Rassegna quotidiana di notizie verdi.
SOMMARIO:
- Sicurezza alimentare. De Petris: ora la battaglia prosegua in sede europea
- Immigrazione. Boco governo superficiale e irresponsabile
- Immigrazione. Pecoraro: fondi da spese militari per accoglienza e 
cooperazione
- Clonazione. Zanella: rischio deregulation
- Fecondazione. Cento: contrastare crociata proibizionista sui diritti
- Forze polizia. Pecoraro: basta inganni, ora governo mantenga promesse
- Referendum Sardegna. Bulgarelli: federalismo a senso unico
- Rai. Pecoraro: da Cattaneo parole gravissime
- Terrorismo. Cento: quale polizia comanda a Fiumicino?
- Marghera. Zanella: il Parlamento discuta la riconversione
- Coste. Verdi: in Sardegna un esempio da seguire
- Ambiente. Greenpeace: un altro scandalo nucleare
- Olimpiadi. Ecologisti denunciano: primo sconfitto, l'ambiente
Econews dalle agenzie estere:
- Eu wants to expand 'dirty dozen' chemicals list (Reuters)
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http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm/newsid/26553/story.htm>
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- Thai cops accuse zoo of monkeying around (Reuters)
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http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm/newsid/26545/story.htm>
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Sicurezza alimentare. De Petris: ora la battaglia prosegua in sede europea
"La legge sulle etichettature è solo un ulteriore passo a tutela dei 
consumatori. Adesso la battaglia prosegua in sede europea, dove il 
ministero dovrà presentare un valido dossier per sostenere le ragioni della 
totale rintracciabilità dei prodotti". Lo afferma la senatrice Loredana De 
Petris, Capogruppo dei Verdi in Commissione agricoltura. "Sia le norme 
sull'origine dell'olio, sia quelle sull'origine delle materie prime sono il 
risultato del lavoro svolto da alcuni parlamentari che hanno collaborato 
con le associazioni del settore. Mi riferisco anche all'emendamento, 
presentato dai Verdi con il consenso di uno schieramento trasversale, che 
ha stabilito l'obbligo di indicare l'origine delle olive nell'etichettatura 
dell'olio vergine ed extravergine. Così sarà più difficile ingannare i 
consumatori con prodotti contraffatti, ottenuti con la raffinazione di oli 
scadenti e di importazione e proposti sul mercato interno ed estero come 
tipici del 'Made in Italy'. Anche il divieto di denominare 'fresco' il 
latte alimentare ottenuto con la tecnica della microfiltrazione rappresenta 
un successo delle iniziative condotte in tutto il Paese dalle 
organizzazioni degli allevatori e dei consumatori. Ora - conclude De Petris 
- ci sono le condizioni per avviare un processo di valorizzazione del 
prodotto nazionale di alta qualità".
Immigrazione. Boco governo superficiale e irresponsabile
"Basta con lo scaricabarile e con queste politiche dell'immigrazione basate 
sull'emergenza. Un Governo che guida un paese civile non può gestire con 
tanta superficialità e irresponsabilità l'arrivo dei nuovi profughi. Sono 
vite umane e non sacchi di farina". Lo afferma il senatore Stefano Boco, 
Capogruppo dei Verdi a Palazzo Madama. "Se pensano di creare in Africa dei 
lager si sbagliano. Se realmente vogliono fare qualcosa devono lavorare per 
ridare agli immigrati condizioni di dignità. Un paese civile non distrugge 
la cooperazione, ma la sostiene e la incentiva. La collaborazione europea è 
importante per permettere l'integrazione e non per alzare nuovi muri. C'è 
tanta stupidità nei nostri rappresentanti di Governo che vedono solo 
l'invasione e non vogliono riconoscere la ricchezza economica e culturale 
portata nel Paese da un'immigrazione regolarizzata. Quindi, ben vengano gli 
accordi in sede europea, ma all'interno dello spirito costituente. E ben 
venga la collaborazione con la sponda sud del mediterraneo, ma per 
incentivare progetti di cooperazione economica e sviluppo".
Immigrazione. Pecoraro: fondi da spese militari per accoglienza e cooperazione
Serve una nuova politica sullimmigrazione non basata sulla forza ma 
sullintelligenza. I Verdi propongono di ridurre le spese militari e 
destinare i fondi risparmiati a iniziative per unaccoglienza civile e 
rilanciare la cooperazione internazionale. Lo ha dichiarato il presidente 
dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. E velleitario e demagogico  ha 
aggiunto Pecoraro  pensare di abbassare una saracinesca sul mare o di 
creare nuovi cpt lager in Africa. I flussi migratori nascono da miseria e 
guerra. Dobbiamo quindi agire su queste cause. Per questo è più serio 
rilanciare una nuova politica di cooperazione con i paesi poveri che aiuti 
davvero le popolazioni, bloccando ogni collusione con i regimi dittatoriali 
o i mercanti di armi.
