----- Original Message -----
From: "clochard" <spartacoh@???>
To: "wlib" <libertari@???>; <ListaSinistra@???>;
"libertari-inv" <libertari@???>; <movimento@???>
Cc: <dario.mariani@???>; "Huambo" <huambo@???>
Sent: Saturday, March 12, 2005 6:10 PM
Subject: [Libertari] Fw: [psichiatriafuckyou] Inoltra: RR:
[retescuole]PSICOFARMACI A CHI NE HA BISOGNO, AI BAMBINI ISTRUZIONE
Perdonatemi se sono acido ma questo post illumina un po' sulla presunta
neutralità della psico-medicina
e
----- Original Message -----
From: "uraniani" <uraniani@???>
To: <psichiatriafuckyou@???>
Sent: Saturday, March 12, 2005 10:54 AM
Subject: [psichiatriafuckyou] Inoltra: RR: [retescuole] PSICOFARMACI A CHI
NE HA BISOGNO, AI BAMBINI ISTRUZIONE
--- In retescuole@???, "mardibering" <mardibering@l...>
ha scritto:
Mi riferisco al messaggio inoltrato di Donatella Leoni.
Veramente senza offesa, non credo a Babbo Natale, e neanche alla
Befana: che
degli studi abbiano dimostrato che il ritalin faccia male (e non è
certo una
novità), non significa assolutamente che verrà ben presto ritirato,
anzi...
(visto che lo stanno reimmettendo, per l'appunto !)-
D'altronde, se scaviamo nei foglietti illustrativi di medicinali
banalissimi, troviamo anche l'indicazione di "occasionali" casi
letali, e
mica i farmaci in questione son stati ritirati per questo trascurabile
motivo...
La battaglia non è solo contro il ritalin, e non va combattuta solo
perchè
questo medicinale fa male: la battaglia è innanzitutto contro la
"clinicizzazione" dei casi scomodi.
E' una battaglia sociale, che va ben oltre la scuola.
E' una battaglia contro la psichiatrizzazione forzata di chi dà
fastidio. E,
se qualcuno pensa che questo sia un problema d'altri tempi, per
favore si
fermi solo un momento a riflettere sulla fine che fanno OGGI tanti
anziani,
magari accompagnati (deportati) da compiacenti certificati medici...
Fra l'altro, non stiamo parlando di autismo o di altre sindromi oggi
diagnosticate anche su base fisiologica: l' Adhd, guarda un po', è una
"sindrome" tutta comportamentale, sembra proprio fatta apposta per non
affrontare i problemi di didattica concreta, quotidiana.
Se solo volessimo, noi insegnanti potremmo inventare tante altre
patologie
comportamentali, magari "diagnosticando" sintomi chiari,
riconoscibili e
classificabili.
E allora vai, cominciamo con gli "iperattivi", poi clinicizziamo
tutti gli
altri ragazzi "difficili", poi magari anche i chiaccheroni, e così
via....
così faremo le nostre belle lezioncine in santa pace, con tante belle
classette, tutte catatoniche.
Gli psicofarmaci somministrati agli allievi servirebbero a rilassare
noi,
non loro.
L'utilizzo "didattico"(!?!) di psicofarmaci farebbe comodo, troppo
comodo:
ma le conseguenze personali e sociali, ben prima che mediche,
sarebbero
devastanti, a breve e lungo termine.
Importate da paesi anglosassoni, nel nostro sistema scolastico si
sono già
infilate da qualche anno efficacia, efficienza, flessibilità,
valutazione
del servizio reso... Oggi sappiamo chiaramente a cosa servivano per
davvero
queste parole, dove si voleva arrivare. Del ritalin se ne parla già da
qualche anno, fa sempre parte dello stesso "pacco regalo", è solo uno
dei
tentacoli di questo mostro. Moratti o non Moratti, fa parte della
stessa
tendenza omologatrice, europea, mondiale.
Non siamo ingenui, non facciamoci abbindolare dalle industrie
farmaceutiche
e, soprattutto, stiamo attenti ai discorsi all'interno del corpo
insegnante.
Creiamo invece dibattito nei nostri posti di lavoro: tanti colleghi
(persino
di sostegno) non sanno neanche di cosa si stia parlando.
