[Forumlucca] Econews - 8 febbraio 2005

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Aihe: [Forumlucca] Econews - 8 febbraio 2005
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Smog. Pecoraro: no a condono anche su polveri sottili
- Caccia. Zanella si appella a Berlusconi: fermi lo scempio della Legge 157
- Iraq. Pecoraro: basta tatticismi e polemiche, priorità è liberare Sgrena
- Iraq. Boco: liberazione Sgrena è la vera emergenza
- Iraq. Cento: astensione improponibile, Gad voti contro
- Jolly Rosso. Zanella: Governo venga in Parlamento a riferire su uranio a
Porto
Marghera
- Ferrovie/Crevalcore. Manifestazione dei Verdi alla stazione di Bologna
- DS. Pecoraro: solidarietà a Repubblica e Corsera dopo tragicomico attacco
di Bondi
- Acciaierie Terni. Verdi: cassa integrazione conferma arroganza multinazionale
- Criminalità. Pecoraro Scanio: a Napoli servono 20mila uomini
- Francia/La Cecla. Zanella: perché nessuna risposta dal Governo?
- Roma capitale. Cento: destra inaffidabile
- Emilia-Romagna. Conferenza su un progetto delle regioni sulle dipendenze
- Lombardia. Verdi: la Regione stravolge Piano cave
- Caccia. Associazioni: no alla distruzione della Legge
- Smog. Nature: allergie? Crescono per colpa dell'ossido d'azoto
Econews dalle agenzie estere:
- Chinese scientists develop bird flu vaccine (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29407/story.htm
- Livelihoods hurt, Mexicans fear more pipeline leaks (Reuters)
http://www.planetark.com/dailynewsstory.cfm/newsid/29408/story.htm


Smog. Pecoraro: no a condono anche su polveri sottili

“Lunardi sta dando un’altra prova di inadeguatezza. Come per la mafia che
non si
può combattere e per la nevicata che ha causato il vergognoso blocco della
Salerno- Reggio Calabria, considerata evento imprevedibile, così il ministro
ritiene il problema dello smog irrisolvibile”. Lo ha dichiarato il presidente
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “La resa di Lunardi di fronte ad una vera e
propria emergenza sanitaria, che minaccia la salute e la qualità della vita di
milioni di persone continua pecoraro- è vergognosa. Dire che non si può fare
niente è falso ed offensivo nei confronti dei cittadini. Ora non ci si può
lamentare più nemmeno dello smog? Servono misure forti e strutturali, non i
soliti provvedimenti tampone. Innanzitutto occorrono finanziamenti per
potenziare il servizio di trasporto pubblico ed incentivare quello collettivo.
Nuove linee metropolitane, nuovi tram ed autobus moderni per non inquinare. Ma
il ministro preferisce spendere i soldi pubblici per il dannoso ed inutile
ponte
sullo stretto”. “Le vere opere strategiche conclude il leader del sole che ride
- sono quelle che migliorano in modo sensibile la vita dei cittadini. Il
Governo
ha abbandonato le città italiane, come dimostra il taglio dei fondi alla
mobilità sostenibile ed il disinteresse per il problema smog. Se il Governo
pensa di risolvere il problema smog e di rientrare nei parametri ue con un
decreto che innalza il numero dei giorni in cui è possibile superare il limite
di polveri sottili o aumentando il margine d’errore delle misurazioni
sappia che
troverà la ferma opposizione dei Verdi. Non accetteremo anche il condono sulle
polveri sottili”.

