Alcune considerazioni: da qualche settimana a questa parte noto una
certa insofferenza, in strada e sul web. Agli appuntamenti del giovedì
c'è meno gente e nelle discussioni affiorano un pò di malumori.
a) Credo che un calo di partecipazioni nel periodo invernale sia
fisiologico. Ci sono certi giovedì che per uscire alle nove ci vuole un
impeto corsaro.
b) Allo stesso tempo però c'è un leggero senso di scoramento, la
sensazione che l'appuntamento del giovedì sia una consuetudine che va
perdendo di energia.
Ad esempio io giovedì scorso dopo aver girato per lavoro in lungo e in
largo e in bici, da viale Monza a Papiniano a Certosa... Alle 8 sono
tornato a casa e non ce l'ho fatta ad inforcare di nuovo, non ne avevo
voglia. Insomma ero stanco, poi sto anche invecchiando c'ho i primi
reumatismi e finche pedalo con il sole Ok ma alle 23 c'è un umido che
poi devo andare a fare i fanghi una settimana, e non ho neanche la
mutua perchè sono precario-flessibile. Non voglio dire che non si possa
fare , vi parlo della mia attitudine, nella quale gli altri potranno
riconoscersi o meno. però non so voi come stiate a salute ma se uno non
lavora sotto casa e deve girare un pò come me quando è sera mi sono
fatto una tappa del giro d'Italia e senza la braga antiurto foderata
dei camoscio.
Vorrei vedere Pantani che affronta gli ultimi tornanti del Mercantour
vestito in giacca e cravatta arancione, con le mollette sulle braghe,
il portatile sulla schiena e il cappotto sul portapacchi. Vorrei
rivederlo Pantani. Anche nudo.
Divagazzi a parte Però questa è la mia realtà quotidiana. ecco non so
la vostra. però vorrei che si ripartisse dalle esperienze reali. La
critical mass con un clima clemente è un piacere. Se devo soffrire che
piacere è?
Poi c'è l'aspetto politico. Qua ci risiamo. Una CM alle 22 in inverno
non serve a niente. In giro non c'è nessuno. A chi comunichiamo? A
quelli che svegliamo a scampanellate? Mmm... la città ha i suoi ritmi.
Se entriamo in sintonia allora ci divertiamo di più noi e siamo anche
più efficaci nel portare il messaggio. Se a Natale ci troviamo il 25 va
bene ma Milano è come se non ci fosse, in giro non c'è nessuno. Tutta
mia la città un deserto che conosco...
Mi sembra che bisognerebbe ripartire da un uso possibile , quotidiano
della bici.
In sintesi vorrei proporre all'assemblea:
a) un orario invernale: tipo applicazione dell'ora il-legale alla
Critical Mass. In inverno ci troviamo alle 19
oppure
b) Ora critica: ci si trova alle 19 tutto l'anno. Trovo giustissimo il
discorso sull'ira, ehm ora di punta. A quell'ora la partecipazione è
casuale, caotica, incontrollata e incontrollabile per definizione.
mentre sto tornando a casa in bici mi aggrego ad altri utenti reali
oppure a ciclisti per diletto, il significato è potente perchè in que4l
momento sono circondato da automibilisti inbufaliti che hanno fatto una
scelta diversa. Dimostriamo che la nostra è una alternativa reale di
pendolarismo, non solo un'alternativa di tempo libero.
c) Critical ChristMass il 23 dicembre (giovedì) ma alle 19! Alle 22 non
serve a un cazzo. I negozi sono chiusi, la gggente a casa a
impacchettare. E noi nel nostro ghetto gelato.
Insomma pensavo queste cose...
Saionara
Gianni
-------------- parte successiva --------------
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