Clonazione. Zanella: rischio deregulation
No ai facili entusiasmi: cè il rischio di una orribile deregulation. 
Così Luana Zanella, coordinatrice dei deputati Verdi, commenta il via 
libera in Gran Bretagna alla clonazione di embrioni umani per fini 
terapeutici. I Verdi - spiega Zanella - invocano il principio di cautela 
su questo tema così delicato che non può essere affrontato con lideologia 
del progresso: è vero, in ballo cè la possibilità di sconfiggere malattie 
feroci, ma la scientificità della ricerca non è una garanzia contro la 
deriva della clonazione selvaggia, una frontiera questa che l'umanità non 
può accettare.
Fecondazione. Cento: contrastare crociata proibizionista sui diritti
Droghe, diritti, aborto, fecondazione. La Cdl ha scatenato una vera e 
propria crociata proibizionista senza precedenti. Serve oggi rilanciare una 
mobilitazione per contrastare questa offensiva liberticida. Lo ha 
dichiarato il deputato dei Verdi Paolo Cento. Dal super dipartimento 
antidroga  ha aggiunto Cento - alla tassa sullaborto, dai desideri più o 
meno velati di attaccare la 194 alla pessima legge sulla fecondazione, 
dallo smantellamento dei servizi sociali alle proposte di proibire i 
tatuaggi non cè settore che non subisca oggi il furore proibizionista di 
questa maggioranza. Diritti conquistati con decenni di battaglia rischiano 
oggi essere cancellati. Per questo ha concluso il parlamentare dei Verdi 
occorre rilanciare una forte mobilitazione per difenderli. Non solo, a 
cominciare dai referendum abrogativi della legge sulla fecondazione, 
chiediamo anche maggiore informazione per i cittadini. Possibilità di 
confronto e conoscenza possono e debbono essere loccasione per far 
crescere le iniziative che cercano di contrastare la crociata del 
centrodestra su questo come sugli altri temi.
Forze polizia. Pecoraro: basta inganni, ora governo mantenga promesse
Per la sicurezza degli italiani servono più fondi per le forze di polizia. 
I Verdi sostengono le giuste rivendicazioni per il rafforzamento delle 
dotazioni economiche e di mezzi. Lo ha dichiarato il presidente dei Verdi 
Alfonso Pecoraro Scanio. La sicurezza degli italiani  ha aggiunto 
Pecoraro  non si garantisce certo aumentando gli investimenti per carri 
armati ed esercito a scapito delle forze di polizia e delle attività di 
intelligence. Basta con gli inganni e le promesse  ha concluso Pecoraro 
-. Ci auguriamo che il Governo ora manterrà limpegno assunto e che le 
assicurazioni date non siano solo finalizzate ad evitare la clamorosa 
protesta che era stata annunciata per Ferragosto.
Referendum Sardegna. Bulgarelli: federalismo a senso unico
Quella decisione è figlia di un federalismo a senso unico. Mauro 
Bulgarelli, deputato Verde, e membro del Comitato promotore 
delliniziativa, commenta così la notizia sulla inammissibilità del 
referendum sulla presenza in Sardegna di basi militari straniere. 
Innanzitutto, spiega Bulgarelli, per coerenza sono illegittime le basi e i 
poligoni attualmente ospitati dalla Sardegna perché allinterno contengono 
armamenti nucleari e gli italiani hanno scelto con un referendum di non 
volere nel proprio territorio qualsiasi tipo di tecnologia atomica. 
Inoltre, il federalismo introdotto con la riforma del Titolo V della 
Costituzione affida alle Regioni la tutela del territorio e della salute 
dei cittadini: le basi militari straniere rappresentano un enorme pericolo 
per il loro potenziale di distruzione a danno di tutta la collettività. 
Dunque il referendum consultivo contro le basi stranieri in Sardegna era e 
resta una legittima richiesta di democrazia".
