L'Osservatorio Iraq, promosso da Un Ponte per..., raccoglie documenti, report,
testimonianze e analisi su ciò che sta avvenendo nel paese occupato.
Un'ampia sezione di questo lavoro è dedicata alle elezioni del 30 gennaio,
al clima politico e sociale in cui si svolgeranno, alle formazioni politiche
che si presenteranno e a quelle che non lo faranno, ai preparativi tecnici
e alle norme che regoleranno il voto.
In questa newsletter troverete delle indicazioni che, speriamo, vi saranno
utili per orientarvi.
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Verso le elezioni irachene - parte prima -
A fine gennaio 2005 si svolgeranno (forse) le elezioni generali in Iraq.
Ma di questo importante appuntamento si sa finora molto poco. Per che
cosa si voterà? E con quali regole? Quali meccanismi governano il processo
elettorale? Quale è il ruolo dell'Onu? A queste (e altre) domande
proviamo a rispondere in base alle informazioni attualmente disponibili
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=270
Verso le elezioni irachene - parte seconda-
Fra richieste di rinvio e annunci di boicottaggio si avvicina la data
delle elezioni irachene. Una guida - che verrà aggiornata periodicamente -
affronta sia gli aspetti tecnico-normativi che le questioni di carattere
politico. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili.
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=404
Guida alle elezioni
Chi ci sta e chi non ci sta, ovvero quali sono i partiti e le coalizioni
che parteciperanno alla tornata elettorale, quali i loro programmi
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=540
Molti, tra coloro che non parteciperanno,( ma anche tra coloro che alla
fine parteciperanno) hanno chiesto a più riprese il rinvio delle elezioni:
lo ha fatto l'Iraqi National Foundation Congress
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=323),
lo hanno fatto scrittori e giornalisti e attivisti iracheni (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=428),
lo fatto hanno spesso - e spesso contraddetti - gli stessi ministri del
governo Allawi
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=475).
Gli aspetti organizzativi
Chi sta preparando le elezioni in Iraq? Molto del lavoro è affidato
all'esterno, nei paesi limitrofi ma anche in Svizzera e in Canada. E'
infatti la Manpower Svizzera ad organizzare l'enorme banca dati
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=445),
mentre il Canada si proprone come supervisore delle elezioni attraverso
i suoi organismi internazionali
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=389)
Il forum da loro organizzato ha portato infatti alla creazione di una
commissione che avrà il ruolo di "osservatore"
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=433).
Non si conoscono ancora molti aspetti organizzativi: l'ubicazione dei
seggi, il nome dei candidati, tutto è tenuto nascosto per problemi di
sicurezza (
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=514).
E la sicurezza determina anche le misure draconiane messe in atti da
Allawi: coprifuoco tranne che nelle ore utili per votare, blocco del
traffico, chiusura delle frontiere e degli aereoporti, e, a quanto pare,
interruzione anche delle comunicazini telefoniche
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=544).
Le misure di sicurezza non riguardano solo ciò che avviene all'esterno dei
seggi, ma sono previste anche per l'interno dei seggi
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=519) .
Opinioni e analisi.
Un processo politico senza contenuti
Le Monde, 5 gennaio 2005
Intervista con David Baran, ricercatore, consulente dell'International
Crisis Group. David Baran è l'autore di "Vivere la tirannia e
sopravvivere. L'Iraq in transizione".
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=483)
Le gente, i partiti e le elezioni
Jiji Mansoor
Occupation Wacht, 27 dicembre 2004
Dall'Iraq, le interviste a rappresentanti politici e cittadini sulle
elezioni, le motivazioni per andare o meno al voto. In comune, la certezza
dell'insicurezza del paese.
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=496)
Sistani, il grande elettore
di Pepe Escobar
Asia Times Online, 10 dicembre 2004
Mentre gli sciiti iracheni si preparano alla vittoria elettorale, sul
paese incombe la minaccia della guerra civile o della balcanizzazione. Ma
per il futuro immediato dell'Iraq, decisiva quanto il gioco di potere
sunniti-sciiti sarà l'interazione fra nazionalisti iracheni da entrambi i
lati. Questo perché il nazionalismo iracheno è molto più potente di una
divisione settaria fra sunniti e sciiti.
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=397)
Votare o non votare
di Omayma Abdel-Latif
Al Ahram Weekly, 2 - 8 dicembre 2004
Il destino delle elezioni irachene è denso di incertezze mentre il paese
rimane diviso sulla data delle elezioni. Il modo in cui i media
occidentali presentano la divisione fra sunniti e sciiti è sbagliato e
fuorviante.
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=429)
Occupazione ed elezioni: parlano gli iracheni
di Dahr Jamail
The New Standard, 20 novembre 2004
(
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=320)
Altre informazioni su:
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/index.php?category=27 e su
http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/index.php?category=15
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