[Forumlucca] Econews - 16 agosto 2004

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Author: Federazione dei Verdi di Lucca
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Subject: [Forumlucca] Econews - 16 agosto 2004
Rassegna quotidiana di notizie verdi.

SOMMARIO:

- Ambiente. Verdi: aumentano i km di costa inquinata
- Ulivo. Pecoraro: la vera proposta è un programma partecipato
- Ulivo. Cento: anticipare fine legislatura per bene del paese
- Governo. Pecoraro: riprende a settembre la fiction della verifica
- Immigrazione. Cento: Buttiglione non accetti ricatti leghisti
- Incendi. Pecoraro: servono fondi per prevenzione roghi
- Alitalia. Cento: piano Cimoli penalizza lavoratori
- Nucleare. Solidarieta’ del verde Bulgarelli per i sit-in in Sardegna
- Sicilia. Pecoraro: dopo bocciatura cambiare legge truffa
- Esplosivi interrati. Cento: ministro Martino chiarisca
- Rifiuti. Nella UE è emergenza per quelli elettronici
- Aree protette. Ambientalisti: più attenzione per i disabili
- Energie rinnovabili. Legambiente: in Italia poco solare
Econews dalle agenzie estere:
- Worst hurricanes to hit the United States
http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm/newsid/26593/story.htm
- Shell-Led Russia venture vows to protect rare whales
http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm/newsid/26589/story.htm


Ambiente. Verdi: aumentano i km di costa inquinata

Sono 550 i chilometri di costa non fruibili per la balneazione a causa
dell’inquinamento. Un dato in netto peggioramento rispetto al 2003. Puglia
e Lazio sono le regioni in testa a questa speciale classifica. E se nel
2003 il ministero dell’ambiente aveva individuato circa 500 interventi
urgenti di ripristino della balneabilità in tratti di mare, coste e fiumi,
solo 15 di questi il 3% - sono stati realizzati. Questi dati emergono da
un dossier dei Verdi che lanciano un ‘allarme ferragosto’. “Analizzando i
dati del ministero della salute ha dichiarato il presidente del ‘sole che
ride’ Alfonso Pecoraro Scanio emerge una situazione non tranquillizzante.
Non è solo un problema ambientale, ma anche di tutela della salute per i
cittadini. In particolare, è grave che gli interventi di ripristino non
siano stati realizzati, se non in percentuali irrisorie. Inoltre, è
evidente che va potenziata la sorveglianza, in quanto la guardia costiera è
oberata di compiti e i mezzi a disposizione sono largamente insufficienti”.
“Già da questo weekend di ferragosto ha aggiunto Pecoraro chiediamo un
piano straordinario per la sicurezza dei bagnanti. Tra le cause che
incidono sulla qualità delle acque, infatti, oltre alla presenza di batteri
pericolosi (causa principale), c’è anche l’aumento degli scarichi delle
navi, non solo di sostanze liquide ma anche di oggetti di plastica. C’è
quindi la necessità di intervenire a monte, sugli scarichi che arrivano in
mare imponendo la presenza o il funzionamento dei depuratori anche nelle
città non costiere, ma anche sulle stesse imbarcazioni che solcano il mare.
Intanto, in attesa che il Governo si muova, ai cittadini diamo due semplici
consigli: evitare di fare il bagno in prossimità delle foci dei fiumi (i
luoghi più inquinati) e di aiutare la guardia costiera, segnalando
irregolarità, al numero gratuito 1530”. I Verdi ricordano che sono oltre 70
mila solo le imbarcazioni da diporto immatricolate in Italia (ma ovviamente
non ci sono queste nei nostri mari). E i mezzi a disposizione delle
capitanerie di porto sono appena 400 (con il compito di portare soccorso,
vigilare sul codice della navigazione e intervenire nei reati di
inquinamento marino). A loro spetta il compito di controllare ben 7500 km
di costa. In pratica, ogni imbarcazione dovrebbe controllare oltre 420 km
quadrati di mare! “la guardia costiera va quindi rafforzata ha concluso
Pecoraro -. E’ grave anche il fatto che i fondi a loro disposizione sono
stati tagliati, costringendo così a spostare a terra la maggior parte dei
controlli. E’ inaccettabile indebolire ulteriormente questo prezioso
strumento di difesa”.

