ragazzi mi sembra di sentire discorsi del secolo scorso..
in soldoni, diciamo che sono contro il "conflitto" soprattutto se inteso
contro lo stato e contro gli sbirri A PRIORI
dopodichè credo che ci siano mille modi di creare "resistenze a soprusi e
bassezze varie, quale che siano i livelli della società civile intaccati"
(scuola - stato - prima cala - bagdad etc etc)
quello che mi fa "sorridere" di quest'anarchismo è l'analisi parziale della
realtà
ovviamente ogni analisi è di parte ma considerare lo stato e gli sbirri il
nemico numero uno mi sembra davvero anacronistico
come se poi lo stato non sia costruito contiguo comunicate e in pratica
"facente parte" della società, in questo caso italiana, in genere
mi chiedo se i vostri conflitti non si esauriscano, quando riescono in
piccole scaramucce dove chi ci va a pagare sono ragazzi magari "uccisi o
morti nel conflitto" oppure in cui "abbiamo vinto" quando uno sbirro
bastardo c'ha lasciato la pelle invece di "uno di noi"
fermo restando che odio i bastardi quale che siano i ruoli che rivestono o
le tuniche che indossano
quello che vorrei chiedervi è
credete davvero di poter fare la rivoluzione, che basti una scintilla o
qualcosa del genere
ed anche se fosse la rivoluzione è una condizione, o un momento auspicabile
non è il caos che bisogna cercare
in cui gli stronzi sanno ben muoversi
per me, nei miei secondi soldoni, la cosa più importante rimane la mentalità
cambiare la mentalità è la vera rivoluzione
mostrare alternative praticabili e "belle"
mostrare la realtà
svelare
tutto il resto è noia
o sangue
a me il sangue mi piace che scorra nelle vene
e se è possibile anche veloce, ogni tanto
besos a tutti