (ma anche i nostri figli insieme a quelli
dei turisti e degli immigrati) possano giocare, fare
sport, conoscersi e crescere in pace con la
consapevolezza che senza la solidarietà verso i più
deboli che in questo caso sono fratelli e sorelle che
scappano da guerre, persecuzioni e fame, non si può
pensare a un mondo senza guerre preventive, senza
terrorismo e violenza etnica o religiosa. Senza
razzismo e, come recita anche la nostra Costituzione,
con la massima tutela dei diritti umani e civili degli
immigrati e di tutti noi.


Primi firmatari



Mario Fiorella                                
don Angelo Cassano                      
Luigi Santoro                                  
don Alessandro Santoro                
Luigi Calò                                       
Bledar Torozi                                    
Stefano Mencherini                       
don Andrea Gallo                         
Silverio Tomeo                               
Donato Margarito
Antonella Mangia
.......
e tutti quelli …...
 che stanno facendo  dal 24 giugno lo sciopero della
fame per la libertà di informazione e la tutela dei
diritti umani e civili degli immigrati     


info:  www.peacelink.it      
www.stefanomencherini.org   
www.meltingpot.org 



    

    
        
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