Ulivo. Pecoraro: la vera proposta è un programma partecipato

"Nell'intervista al Tg3, la vera proposta che emerge è la scelta di un
programma partecipato". Lo ha detto il presidente nazionale dei Verdi,
Alfonso Pecoraro Scanio, intervenendo dopo le dichiarazioni di Romano Prodi
sul dibattito in corso nel centrosinistra. "Non si parla più di primarie
tra candidati alternativi ha continuato Pecoraro -, bensì di un programma
costruito insieme tra forze politiche ed elettori". Secondo il leader del
partito del sole che ride, "sulle elezioni anticipate è comprensibile che
Prodi dia una risposta istituzionale, ma è evidente che la fine anticipata
di un centrodestra dannoso al paese non può che essere un bene e persino
dove vige il sistema maggioritario, come in Gran Bretagna, le elezioni
anticipate sono assolutamente normali". "parlare di questo ora è inutile -
ha concluso - il nodo da sciogliere è quello di un vero programma
condiviso". (Ansa)

Ulivo. Cento: anticipare fine legislatura per bene del paese

“Anticipare la fine della legislatura per il bene del paese - il deputato
verde Paolo Cento, coordinatore della segreteria di presidenza dei Verdi,
non è d'accordo con la valutazione fatta da Romano Prodi che ha detto di
non contare sul voto anticipato. "Nelle cose dette da Prodi - premette - vi
sono molte considerazioni che rappresentano una base positiva per il lavoro
della coalizione di centrosinistra in vista delle prossime scadenze
elettorali. Abbiamo però un giudizio differente sulla necessità di lavorare
per una fine anticipata della legislatura. Siamo infatti convinti che prima
Berlusconi se ne va dalla presidenza del consiglio e si ridà la parola
all'elettorato e meglio è per il paese. D'altra parte - prosegue Cento - se
la legislatura arriva al 2006 questa maggioranza di centrodestra approverà
la riforma federalista dividendo l'Italia, approverà la riforma
dell'ordinamento giudiziario sottoponendo la magistratura al controllo dei
governi, proporrà altri condoni fiscali ed edilizi favorendo il paese
illegale contro quello legale, porterà avanti la riforma delle pensioni e
delle privatizzazioni". "Tutti argomenti questi, insomma, che devono
accelerare da una parte la proposta politica alternativa di Prodi e di
tutta la coalizione e dall'altra - conclude - una rigorosa battaglia nel
Parlamento e nel paese per mettere definitivamente in crisi il Governo e
andare ad elezioni anticipate".(Ansa)

Governo. Pecoraro: riprende a settembre la fiction della verifica

”La verifica è chiusa, anzi no”. Ironizza il leader dei Verdi, Alfonso
Pecoraro Scanio, sui “cortesi inviti” all’interno della maggioranza di
Governo per un conclave di fine estate. “Ma si sono accorti ­ afferma
Pecoraro - del caro prezzi o del riesplodere della guerra in Iraq, dove i
militari italiani rischiano ogni giorno la vita? Parlano invece di
verifiche e nuovi assetti! Mentre gli italiani soffrono il peggioramento
delle condizioni di vita nel paese, i ministri si danno appuntamento per
riprendere la telenovela della verifica che non si è affatto chiusa, visto
che ammettono di non trovare accordi proprio su programma e poltrone!”.

Immigrazione. Cento: Buttiglione non accetti ricatti leghisti

“Se il neo-commissario Buttiglione vuole sviluppare una politica europea
sull’immigrazione di tipo umanitario, deve liberarsi dai ricatti della
Lega”. Lo afferma il deputato Paolo Cento, coordinatore della segreteria di
presidenza dei Verdi, il quale auspica “l’apertura di un confronto serio
nel nostro Parlamento sulle politiche europee sull’immigrazione: preoccupa,
invece, - sottolinea il parlamentare verde - il tentativo di imporre
all’Europa il modello della legge Bossi Fini con la militarizzazione delle
frontiere o peggio la creazione di cpt in Africa. Con le motovedette
militari, infatti, non si può dare una risposta alla grande questione
dell’arrivo in europea di milioni di uomini e donne che sfuggono dalla fame”.

