http://www.vr.camcom.it/statpromo/Pdf/cina.pdf
Dallavvio della open door policy, 25 anni fa, lobiettivo primario della
Cina, in ambito di
commercio estero, e rappresentato dal tentativo di piena integrazione con
il sistema di
commercio mondiale.
Con un commercio estero di 620 miliardi di dollari USA nel 2002, la Cina si
posiziona al quinto
posto nella classifica mondiale delle potenze commerciali, con un elevato
potenziale di
crescita, che la colloca, nei prossimi anni, secondo le previsioni, al
secondo posto, dopo gli
USA.
I bassi costi di produzione hanno reso le esportazioni cinesi molto
competitive sul mercato
mondiale, non solo per i prodotti labour-intensive (come scarpe, orologi e
biciclette), ma
anche per i beni capital e technological-intensive (come telefoni
cellulari, monitors dei PC e
condizionatori), le cui esportazioni hanno registrato una considerevole e
rapida crescita negli
ultimi anni.
I maggiori cambiamenti in materia di politica commerciale sono scaturiti
dallaccesso della
Cina al WTO alla fine del 2001.
Secondo lUNCTAD (United Nations Conference on Trade and Development),
ladesione al
WTO ha reso la Cina più attraente per gli FDI (Foreign Direct Investment),
che nei primi 10
mesi del 2003 sono cresciuti del 12%, arrivando a 43,6 miliardi di dollari US.
Le restrizioni sulle merci importate sono state ridotte gradualmente negli
ultimi anni, essendo
lindice medio delle tariffe diminuito all11% nel 2003, cioè 43,2 punti
percentuali in meno
rispetto al 1992. In questo modo gli esportatori verso la Cina sono
attratti dalle condizioni
maggiormente favorevoli dei nuovi regolamenti, nonostante limpatto vari da
settore a
settore, a seconda della velocità di apertura e della differente estensione
di ciascuno.
I monopoli virtuali nel settore dei servizi finanziari cadranno
completamente, consentendo in
questo modo alle imprese estere un più agevole accesso geografico e di
mercato. Inoltre le
imprese straniere beneficeranno anche di regolamenti più flessibili in
materia di distribuzione,
laddove verrà ad esse consentito di stabilire le loro proprie reti, i
propri magazzini e gli outlets
per le vendite allingrosso.
Inoltre ...
GRAVI SQUILIBRI - Ciampi ha trovato una Cina con «tante biciclette in meno
e tanti grattacieli in più», che «corre veloce, forse troppo veloce», ma
che ha bisogno di «diffondere il benessere» e ribilanciare i «gravi
squilibri» che ancora esistono al suo interno.
>che due palle sta storia della reperibilita' delle bici usate >ci sto
lavorando da un po' di tempo e sto avendo la conferma >che riuscire a
mettere assieme una bici usata da pezzi regalati >e/o recuperati e venderla
non e' cosi semplice. si infatti un bel lavoro...faticoso...soprattutto
poetico poi a volte mi vien da dire...la poesia e' condivisione e tu che
pensi di avere una bici funzionanante a costo zero no chiaro ci sono le
ciclofficine e ci sono persone_tempi_relazioni ah no e' vero sono veramente
simpati e stanno aspettando te tu si che non puoi spendere troppo (o non
vuoi??) per una bici eh gia' quanti altri costi hai? si ok e' delirio
notturno...solo x dimostrare che dietro le ciclofficine c'e' cuore
pulsante... che forse persone indaffarate nn concepiscono un abbraccio a
tutt* i/le cicloficciant* e massacritic