[Cerchio] non c'è limite alla pena della sinistra italiana

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Szerző: leonid ilijc brezhnev
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Tárgy: [Cerchio] non c'è limite alla pena della sinistra italiana
Il Centro Sinistra scrive a Ralph Nader: "Ritirati dalla corsa per la Casa
Bianca"    

        
Dispiace apprendere da un amico californiano che un gruppo di 116
parlamentari italiani, lo scorso 24 luglio, poco prima dell’apertura della
Convention Democratica di Boston, abbiano inviato una lettera a Ralph
Nader, candidato indipendente alla presidenza degli Stati Uniti. Il tono
della lettera è inizilamente familiare: “Caro Ralph, apprezziamo le tue
battaglie”, dicono in sintesi, Ermete Realacci, Francesco Rutelli, Paolo
Cento, Giovanna Melandri, e gli altri 112 parlamentari, “ma la tua
candidatura potrebbe costare cara a John Kerry, cui guardiamo con grande
speranza”, scrivono i firmatari, chiedendo in pratica che Ralph Nader si
tolga di mezzo per lasciare l’agone a chi di politica ne capisce qualcosa.
Anche i capigruppo di Quercia, Ulivo e Sdi hanno sottoscritto la lettera..

Ma perchè i Verdi e gli altri partiti del centro sinistra italiano non
dimostrano altrettanta preoccupazione per la candidatura alle presidenziali
di David Cobb, un avvocato di Houston che conta proprio sull’appoggio di
una parte dei Verdi USA per diventare presidente?. E come mai rimangono
indifferenti agli attacchi contro l’ala dei Verdi che sostiene Nader?.

E’ probabile che Ralph Nader abbia peccato d’ingenuità nel pensare che
farsi interprete della voce dei pacifisti sarebbe stato sufficiente a
guadagnargli l’appoggio unanime dei Verdi. E, già che ci siamo, precisiamo
che non ha potuto organizzare una convention, al contrario di Cobb,
esponente di un partito, ed attaccare un candidato indipendente è molto più
facile, anche se un tantino più vigliacco.

Il sistema elettorale americano ha le sue regole e i miseri 5.000 voti
presi da Cobb in California gli hanno assicurato più delegati dei 33.000
avuti da Peter Miguel Camejo, esponente dei Verdi pro-Nader, scelto come
eventuale vice-presidente. Inoltre, la campagna ha spesso rischiato di
trasformarsi in una specie di guerra dei bottoni tra ragazzini che si fanno
i dispetti, quando il vice scelto da Cobb, Pat LaMarche, ha apertamente
sbeffeggiato Nader invitandoli a mandargli dei fiori. Subito dopo, LaMarche
ha confidato ai giornalisti che (udite!! udite!!) non avrebbe fatto mancare
il suo appoggio a Kerry e avrebbe votato certamente per lui.

Non ci sono dubbi: Cobb è stato assoldato per fare da lepre a Kerry e
sottrarre voti a Nader e ci chiediamo: perchè i nostri deputati che,
silenziosi come carbonari, hanno scritto a Nader per scoraggiarlo non si
oppongano a questa indegna farsa?. E che ne è stato dell’opposizione alla
guerra di tanti di loro che oggi “sperano” in Kerry e continuano a farlo
anche dopo l’uscita di un libro che rivela senza tema di smentite che
l’aspirante presidente si macchiò di più di un omicidio in Vietnam ed è
intenzionato a rimanere con i piedi ben saldi in Iraq?.

Perchè chiedere il ritiro di Nader e non invece preoccuparsi della
distruzione dei Verdi Usa ad opera di Cobb?.

Mike Connelly, capo gruppo dei Verdi in Oregon è tra quei pochi rimasti
fedeli alle politiche ambientali e pacifiste del partito e oggi dichiara
“Non so come, ma ricominceremo!”. Resta da vedere se i Verdi riusciranno a
togliersi l’alone di negatività portato da Cobb, la cui etica, sia
professionale, come avvocato, che politica, è spesso stata un’optional. Si
sa che Cobb è un solerte difensore di quelle compagnie aAssicurative che
Nader accusa di affamare i poveri e si sa che approva la pena di morte.

Al contrario di Naom Chomsky ed Howard Zinn e di altri esponenti della vita
culturale americana che chiesero all’allora Governatore Bush di salvare la
vita a Gary Graham, David Cobb preferì astenersi persino dall’apporre una
semplice firma per salvare la vita ad un uomo innocente, poi puntualmente
giustiziato il 22 giugno 2000 alla presenza del reverendo Jesse Jackson.

Grazie all’aiuto del suo avvocato, io stessa feci visita a Graham prima che
fosse trasferito nella camera della morte. Era il 5 giugno 2000 e fuori
dalla Polunsky Unit splendeva un sole accecante. 15 giorni dopo, Gary
veniva sepolto vestito di turchese dopo un’iniezione letale, con
soddisfazione di uomini come Cobb.

A quando una lettera dei nostri parlamentari dove si chiede il suo ritiro
dalla mischia?.

Bianca Cerri
b.cerri@???