[Forumlucca] Econews - 13 giugno 2005

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Szerző: Federazione dei Verdi di Lucca
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] Econews - 13 giugno 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Ulivo. Pecoraro: simbolo Unione per superare contrasti
- Referendum. Verdi: Governo non ha garantito voto italiani all'estero
- Referendum. De Petris: cittadini vadano a votare non si segua esempio
alte cariche
- Referendum. Cima: lavoratori ministero Esteri discriminati, non possono
votare
- Ogm. Pecoraro: mai più studi segreti di lobby biotech, sentenza tedesca
apre spiragli di trasparenza
- Iraq. Cento: Martino ci dica la verita’ sugli elicotteristi
- Immigrazione. Pecoraro a Castelli: invettive razziste non battono criminalità
- Carceri. Cento: e’ emergenza. Anche Castelli lo ammette!
- Carceri. Bulgarelli: situazione esplosiva e indegna di paese civile
- Istat. Pecoraro: Italia più ricca solo nelle favole di Berlusconi
- Ambiente. Bonelli: svolta è cancellazione debito eco
- G8/debito. Pecoraro: passo avanti ma non sia solo annuncio
- Caccia. Lipu: abolito a Parma l'uso dei richiami vivi
- Ogm. Greenpeace: tribunale ordina alla Monsanto di rendere noto il
rapporto su mais mon 863
- Ambiente. Prende il via la quindicesima edizione della campagna nazionale
“preveniamo gli incendi"
- Energia. In Italia raddoppia in 4 anni mercato biodiesel
Econews dalle agenzie estere:
- Researchers say new deep sea rules needed (ENN)
http://www.enn.com/today.html?id=7922
- Big business urges urgent G8 global warming action (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/31198/story.htm


Ulivo. Pecoraro: simbolo Unione per superare contrasti

“Al proporzionale il centrosinistra presenti il simbolo dell’Unione per
superare i contrasti all’interno della coalizione. Comunque è necessario
decidere presto per concentrarsi sul programma e sulle regole della
coalizione”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro
Scanio. “Se non sarà possibile - afferma Pecoraro - presentarsi con il
simbolo dell’Unione, i Verdi, in subordine, sono pronti a valutare
l’ipotesi di entrare in grandi aggregazioni. Per esempio un grande
arcobaleno, che metta insieme tutti i partiti dell’area pacifista, i
movimenti e le associazioni. Oppure una grande lista Prodi, che faccia
riferimento al programma unitario della coalizione”. “L’importante -
conclude il leader del sole che ride - è che si decida presto, perché i
cittadini ci hanno chiesto chiaramente, con il loro voto alle regionali, di
mandare a casa Berlusconi e questo disastroso Governo. La priorità
dell’Unione è rilanciare il paese, visto che la Cdl in questi anni, ha
prodotto solo disastri”.

Referendum. Verdi: Governo non ha garantito voto italiani all'estero

“I nemici di questo referendum hanno fatto di tutto per boicottarlo, non
garantendo, tra le altre cose, il voto degli italiani all'estero". Lo ha
dichiarato il capogruppo dei Verdi al Parlamento europeo Monica Frassoni,
che non ha potuto esercitare il suo diritto al voto perché cancellata dalle
liste elettorali del suo comune. "Un episodio gravissimo - afferma Frassoni
- che riguarda centinaia di migliaia di italiani all'estero. Il consolato
italiano non ha informato nessun connazionale in Belgio che avrebbe dovuto
scegliere dove votare e darne preventiva comunicazione. Nessun italiano
iscritto all'Aire (associazione italiani residenti all'estero) sapeva che
c'era un termine per far scegliere se votare in Italia o nello stato di
residenza. Per questo, come ogni elezione, mi sono recata al seggio del mio
comune in Italia e lì mi è stato detto che non risultavo più iscritta nelle
liste elettorali. Solo in Belgio ci sono 600.000 italiani residenti, quanti
non hanno votato a causa di questa mancanza d'informazione? Il consolato ed
il ministero degli Esteri sono responsabili". "Il Governo ha tentato di
boicottare il referendum, non garantendo il voto degli italiani all'estero,
ma il problema non è solo questo. Ad un anno, o meno, dalle elezioni
politiche, è urgente porre rimedio a questa gravissima violazione del
diritto di voto per garantire la legalità delle prossime consultazioni". Lo
ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. "Il Governo
- afferma Pecoraro - ha fatto di tutto per boicottare il referendum, ma non
garantire il diritto al voto di tutti i cittadini è inammissibile, per
questo presenterò un'interrogazione ai ministri Pisanu e Fini".

