COMBATTI LA PRECARIETA', LIBERA LA CULTURA!
Tutto quello che non siete riusciti a vedere al cinema...
Giovedì 26 maggio:
SUPER SIZE ME
Regia: M. Spurlock, USA 2004
Perché gli americani sono così grassi? Scoprilo con Super size me, un modo
ironico e intelligente di guardare ai costi economici, legali e fisici della
voglia di fast food che hanno gli americani e non solo loro.
Giovedì 2 giugno
LA VITA E' UN MIRACOLO
Regia: E.Kusturica, Francia 2004
Bosnia 1992, la tranquilla vita di Luka, ingegnere di Belgrado, incaricato
della costruzuione di una ferrovia in un piccolo villaggio dell'entroterra,
è sconvolta dall'arrivo della guerra: sua moglie fugge con un musicista e
suo figlio parte per il fronte...
Giovedì 9 giugno
QUANDO SEI NATO NON PUOI PIU' NASCONDERTI
Regia: M.T. Giordana, Italia 2005
Sandro,figlio dodicenne di un ricco imprenditore bresciano, durante un
viaggio in barca nel Mediterraneo con il padre, cade in acqua e sparisce tra
le onde. Viene ripescato da uno scafo su cui sono imbarcati dei clandestini
che fanno rotta verso l'Italia..
INGRESSO A OFFERTA LIBERA PER FINANZIARE I PROGETTI DELL'ASSOCIAZIONE YA
BASTA! IN CHIAPAS
Gli spettacoli saranno proiettati nel giardino allaperto. In caso di
pioggia le proiezioni avverranno al coperto.
Il lavoro sempre più precario lascia meno tempo e meno soldi per il
divertimento che diventa un lusso alla portata solo di chi se lo può
permettere. La grande offensiva lanciata dalle grandi corporazioni
dell'intrattenimento contro ogni forma di copia e libera circolazione di
file digitali ha avuto come risposta in tutto il mondo la nascita di
collettivi che, autonomamente e dal basso, rivendicano la condivisione in
rete dei file e organizzano veri e propri happening di pirateria
audiovisiva.
In Italia la situazione è forse peggiore che in altri paesi, la SIAE ed il
decreto Urbani sulle libertà digitali pongono una seria e sinistra ipoteca
sul futuro riportando la situazione ad una sorta di medioevo informatico in
cui non vi è spazio nemmeno per le copie personali se non in pochi e precisi
casi. Sarebbe come se ai tempi di Guttenberg fosse stata vietata la copia
dei libri a mezzo stampa, cosa che accadde ma ad opera dell'INQUISIZIONE.
Siamo schifati da chi parla di tutela dei diritti d'autore quando questa è
diventata, allo stato attuale del livello tecnologico, obsoleta e limitativa
del progresso. Spesso il copyright non tutela gli autori ma chi possiede i
diritti d'autore, che abitualmente sono le grosse corporazioni
dell'intrattenimento.
La contraddizione nasce quando i cosiddetti paladini della proprietà
intellettuale sono gli stessi che giustificano l'attacco ai diritti, la
guerra e l'utilizzo di fonti di energia non rinnovabili in nome di un
progresso umano ineluttabile. Al contrario quando il progresso tecnologico
porta benefici ai molti e livella le differenze rendendo la fruizione dei
beni più orizzontale deve essere necessariamente fermato.
Riteniamo che il sapere debba essere libero e usufruibile da tutti
indistintamente dal censo! Reagiamo alla precarizzazione delle esistenze
condannando le inutili soluzioni punitive, come quelle orchestrate dalla
magistratura bolognese con il beneplacito di Cofferati ai danni dei tre
occupanti di System_Error, e sostenendo quelle soluzioni che possono offrire
delle alternative al COPYRIGHT, come il COPYLEFT e le licenze GPL.
Per il libero accesso e la libera circolazione dei saperi, per il diritto
alla mobilità, alla salute, alla casa.
La precarietà libera cultura!