[Forumlucca] Fw: unimondo - aerei

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----- Original Message -----
From: "luca" <luca.mondo@???>
To: <"Undisclosed-Recipient:;"@???>
Sent: Tuesday, June 22, 2004 9:35 PM
Subject: Fw: unimondo - aerei


>
> Sent: Monday, June 21, 2004 12:33 PM
> Subject: unimondo - aerei
>
>
> > Italia: spazio aereo civile per i velivoli militari senza pilota
> >
> > Unimondo
> > sabato, 19 giugno, 2004
> >
> >
> > RQ-1 Predator
> > In assoluto silenzio sta per essere approvato al Senato il disegno di
> legge
> > che aprirà parte dello spazio aereo civile ai velivoli a pilotaggio

remoto
> > (VPR) delle Forze armate per la "gestione di situazioni di crisi" tra
> > cui "la lotta contro l'immigrazione clandestina e il terrorismo
> > internazionale". Il DdL, già passato alla Camera lo scorso 21 aprile

(Atto
> > Camera 4414) è attualmente in "sede deliberante" in Commissione difesa
> > (Atto Senato 2906) e dall'Odg della 127a seduta di mercoledì 16 giugno
> > sarebbe stato rinviato, ma il vicepresidente della Commissione, Mario
> > Palombo in un'intervita al periodico ISRJ (Intelligence, Surveillance,

and
> > Reconnaissance Journal) si dice certo che "la maggioranza della
> Commissione
> > rigetterà gli emendamenti e voterà a favore della legge".
> >
> > Tra gli emendamenti proposti uno chiede di disciplinare la materia in

base
> > alla normativa europea, tuttora mancante, mentre un altro propone che

tali
> > velivoli siano usati "solo in situazioni di crisi o di conflitto". Il

DdL
> > autorizza invece l'uso di questi velivoli da parte delle Forze armate,
> > Aeronautica e Marina militare, per "attività operative e addestrative

per
> > la difesa e la sicurezza nazionale" (articolo 2 del DdL) in "spazi aerei
> > determinati da un apposito documento tecnico-operativo" definito
> > dall'Aeronautica militare in collaborazione l'Aviazione civile e l'Ente
> > nazionale per l'assistenza al volo. Limitazioni che comunque non
> varrebbero
> > in "situazioni di crisi o di conflitto armato". Nonostante i VPR siano
> > impiegati da diversi Paesi, manca sia a livello internazionale che a
> > livello europeo una specifica normativa che disciplini l'utilizzo di

tali
> > sistemi. "Se la legge passerà, cosa che mi auguro avvenga presto,

l'Italia
> > sarà un passo avanti rispetto agli altri Paesi" - afferma con orgoglio
> > l'Ammiraglio Giampaolo Di Paola, Capo di stato maggiore della Difesa in
> una
> > dichiarazione al periodico ISRJ.
> >
> > Nel 2001, il Ministero della Difesa italiano ha acquistato per 60

milioni
> > di dollari 5 velivoli "Predator" dalla General Atomic Aeronautical

Systems
> > di San Diego, California. Lo scorso febbraio uno di questi velivoli è
> > precipitato ed è andato distrutto durante le operazioni di training
> > dei "piloti" italiani bruciando 5 milioni di euro dei contribuenti.
> >
> > Il Predator è un "velivolo di ricognizione", ma può essere dotato di
> > missili Hellfire-C laser-guidati, che lo rendono un velivolo armato di
> alta
> > precisione in grado di abbattere un carroarmato. Ogni velivolo può

essere
> > dotato di 4 missili Hellfire-C. I velivoli Predator italiani non
> dovrebbero
> > essere armati di tali missili in quanto sono adattati e assemblati, su
> > licenza della General Atomics, da una controllata della Galileo

Avionica,
> > gruppo Finmeccanica: la Meteor di Ronchi dei Legionari.
> >
> > Si tratta di velivoli in grado di raggiungere una velocità massima di

soli
> > 250 Km/h, ma con un'autonomia di volo di tra le 17 e le 24 ore e con una
> > capacità immediata di cambio della rotta. Sono apparecchi sofisticati

con
> > sensori a infrarossi e dotati di uno zoom in grado di registrare anche
> > minimi dettagli, ai quali dovrà essere attribuito il codice di

navigazione
> > per scopi non militari. Il primo dei cinque Predator acquistati
> > dall'Italia, nell'ambito di un programma interforze per la vigilanza

dello
> > spazio aereo e marittimo nazionale, dovrebbe essere operativo il

prossimo
> > anno. L'intento della Difesa è avere un'arma in più nella lotta
> > al "terrorismo globale", ma da utilizzare anche, se non soprattutto, per
> > contrastare la cosidetta "immigrazione clandestina". [GB]
> >
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