Incendi. Pecoraro: servono fondi per prevenzione roghi

"Manca ancora il catasto delle aree percorse dal fuoco, visto che i tagli
decisi dal Governo danneggiano i piani predisposti dagli enti locali per la
tutela del territorio e in particolare per le attività anti-incendio". Lo
ha detto il presidente nazionale dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, che
chiede all'esecutivo di destinare fondi finalizzati alla prevenzione dei
roghi. "E' paradossale ha continuato il leader del sole che ride - che i
soldi si trovino sempre dopo i disastri e mai prima, col risultato di
danneggiare di più l'ambiente e di spendere di più". "La legge 353/2000
voluta fortemente dai Verdi prosegue Pecoraro Scanio è ancora fortemente
inattuata. Da Governo e regioni servono atti concreti e un potenziamento
dei controlli, il pericolo incendi resta infatti molto forte". In Sardegna
in particolare, secondo Pecoraro Scanio, "serve quest'anno un'attenzione
supplementare, perché temiamo le reazioni criminali di quanti si sentono
danneggiati dalla encomiabile scelta della giunta Soru di interdire la
cementificazione entro i due chilometri dalle coste sarde".(Ansa)

Alitalia. Cento: piano Cimoli penalizza lavoratori

Il piano annunciato da Cimoli per l’Alitalia, secondo il deputato verde
Paolo Cento, è “una vera e propria dichiarazione di guerra contro i
lavoratori”. Cento sottolinea che “non possono essere scaricati sui
dipendenti gli errori causati da scelte sbagliate. Inoltre, se si vuole
seguire per l'Alitalia la stessa cura applicata alle Ferrovie dello stato,
sappiamo già quale sarà l’esisto finale, cioè migliaia di licenziamenti,
turni di lavori massacranti, diminuzione della sicurezza del trasporto. Noi
crediamo che l'Alitalia abbia bisogno di una svolta radicale che ponga fine
alle politiche di privatizzazione e di liberalizzazione selvaggia dei
contratti di lavoro, rilanci un piano di gestione pubblica dell’azienda, e
la renda competitiva sul piano interno e internazionale”.

Nucleare. Solidarieta’ del verde Bulgarelli per i sit-in in Sardegna

Piena solidarietà con la protesta in corso contro il 'no' al referendum
sulle basi militari straniere è stata espressa dal deputato verde Mauro
Bulgarelli secondo il quale “la consultazione referendaria è un diritto
democratico dei cittadini della Sardegna”. Bulgarelli ricorda inoltre che
“la presenza di materiale nucleare in un territorio del nostro paese è
illegittima perché gli italiani hanno espresso una posizione di chiara
contrarietà al nucleare con un referendum che un punto fermo nella difesa
della salute e dell’ambiente. La presenza in Sardegna di poligoni e basi
militare mette continuamente a repentaglio la sicurezza dei cittadini,
oltretutto scippati della loro sovranità: è del tutto ingiusta, infine, la
decisione di togliere ai sardi addirittura la libertà di essere consultati.
I Verdi continueranno a sostenere la battaglia di democrazia del comitato
che si batte per cacciare via le basi militari straniere".

Sicilia. Pecoraro: dopo bocciatura cambiare legge truffa

Il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, esprime soddisfazione per la
decisione del commissario dello stato di impugnare la nuova legge
elettorale varata dall'Ars lo scorso 5 agosto. “I punti più scandalosi di
quel testo, come l’invenzione di migliaia di deputati e consiglieri
supplenti, sono stati giustamente osservati: restato tuttavia inaccettabili
norme di protezione - afferma Pecoraro - che impongono sbarramenti
provinciali e regionali. La legge va radicalmente rivista e chiediamo
perciò a tutti i partiti, sia di centro sinistra che di centro destra, di
trasformare l’intervento del commissario in una occasione per revocare
questa legge truffa e scrivere nuove norme condivise. In caso contrario,
sarà subito attivata la macchina per un referendum abrogativo di una legge
liberticida”.