Referendum. De Petris: cittadini vadano a votare non si segua esempio alte
cariche

“Noi Verdi ribadiamo i nostri quattro sì al referendum. Ma facciamo,
comunque, appello al voto anche a coloro che hanno dubbi, incertezze ,
perplessità. Il voto è l'unico strumento democratico per poter per
esprimere la propria volontà. I cittadini non seguano l'esempio di alte
cariche dello stato che hanno perso il senso della democrazia": lo afferma
la senatrice dei Verdi Loredana De Petris, membro del direttivo del
comitato promotore del referendum, nel corso dell’iniziativa di chiusura
della campagna referendaria a Campo dei Fiori. "Bisogna rifiutare -
prosegue l'esponente del sole che ride - la truffa antidemocratica
dell'astensione. Ancora più truffa se teniamo conto che gli italiani
residenti all'estero, iscritti nelle liste elettorali, sono oltre tre
milioni e contribuiscono ad alzare, nei fatti, al 52 per cento il quorum
necessario alla validità del referendum. E' grave perché questi cittadini
sono diventati determinanti per decidere su una legge che a loro non si
applica. Per di più un terzo di questi elettori non hanno ricevuto neanche
il plico elettorale".

Referendum. Cima: lavoratori ministero Esteri discriminati, non possono votare

“Il Governo deve intervenire per dare l’opportunità a tutto il personale
del ministero degli Affari Esteri che lavora presso le sedi all’estero, di
poter esprimere con il voto la propria pozione sul referendum sulla
procreazione”. Lo ha chiesto la deputata verde Laura Cima (commissione
Esteri) che ha inviato un’interrogazione al ministro Fini denunciando una
grave forma di disparità di trattamento nei confronti del personale del suo
ministero, che lavora all’estero. “La Legge 459 del 2001 ­ spiega Cima - dà
ai cittadini italiani residenti all’estero la possibilità di esercitare il
diritto di voto tramite le rappresentanze diplomatico-consolari. La 459,
però, non prevede nulla per quel personale in servizio all’estero, che non
essendo iscritto all’Aire (anagrafe e censimento degli italiani
all’estero), in quanto impiegato temporaneamente per una durate inferiore a
dodici mesi, gli viene negata la possibilità di esprimere il proprio voto
all’estero; “siamo al paradosso ­ ha dichiarato Cima ­ questi lavoratori
che devono garantire agli italiani residenti all’estero il diritto di voto
non possono votare, anche perché non hanno neppure la possibilità di
rientrare in Italia per esercitare il proprio diritto. Il Governo ­
conclude - prima che ‘gli esclusi’ si rivolgano, come promesso, alla Corte
europea dei diritti dell’uomo, si attivi per garantire loro il diritto di
manifestare il proprio voto.

