Il progetto della ciclofficina pubblica, con patrocinio, aiuto e soldi delle
varie amministrazioni locali, avanza.
Della cosa si sta interessando -tra gli altri- Giovanna Melandri, che ho
contattato su suggerimento dell'assessore Ciccone (rimando alle puntate
precedenti per l'identificazione di tale assessore). La melandri, oltre che
parlamentare, é anche consigliere provinciale; a metà settembre circa dovrei
avere un incontro con i diesse della provincia, argomento la ciclofficina
pubblica al centro di Roma. Da lì dovrebbero venire i soldi.
Il piano sarebbe questo: si mette a punto un progetto, se ne calcolano i
costi e si chiede un finanziamento a Provincia e Comune, che potrebbero
inserire la cosa nel bilancio annuale da mettere a punto a dicembre.
Bisogna quindi fare varie cose:
- stilare un progetto il più possibile esauriente e completo, e èper questo
aspetto il rientro dalle vacanze di Sulu;
- mettere in piedi un'associazione senza fini di lucro cui affidare
l'esecuzione del progetto, sul modello di +BC a di Milano (mi sono fatto
dare le informazioni del caso da Menthos e i suoi a Milano, dopo la
Velocity, che hanno fatto una cosa simile ma con piglio più imprenditoriale:
http://www.piubici.org/)
Ripeto: chiunque si voglia impegnare in questa cosa, ciascuno con le sue
conoscenze e possibilità, é il benvenuto, da solo non posso farlo.
Questa iniziativa non é in concorrenza con le ciclofficine popolari, ma é
un'aggiunta: si rivolge ad un'utenza ciclistica diversa, con atteggiamenti
diversi nei confronti della bici e dello spostamento quotidiano su questo
mezzo ad impatto zero; utenza che va comunque aiutata a conoscere meglio la
bici, le sue possibilità ed avere la coscienza che spostarsi per Roma su due
ruote a pedali non é solo possibile ma anche utile, bello e a costo quasi
zero.
aspetto input