Caccia. Zanella si appella a Berlusconi: fermi lo scempio della Legge 157

“Intervenga Berlusconi a difesa delle norme sulla caccia, dimostri la sua
sensibilità verso i nostri simili”. Luana Zanella, deputata verde, interviene
contro il tentativo di affossare la Legge 157 del '92 sulla caccia e si appella
al presidente del consiglio. “Lega ed An - dichiara Zanella ­ mettono in campo
blitz parlamentari pur di far approvare le loro proposte di stravolgimento
della
attuale legge sulla caccia, come se questa fosse una emergenza nazionale.
Mentre
la maggioranza degli italiani, come è emerso nel recente sondaggio Eurisko, è
contraria all'ipotesi della liberalizzazione della caccia, in Parlamento la
maggioranza si comporta dando voce ad una insignificante lobby di
cacciatori che
pretendono la cancellazione delle regole della attività venatoria. Visto, tra
l’altro, che tiene molto ai sondaggi, ci sono tutte le condizioni perché
Berlusconi possa intervenire per evitare un nuovo e lacerante scontro tra
culture e sensibilità sulla difesa della fauna e degli equilibri
dell’ecosistema”.

Iraq. Pecoraro: basta tatticismi e polemiche, priorità è liberare Sgrena

“Ora occorre concentrare tutti gli sforzi per liberare Giuliana Sgrena.
Perciò è
essenziale evitare tatticismi e polemiche strumentali. Ribadiamo l’assoluta
contrarietà dei Verdi al rifinanziamento della missione militare italiana, così
come diciamo no ad accordo bipartisan con Governo irresponsabile, che ha
trascinato l’Italia in guerra”. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi
Alfonso
Pecoraro Scanio. “La guerra - afferma Pecoraro Scanio - ha scoperchiato il vaso
di Pandora ed ora in Iraq la situazione è drammatica, il paese è dilaniato
dalla
guerra civile e si avvia a diventare una teocrazia fondamentalista. Le
dichiarazioni del leader sciita Al Sistani, che vorrebbe uno stato islamico
regolato dalla Sharia, confermano i nostri timori.”. “L’Iraq - conclude il
leader del sole che ride - è ancora ben lontano dalla stabilità e chi oggi
esalta strumentalmente la guerra contro Saddam dimostra irresponsabilità e
miopia. L’aver utilizzato la forza militare anziché la negoziazione è stato un
drammatico errore, anche se la Cdl ancora non l’ha capito”.

Iraq. Boco: liberazione Sgrena è la vera emergenza

"La liberazione di Giuliana Sgrena è l'emergenza di queste ore e deve essere
affrontata solo con l'unità di tutte le forze politiche e del Governo". Lo
dichiara il presidente dei senatori Verdi Stefano Boco, auspicando un rinvio
della discussione del decreto di rifinanziamento della missione italiana in
Iraq
prevista per oggi a Palazzo Madama. "Naturalmente - aggiunge Boco - noi Verdi,
con la coerenza che ci ha contraddistinto fin dall'inizio di questo conflitto,
riteniamo che l'unica soluzione sia il ritiro immediato del nostro contingente
dall'Iraq", per questo "ci auguriamo che tutto il centro sinistra voti compatto
contro il rifinanziamento di questa finta missione di pace e che non ci siano i
soliti ripensamenti". "Inutile ripetere ciò che i cittadini ormai hanno ben
chiaro: questa - chiosa - è una guerra che non ha mai avuto l'avallo del
Parlamento, come richiesto dalla Costituzione". (Ansa)

Iraq. Cento: astensione improponibile, Gad voti contro

“Sul decreto che rifinanzia la missione militare in Iraq la Gad sia unita e
coerente confermando il voto contrario già espresso nei mesi scorsi ­ ha
dichiarato Paolo Cento, coordinatore della segreteria di presidenza dei Verdi.
Se le elezioni in Iraq hanno rappresentato un fatto di rilievo per la
partecipazione al voto, non hanno però cambiato la natura politica e militare
della presenza di soldati stranieri in quel paese. Ci vuole il massimo di unità
in Italia per liberare Giuliana Sgrena, ma questo non può in alcun modo
significare una gestione bipartisan comune con il Governo della sciagurata
scelta di mandare i soldati italiani in Iraq. I Verdi in questi giorni
lavoreranno per l’unità in tutta la Gad su una posizione equilibrata che
mantenga il no al decreto e lavori per una svolta che comprenda un intervento
dell’Onu tesa a garantire la transizione e un ruolo più forte dell’Europa”.