Rai. Pecoraro: da Cattaneo parole gravissime
Le posizioni assunte dalla Commissione di Vigilanza sono le posizioni del 
Parlamento. E il Direttore Generale ha il dovere di tenerne conto. Così il 
presidente dei Verdi e Segretario della Vigilanza Alfonso Pecoraro Scanio 
commenta le dichiarazioni di Flavio Cattaneo. Nessun risultato economico e 
di ascolto  ha aggiunto Pecoraro  giustifica la violazione dellobbligo da 
parte del servizio pubblico di rispettare i deliberati del Parlamento. Mi 
auguro che Cattaneo rettifichi al più presto le sue gravissime 
dichiarazioni e che cessi questo imbarazzante silenzio del centrodestra su 
quanto detto dal DG.
Terrorismo. Cento: quale polizia comanda a Fiumicino?
E vero che le forze di sicurezza israeliane hanno ordinato di sgomberare 
il Terminal C dellaeroporto della capitale?. E quanto chiede il Verde 
Paolo Cento in una interrogazione al ministro Pisanu dopo lallarme 
antiterrorismo scattato ieri mattina nellaeroporto di Fiumicino. Secondo 
quanto si è appreso  spiega Cento - lallarme è stato lanciato e gestito 
direttamente dalle forze di sicurezza israeliane che solo successivamente 
hanno informato le autorità di polizia italiane. Se tutto questo è vero, 
dobbiamo ammettere che si è verificata per alcuni minuti una cessione di 
sovranità, se pur motivata da un grave allarme: un episodio che non puà 
essere taciuto e il ministro ha il dovere di spiegare quanto è accaduto.
Marghera. Zanella: il Parlamento discuta la riconversione
Alla ripresa di settembre, il Parlamento affronti subito il problema della 
chimica a Venezia. Luana Zanella, deputata Verde, dopo l'incidente 
avvenuto giovedi' scorso a Marghera ha presentato una interrogazione al 
ministro dellambiente nella quale chiede che il Governo riferisca su 
quanto accaduto, sulle modalità di comunicazione alle autorità competenti e 
su come intende prevenire nuovi disastri. Chiederò inoltre al presidente 
della Camera, Casini, la calendarizzazione della mia proposta di legge 
sulla messa al bando delle produzioni di CVM che hanno portato troppe 
malattie e troppi morti. I frequenti incidenti di diversa gravità 
dimostrano che a Marghera non c'e' un controllo della situazione sia sul 
fronte della sicurezza sia sul fronte della tutela degli impianti. Il 
futuro della terraferma veneziana, dei suoi abitanti e del suo habitat, è 
nello sradicamento della chimica: di questo deve cominciare a discutere il 
paralamento e mi adopererò affinchè questo accada ed anche perché il centro 
sinistra sia in grado di rappresentare una proposta unitaria e avanzata per 
riconvertire la chimica sporca in produzioni di materiali che salvaguardino 
la salute delluomo e la salubrità ambientale.
Coste. Verdi: in Sardegna un esempio da seguire
Una scelta ambientale controcorrente di eccezionale importanza, cosi' 
definisce la delibera della Regione Sardegna che ha fermato ogni 
edificazione a due chilometri dalla costa in attesa del piano paesistico, 
Francesco Mezzatesta responsabile per i Verdi del settore conservazione 
natura, biodiversita' e aree protette. L'inquinamento urbanistico e', dice 
Mezzatesta, "la peggiore tra tutte le forme di inquinamento: la meno 
reversibile e la piu' distruttiva per gli habitat". In particolare in 
Sardegna la piu' grande risorsa per il turismo e' rappresentata 
"dall'ambiente costiero che negli anni passati in assenza di una corretta 
pianificazione ha subito pesanti perdite". Ora Soru "ha ora ridato speranza 
a tutti gli italiani- dichiara Mezzatesta- che credono nella tutela 
ambientale come risorsa economica e culturale". L'esempio della Sardegna, 
si augura l'esponente del sole che ride, "dovrebbe essere seguito non solo 
dalle regioni amministrate dal centrodestra ma anche da altre a guida del 
centrosinistra che non sembrano avere la stessa attenzione per le proprie 
coste". E tra le aree costiere da salvare dal cemento, Mezzatesta elenca 
"la costa ionica della Basilicata su cui esistono progetti di distruzione 
di tutte le foci fluviali e delle ultime dune rimaste, quelle della costa 
abruzzese presso ortona dove lo smantellamento della ferrovia provoca 
appetiti speculativi anziche' di tutela e la costa romagnola su cui si 
insiste a riversare cemento". La sardegna quindi, conclude mezzatesta, "e' 
all'avanguardia in questo momento e c'e' da augurarsi che riesca a 
resistere alle prevedibili pressioni contrarie e che riesca anche 
finalmente a darsi una legge regionale sui parchi e le riserve naturali". 
