Autore: francesca Data: Oggetto: [Incontrotempo] dossier censis-banca di roma su 'mutuo per i giovani'
da censis.it
Giovani, al lavoro ma senza casa
Mutui per una domanda immobiliare da soddisfare
All?inizio del 2005 la media nazionale dei proprietari di case ha ormai
superato l?81%, mentre fra i giovani tra i 26 e i 35 anni, anche se
occupati, e quindi economicamente indipendenti, la quota di chi vive in
una casa di proprietà scende al 35,2%.L?insieme più rilevante dei
proprietari è formata da giovani che vivono in coppia (oltre 1,8 milioni
di individui), cui si aggiunge una quota significativa di single (321
mila); attraverso l?abitazione si sperimenta un progetto di vita in comune.
Al contrario, il fabbisogno abitativo di chi sta a cavallo dei
trent?anni rappresenta circa il 65% di giovani che hanno risolto, pur
attraverso forme flessibili, la prima fase di indipendenza personale
attraverso il lavoro, e che ora, nonostante l?indipendenza economica,
soffrono una carenza di autonomia non potendo contare su un?abitazione
propria.
Questo segmento di potenziale domanda abitativa sfiora i 4 milioni di
persone; fatti 100 i giovani che lavorano e che potrebbero acquistare
un?abitazione, la maggioranza (56,7%) vive con i genitori, il 33,9% vive
in affitto e il 9,4% sono giovani, in coppia (2,9%) o single (6,5%), che
vivono in coabitazione.
Dove si concentrano i potenziali giovani acquirenti? Prevalentemente nel
nord-ovest (30,1% del totale) e, in particolare, in Lombardia (18,7%);
ma anche al sud c?è una fetta consistente di fabbisogno abitativo
(28,1%), non fosse altro perché in quest?area risiede la maggioranza dei
giovani tra i 26 e 35 anni (35,8%); nord-est e centro coprono invece
ciascuna una quota di potenziale domanda del 22% circa, con un ruolo
rilevante di Veneto (10,5%) e Lazio (8,8%).
Da tener conto, inoltre, è il dato per cui i giovani con un lavoro
atipico nel nostro paese costituiscono il 21,5% del totale dei giovani
occupati e che tale quota è tendenzialmente cresciuta negli ultimi anni
di circa 3 punti percentuali (dato che nel 2001 erano il 18,8%).
I dati emergono da un dossier preparato dal Censis per conto della Banca
di Roma che viene presentato oggi a Milano.
?I giovani rappresentano la fascia generazionale che domanda abitazioni
in un mercato immobiliare che sta divenendo saturo?, ha dichiarato il
direttore del Censis Giuseppe Roma, ?bisogna aiutarli anche perché la
stabilità abitativa può bilanciare le incertezze del lavoro flessibile?.
Consapevole della sempre maggior diffusione di nuove forme lavorative e
delle difficoltà, di quanti le svolgono, di accedere ai servizi bancari
? primo fra tutti i mutui per l?acquisto di una abitazione ? Banca di
Roma ha lanciato, lo scorso novembre, il ?Mutuo per i Giovani?. Si è
trattato di uno dei primi esempi in Italia di finanziamento per comprare
casa, aperto esplicitamente anche ai lavoratori atipici tra i 18 e i 35
anni.
Delle domande di finanziamento pervenute, utilizzando il canale online,
il 39% sono riferite al Nord, il 38% al Centro e il 23% al Sud. Il 22%
delle richieste sono giunte da Roma, l?8% da Milano, il 3% da Torino e
Napoli, il 2% da Palermo. Il 64% dei richiedenti sono uomini e il 36%
donne. L?interesse suscitato dall?iniziativa, così come la ricerca
Censis, hanno evidenziato come il fenomeno dell?atipico sia una realtà
duratura e non effimera nel mondo del lavoro, convincendo Banca di Roma
ad inserire in modo permanente ?Mutuo per i giovani? nel proprio
catalogo prodotti.
?Il Mutuo per i giovani è la testimonianza di un percorso avviato ormai
da mesi e di un?attenzione verso il mondo giovanile e le sue esigenze?
ha dichiarato Andrea Crovetto, Direttore Generale di Banca di Roma.
?Un?attenzione ? ha sottolineato ? in linea con un modo professionale di
fare banca e che si coniuga con l?evoluzione del mercato e le dinamiche
sociali in atto. Il tutto, facendo leva sul valore della
corresponsabilizzazione che riteniamo essenziale per stabilire relazioni
mature e consapevoli con la nostra clientela, anche la più giovane?.