Jolly Rosso. Zanella: Governo venga in Parlamento a riferire su uranio a Porto
Marghera

Il Governo venga in Parlamento a spiegare la vicenda del Jolly Rosso, la
motonave inviata nel 1989 dal Governo italiano a Beirut per recuperare circa 2
mila tonnellate di rifiuti tossico nocivi, poi bruciati dalla societa' Monteco
nell'impianto Sg31 di Porto Marghera. Lo chiede la deputata verde Luana Zanella
che sulla vicenda ha inviato una interpellanza urgente al Governo. “Secondo le
notizie dell’Espresso ­ ha dichiarato la deputata Zanella ­ per ben quindici
anni sarebbe stato tenuto segreto dalla Ulss il referto nel quale si parla
espressamente di uranio smaltito in un inceneritore di Porto Marghera. Sarebbe
un fatto molto grave che necessita di un immediato chiarimento da parte del
Governo che ha il dovere di spiegare anche alla cittadinanza la natura e
l'entita' dell'inquinamento radioattivo'', “Il Governo ­ conclude la deputata
verde - abbia il coraggio di fare un’operazione trasparenza sul Jolly Rosso e
individui finalmente le responsabilità di questa vicenda inaccettabile e grave
che i Verdi fin dall’89 avevano denunciato. Fatto per cui furono anche
querelati”.

Ferrovie/Crevalcore. Manifestazione dei Verdi alla stazione di Bologna

Si è svolta ieri mattina alla stazione centrale di Bologna la
manifestazione dei
Verdi a un mese dal disastro ferroviario di Crevalore durante la
manifestazione,
a cui hanno partecipato il deputato verde Paolo Cento, il capogruppo regionale
dei Verdi Daniela Guerra, l’assessore provinciale Pamela Meier, il consigliere
provinciale Alfredo Vigarani, il portavoce dei Verdi di Bologna Carmelo Adagio,
i Verdi hanno distribuito cartoline da inviare al presidente Berlusconi in cui,
sopra l’immagine dell’incidente di Crevalcore è riportata la scritta “mai piu’
incidenti !”. Il coordinatore politico dei Verdi Paolo Cento ha dichiarato: “a
un mese dalla tragedia di Crevalcore dobbiamo denunciare che alle parole del
Governo e dei vertici delle ferrovie non hanno ancora fatto seguito scelte
concrete tese a garantire la sicurezza del trasporto ferroviario e ad aumentare
i treni per i pendolari. Anzi l’emergenza, come dimostrano le proteste dei
pendolari a Roma e a Milano, si sta allargando in tutto il paese. I Verdi
continueranno in tutta Italia questa campagna nazionale con l’obiettivo di far
arrivare 10 mila cartoline di protesta al presidente del consiglio Berlusconi e
al ministro Lunardi”.

DS. Pecoraro: solidarietà a Repubblica e Corsera dopo tragicomico attacco
di Bondi

“A Sandro Bondi ed a Forza Italia manca davvero il senso del ridicolo. Sentire
il coordinatore forzista accusare qualcuno di agiografia è davvero
paradossale”.
Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. “Esprimo -
dice Pecoraro Scanio - la solidarietà dei Verdi al direttore del Corriere della
Sera Paolo Mieli ed al direttore della Repubblica Ezio Mauro per l’attacco
rivolto loro dal coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi. Un attacco
tragicomico, proprio da parte di chi da anni si aggiudica il festival
dell’agiografia”. “Si tratta di dichiarazioni - conclude il leader dei Verdi -
che lasciano trasparire chiaramente la decadenza e la debolezza di Forza Italia
e che verrebbe la voglia di non commentare, derubricandole al rango di
barzellette. Ma oggi non si può lasciar passare senza un duro biasimo un
attacco
a liberi organi d’informazione, colpevoli solo di aver coperto un evento di
grande importanza politica, come il congresso dei democratici di sinistra”.