Esplosivi interrati. Cento: ministro Martino chiarisca

Il deputato verde Paolo Cento, vice presidente della Commissione giustizia
della Camera, ha annunciato la presentazione di un'interpellanza al
ministro della difesa Antonio Martino sul ritrovamento di munizioni
militari e armi nell'ex polveriera dell'esercito a Campo Mela (Sassari).
"La vicenda dell'ex polveriera militare di Campo Mela in Sardegna, ora
oggetto di un'inchiesta della magistratura locale, merita l'immediato
intervento del ministro della difesa, Martino per chiarire tutti gli
aspetti oscuri di quello che si profila come un vero e proprio scandalo
militare. Il Parlamento e ovviamente le autorità civili della Sardegna -
afferma Cento - hanno il diritto di sapere al più presto chi aveva
interrato le armi ritrovate e i bidoni delle munizioni, che appartengono
all'esercito italiano, se nei bidoni vi sono contenuti gas o armi nocivi".
Secondo l' esponente dei Verdi "bisogna inoltre accertare se l'ex deposito
militare sia stato in qualche modo utilizzato o disponibili a strutture
parallelo dello stato o peggio a gruppi come gladio, soprattutto negli anni
della guerra fredda". (Ansa)

Rifiuti. Nella UE è emergenza per quelli elettronici

Un problema vecchio, l'accumulo di rifiuti non riciclati, con un
protagonista nuovo, e minaccioso: quelli elettronici con il loro contenuto
di materiali e sostanze pericolose. I rifiuti elettrici e elettronici,
perche' oltre ai computer si buttano via anche phon, televisori e
lavatrici, e' cresciuto a una velocita' tre volte superiore a quella di
ogni altro tipo di rifiuto urbano. Mediamente, ogni cittadino europeo ne
produce 14 kg l'anno, e in questa massa ci sono metalli pesanti, come
piombo e cadmio, e altri pericolosi inquinanti. E se computer e
elettrodomestici vecchi finiscono negli inceneritori, poi, oltre ai suoli
inquinano anche l'aria. Il 13 agosto scorso i paesi dell'Unione hanno
recepito nelle loro legislazioni nazionali due direttive dell'Unione che
impongono il riciclo e il riuso di tali materiali. C'e' una sola prima
della classe, pero', la Grecia, l'unica ad aver sinora dato effettiva
applicazione alle direttive, il cui scopo e' di avviare al riuso almeno 4
dei 14kg di tecnorifiuti prodotti da ogni cittadino in un anno. E di fronte
alla solitudine greca nella buona condotta, Margot Wallstrom, dal primo
novembre vicepresidente della commissione Barroso e attuale commissario
all'ambiente, si dice "delusa dal fatto che ben 24 membri su 25 non abbiano
fatto nulla per applicare le direttive". Esiste anche un problema
d'urgenza, perche' tra computer e elettrodomestici "ne compriamo sempre di
piu' e sempre di piu' ne buttiamo via- ha aggiunto Wallstrom- e bisogna
fare qualcosa, e presto, per fermare il danno, serio, che la spazzatura
elettronica porta all'ambiente". (Dire)

