Autore: Andrea Agostini Data: Oggetto: [NuovoLaboratorio] genova avegno lunardi contestato arrivano i
carabinieri
da repubblica.it
DOMENICA 13 MARZO 2005
IL CASO
Il ministro partecipa a una manifestazione d´auto d´epoca, in piazza il
comitato anti-discarica
Lunardi contestato, arrivano i carabinieri
Tutti identificati gli spettatori dietro allo striscione, ma non ci sarà
alcuna denuncia
ARRIVA il ministro Lunardi in auto d´epoca, che partecipa alla sfilata di
bolidi d´altri tempi, e i carabinieri chiedono i documenti a tutti i
partecipanti alla manifestazione indetta in concomitanza per protestare
contro la realizzazione di una discarica. Tutti identificati, anche se il
maresciallo della locale stazione dell´Arma ha fatto sapere che non se ne
farà nulla, che non seguirà alcuna denuncia o segnalazione alla
magistratura. «D´altra parte - spiega Alessandro Croce, del comitato
cittadino - perché mai dovrebbero denunciarci? Non abbiamo fatto alcun
blocco stradale, tantomeno intralciato la riuscita della manifestazione «.
Eppure, tutto questo è accaduto ieri pomeriggio, in località Salto di
Avegno, quando in occasione della Milano-Sanremo gli abitanti, riuniti in
comitato (sono circa 250 su 300 residenti nella frazione) hanno inscenato
una manifestazione; hanno preparato alcuni striscioni e li hanno appesi
lungo il tracciato della strada statale 333, la Recco-Uscio. Su uno
striscione, in particolare, stava scritto "Caro ministro aiutaci tu. No alla
discarica".
Gli abitanti, insieme ad alcuni attivisti di Legambiente, contestano la
realizzazione di una discarica di materiali inerti (detriti delle
demolizioni) appunto in località Salto: un sito di 310 mila metri quadri che
stando agli ambientalisti subirebbe pesanti devastazioni. Ieri, poco prima
del passaggio del corteo di auto d´epoca, al quale partecipava il ministro
delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, si sono radunati lungo il percorso.
«Perché l´intervento dei carabinieri?», si chiede Andrea Agostini, di
Legambiente. Forse una telefonata di raccomandazione o l´eccessiva
preoccupazione che potesse succedere qualcosa, hanno spinto il maresciallo
dei carabinieri a chiedere le generalità ai manifestanti.
«E´ quasi paradossale - dichiara Cristina Morelli, presidente regionale dei
Verdi - mentre i cittadini manifestano contro l´ennesimo scempio ambientale,
il ministro Lunardi, padre di tutti i peggiori progetti infrastrutturali del
nostro Paese, sfili insieme a centinaia di auto proprio in questa zona.
Ancora più paradossale è l´intervento delle forze dell´ordine verso
cittadini e gli ambientalisti che manifestavano civilmente».
Subito dopo la manifestazione, i componenti del comitato hanno spedito una
petizione con 240 firme al sindaco Giuseppe Tassi, perché ritiri il
progetto.