Ecco, no, non sono d'accordo con te.
Sono una ciclista urbana, in 11 anni mi hanno fregato 3 bici, di cui 1
stupidamente comprata proprio nel luogo che tu denunci.
Mi sentivo così in colpa per averla comprata rubata che quando me l'hanno
rubata quasi quasi ero contenta.
Vedi, io non navigo nell'oro, non mi definirei più comunista e non ho mai
rubato nulla invita mia, però non riesco a dare grande importanza alla
proprietà privata. Gli oggetti vanno, vengono, si usano, si rompono, vengono
aggiustati, vengono rubati... E' l'eterno ciclo delle cose, nascono per
passare di mano in mano, vivono nella trasformazione...
E poi, io ho un lavoro e uno stipendio e una casa e degli affetti reali,
mentre chi ruba forse non ha tutto quello che ho io, o forse crede di non
avere nulla, è povero nella su testa. Non lo so, ma chi ruba mi fa pena .
Quelli che rubano molto, i capi delle grandi società, quelli che rubano il
lavoro gestendo malissimo le aziende e mandando la gente in cassa
integrazione, quelli sono dei ladri che non mi fanno pena, quelli sono dei
delinquenti che andrebbero messi in prigione (dopo equo processo), ma se
uno si frega la mia bici, bhè, pazienza, magari la prossima volta ci metterò
un lucchetto più grosso e eviterò di lasciarla in luoghi dove è più
probabile che me la rubino.
La polizia, che non amo, fa quello che può o quello che le dicono che può
fare, perchè è lampante che in questo paese ci sono reati tollerati e reati
non tollerati. A milano rubare bici non solo è tollerato ma non è neppure
reato perseguito ( rubano bici in duomo, dico in duomo, nella piazza più
blindata del nord italia!); però a milano essere immigrati senza documenti e
senza più un paese dove tornare è considerato molto più grave che rubare
biciclette. E io non lo trovo giusto. Ma sono profondamente contraria alla
violenza. E non penso proprio che sia colpa della polizia, che, ripeto,
secondo me non fa che agire come le viene detto che può e deve agire. E' un
problema politico. In questa città piatta e col centro raccolto chi va in
bici viene visto come un pazzo utopista e finchè sarà così è inutile urlare
al furto di ciclo. Bisogna far capire che la bici, a milano, è il massimo
della vita!
E poi, io, se qualcuno mi da' della "pazza utopista" non sono neppure così
convinta che abbia torto...
buona fortuna,
Daniela
>
> Il problema è semplice ed è il seguente: al principio della fiera di
> senigallia, all'altezza dell'incrocio tra viale papiniano e corso di porta
> genova, c'è un piccolo parco giochi per bambini che ogni sabato diventa il
> mercato nero della bici rubata! Le sue origini sono talmente remote (da 10
> anni vado a senigalia e da altrattanto tempo lo scorgo) che ormai è parte
> integrante del sabato mattina meneghino, ahimè manca solo che venga segnalato
> come "appuntmento da non perdere" sulle guide turistiche o su zero2. Tutti
> sanno che le bici sono rubate, tutti le vedono, se si è interessati un giretto
> lo si fa pure, altrimenti via verso il cilottaro, il libraio, il paccottaro e
> via divendo. Cosa dire poi delle rispettabili forze del dis-ordine, presenti
> in quantità massicce nell'adiacente mercato di papiniano, ma totalmente
> assenti nel suddetto luogo dove settimanalmente si perpetua "la borsa del
> ciclo rubato".................La situazione poi diventa emblematica se poi si
> contestualizzata in una città dove il parco sempione vede i suoi cancelli
> serrarsi alle 20/21 per superiori esigenze di sicurezza, se alle colonne il
> solo fatto di tenere un accendino in mano richiama l'attenzione di gentili
> personaggi in divisa, se alzi la testa e vedi solo faccioni che inneggiano a
> queli stessi valori che ogni sabato, sotto le loro espressioni compiaciute,
> vengono puntualmente infranti.
> Fino ad adesso ho accettato silenziosamente e represso la mia indignazione, ma
> ora non sono più disposto a farlo, le nostre biciclette al palo mai più devono
> essere puntate da un membro di "piazza affari sporchi" e mai più chiunque
> abbia la coscienza un po' leggera deve aver a possibilità di legittimare il
> reato! Chiedo a voi solidarietà in questa battaglia poichè suppongo che meglio
> di altri condividiate con me l'amore per il proprio "ronzinante d'acciaio". La
> mia proposta è la seguente: occupare sabato mattina il luogo in massa, in modo
> tale che, di fronte ad un dissenso popolare consistente, chi di dovere ponga
> fine a tale "mercato".
> Chiunque abbia qualsosa da dire a riguardo mi risponda, proposte,
> considerazioni, dissensi ecc tutto ciò che permetta di far luce sul problema o
> migliori la soluzione è con gratitudine accetto.
>
> Se invece già il problema è stato sollevato avvisatemi!
> Critico!
>
>
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