Acciaierie Terni. Verdi: cassa integrazione conferma arroganza multinazionale

La scelta di mettere in cassa integrazione i lavoratori delle acciaierie
Terni è
la conferma dell'arroganza della multinazionale Thyssen che scaricando
centinaia
di lavoratori apre un deficit occupazionale che peserà molto sull'economia
umbra". Lo ha dichiarato il coordinatore della segreteria di presidenza dei
Verdi Paolo Cento che esprime solidarieta' ai lavoratori e che ha presentato
interpellanze ai ministri delle attivita' produttive e del welfare. Cento
ribadisce la “necessita' di un intervento anche in sede europea per dare regole
chiare e precise di controllo e di limitazione alle multinazionali che non
possono fare il bello e cattivo tempo dove e quando vogliono mettendo a rischio
il posto di lavoro di centinaia di persone. E il Governo - conclude il deputato
verde ­ sta a guardare nella più assoluta incapacità di svolgere una mediazione
seria e convincente mettendo l'azienda di fronte alle proprie responsabilita'”.

Criminalità. Pecoraro Scanio: a Napoli servono 20mila uomini

Ventimila uomini delle forze dell'ordine e due anni di investimenti: è
questa la
ricetta per vincere l'illegalità a Napoli secondo il leader dei Verdi, Alfonso
Pecoraro Scanio. Nel suo intervento in consiglio comunale a Napoli, alla
riunione monotematica sulla criminalità, Pecoraro Scanio ha affermato: "ci
vuole
un progetto di 'altissimo impatto' con un investimento per due anni e ventimila
agenti". Pecoraro Scanio, che è consigliere comunale a Napoli, chiede
assunzioni
straordinarie e trasferimenti da altre regioni di uomini delle forze
dell'ordine
per combattere la guerra che la camorra ha dichiarato allo stato. "La
camorra ha
dichiarato guerra creando un disagio sociale - ha detto Pecoraro Scanio -
non si
dica che si uccidono tra di loro, perché lo fanno in una città dove vivono
altri
cittadini onesti che sono la stragrande maggioranza". Il deputato
napoletano dei
Verdi ha invitato lo stato "a non scaricare le responsabilità sugli enti locali
perché l'ordine pubblico e la sicurezza sono un compito del Governo". "Ci vuole
una bonifica del territorio e leggi certe contro i delinquenti - ha continuato
Pecoraro Scanio - noi facciamo di tutto per combattere la criminalità ed invece
il Governo approva norme che per salvare previti applicano sconti anche ai
peggiori delinquenti". Pecoraro concludendo il suo intervento ha precisato che
non si chiede la militarizzazione della città ma l'invio di personale
specializzato delle forze dell'ordine e "di un cospicuo numero di uomini
che dia
il vero segnale alla criminalità della presenza dello stato sul
territorio". (Ansa)

Francia/La Cecla. Zanella: perché nessuna risposta dal Governo?

Sulla vicenda del professor Franco La Cecla che, per aver protestato in aereo
per il trattamento riservato a un immigrato, sarà giudicato da un tribunale
francese con l’accusa di aver impedito la partenza del volo, interviene la
deputata verde Luana Zanella per sollecitare una risposta del Governo alla sua
interrogazione parlamentare. “Quella vicenda ­ ricorda Zanella ­ è emblematica:
la garanzia dei diritti è soprattutto rispetto della dignità delle persone. Per
questo chiesi un intervento del Governo e mi dispiace constatare che, ad oggi,
sulla vicenda del professor La Cecla, da parte delle nostre istituzioni, è
calato un insopportabile silenzio”.

Roma capitale. Cento: destra inaffidabile

La decisione di Storace di respingere la bozza Veltroni sui poteri di Roma
capitale è “propagandistica e strumentale”. Lo dice il coordinatore dei Verdi,
Paolo Cento, secondo il quale “la destra conferma l’inaffidabilità nei progetti
tesi a dare a Roma gli strumenti per un Governo reale. Anche nell'opposizione,
tuttavia, si prenda atto che con la destra di Storace non è possibile alcun
accordo bipartisan, neanche sui temi instituzionali. L’unica svolta potranno
segnarla gli elettori, sostenendo Piero Marrazzo alla presidenza della Regione
Lazio".

