Proposta di legge: in arrivo negli stabili i portieri-vigilantes?
La Sicilia, 2 febbraio 2005
Basta con la pulizia delle scale e con la consegna della posta... i nuovi
portieri dovranno avere la licenza del prefetto della provincia e dovranno
"riferire ogni circostanza utile per la prevenzione e la repressione dei
reati".
Nel disegno di legge della maggioranza che disciplina gli istituti di
vigilanza privata, la figura del vecchio custode del condominio scompare
per far
posto a quella di "capo-fabbricato", di "memoria fascista", come accusa
la
parlamentare dei Ds Marcella Lucidi.
Nel testo, ora all'esame della commissione Affari Costituzionali della
Camera, si prevede infatti che anche per fare il custode di un condominio
ci voglia
la licenza del prefetto della provincia. I nuovi portieri poi "sono tenuti
a corrispondere ad ogni richiesta dell'autorità di pubblica sicurezza e
a
riferire ogni circostanza utile per la prevenzione e la repressione dei
reati".
"Siamo stati noi i primi a volere una norma che riconoscesse una qualifica
alle guardie giurate - spiega Marcella Lucidi - ma in questo provvedimento,
modificato più volte da giugno ad oggi, si sta snaturando tutto. Il vero
obiettivo del testo infatti è quello di creare un sistema di sicurezza
centralizzato del quale occorre invece definire i contorni".
"Così come è stato scritto infatti - aggiunge - a parte la figura del
"capo-fabbricato" che è già piuttosto significativa delle loro reali
intenzioni, le guardie giurate potrebbero essere impiegate anche per custodire
le
carceri o i centri di permanenza temporanea o come "body guard"... E noi
su questo
non possiamo essere d'accordo".
"In Italia - replica Filippo Ascierto di An - mancano gli uomini per
garantire davvero uno standard di sicurezza elevato. E allora perché non
ricorrere
anche alle guardie giurate partendo dall'esperienza che è stata fatta con
gli
aeroporti?".
"Non è possibile ricorrere alle guardie giurate per garantire la sicurezza
in questo modo - replica la parlamentare della Quercia - perché non si può
riconoscere la funzione di pubblico ufficiale a soggetti privati. Non si
possono usare i vigilantes come se fossero poliziotti...".