Ogm. Pecoraro: mai più studi segreti di lobby biotech, sentenza tedesca
apre spiragli di trasparenza

“La sentenza del tribunale tedesco che impone alla Monsanto di rendere
pubblico il rapporto confidenziale sul mais mon 863 è una vittoria di tutti
i consumatori e di chi si oppone, in nome del principio di precauzione,
alla diffusione incontrollata degli ogm. Mai più dovranno esserci studi
segreti delle multinazionali sugli organismi geneticamente modificati”. Lo
ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “La
pericolosità del mais 863 della Monsanto - afferma Pecoraro - è stata
dimostrata dallo studio dello stesso colosso biotech, che certo non aveva
intenzione di renderlo pubblico. Con la sentenza del tribunale di Colonia
si è aperto uno spiraglio di trasparenza su un tema delicatissimo, che
riguarda l’alimentazione di milioni di persone e la brevettabilità della
vita”. “Questa sentenza - conclude il leader del sole che ride - riporta
d’attualità la necessità di una ricerca pubblica ed indipendente sugli ogm,
svincolata dagli interessi delle multinazionali, molto diversi da quelli
dei cittadini e certamente non orientati alla tutela della salute e della
biodiversità”.

Iraq. Cento: Martino ci dica la verita’ sugli elicotteristi

“Il ministro Martino, oltre a ricordare il sacrificio dei quattro
elicotteristi caduti recentemente in Iraq, ci dica anche la verità sulle
loro morti”. Paolo Cento, coordinatore dei Verdi, torna sul tema della
sicurezza dei militari inviati in Iraq con una interrogazione che chiede
risposte “sui molti dubbi sollevati oggi da una inchiesta del quotidiano Il
Manifesto dalla quale emerge che i piloti precipitati lo scorso 31maggio
erano stati inviati in Kuwait perché facessero esperienza, sebbene non
fossero tra i più esperti tra quelli a disposizione del comando italiano di
Tallil, la base vicina a Nassirya dove sono stanziate l’aeronautica e
l’Aves, l’aviazione dell’esercito. Inoltre dalle pagine del forum
paginedidifesa.it, dell’ex generale Chiavarelli, emerge non solo una
diffusa preoccupazione tra i militari ma evidenze sullo scarso
addestramento dei soldati inviati in missione. Dunque, notizie che devono
trovare risposte chiare. Il ministro della Difesa - conclude Cento - venga
in Parlamento e ci spieghi come è stato possibile che quell’elicottero sia
precipitato spezzando le vite di quattro persone”.

Immigrazione. Pecoraro a Castelli: invettive razziste non battono criminalità

“Il ministro Castelli non è nuovo a sortite xenofobe e provocatorie, in
perfetto stile leghista, ma dovrebbe imparare che non è con le invettive
razziste che si batte la criminalità". Lo ha dichiarato il presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. "Le parole di Castelli, oltre ad essere
inaccettabili e qualunquiste, certificano il fallimento della Bossi Fini,
una legge incivile da abrogare, che non contrasta la criminalità
organizzata ed è fallimentare per quanto riguarda l'immigrazione
calndestina". "Il ministro Castelli e tutta la Cdl - conclude il leader del
sole ceh ride - lavori per garantire maggiore sicurezza ai cittadini,
magari aumentando i fondi alle forze dell'ordine, tagliati da un Governo
che evidentemente ha altre priorità."

Carceri. Cento: e’ emergenza. Anche Castelli lo ammette!

“Finalmente! Anche il ministro Castelli ammette che la situazione nelle
carceri è drammatica e rischia di esplodere”. Paolo Cento, vicepresidente
della commissione Giustizia, dopo le affermazioni del guardiasigilli sul
sovraffollamento nei penitenziari, ricorda che “proprio Castelli aveva
raccontato la favola dei detenuti in “hotel a quattro stelle”. Il
sovraffollamento è anche la conseguenza di una gestione autoritaria e
repressiva di fenomeni sociali a basso impatto di allarme, come
l’immigrazione clandestina e la tossicodipendenza. Non c’è altra via di
uscita se non un provvedimento di amnistia e indulto che affronti
l’emergenza, riduca il sovraffollamento, mentre è irrinunciabile una
profonda revisione dei reati e delle sanzioni penali attraverso la
depenalizzazione e il ricorso alle misure alternative”.