Emilia-Romagna. Conferenza su un progetto delle Regioni sulle dipendenze

Attivare percorsi personalizzati di ascolto, supporto, accoglienza ed eventuale
presa in carico e offerta di prestazioni, anche specialistiche, per i
gruppi, le
situazioni e i comportamenti a rischio. Promuovere la partecipazione dei
giovani
e valorizzare le risorse presenti nei gruppi informali e nei singoli,
sviluppare
e qualificare il lavoro di prossimità (interventi sul posto) e gli
interventi di
promozione della salute nei luoghi del divertimento. Ancora, garantire la
necessaria formazione e riqualificazione degli operatori e promuovere stili di
vita sani e consapevoli. E’ questo, in sintesi, il contenuto del documento
elaborato e condiviso dalle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia,
Marche, Campania, Sardegna, Toscana, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano,
presentato ieri a Bologna nel corso della “Conferenza per un progetto delle
Regioni sulle dipendenze”, organizzato dal Cartello nazionale “Non incarcerate
il nostro crescere”, con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna. Alla
Conferenza, che proseguirà anche oggi, sono presenti oltre mille persone tra
operatori, amministratori e studiosi del problema. “L’ottica di questo
documento
è den diversa da quella della proposta di legge Fini sulle tossicodipendenze ­
ha detto l’assessore alle Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna,
Gianluca Borghi ­. E proprio rispetto a quella proposta, mi preme sottolineare
che non è mai stato avviato o sostenuto nessun confronto istituzionale tra
Stato
e Regioni”. Il documento, a partire dalla strategia Ue in temi di prevenzione,
trattamento e riduzione del danno, vede le sette Regioni e la Provincia
autonoma
di Bolzano concordi nel dire “no a messaggi punitivi”, e impegnate a garantire
tutti i trattamenti riconosciuti efficaci ed appropriati per le persone
dipendenti da sostanze, valorizzando le competenze dell’utente e
privilegiando i
trattamenti integrati medici, psicologici e sociali. “In Emilia-Romagna, l’1%
del Fondo sanitario regionale è assorbito dalla cura e assistenza ­ ha concluso
Borghi ­ , a cui si aggiungono altri 4 milioni di euro dal Fondo sociale
regionale. Come promotori di questo documento, riteniamo che vada ribaltata la
logica del ‘punire per educare’: vogliamo rafforzare interventi educativi e
preventivi per la riduzione dei rischi. Per questo è fondamentale un forte
rilancio della responsabilità delle istituzioni e un reale avvio dei Piani di
zona, ‘palestra’ in cui le politiche di prevenzione e reinserimento sociale
troveranno composizione”.

Lombardia. Verdi: la Regione stravolge Piano cave

Oggi il consiglio regionale dovrebbe approvare il piano cave della Provincia di
Milano, che aggiunge 10 milioni di metri cubi di escavazione ai 50 milioni
previsti nel 2003 dalla giunta Colli, quantità che era già sovra-stimata
rispetto ai reali fabbisogni. Per ridurre scavi inutili il piano cave della
provincia quanto meno prevedeva anche una quota del 5 % di materiale riciclato:
la Regione ha ridotto al 3% tale previsione. In pratica la regione, operando ai
limiti della legge, stravolgerà le previsioni, già esageratamente abbondanti,
dell'ente competente che è la provincia di milano. A questo punto sarebbe molto
più sensato sospendere ogni decisione e rinviare il provvedimento alla
Provincia
di Milano che, in pochissimo tempo, potrebbe approvare un nuovo piano.
"Facciamo
appello al consiglio regionale" dichiara l'assessore al territorio Pietro Mezzi
"affinché si astenga dall'approvare un simile regalo ai cavatori. Non c'è
alcuna
necessità di aumentare le quantità previste nel piano originario. Oltre tutto
sappiamo che i comuni dove sono previsti aumenti delle quantità di escavazione,
non sono mai stati consultati. Per questo sono arrabbiati ed alcuni faranno
ricorso al Tar. La Regione sta facendo un pasticcio che peggiorerebbe di molto
un piano cave già esagerato nelle quantità. Meglio farebbe a restituire il
piano
alle competenze della Provincia che in poche settimane sarebbe in grado di
adottarne uno migliore." pietro mezzi assessore alla politica del territorio e
parchi, agenda 21, mobilità ciclabile, diritti degli animali

