Manna dal cielo: la pioggia aiuta a respirare
Le precipitazioni "danno una mano" alle misure anti-smog. Scende il livello di polveri sottili che restano, però, sempre vicino alla soglia massima. Si chiedono nuovi fondi per combattere l'emergenza. Le proposte di Veltroni
Roma, 14 febbraio 2005 - Il Campidoglio ringrazia la pioggia. Per effetto del cambiamento climatico infatti le misure antismog fanno registrare un netto miglioramento nel livello delle concentrazioni di polveri sottili presenti nell'aria. In tutte le centraline di rilevazione disseminate nella capitale la media delle concentrazioni è scesa al di sotto dei 50 microgranmmi per metrocubo: Arenula ne ha segnalati 45, Fermi 43 e Magna Grecia 42 (i dati di Villa Ada non sono disponibili). Nella giornata di sabato invece le stesse centraline avevano rilevato 72 microgrammi ad Arenula, 50 a Fermi e 59 a Magna Grecia. "Il divieto di circolazione programmato per domenica ha consentito una discesa dei valori delle polvere sottili al di sotto dei limiti europei" ha dichiarato l'assessore all'ambiente Dario Esposito. Lo stesso assessore ha però ammesso il decisivo contribuito della pioggia nel ridimensionamento del problema smog, confermando l'opinione di quanti ravvisano nelle domeniche a piedi e nell'alternanza delle targhe solo dei paliativi che non riducono realmente la minaccia. "Per questo motivo - ha proseguito Esposito - è più che mai urgente che la Regione porti a termine lo studio sulle polveri così da meglio calibrare le misure anti inquinamento e mercoledì chiederemo al ministro Matteoli di stanziare fondi sufficienti per combattere l'emergenza". L'assessore all'ambiente si è detto inoltre pronto a dare battaglia insieme all'ANCI qualora le risposte del governo fossero insufficienti.
Tutto questo avviene contemporaneamente al rilancio della Fiat e alla parallela richiesta di interventi statali a sostegno dell'azienda automobilistica italiana. Sarà mica un controsenso puntare ancora sul trasporto su ruota?
L'intervento di Veltroni
Il sindaco di Roma Walter Veltroni si unisce alla richiesta di Esposito. "Abbiamo bisogno di sapere cosa sono esattamente queste polveri sottili. Se è vero, come dice la Regione, che a Roma il 30% delle polveri è formato da sabbie e composti metereologici allora la situazione cambia moltissimo. Per prima cosa dunque dobbiamo avere questi dati che ci hanno promesso entro febbraio".
Il sindaco è poi tornato sull'annosa questione del potenziamento dei servizi pubblici, che vedono l'Italia tra i peggiori paesi europei quanto a sviluppo, frequenza e fruibilità. Secondo Veltroni infatti non esiste una reale alternativa per combattere l'inquinamento, "devono essere spesi migliaia di euro per migliorare il trasporto pubblico nelle nostre città, questo paese è cresciuto con l'auto privata ora deve andare avanti con il mezzo pubblico".
(
http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=63467&doc=si)
cicloveeg
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