Carceri. Bulgarelli: situazione esplosiva e indegna di paese civile

“La situazione delle carceri italiane è assolutamente indegna di un paese
civile”. E’ il commento del verde Bulgarelli ai dati allarmanti sulla
popolazione detenuta, ormai prossima alle 60.000 unità, “record” mai
raggiunto nella storia della Repubblica. “Per ammissione dello stesso
ministro Castelli la situazione è ormai gravissima, non solo per gli oltre
17.000 detenuti in più rispetto ai posti letto disponibili ma per la
situazione igienica e sanitaria ormai al collasso, con un detenuto su 10
sieropositivo al virus dell’hiv e il dilagare di malattie come l’epatite C
e la tubercolosi. Siamo di fronte ­ continua Bulgarelli - a una violazione
palese dei diritti fondamentali dell’individuo, perpetrata attraverso
condizioni illegali di detenzione, che non può più essere tollerata. Tanto
più che la grande maggioranza delle persone detenute è in carcere per
piccoli reati e potrebbe usufruire di misure alternative alla detenzione o
godere dei benefici di un indulto o di un’amnistia, misura che deve tornare
al più presto al centro dell’agenda politica. Se invece il Governo
continuerà nella sua latitanza ­ conclude il parlamentare dei Verdi -
quello che ora è una situazione drammatica potrebbe divenire del tutto
fuori controllo”.

Istat. Pecoraro: Italia più ricca solo nelle favole di Berlusconi

“I dati Istat confermano quanto si sa già da tempo: l’Italia è in
recessione. La ricchezza del paese esiste solo nelle favole raccontate da
un premier irresponsabile che preferisce affossare il paese piuttosto che
assumersi le proprie responsabilità”. Lo ha dichiarato il presidente dei
Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Ogni analisi economica da qualche anno a
questa parte - afferma Pecoraro - è un bollettino di guerra, una bocciatura
senza appello per le disastrose politiche economiche della Cdl. Il Governo
non solo non ha saputo affrontare i problemi, ma continua a far finta che
non esistano e mentre l’Italia entra tecnicamente in recessione il premier
fantastica di ricchezze immaginarie”. “L’incompetenza della Cdl - conclude
il leader del sole che ride - è una vera palla al piede per l’economia
italiana, che paga i fallimenti di un Governo non all’altezza. Per questi
motivi è indispensabile che l’Unione lavori ad un programma economico che
preveda interventi strutturali per rilanciare al più presto la
competitività del sistema Italia”.

Ambiente. Bonelli: svolta è cancellazione debito eco

“La vera svolta è il riconoscimento del debito ecologico, vale a dire
riconoscere un credito agli attuali debitori per l'aggressione alle risorse
subite" , lo afferma, in una nota, Angelo Bonelli, coordinatore nazionale
dell'esecutivo dei Verdi in riferimento alla cancellazione del debito, da
parte del G8, ai paesi poveri. Una decisione che Bonelli definisce "pura
operazione mediatica che vuole tranquillizzare le coscienze e la sicurezza
dei forzieri blindati delle banche" anche perché "il debito condonato era
già inesigibile". Secondo Bonelli "per debito ecologico va intesa la
responsabilità che ricade sui paesi industrializzati per la lenta
distruzione del pianeta, prodotta dall'attuale sistema di produzione e
consumo e dalla globalizzazione, che minaccia la sovranità dei popoli".(Ansa)

G8/debito. Pecoraro: passo avanti ma non sia solo annuncio

“Il taglio del debito ai paesi poveri del mondo è un passo avanti
importante, ma non dovrà rimanere solo un annuncio". Lo afferma il
presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, commentando la decisione dei
ministri delle finanze del G8. "La priorità - ha aggiunto - è annullare
completamente il debito verso tutti i paesi più poveri e rilanciare in
queste zone del pianeta i diritti e la democrazia". "Il G8 ora imponga al
Wto - ha concluso Pecoraro - il rafforzamento della rete del commercio equo
e solidale". (Ansa)

