Giro alla lista due comunicati del Comitato Celio, quota ds, che riporta notiziole intorno al foro 753 che sembrano uscire da altri tempi. Ne consiglio la lettura
care amiche e cari amici del rione,
continua la saga dei nostri amici del Foro 753, che occupano l'immobile
di proprietà regionale di via Capo d'Africa 27. Probabilmente avrete
letto i giornali di oggi: il Foro 753 aveva organizzato un raduno
all'Università di Roma Tre, all'Ostiense, dove discutere di Ogm con il
ministro Alemanno, che purtroppo non sembra voler recidere certi legami
nostalgici con un passato impresentabile, e che non solo ha uno studio
privato nel nostro rione - ed è il benvenuto finché rimane privato -
ma ha
anche suoi collaboratori nella suddetta organizzazione che, lo
ricordiamo, "si ispira alla repubblica sociale italiana" secondo un
loro
volantino presente fino a poco tempo fa sul loro sito ufficiale. Bene,
ieri
mattina alle 9 di mattina alcuni nerboruti 40enni hanno aggredito un
gruppo di studenti che si recavano al presidio di studenti che
protestava
contro questa assemblea, perché organizzata non solo dal nostro Foro
753 ma anche da una fantomatica organizzazione "2punto11". Per inciso,
leggiamo dai giornali, "2punto11" sta a significare la seconda e
l'undicesima lettera dell'alfabeto, B. M. le iniziali di Benito
Mussolini.
Dunque questi studenti venivano aggrediti da cinque o sei nerboruti
40enni
- e non pare un caso che ogni lunedì altrettanto nerboruti palestrati
corrano per riscaldamento nelle vie del nostro rione prima di fare una
seduta di pugilato, corso che viene promosso dal Foro 753 nei locali
abusivamente occupati - e picchiati duramente. Occhi pesti, e un
braccio
rotto. Se avete visto i giornali, abbiamo belle foto di persone che
delicatamente mascherate da fazzoletti e coppole stendono ben bene il
braccio teso in romano saluto contro avversari politici al di là del
cordone
di poliziotti. Ecco chi sono i nostri "pacati", "dialoganti" e
"inoffensivi" amici. Che dopo gli scontri erano ieri pomeriggio tutti
schierati
in via Capo d'Africa, come ha visto chi si è trovato a passare lì
davanti.
Sulla scorta di questi avvenimenti abbiamo deciso di fare il manifesto
autofinanziato, che chieda a Storace perché continua far subire al
rione tale presenza, opponendosi allo sgombero già firmato dal prefetto
(e
da ora sono facilmente prevedibili disordini di segno opposto,
anch'essi provenienti da fuori). Abbiamo mille euro, ne servono
altrettanti.
Chiunque volesse investire sulla propria sicurezza e tranquillità
futura
può farlo raccogliendo per il momento i soldi, e poi consegnando in
busta chiusa a Giorgio Piacentino le offerte con indicazione "Fabio".
Il
quale suddetto ha già promesso che darà pubblico conto su questa
newsletter dei soldi arrivati e che non utilizzerà quei soldi per far
fronte
ai 400 euro - per ora - che costerà la riparazione del finestrino della
sua macchina rotto qualche giorno fa da (soliti) ignoti, al quale il
meccanico sta ancora lavorando perché si è rotto tutto il meccanismo.
Ringraziamo sin da ora Roberto e Raffaella che hanno fatto offerta di
ben
100 euro, e poi Rita e gli altri che hanno scritto già da ieri.
Ci si continua a chiedere come sia possibile che siano stati avviati
frettolosi lavori di restauro della facciata con abusivi dentro che ci
fanno palestra. Comunque attenzione che nei prossimi 16 -18 dicembre
saranno aperti per un raduno "artistico".
Abbiamo predisposto fotocopie dell'articolo che il Corriere della Sera
ha dedicato all'affittopoli regionale, dove il Presidente Storace è
sotto inchiesta perché ha piazzato la sua segretaria e altri vip in
case
regionali - il vizio è duro a morire - con affitti bassi e con diritti
di acquisto al 50% del prezzo di mercato quando - presto - verranno
vendute. Chiunque sta in affitto o cerca di comprare casa troverà
sollievo
nell'affiggerli.
