djinn wrote:
> jaromil wrote:
> [omissis]
>
>
>>cmq una cosa preziosa io ci leggo in questo rilancio di una vecchia mail
>>:) che sottolinea una nostra trascuratezza: il formato del seminario uno
>>a molti.
>>
>>i seminari potrebbero diventare gruppi di smanettamento, cioe' non piu'
>>una o due persone che portano un progetto e lo presentano ma gruppi di
>>persone che decidono di passare insieme l'hackmeeting con l'obiettivo di
>>sviluppare qualcosa e smanettarci.
>
>
>
> una via di mezzo? Brevi introduzioni uno a molti e chi dovesse essere
> interessato potrebbe continuare con il gurppo che si forma? (sto
> "pensado ad alta voce", ovviamente)
>
>
>>cio' significherebbe abolire la parola seminari e cominciare a parlare
>>di GRUPPI DI SMANETTONI - vi prego che lavoro e' una cosa che proprio
>>non mi piace per nulla ;P
>
>
>
> e dicessimo solo venerdì mattina nella stanza al primo piano si smanetta
> sullo streaming (per dirne una?) e poi se interviene gente nuova si
> inizia con una piccola introduzione o si interrompe per farla quando
> arriva qualcono altrimenti nulla e si smanetta e basta?
>
>
secondo me regolare qunado si smanetta ad un hackmeeting nn ha senso...
meglio dare un calendario di "discussioni" subito (o seminari, che si
svolgano in maniera discorsiva come si è sempre fatto e tentando di
coinvolgere la gente che ascolta nella discussione)
così la gente legge all'entrata il calendario e va alla discussione
(intesa come seminario o semplice scambio di idee su un argomento,
chessò la privacy ;) all'ora prevista.
se si hanno dei progetti da fare in gruppo si portano anche gli hardware
e lì si smanetta in MANIERA SERIA. ma lì nn è necessario un cartellone
nè momenti precisi
è necessaria la comunicazione d cui parlava asbesto
è necessario FARE come si diceva, che è sempre una cosa bella...
:))
(/me nn pretende di dire nulla di nuovo)
una info da napoli, a proposito d hardware..
ce lo avete un monitor con entrata rgb?
tipo un d qlli che andavano bene negli anni ottanta (voglio dire
andavano a ruba qcno c sarà che sia ancora vivo)
sennò me lo porto da bologna ma cheppalle
baciòli
jilt