Caccia. Lipu: abolito a Parma l'uso dei richiami vivi

“La Provincia di Parma e' la prima provincia italiana ad abolire l'uso dei
richiami vivi come pratica di caccia''. Lo ha reso noto la Lipu (lega
italiana protezione uccelli). La delibera della giunta provinciale, che
mette appunto al bando questa pratica, ''e' stata infatti giudicata
legittima dal Tar dell'Emilia-Romagna, che ha respinto il ricorso
presentato dalle associazioni venatorie''. ''Si tratta - afferma Danilo
Selvaggi, responsabile rapporti istituzionali della Lipu - di una grande
vittoria di civilta' che la Lipu ha sollecitato e che ha visto nella giunta
provinciale di Parma un coraggioso protagonista contro una pratica, quella
dei richiami vivi, che va considerata subdola, anacronistica e eticamente
inaccettabile. La decisione della giunta provinciale di Parma, e lo stesso
pronunciamento del Tar emiliano, aprono una nuova strada che ci auguriamo
venga seguita da altre amministrazioni con lo stesso spirito e coraggio''.
''Quella dei richiami vivi e' una tecnica particolarmente cruenta - afferma
Michele Mendi, delegato lipu di Parma - che, pur prevista dalla legge
nazionale, puo' essere benissimo contenuta e addirittura soppressa nel
momento in cui si valuta, come e' giusto, che il principio di tutela degli
animali selvatici e' prevalente sull'esercizio venatorio. La Provincia di
Parma ha inteso far proprio questo principio, affermato da tutte le
convenzioni internazionali, e per questo vogliamo complimentarci con il
presidente e gli assessori della provincia, augurandoci che la loro
decisione serva da esempio per altri''. (Ansa)

Ogm. Greenpeace: tribunale ordina alla Monsanto di rendere noto il rapporto
su mais mon 863

Il tribunale di Colonia, in Germania, ha ordinato alla Monsanto di rendere
pubblico un rapporto confidenziale. L’azienda aveva cercato di tenerlo
nascosto, ma lo scandalo era scoppiato dopo che un quotidiano inglese,
“Independent on sunday”, aveva pubblicato i risultati dello studio, di
circa 1000 pagine. Greenpeace aveva fatto richiesta di accesso ai documenti
in Germania in base ad una norma europea che stabilisce il diritto del
pubblico di visionare ogni documento relativo alla valutazione dei rischi
delle piante geneticamente modificate. Dopo che le autorità tedesche
avevano autorizzato l'accesso, Monsanto ha fatto causa al governo per
impedire la pubblicazione dello studio. Greenpeace si è affiancata al
governo tedesco nella causa e con la decisione di oggi lo studio originale
dovrà essere reso pubblico. E’ un successo importante, sia per Greenpeace
che per i consumatori. La strategia della Monsanto basata su segreti e
mancanza di trasparenza è fallita, ed ora la documentazione potrà essere
analizzata da fonti indipendenti" afferma Federica Ferrario, campagna ogm
di Greenpeace. Lo studio sull'alimentazione dei topi ha riscontrato effetti
"significativi" nel sangue e negli organi dei topi nutriti con il mais
transgenico mon863. Diversi scienziati europei, che hanno potuto visionare
lo studio, hanno già espresso preoccupazione circa le conseguenze sulla
salute e sulla sicurezza di questo mais gm. Monsanto non nega l'esistenza
di significativi effetti sulla salute dei topi, ma sostiene che tali
effetti non sono stati causati dal mais transgenico. Secondo l'opinione di
diversi esperti però, le argomentazioni di Monsanto non sono sufficienti
per placare le preoccupazioni. Il 24 giugno, il consiglio dei ministri
dell'EU deciderà se concedere o no l'autorizzazione per l'importazione e
l'uso del mon863 nel nostro cibo. E' quasi impossibile analizzare lo studio
degli effetti sulla salute, lungo piu' di 1.000 pagine, per quella data; in
particolare perché ci si aspetta anche che Monsanto si rivolga nuovamente
alla corte facendo appello contro la decisione appena presa, e quindi
ritardando ulteriormente la pubblicazione dei documenti. "Gli stati europei
devono dare un chiaro segno nell'interesse dei propri cittadini, negando
l'autorizzazione al mais transgenico. Se ciò non avvenisse, il mais gm
potrà essere autorizzato dalla Commissione europea senza nessuna altra
consultazione o votazione, è ciò potrà avere gravi conseguenze" conclude
Ferrario.