IL COMITATO
care amiche e cari amici del rione,
come poteva un venerdì 17 portare buone cose? E difatti così non è
stato. I nostri "amici" del Foro 753, che occupano abusivamente e con la
copertura di Francesco Storace il grande immobile di via Capo d'Africa
27, hanno avuto la bella pensata - dopo i pestaggi di lunedì scorso
all'università di Roma tre all'Ostiense - di proporre una fantomatica
"mostra d'arte". Sono così passati per tutti i negozi del rione e hanno
chiesto di attaccare la locandina di questa "Arteforo"
("arte-cultura-pensieriliberi-identità al centro di Roma") che sarà aperta anche domani e
domenica ore 10-22.
Ora il problema è che alcuni negozianti, tratti in inganno oppure
acquiescenti, hanno esposto le suddette locandine. Ciò significa dare una
copertura politica e una legittimazione a questa occupazione agli occhi
del rione, una legittimazione che è molto pericolosa. Il Comitato vi
invita dunque domani a fare il giro dei negozi del rione e quando trovate
una locandina del Foro 753 esposta, a chiedere come mai sia stata
esposta e dire tranquillamente che nessuno nel rione vuole questo gruppo
abusivo di piantagrane, e che vi dispiace di vedere che quel negozio
espone quel manifesto. Il Comitato vi assicura che è una tattica molto
efficace, e non serve nemmeno chiedere con forza la rimozione, basta far
vedere che i clienti del negozio e i residenti (tra cui voi) non
gradiscono per nulla questa presenza.
Tra i negozi che hanno tolto ieri sera la locandina vi sono: il
giornalaio, il pizzettaio al taglio di via celimontana.
Locandine sono rimaste: al macellaio accanto al giornalaio, al bar ad
angolo tra via Celimontana e via S. Giovanni in Laterano (di fronte a S,
Clemente), il bar ad angolo tra via Ostilia e via S. Giovanni in
Laterano (porta laterale su via Ostilia), ottico "Alessio" di via Celimontana
(se non verrà rimosso stasera di forza, essendo fuori, ma comunque val
la pena passare e dire che è stato notato), bar di via Celimontana
detto dei "due gemelli" accanto alla pizzeria al taglio, il Ferramenta che
ha appena aperto di proprietà di Luciano Luzzi (che a richiesta di
torglierlo ha detto che "tutti lo avevano messo" e che "era tardi per
toglierlo perchè stava chiudendo" e altre scuse del genere), la gioielleria
di via Celimontana accanto alla pasta all'uovo, la Farmacia di via
Celimontana (sull'entrata di via ss. Quattro, perché su quella di via
Celimontana qualcuno uscendo lo ha tolto di forza).
Un particolare "grazie" da parte del rione va invece al bar di via
Celimontana di fronte alla pizzeria la taglio, ex "De Falchi", il quale ha
tenuto la schiena dritta e ha detto che non voleva materiale del Foro
753 nel suo locale. Così come la Salsamenteria Provini di via Ostilia.
Atteggiamento tanto più lodevole e meritorio di gratitudine da parte del
rione, perché il suddetto bar ha subito per la seconda volta due notti
fa un tentativo di furto, fallito solo perché il povero gestore è stato
appostato per due notti in attesa di prendere il ladro, che ha
puntualmente tentato di notte di scassinare da dietro il bar ma è poi fuggito
riuscendo a far perdere le sue tracce. Così il nostro amico, che è un
brav'uomo tutto casa e lavoro e che si spacca la schiena per portare
avanti questo bar ha passato inutilmente due notti in bianco (più il lavoro
di giorno) cercando di risolvere questo problema e di capire chi
l'abbia preso di mira, lui e sua moglie. Il Comitato vi invita caldamente a
passare - dopo tutti i negozi che espongono la locandina del Foro 753 -
in questo bar, a solidarizzare con il gestore apertamente dicendo di
essere del comitato residenti, e a comprare qualche cosa in segno di
solidarietà, così come hanno già fatto alcuni di noi. Basta poco per il
morale, e solo uniti si vince. Domani mattina dedicate una mezz'ora a
questi passaggi, che poi i negozi chiudono, e se nessuno ha detto nulla e
le locandine rimangono lì i nostri occupanti abusivi segnano un punto
proprio quando ciò è più pericoloso. Al lavoro.
il Comitato
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