(Dire)
Ambiente. Greenpeace: un altro scandalo nucleare
Lultima notizia e che la Kansai Electric Power Company (la compagnia 
proprietaria dellimpianto nucleare giapponese di Mihama) e sotto 
inchiesta con pesanti accuse di negligenza: la conduttura che ha provocato 
lincidente mortale di due giorni fa non veniva adeguatamente controllata 
dal momento dellinstallazione, nel 1976. Ed e stata proprio una fuga di 
vapore a provocare la morte di quattro lavoratori dellimpianto e il 
ferimento di altri. Prima di questo incidente, negli ultimi anni in 
Giappone cera gia stata lesplosione nellimpianto di Tokaimura nel 1999, 
con due operai morti, molti feriti e centinaia di cittadini contaminati. 
Sempre a Tokaimura, nel 1997, unesplosione aveva disperso in atmosfera gas 
radioattivo. Due anni prima, a Monju, un grave incidente al reattore 
autofertilizzante aveva portato alla sua chiusura. Nel 1991 in un altro 
reattore dello stesso impianto di Mihama si era verificata una grave 
perdita di radioattivita. Il Giappone e fortemente dipendente dal 
nucleare per la propria fornitura energetica. E mentre il Governo continua 
a sostenere incautamente lindustria nucleare, parallelamente cresce 
lopposizione pubblica anche a causa dellallarmante stato della sicurezza. 
Tokyo Electric Power Company (Tepco) sta ancora cercando di riprendersi dal 
recente scandalo sulle ispezioni sulla sicurezza falsificate, che 
imponevano la chiusura di tutti i suoi 17 reattori nucleari. Anche Kansai 
Electric Power Company, proprietaria dellimpianto di Mihama, e stata 
coinvolta nello scandalo. Kansai Electric e stata anche al centro di un 
altro scandalo nel 1999, quando fu scoperto che il combustibile nucleare 
recapitato dalla British Nuclear Fuels riportava dati falsi: quella vicenda 
ha ostacolato i piani giapponesi di usare su larga scala il plutonio come 
combustibile dei reattori. I reattori nucleari giapponesi stanno 
invecchiando: molti hanno circa 30 anni. Ma anziche incrementare le misure 
di sicurezza e chiudere i vecchi reattori, il Governo sta facendo lesatto 
opposto, riducendo le regole riguardanti lindustria. E visto che lenergia 
nucleare e molto costosa, le compagnie interessate hanno accumulato enormi 
debiti e per risparmiare tagliano innanzitutto sulle misure di sicurezza, 
senza alcuna cautela per gli addetti agli impianti e per le popolazioni 
circostanti. Allo stesso tempo, sono stati cercati centinaia di miliardi di 
yen per coprire i costi del nuovo impianto di riprocessamento del plutonio 
a Rokkasho-mura nel nord del Giappone, enormemente antieconomico, 
ambientalmente pericolosissimo e a rischio di incrementare la 
proliferazione nucleare in Asia. Intanto le energie alternative, quali 
solare e eolico, non solo sicure ma anche piu pulite e assai meno costose 
dellenergia nucleare, non vengono considerate. Le vicende giapponesi  
sostiene Roberto Ferrigno, responsabile delle campagne di Greenpeace  
devono essere un monito per quanti in Italia, Governo ma anche opposizione, 
industria e qualche pezzo di sindacato, continuano a proporre un 
irresponsabile ritorno al nucleare, senza peraltro considerare il netto 
rifiuto delle popolazioni locali interessate: unipotesi insostenibile dal 
punto di vista ambientale e sociale, oltre che dal punto di vista economico.