Questa battaglia è contro un certo modo di intendere la salute
globale, a
livello individuale e sociale, per fortuna è preesistente alle nostre
lotte
di questo periodo ed è sempre indispensabile.
Ciao
Mimmo
----- Original Message -----
From: marta gatti <martagatti@t...>
To: <retescuole@???>
Sent: Thursday, March 10, 2005 12:35 PM
Subject: I: [retescuole] PSICOFARMACI A CHI NE HA BISOGNO, AI BAMBINI
ISTRUZIONE
Ricevo da Donatella Leoni [donatellaleoni@t...] e inoltro . marta
Non penso vi sia davvero bisogno di una mobilitazione in tal senso.
Recenti
scoperte hanno indicato il Ritalin quale principale responsabile della
scarsa crescita in altezza di bambini con esso trattati affetti da
Adhd.
Infatti sono risultati inferiori di 1 cm rispetto alla media dei
coetanei
non trattati! Ben presto sarà ritirato e mi sembra che già ora sia
escluso
dal nostro prontuario.
loredana
----- Original Message -----
From: "marta gatti" <martagatti@t...>
To: <martagatti@t...>
Sent: Wednesday, March 09, 2005 8:45 AM
Subject: I: [retescuole] PSICOFARMACI A CHI NE HA BISOGNO, AI BAMBINI
ISTRUZIONE
Vi rigiro per conoscenza e per chiedervi di aderire all'appello se ne
condividete i contenuti.su
http://www.genitoriescuola.it
Qui di seguito il testo.
Inizio del messaggio inoltrato:
> Carissim*,
> vi invito a condividere e a diffondere il nostro appello a tutela
> della salute fisica e mentale dei bambini nonchè del nostro sistema
> scolastico
> nazionale.
> In questi mesi, si è lavorato molto - e spero in modo valido -
> sull'ipotesi di una psichiatrizzazione e trattamento farmacologico
del
> disagio infantile, segnalando i rischi che possono emergere da una
> campagna di diffusione attraverso la scuola della sindrome Adhd (da
> iperattività e deficit d'attenzione)
> In quanto genitore e in quanto insegnante, tenuto conto della
> prevalenza che gli interessi economici coinvolti possono avere sulla
> tutela della salute e dell'integrità della persona umana, sono
> seriamente preoccupata di quanto potrebbe avvenire -anche qui, in
> Italia - se si stabilisse una contiguità culturale tra "differenza"
e
> "malattia".
> La conseguenza di questo impegno è la mobilitazione: dobbiamo
> mobilitarci!!
>
> Ciao
>
> Paola Capozzi
>
> Gruppo di Lavoro "Progetto Prisma"
>
> Associazione Genitori e Scuola - Coordinamento nazionale dei
Comitati
> Genitori della Scuola
> http://www.comitatigenitori.it
> -----------------------
>
> FIRMA L'APPELLO IN:
> http://www.genitoriescuola.it
>
> segue testo:
>
> PSICOFARMACI A CHI NE HA BISOGNO,
> AI BAMBINI ISTRUZIONE
>
> La somministrazione di psicofarmaci ai bambini può avere effetti
> devastanti sulla loro salute, sulla loro crescita, e sul loro
> equilibrio psicofisico.
>
> Negli Stati Uniti la situazione è a dir poco allarmante: i bambini
> diagnosticati come affetti da sindromi comportamentali e sottoposti
a
> trattamento psichiatrico-farmacologico per tramite della Scuola,
sono
> ormai più di otto milioni e, in concomitanza con l'avvio di analoghi
> progetti di psichiatrizzazione del disagio infantile, il numero di
> bambini trattati con psicofarmaci sta rapidamente aumentando anche
in
> Europa e nel mondo.
> E' in corso una mistificazione delle percentuali di bambini che
> realmente necessitano di farmaci psichiatrici, cioé, si rischia di
> somministrare psicofarmaci anche a bambini semplicemente "vivaci", o
> con difficoltà d'apprendimento e d'integrazione sociale che niente
> hanno a che vedere con una effettiva patologia: in effetti,
> psichiatri, psicologi, pediatri e pedagogisti sono fortemente
critici
> quanto all'efficacia dei test utilizzati nella diagnosi dell'Adhd,
che
> tendono a sovrastimare abbondantemente la percentuale di bambini
> realmente affetti da questa sindrome comportamentale.