Ambiente. Prende il via la quindicesima edizione della campagna nazionale
“preveniamo gli incendi"

“Prende il via anche quest'anno la campagna nazionale di prevenzione degli
incendi boschivi 2005, arrivata al quindicesimo anno, realizzata
dall'associazione Verdi Ambiente e Società onlus con i patrocini del
ministero delle politiche agricole e forestali, del ministero dell'ambiente
e la collaborazione dell'ispettorato generale del Corpo Forestale dello
stato ­ lo annuncia l’assocazione in una nota. Iniziando la campagna 2005
vogliamo rivolgere un ringraziamento ai cittadini che, con impegno e
spirito civile, hanno segnalato in tutti questi anni, al nostro numero
verde 800/866158 attivo 24 ore su 24 con segreteria telefonica, la presenza
di discariche abusive, terreni incolti, cigli stradali e scali ferroviari
non ripuliti, e altre situazioni ad altissimo rischio incendi, dandoci la
possibilità di segnalarle a nostra volta alle autorità amministrative
competenti per un adeguato intervento. Il fenomeno degli incendi rimane
sempre molto pericoloso e distruttivo. I dati del corpo forestale dello
stato parlano chiaro: da gennaio a settembre del 2004 ci sono stati 48.651
ha percorsi dal fuoco, di cui 16.750 ha di aree boscate e 31.900 di aree
non boscate: per un totale di 8.550 incendi. Il dolo costituisce il lato
inquietante degli incendi anche per gli immensi interessi economici che una
area verde rappresenta per molte categorie ed è indicativo ai fini della
valutazione complessiva del fenomeno. Uno dei punti principali della legge
quadro in materia di incendi boschivi era ed è la mappatura delle aree
percorse da incendio da parte delle amministrazioni locali (regione,
province e comuni): ad oggi sono pochissime le realtà locali che hanno
conseguito questo obiettivo; una tra le poche è stata la regione campania
che ha predisposto un catasto delle aree incendiate informatizzato,
consultabile via internet. Nel corso di quest'anno Vas cercherà di
monitorare lo stato di avanzamento di queste mappature e cercherà di
sollecitare, il più celermente possibile, questa importante fase di studio
preventivo del rischio incendio. Vas ritiene che questo sia uno degli
interventi che assieme agli altri strumenti sia urbanistici che ambientali
(idrogeologici) possa contribuire ad una corretta pianificazione
territoriale. La nostra campagna si è sempre posta come obbiettivo proprio
quello di sensibilizzare amministrazioni pubbliche e cittadini
sull'importanza della prevenzione. Per questo "preveniamo gli incendi"
inizia quando il fuoco estivo ancora non "fa notizia" e finisce quando "non
rimane che spegnere" i tanti incendi che si verificano nei mesi più caldi.
Come ogni anno, a fine campagna, pubblicheremo i dati delle segnalazioni
pervenute. Ricordiamo sempre che il nostro è un servizio per la sola
prevenzione, mentre se si avvista un incendio si deve chiamare
immediatamente il 1515 del corpo forestale dello stato o il 115 dei vigili
del fuoco. Le segnalazioni potranno arrivare anche via e.mail collegandosi
al nostro sito www.vasonline.it oppure alle nostre sedi dislocate sul
territorio. Rilanciamo con forza lo slogan di questa nostra iniziativa:
prevenire è meglio che spegnere”.