Aree protette. Ambientalisti: più attenzione per i disabili

Piu' attenzione per i disabili nelle aree protette favorendo la fruizione
di luoghi e servizi da parte di tutti i cittadini e promuovendo la scelta
di vacanze all'insegna della natura. Questo l'obiettivo di Federparchi,
Legambiente, Cts Ambiente e Acli Anni Verdi che hanno sottoscritto un
protocollo d'intesa che punta a migliorare non solo l'accesso ai luoghi ma
anche l'esperienza stessa del mondo naturale all'interno di tali aree. Le
vacanze - ricordano in un comunicato congiunto le associazioni
ambientaliste - sono arrivate ma non per tutti: sono quasi 3 milioni (circa
il 5% della popolazione) infatti, i disabili che anche quest'anno, se
decideranno di andare in vacanza, dovranno scontrarsi con diversi tipi di
barriere che impediscono la fruizione dei tanti luoghi di villeggiatura non
solo balneari. Dei 22 parchi nazionali italiani, ad esempio, meno della
meta' ha gia' ridotto o eliminato le barriere architettoniche e favorito
l'accesso ai disabili, prevedendo, oltre a servizi igienici e punti di
ristoro adeguati, anche piste carrozzabili in legno, mancorrenti e mappe
tattili per non vedenti e altri ausili per consentire la visita di queste
aree protette da parte di un'utenza ampliata. E anche se sta aumentando il
numero delle localita' turistiche attrezzate per ricevere persone con
bisogni specifici (non solo disabili ma anche chi ha difficolta'
temporanee, anziani e bambini) - avvertono Federparchi, Legambiente, Cts
ambiente e Acli anni verdi - ancora la percentuale di queste resta ferma al
42% (dati Guida blu 2004 di Legambiente e Touring Club). In particolare, il
protocollo prevede l'impegno dei firmatari a realizzare analisi preliminari
sullo stato di accessibilita' di strutture, percorsi e aree pubbliche,
valutazione degli interventi prioritari da realizzare, studi di
fattibilita' su aree da rendere accessibili, programmi di intervento, guide
e cartografie delle aree e dei percorsi, siti internet, convegni e
seminari. In questo modo i sottoscrittori intendono mettere a punto
progetti da proporre al sistema delle aree protette per aprire a tutti i
gioielli naturalistici del nostro paese, completando, peraltro, anche le
iniziative gia' avviate dal ministero dell'ambiente e dalla Federparchi e
autonomamente dagli altri soggetti firmatari.(Ansa)

Energie rinnovabili. Legambiente: in Italia poco solare

E' un' Italia ''poco solare'' quella descritta nel primo rapporto di
Legambiente sulla diffusione delle fonti rinnovabili di energia nelle
citta' italiane presentato a Festambiente a Rispescia (Grosseto). In quest'
ambito Bolzano e' la citta' ''piu' rinnovabile'' d'Italia, per le politiche
che sostiene nel campo delle energie rinnovabili. ''E' un' Italia -
sostiene il rapporto - che ancora non crede nell'energia del vento e con le
grandi metropoli, ad esclusione di Roma, bocciate in toto sul fronte delle
energie rinnovabili''. Il rapporto fotografa un paese che ''sta scontando
ritardi forti e diluiti a macchia di leopardo, dove i risultati migliori in
termini di diffusione nel territorio di impianti solari termici sono
raggiunti da due citta' come Bolzano e Trento, e dove i buoni risultati di
alcune citta' riguardano solo alcuni dei parametri in gioco: Modena e Roma
per il solare termico, Brescia e Parma per il solare fotovoltaico sugli
edifici di proprieta' comunale; Frosinone per il fotovoltaico nel
territorio, Lecce per quello termico''. Un segnale positivo e' che un
quarto circa dei comuni capoluoghi di provincia ha introdotto provvedimenti
che prevedono norme o incentivi per la promozione delle fonti rinnovabili e
della bioedilizia. Il rapporto ha classificato otto indicatori per
verificare ''il contributo che nei diversi territori svolgono il solare
termico e fotovoltaico nella produzione di energia e elettricita', la
diffusione nelle strutture comunali, e le politiche messe in atto per
aiutarne la diffusione''; i dati vengono poi suddivisi in cinque
graduatorie. ''In Italia - e' sostenuto nel rapporto - la riconversione
energetica passa obbligatoriamente per una vasta diffusione di impianti
solari termici sui tetti delle case e degli edifici cittadini, di impianti
fotovoltaici, di parchi eolici in tutte le aree compatibili, di minieolico
nelle aree agricole e produttive, di minidroelettrico nei corsi d' acqua
piu' adatti, sviluppando la produzione di energia da geotermia, da biomasse
e dal legno in tutte le aree compatibili''. Secondo Legambiente, ''le
citta' italiane, del nord come del mezzogiorno, faticano a individuare un
ruolo per le fonti rinnovabili all'interno delle proprie politiche
energetiche e territoriali, di innovazione e di intervento per ridurre
inquinamento e emissioni di anidride carbonica''. Infine, il rapporto
sottolinea la sostituire l' attuale sistema di incentivi ''con un sistema
come quello del 'conto energia' che fissa tariffe chiare, trasparenti e
vantaggiose per l' energia prodotta da fonti rinnovabili''. (Ansa)

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