Rappresentanza, politica e scadenze elettorali
Francamente ci siamo stufati.
Se davvero c'è un'area di sinistra che ritiene che le
forme di rappresentanza viste allopera in questa
serie di tornate elettorali non rispondano a quanto da
anni movimenti, organizzazioni, associazioni, hanno
espresso su lavoro, scuola, servizi, sanità,
previdenza, pace e quant'altro ci viene in mente,
pensiamo che sia il momento di muoversi ed iniziare a
prefigurare da ora un'alternativa genovese con un
progetto, con dei nomi, con delle idee con nuove forme
adeguate ad affrontare le nuove campagne politiche e
sociali. Comprese le scadenze elettorali che non
possono voler dire di nuovo la morte della politica
per mesi se non per anni.
Proviamo a parlarne. Ora, non fra un anno.
E' passato un mese dalla prima proposta lanciata il
giorno stesso delle elezioni regionali e diverse
risposte sulla rete, a titolo personale o a voce sono
ritornate per dire che un interesse c'era e abbastanza
diffuso e differenziato. E' un interesse di persone,
di singoli appartenenti ad aree diverse.
E non ci pare che i grandi arazzi di Piano, gli
affreschi della Giunta comunale, le visioni di Pericu,
i primi passi del governatore Burlando, rispondano
alle attese, alle preoccupazioni, ai bisogni e alle
paure che tanti comitati, tante associazioni, tanti
cittadini,lavoratori e precari esprimono in molteplici
forme.
Lo spettacolo a cui stiamo assistendo non fa che
confermarci nella necessità di uscire dalla trappola
di un percorso elettorale infinito, non solo senza
sinistra, ma in assoluto senza politica. Uscendo dalle
strette del ricatto del tutti insieme contro
Berlusconi, dalla notte in cui tutte le vacche sono
nere, dobbiamo riprovare a porre i temi della
Politica, i temi dei diritti, i temi della
partecipazione, i temi delle forme della
rappresentanza, aprendo un percorso che consenta ad
un'ampia area di popolazione che rappresentanza non ha
di tornare ad essere presente nel dibattito della
città, con l'ambizione di essere protagonista, di
essere capace di rappresentarsi attraverso un
progetto, un programma. E certamente senza alcuna
vocazione da consiglieri del Principe.
Per questo proponiamo un primo momento di confronto
aperto presso il
Circolo Leonardi Idea, Piazza Campetto 8a.
Martedì 24 maggio alle ore 21
Anton Maria Chiossone, Paolo Arado, Giancarlo Giovine,
Piero Sarolli, Marco Scanavini
Se siete d'accordo , oltre che venire, fate girare la
proposta ai vostri contatti, se la condividete, magari firmatela
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