> Tutti sembrano daccordo, invece, quanto al fatto che la
> somministrazione di psicofarmaci - per i gravi effetti collaterali
che
> rischia di comportare - debba essere limitata a quei casi estremi di
> reale necessità, là dove i risultati delle pratiche alternative
> abbiano dato riscontri negativi.
>
> In Italia si è da poco concluso il "Progetto Prisma", uno screening
> comportamentale su oltre 10.000 alunni ed alunne delle scuole
> dell'obbligo volto a rilevare l'incidenza della "Sindrome da
> iperattività e deficit d'attenzione" (Adhd): ma chi ci garantisce
che
> in tale "patologia" non vengano inglobati anche alunni vivaci o con
> difficoltà d'integrazione?... Contemporaneamente è stato riammesso
in
> commercio - e tra i farmaci della Fascia A, quelli a carico dello
> Stato - il Metilfenidato-amfetamina (Ritalin), la sostanza più
> ampiamente utilizzata nel trattamento psichiatrico-farmacologico
> dell'Adhd.
>
> Il programma di individuazione, diagnosi e psichiatrizzazione dei
> bambini "affetti" da Adhd sta per estendersi all'intero territorio
> nazionale italiano, con ampio coinvolgimento delle singole
istituzioni
> scolastiche, delle Asl competenti e dei centri di cura o strutture
> ospedaliere abilitate al trattamento farmacologico dell'Adhd.
>
> Considerato che
>
> La Scuola svolge un ruolo educativo, fondamentale per i bambini e -
> attraverso essi - anche per le loro famiglie;
>
> Il ruolo educativo della Scuola è vincolato ai valori di utilità
> sociale fissati dalla nostra Costituzione e al rispetto del diritto
di
> ogni persona, ad una crescita sana ed equilibrata del proprio corpo,
> delle proprie conoscenze e della propria personalità.
>
> Tale ruolo non può prescindere dalla qualità del nostro sistema
> scolastico nazionale; dalle risorse umane ed economiche impiegate al
> fine di prevenire o affrontare il disagio in tutte le sue forme,
> attraverso interventi ambientali, didattici e pedagogici ampiamente
> sperimentati ed efficaci.
>
> Le famiglie e i genitori hanno il diritto/dovere di integrare e
> coadiuvare l'istituzione scolastica nel proprio ruolo, di
intervenire
> nelle scelte educative della Scuola anche attraverso i propri
> rappresentanti negli Organi Collegiali.
>
> Nella scuola si va affermando sempre più frequentemente il ricorso
> alla medicalizzazione di bambini con difficoltà di apprendimento e
di
> integrazione, i quali potrebbero invece essere "trattati" da
> insegnanti formati con una buona pedagogia scientifica.
>
> Dichiariamo
>
> Di essere assolutamente contrari al coinvolgimento delle nostre
Scuole
> nell'ambito di progetti di diagnosi psichiatrica e trattamento
> farmacologico dell'Adhd o altre sindromi comportamentali.
>
> Di appellarci al Principio Precauzionale, sancito dalle normative
> europee e adottato dai singoli Stati membri.
>
> Chiediamo
>
> Che qualsiasi questionario, sondaggio, rilevamento, progetto
inerente
> le caratteristiche psicologico-comportamentali degli alunni e delle
> alunne, promosso dalle Scuole dell'obbligo o da altre Istituzioni
> attraverso di esse - ivi compreso il trattamento dei dati
personali "a
> scopo scientifico" eventualmente introdotto nel portfolio delle
> competenze - sia sottoposto al parere e al voto dei singoli Consigli
> di classe e di interclasse e vincolante ai fini della sua
approvazione
> da parte dei consigli Circolo/Istituto in tutte le sue fasi di
> realizzazione.
>
> A tal fine chiediamo che la nostra scuola, nell'ambito della propria
> autonomia, s'impegni ad inserire quanto sopra nel proprio
regolamento,
> e ad informare i genitori quanto ad estensori, scopi e finalità
delle
> iniziative specifiche che in tal senso essa intende intraprendere.
>
> -----------------------------
Marco Donati
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Link utili di Yahoo! Gruppi
--- Fine messaggio inoltrato ---
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