Energia. In Italia raddoppia in 4 anni mercato biodiesel

Sono raddoppiati dal 2001 al 2004 i consumi del biodiesel in Italia. E sono
gli oli di colza e girasole a trainare il successo del combustibile verde,
sempre piu' richiesto, per l'elevata qualita', dal mercato del gasolio
senza zolfo. E' questa la fotografia dei consumi nazionali della bioenergia
presentata da Itabia (Italian Biomass Association) al convegno, svoltosi a
Roma, dell'associazione 'Alleanza per il clima' che raccoglie 1.400 tra
comuni, province e regioni. ''E' l'agricoltura - ha sottolineato l'esperto
di Itabia Vittorio Bartolelli - a fornire soluzioni per la produzione di
energie rinnovabili e a consolidare il principio della sostenibilita' nello
sfruttamento della risorse. Ed e' in particolare il settore delle biomasse,
che oggi coprono il 2-3% del fabbisogno energetico nazionale, ad avere
avuto impulso dal Protocollo di Kyoto''. Il biodiesel e' una fonte di
energia rinnovabile, ottenuta dagli oli vegetali di colza e girasole, con
proprieta' e prestazioni simili a quelle del gasolio minerale. Tra le
caratteristiche distintive del carburante estratto da colza e girasoli:
l'assenza di zolfo, di composti aromatici, la riduzione del particolato
fine (pm10) e, infine, la riduzione dei gas a effetto serra, quantificabile
nel risparmio di 2,5 tonnellate di anidride carbonica per ogni tonnellata
di gasolio sostituita. Il biodiesel presenta inoltre elevata
biodegradabilita'. Sul territorio nazionale sono attualmente attivi sette
impianti di produzione. ''Ma le potenzialita' dell'offerta nazionale - ha
osservato Itabia - potrebbero piu' che raddoppiare, nel medio periodo, se
venisse tolto il limite del contingente defiscalizzato a 300.000 tonnellate
l'anno. E' questa una delle barriere al pieno sviluppo della bionergia che
tuttora permangono, a livello nazionale e locale, e che pongono dubbi sulla
possibilita' di raggiungere gli obiettivi fissati per l'italia, sia a
livello di sostituzione di fonti fossili, sia di riduzione dei gas serra''.
Il connubio tra rispetto ambientale e sviluppo agricolo trova espressione
anche nella produzione di biofertilizzanti e biocombustibili per il
riscaldamento domestico, con positive ricadute in termini di tutela del
paesaggio e diversificazione del reddito degli imprenditori agricoli. Le
coltivazioni attualmente dedicate alla produzione di biomasse, secondo una
stima Itabia, sono limitate a poche migliaia di ettari di girasole e colza
ed a poche centinaia di ettari di pioppi a rapida crescita. Su un totale di
22.000 (kt s.s./anno) di biomasse attualmente disponibili in Italia sono in
particolare 6.500 quelle derivanti da residui di colture erbacee; 1.600 da
residui di colture arboree; 6.600 da residui forestali; 5.900 provengono
dagli scarti dell'industria del legno mentre 1.400 da residui
dell'agroindustria. I programmi di settore stimano inoltre in ''circa un
milione di ettari la superficie potenzialmente interessata a coltivazioni
da energia in Italia''. La geografia degli impianti in funzione per la
produzione di energia elettrica da biomasse annovera un totale di 35
impianti in Italia, di cui 20 al nord, 4 al centro e 11 al sud. Il consumo
stimato del combustibile di fonte agroforestale e' di 3.100 kt/anno.
Generalmente l'energia elettrica viene ricavata da cippato di legno o da
residui di segheria ma sono anche utilizzati la lolla di riso, la sansa e
le vinacce esauste. Rilevante, ma non agevolmente quantificabile, e'
l'autoconsumo di sottoprodotti vegetali all'interno di stabilimenti
industriali per la produzione di vapore e di calore.(Ansa)


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Federazione dei Verdi di Lucca -> www.verdi.luccanet.com

Ambiente, pace, diritti, solidarietà: un altro mondo è possibile!