Caccia. Associazioni: no alla distruzione della Legge

Le associazioni Legambiente, Lipu e Wwf si appellano al presidente della
Commissione agricoltura della Camera De Ghislanzoni perché non utilizzi le
eccezioni previste dal regolamento della Camera come cavallo di troia a favore
dei bracconieri per distruggere l’unica legge di tutela della fauna. È infatti
gravissimo, sostengono le associazioni, che a fronte della presentazione di
1.750 emendamenti, rappresentativi di posizioni delle forze politiche di
maggioranza e opposizione e significativi della necessità di un ampio e
approfondito dibattito di merito sulle modifiche da apportare, il presidente
abbia deciso di utilizzare l’Art. 79, che impedisce la discussione su tutte le
importanti questioni messe sul tappeto con gli emendamenti. Questa decisione,
dicono Legambiente, Lipu e Wwf compromette un serio dialogo sulle modifiche
all'unica legge nazionale in materia di fauna. Anziché voler riformare la
materia - come ritengono i pochi sostenitori - mira soltanto a violare la
normativa comunitaria e annullare, in barba alla Costituzione, la competenza
esclusiva dello stato sulla tutela dell’ambiente e degli ecosistemi e a
togliere
ogni tutela alla fauna. I 1.750 emendamenti, concludono Legambiente, Lipu, Wwf,
sono il segnale di una volontà congiunta di varie componenti del Parlamento di
avere un confronto più corretto e possibilmente sereno sul tema della caccia,
invisa alla maggioranza dei cittadini italiani come confermano i risultati del
sondaggio Enpa-Eurisko diffusi ieri. La scelta paventata di utilizzare
strumentalmente l’Art. 79 sarebbe un’assunzione di gravissima irresponsabilità
da parte della Commissione agricoltura davanti al Parlamento e al paese.

Smog. Nature: allergie crescono per colpa dell'ossido d'azoto

Vita dura per gli allergici: oltre ai periodi "neri" di fioritura di graminacee
e pioppi c'e' un altro nemico in agguato. Lo smog potrebbe esssere infatti
responsabile anche di un'impennata delle allergie. E' cio' che pensa Ulrich
Poschl, chimico atmosferico del Politecnico di Monaco di Baviera, in Germania,
che ha condotto uno studio in proposito, pubblicato dalla rivista "Nature". Gli
ossidi d'azoto che escono dai tubi di scappamento delle auto possono legarsi
alle molecole di proteine, normalmente disperse nell'aria, trasformandole da
benigne in allergeniche. Le molecole di proteine costituiscono fino al 5% delle
particelle disperse nell'aria, e per i ricercatori la mistura di biossido
d'azoto e ozono, prodotta dai veicoli, aggiunge gruppi di nitrati alle
proteine,
cosi' da trasformarle in potenti allergeni. Cio' spiegherebbe come asma e
allergie siano in rapida crescita nelle aree urbane. "Precedenti ricerche hanno
mostrato come le proteine nitrate siano legate agli anticorpi che causano
reazioni allergiche- spiegano i ricercatori- ed e' altrettanto evidente che le
allergie oggi sono in crescita". Questo fenomeno trasforma fino allo 0,1% delle
proteine presenti nella polvere atmosferica in proteine nitrate, ma la
percentuale cresce esponenzialmente quando in aria volteggiano le proteine
derivanti dal polline delle betulle: in questo caso, la trasformazione in
proteine nitrate interessa il 10% di quelle che sono in atmosfera. Lo smog,
spiegano i ricercatori bavaresi, "reagisce con l'aminoacido tirosina,
componente
comune delle proteine, e la proteina del polline di betulla ha sette componenti
che lo contengono, quindi viene rapidamente contaminato". (Dire)

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