[Hackmeeting] Information wants to be free

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Autore: P@sKy
Data:  
Oggetto: [Hackmeeting] Information wants to be free
Carlo Gubitosa wrote:
> Secondo me un giornalista che vuole fare foto in un luogo pubblico fa
> solo il suo mestiere, mi rendeva perplesso il fatto che qualcuno volesse
> "accompagnarlo" in ospedale solo perche' cerca di raccontare anche per
> immagini una iniziativa pubblica e aperta a tutti.


Tanto per cominciare vedo con tristezza che parli senza neanche
documentarti, cosa che dovrebbe essere la pratica di chi fa o
prova a fare il giornalista, prima di aprire bocca o pigiare
su una tastiera, e comunque in generale, quando si parla di
qualcosa purtroppo si deve conoscere bene di cosa si sta
parlano, tanto per non fare qualche magra figura, oppure chiedere,
poiche' se avessi letto con attenzione un po' l'archivio storico
di questa lista forse avresti capito qualcosa in piu' rispetto
l'argomento di discussione in atto, e certe domande che poni
avrebbero trovato risposta, ma non e' cosi' purtroppo....

L'evento hackmeeting e' libero, cio' non vuol dire che chiunque
arriva fa un po' quel cazzo che gli pare (quella e' la casa
delle liberta' e la pratica dell'attuale governo), oppure che sia
gradita tutta la feccia del genere umano, fasci, nazi, sbirri,
stronzi di ogni genere, collaboratori degli sbirri, etc, calpestando
i diritti dei partecipanti e degli organizzatori, scattando foto
a muzzo e scrivendo un po' quello che gli pare in base ad una
limitata visione dell'evento stesso o in base a quello il "popolo"
vuol serntirsi raccontare da questo tipo di cose che non ha niente
a che fare con la realta' dei fatti.

L'hackmeeting si svolge in piena autonomia e determinazione,
e' un evento politico e sociale, e' libertario, ma se calpesti
la liberta' di un individuo di potersi scegliere se farsi
fotografare o intervistare, te ne assumi tutte le conseguenze
del caso, che potranno variare dai calci in culo fisici con
spintoni percorse agli insulti verbali, in ogni caso verrai
comunque allontanato con i mazzi di fiori o con un "mazzo tanto",
ad essere realisti le dinamiche non siamo in grado di stabilirle
a priori chiaramente, possiamo essere liberi di scegliere quale
mezzo di comunicazione utilizzare ed in che modo per estrnalizzare
l'evento?
Quali giornalisti contattare (se sara' il caso), e come agire nel
caso in cui la nostra liberta' venga calpestata o messa in discussione?

Oppure dobbiamo sottostare supinamente al giornalista ed
alla testata di turno?

Non ho mai visto in tutti gli anni di militanza della mia
vita un solo giornalista che abbia avuto l'onesta' e la
professionalita' di scrivere un articolo o fare una foto o
un servizio giornalistico televisivo sull'hackmeeting, e non,
e prima di mandarlo in stampa, in onda, renderlo disponibile
agli intervistatori per eventuali correzioni o cazzate scritte
o montaggi fatti ad arte per distorcere la realta' dei fatti,
sai manipolare e' molto semplice, ma che te lo dico a fare?

Certo che possono scrivere lo stesso quello che vogliono,
ma non saremo noi a legittimarli.

Per risolvere il problema ripeto la mia proposta fatta a
suo tempo che e' passata molto in sordina, allora si fa
una conferenza stampa, si preparano le informazioni che
vogliamo trasmettere all'esterno delle motivazioni politiche
e pratiche che ci hanno portato a svolgere anche quest'anno
l'hackmeeting, ribadiamo ancora una volta che non e' la fiera
degli stronzi o degli "amiconi" che si ritrovano ogni anno
in un posto occupato/autogestito per farsi i cazzi loro,
magari anche per quello per il gusto di stare insieme, ma non
solo per quello, ma ci sono le nostre idee contro questo mondo
che limita sempre piu' le liberta' individuali e ribadiamo
il diritto alla comunicazione ed alla privacy, sempre piu'
calpestata dai fantocci del potere e dai suoi servi nel nome
di una falsa lotta al terrorismo paravento per la censura ed
il controllo (5mila linee telefoniche non bastano piu' si
devono allargare gli orecchi del grande fratello), pubblichiamo
ogni giorno 10 minuti di filmati e qualche foto su indymedia o
su hackmeeting.org, dove chiunque potra' scaricale e saranno
quelle le uniche interfacce con il mondo esterno, poiche' delle
stronzate che negli anni sono state scritte sull'evento siamo
stanchi e stufi e questa volta vogliamo essere noi a creare i
contenuti che poi daremo all'esterno e non il contrario.

> Personalmente se ci sono delle situazioni belle e interessanti da
> raccontare me ne fotto abbastanza


Te ne puoi fottere come e quando vuoi, libero arbitrio e libera
scelta che implicano una immensa responsabilita', solo che questo
non e' l'evento di comunione e liberazione ed i pacifisti in
questi posti non sono proprio pacifici, ci sono anche quelli a
cui la non violenza sta molto stretta, specie se calpesti un
loro diritto fondamentale, cioe' quello di non lasciarsi immortalare
da una tua fottuta telecamera o macchina fotografica che sia digitale
o analogica e non devono dare giustificazioni a nessuno se non a
loro stessi, certo che potrai farlo di nascosto, ma sinceramente
non so quanto poi ne vale il rischio, non sei ad un check-point
israeliano dove si che faresti bene a fare foto e documentare come
dispensano giustizia i soldati israeliani contro il popolo palestinese
(e personalmente sarei al tuo fianco con una bella macchina
fotografica), quindi la tua e' una scelta libera, come vogliamo
che anche la nostra sia una scelta libera, niente di piu' e niente
di meno.

La cosa certa e' che non saranno certo le testate giornalistiche
o i giornalisti a dettare le condizioni di svolgimento dell'evento
e di come rapportarsi con loro, altrimenti ci facevamo sponzorizzare
ed amen evitando anche numerosi sbattimenti, sono e saranno, tutti
cazzi nostri com'e' avvenuto poi in tutti questi anni.

--

P@sKy

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