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Autore: Amnesty International - Lucca
Data:  
Oggetto: [Forumlucca] Lettera aperta di Amnesty International ai capi di Stato e di governo dell'Unione Europea
COMUNICATO STAMPA
CS150-2004

LETTERA APERTA DI AMNESTY INTERNATIONAL AI CAPI DI STATO E DI GOVERNO
DELL'UNIONE EUROPEA

Alla vigilia del summit dell'Unione Europea (UE) in programma questa
settimana a Bruxelles, Amnesty International ha diffuso oggi il testo di
una lettera aperta indirizzata ai venticinque capi di Stato e di governo
in cui sollecita l'UE a essere all'altezza della propria ambizione di
promuovere i diritti umani attraverso politiche efficaci, che risultino
coerenti e siano sostenute da adeguate risorse.

La lettera aperta contiene una riflessione critica sui contenuti relativi
ai diritti umani del cosiddetto 'Programma dell'Aia' (la cui adozione e'
prevista nel summit di questa settimana), che delinea una politica
quinquennale finalizzata a 'rafforzare la liberta', la sicurezza e la
giustizia' nell'UE.

'Amnesty International e' sempre piu' preoccupata per il fatto che,
nonostante le intenzioni e gli appropriati riferimenti ai diritti
fondamentali, il Programma dell'Aia rimanga ancora pieno di
indeterminatezza sul modo in cui l'UE sara' all'altezza della propria
ambizione. Il Programma manca di coerenza laddove descrive le strutture e
gli strumenti necessari per garantire i diritti fondamentali e non prevede
risorse adeguate' ? si legge nella lettera.

Tra i temi sollevati da Amnesty International, figurano i seguenti:

- proposta di un'agenzia dell'UE sui diritti umani: non dimostra la reale
volonta' degli Stati dell'UE di affrontare la situazione dei diritti umani
al loro interno. La fiducia nella determinazione dell'UE di proteggere i
diritti fondamentali non e' propriamente rafforzata dal suggerimento della
Commissione che l'agenzia sia una 'struttura leggera in termini di staff e
di bilancio';
- garanzie comuni in tema di procedimenti penali: il Programma dell'Aia
non prevede sufficiente bilanciamento tra la necessita' di combattere il
crimine in modo efficace e quella di proteggere i diritti fondamentali
delle persone;
- sistema comune in tema di asilo: pur apprezzando l'impegno a pervenire a
una procedura comune, Amnesty International sottolinea che il sistema
comune si basera' su un basso livello di condivisione; pertanto,
l'organizzazione sollecita gli Stati membri a modificare la direttiva
sulle procedure di asilo in modo da assicurare il rispetto delle garanzie
basilari;
- dimensione esterna di asilo e immigrazione: il Programma dell'Aia segna
un decisivo mutamento nell'intento dell'UE di portare la lotta contro
l''immigrazione illegale' nel contesto delle relazioni esterne. La
'partnership' con i paesi terzi sembra essere diventata il principale
riferimento degli sforzi per impedire l'ingresso nell'UE. Tuttavia, come
si e' visto nelle recenti discussioni sui 'centri di accoglienza' nei
paesi confinanti, se l'UE intende rispettare pienamente i propri obblighi
di protezione, vi sono ancora molti aspetti da risolvere riguardo alla
dichiarata ambizione dell'UE di controllare l'immigrazione, fornire
assistenza umanitaria e sostenere il capacity building. La lettera aperta
di Amnesty International mette in evidenza che le condizioni per la
cooperazione dei paesi terzi sono state ammorbidite, con il cambio della
formulazione da 'seguire gli obblighi della Convenzione di Ginevra' a
'dimostrare il sincero impegno a seguire gli obblighi'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 2 novembre 2004

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