Un po' storia nel giorno del Gay Pride...
Thanks to Massimo
WWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWW
Vi mando questo ricordo di un personaggio importante
nella nostra
cultura,
nell'anniversario della sua nascita. Buona lettura.
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LEONARD MATLOVICH
6 luglio 1943 - 22 giugno 1988
³Mi hanno dato una medaglia per aver ammazzato due
uomini, e mi hanno
cacciato dall¹esercito per averne amato uno². Questa
iscrizione,
Matlovich
l¹aveva voluta nel marzo precedente la sua morte, al
Congressional
Cemetery
di Washington, mentre l¹aids se lo stava rapidamente
portando via e
aveva
deciso di dare un senso ad ogni suo gesto, ad ogni sua
parola. Era nato
il 6
luglio del 1943, da un sergente maggiore
dell¹Aviazione e trascorse la
sua
intera giovinezza nelle basi militari di mezzo mondo.
A 19 anni segui'
il
padre nell¹Air Force. Sergente dell¹aviazione in
Vietnam, Matlovich era
stato decorato tre volte, ricevendo la ³Stella di
Bronzo² per aver
coraggiosamente difeso la sua postazione da un attacco
dei vietcong,
uccidendone due, l¹²Air Force Commendation Medal² e
l¹onorificenza
³Purple
Heart² per le ferite riportate in battaglia. Torno' in
patria nel 1971,
diventando istruttore sulle relazioni razziali.
Il 22 ottobre del 1975 era stato congedato
dall¹esercito per aver
confidato
la propria omosessualita' ad un suo superiore, il
comandante della base
aerea di Hampton, in Virgina, colonnello Charles
Ritchie. Non era stato
sorpreso in situazioni imbarazzanti e avrebbe potuto
benissimo fare a
meno
di esporsi, ma aveva sentito l¹impulso morale di
essere finalmente
sincero
di fronte a se stesso ed all¹intera societa', cosi',
incoraggiato
dall¹attivista per i diritti civili gay e presidente
della ³Mattachine
Society² Frank Kameny, decise di ³uscir fuori²
sfidando la politica
discriminante dell¹esercito USA.
Aveva un¹anima conservatrice e, nel 1979, si presento'
alle elezioni
per la
carica di ³supervisor² a San Francisco, nelle liste
del Partito
Repubblicano. Piu' tardi, la paranoia sull¹aids che
colpi' gli Stati
Uniti
lo costrinse a chiudere la pizzeria che aveva aperto a
Guerneville,
sempre
in California. Partecipo' alla campagna lanciata da
numerosi gruppi gay
per
chiudere le saune, visto che cominciava ad essere
chiaro che la
comunita'
stava suicidandosi nei bagni di San Francisco e di New
York.
Nel 1980 il giudice federale Gerhard Gessell riconobbe
che l¹Aviazione
aveva
agito in base ad un insieme di pregiudizi personali
dello Stato
Maggiore e
non applicando una precisa norma giuridica. Di
conseguenza, ordino' che
il
sergente venisse riassunto, promosso di grado e che
ricevesse tutti gli
stipendi arretrati. Matlovich si accordo' privatamente
con l¹esercito
accettando di chiudere il caso in cambio di 160.000
dollari ed al
congedo
³con onore².
Immediatamente dopo l¹Aviazione intervenne per
chiarire una volta per
tutte
la propria politica sull¹argomento e l¹anno
successivo, 1981, afferro'
a
chiare lettere il suo diritto di cacciare ogni
militare omosessuale,
anche
se nascosto, velato, represso, vergine o casto, sia
uomo che donna.
Dopo che nel 1975 il settimanale ³Time² gli dedico' la
copertina ed il
titolo ³Io sono un omosessuale² (all¹epoca si diceva
ancora cosi'!),
Matlovich divenne un eroe della comunita' gay
americana allora nel
pieno
della sua espansione in seguito ai fatti dello
³Stonewall² del 1969.
Lavoro'
in varie iniziative mirate al raggiungimento dei
diritti civili e
contribui'
alla fondazione della ³Never Forget Foundation², un
gruppo che si era
prefisso lo scopo di erigere monumenti ai leader gay
del passato
considerato
che, purtroppo, spesso cadono nel dimenticatoio vista
la mancanza di
solide
strutture culturali e rituali all¹interno della
comunita'.
La sua storia era gia' stata oggetto di un programma
televisivo
parecchi
anni prima. Subito dopo la sua morte, avvenuta in casa
di un amico a
West
Hollywood, all¹eta' di 44 anni, lo scrittore di San
Francisco Mike
Hippler
ci pubblico' sopra un libro.
Massimo Consoli
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