Olimpiadi. Ecologisti denunciano: primo sconfitto, l'ambiente
Il primo sconfitto dei giochi olimpici che stanno per cominciare ad Atene 
e' l'ambiente: e' andata persa la lezione delle "olimpiadi verdi" di 
Sidney. A dirlo sono le associazioni ecologiste internazionali, Greenpeace 
e Wwf in testa, che hanno elaborato dei precisi dossier per denunciare le 
"olimpiadi nere" della capitale greca. Quattro gli eco-peccati capitali: 
trasporti e inquinamento atmosferico; programmazione urbanistica; il caso 
del villaggio olimpico; l'energia. "Pochi anni fa avevano promesso una 
citta' piu' pulita con meno auto e trasporti pubblici migliori, 
architettura bioclimatica ed energie rinnovabili, per olimpiadi migliori e 
piu' verdi di quelle di Sidney del 2000", accusa Greenpeace. Ecco nei 
particolari lo stato dell'arte alla vigilia dei giochi, secondo l'atto di 
accusa dell'associazione dell'arcobaleno, che punta il dito soprattutto sul 
governo e le autorita' locali, premettendo invece che il comitato 
organizzatore sembrava aver preso sul serio le proposte di una olimpiade 
verde. - Atene ha sempre avuto la reputazione di citta' inquinata e 
oppressa dal traffico. Il governo greco aveva promesso che per il 2004 lo 
smog sarebbe diminuito del 35%, attraverso una serie di misure come il 
rafforzamento del servizio pubblico, nuovi mezzi di trasporto, migliore 
qualita' dei carburanti e veicoli piu' efficienti. Invece, i problemi 
legati all'inquinamento atmosferico sono lontani dall'essere scomparsi: "i 
livelli di ozono, benzene e particolato (pm10) sono ancora molto alti, 
nonostante l'aumento di mezzi pubblici, soprattutto a causa della crescita 
di auto ad Atene, la mancanza di controlli adeguati e il ritardo 
nell'introdurre carburanti alternativi". Qualche buon riflesso dovuto alle 
olimpiadi, pero, ad Atene c'e' stato: una nuova linea di metro, autobus a 
gas (ora quella dell'attica e' la piu' grossa flotta europea) e tre 
miliardi di euro spesi per il trasporto pubblico. Ma- sottolineano gli 
ambientalisti nella loro lista nera - sono mancati totalmente i parcheggi 
di scambio promessi, cosi' come gli incentivi per il rinnovo della flotta 
di 14.000 taxi ateniesi che contano per il 20% della mole complessiva di 
traffico giornaliero e sono tutti diesel, spesso di vecchia generazione. - 
Pianificazione urbanistica: "il tema piu' controverso" di questi giochi, lo 
definisce Greenpeace. Quasi tutti i progetti infrastrutturali sono stati 
aspramente osteggiati dalle associazioni ambientali greche e questo ha fra 
l'altro comportato molti ritardi, anche se poi la corte suprema ha dato via 
libera a tutte le opere correlate alle olimpiadi. Ma il caso piu' 
controverso e' quello di Schinias, vicino al sito storico di Maratona, dove 
si svolgeranno le competizioni di canoa. Ma contemporaneamente quell'area 
e' l'unica zona umida dell'Attica: alla fine la struttura e' stata 
costruita ma in forma meno devastante rispetto ai progetti iniziali. - Il 
caso del villaggio olimpico. Energie rinnovabili, materiali non tossici, e 
le migliori tecniche di gestione dei rifiuti. Ma- denuncia Greenpeace- le 
linee guida uscite da Sidney non sono state prese in considerazione nei 
contratti di appalto. A meta' costruzione, "le piu' convenzionali e spesso 
eco-ostili tecniche e materiali erano stati adottati", "nessuna 
rinnovabile" era stata messa in conto, non esisteva nessuno standard contro 
le sostanze tossiche, anzi si registrava un uso dissennato di pvc nelle 
case e di condizionatori a hcfc, gas che bucano lo stato di ozono. La 
domanda energetica per raffreddare gli edifici progettati ammontava a 2,7 
volte piu' di quella indicata dalle leggi greche. A seguito della pressione 
degli ecologisti, nel 2001 era partito un piano correttivo dal punto di 
vista ambientale del villaggio olimpico "eco-ostile". Ma e' stato "cassato 
senza ripensamenti" e si e' proceduto alla costruzione del villaggio 
olimpico cosi' come iniziato. Insomma un eco-disastro. - energia. Nelle 
intenzioni, tutta quella generata per i giochi olimpici avrebbe dovuto 
provenire da fonti rinnovabili. Il calcolo prevedeva la produzione di 300 
mw da eolico, ma la burocrazia- dice Greenpeace- ci si e' messa di mezzo "e 
il sogno di energia pulita per le olimpiadi e' svanito". Non solo: "la 
necessita' di energia pulita e' diventata ancora piu' evidente durante un 
grande blackout che ha interessato la meta' del paese il 12 luglio, proprio 
un mese prima l'apertura dei giochi olimpici". (Dire)
---
Federazione dei Verdi di Lucca -> 
www.verdi.luccanet.com
Sito nazionale della Federazione dei Verdi: 
www.verdi.it