[Incontrotempo] guerra x nessuno reddito x tutti

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Autore: info@acrobax.org
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Oggetto: [Incontrotempo] guerra x nessuno reddito x tutti
LOTTE SOCIALI: GUERRA PER NESSUNO REDDITO PER TUTTI


Appello per la costruzione di uno spezzone nazionale delle lotte sociali e
per il reddito garantito.

Il 19 marzo ci sarà un nuovo appuntamento di lotta del movimento contro la
guerra. Da oltre un anno abbiamo partecipato convinti che la guerra
permanente imposta dagli Stati Uniti, sia uno dei nodi sul quale si sta
costituendo il modello di governo del nuovo ordine neoliberista. Un modello che
punta alla ridefinizione dell’assetto geopolitico
mediorientale attraverso il controllo delle risorse energetiche di quell’area e
la riorganizzazione del modello produttivo occidentale in termini di precarietà
e flessibilità.
La guerra si impone quindi dentro questa dinamica di egemonia politico militare,
ma in particolare economica , tesa ad affermare il modello neoliberista come
unico possibile.

Dentro queste radicali trasformazioni imposte con un livello di violenza cosi
alto da imporre a un mondo intero una guerra permanente, si inseriscono tutti
gli altri elementi che disegnano un quadro generale di
rilancio di un forte sfruttamento delle risorse.
Il capitalismo ovunque si dichiara in crisi, i governi di centrosinistra e di
centro destra a carattere mondiale gli fanno eco. Ma questa crisi, questa
guerra, chi le paga, chi ci guadagna?

A vedere i fatti attuali, l’innalzamento dei prezzi al consumo, la riduzione dei
salari, il rialzo dei beni immobili primo tra tutti la casa dimostrano che
queste guerre e questa crisi generalizzata le paghiamo noi.
In Italia vengono tagliati i fondi per le spese sociali e vengono aumentate del
17% le spese militari dal 2004 al 2005; la realizzazione di case popolari è
totalmente ferma a ridosso invece della realizzazione di
nuove portaerei e di nuovi elicotteri da combattimento; aumenta l’indebitamento
sociale a fronte di un arricchimento delle società finanziarie e bancarie. Non
ci dilunghiamo sulle spese sanitarie, la
scuola, ed i diritti complessivamente intesi; sui licenziamenti e sulla
diminuzione dei diritti sul lavoro a fronte anche di una maggiore
delocalizzazione delle imprese che esportano sfruttamento a partire del
basso costo del lavoro in quei paesi già resi poveri dai debiti conseguiti con
il Fondo monetario internazionale.

Crediamo quindi necessario porre l’accento sulla critica a questo modello di
sviluppo a partire dalle lotte sociali. La guerra che si sta combattendo in
Irak sta dentro una dimensione di governo mondiale delle
trasformazioni in atto e del comando del modello di sviluppo.
Le nuove forme di produzione che, a partire dal lavoro, si stanno imponendo in
tutto il mondo,stanno determinando un senso di una realtà materiale di
precarizzazione comune che travalica le frontiere. Crediamo fondamentale quindi
porci su questo livello. Porre una critica
alla guerra a partire dalla critica del modello di sviluppo neoliberista e
partire dalla capacità di generalizzare un conflitto sociale che leghi i
territori ed i bisogni materiali. Ci interessa quindi porre l’accento e
l’attenzione sulla questione del reddito come critica radicale alla
redistribuzione delle ricchezze, intaccare i profitti e mettere in
discussione cosa, come,dove, perchè produrre.

Per questi motivi, a partire dalle reti che si sono costituie nei diversi
territori geografici ma sopratutto nei diversi territori di intervento
(casa, università, comunicazione, lavoro e non lavoro…)intendiamo costruire uno
spezzone delle lotte sociali in grado di riconoscersi e di lanciare anche un
chiaro segnale alla critica alla guerra. Uno spezzone
che ponga al movimento per la pace tutto, un riflessione sulla critica alla
guerra, che non si riduca quindi ad un forma simile ad opinione pubblica a
scadenza,ma che si inserisca invece nelle contraddizioni
quotidiane. Costruire quindi un ampia alleanza sociale che si ponga l’obiettivo
di costruire i rapporti di forza in grado di trasformare quello stato di cose
presente fatto di guerra, sfruttamento e precarietà.


Lanciamo quindi l’appuntamento per la costruzione di uno spezzone delle lotte
sociali Sabato 19 marzo ore 14.00 allo striscione
“LOTTE SOCIALI: GUERRE PER NESSUNO REDDITO PER TUTTI”.



http://italy.indymedia.org/news/2005/03/754711.php