1) ne' con la vostra guerra, ne' con la vostra pace
IL 19 GIUGNO SMILITIARIZZIAMO P.ZZA XX SETTEMBRE
appuntamento alle 16.30
Perché festeggiare l'Ariete?
Perché rendere gli onori ai soldati che stanno occupando l'Iraq proprio quando la stragrande maggioranza delle persone ne chiedono il ritiro immediato e si dichiarano contro tutte le guerre?
Semplice: perché molti cominciano a chiedersi chi ci guadagna, chi sta davvero facendo profitti sulle missioni di guerra spacciate come missioni di pace. Qualcuno, in malafede, potrebbe addirittura chiedersi quanto ci costa mantenere delle truppe di occupazione, mentre ogni tipo di "spesa sociale" viene drasticamente tagliata ed il numero dei nuovi poveri è in continua espansione.
E così il governo che risponde al carovita dicendo "lavorate di più" e "fate la spesa dove costa meno", il governo dei condoni edilizi e fiscali, il governo della diminuzione delle tasse a favore dei ricchi vorrebbe anche farci credere che è un'ottima cosa spendere milioni di euro per mantenere un migliaio di militari in Iraq.
Il governo italiano vorrebbe farci credere che la presenza dei soldati italiani è ancor più giustificata dalla nuova risoluzione dell'ONU, descritta anche a sinistra come l'inizio di un inarrestabile "processo di pace". In realtà è uno squallido gioco delle tre carte e serve solamente al Re Nudo George Bush per fingere di avere addosso un vestito nuovo, che copra le vergogne di anni di embargo e bombardamenti.
Al governo italiano, invece, la cortina fumogena delle bandiere, degli inni, dei "nostri ragazzi", dei collegamenti televisivi non bastava più: c'è voluta la storia dei tre mercenari, rapiti e liberati giusto in tempo per guadagnare voti alle elezioni; c'è voluta la sceneggiata del ritorno eroico di tre persone che lavoravano per un'agenzia di sicurezza americana per far suonare ancora una volta le fanfare del militarismo.
Il governo italiano vorrebbe farci credere che questa è la pace: molte divise e moltissima propaganda. Ma nessuno sembra dargli più ascolto. Tranne un piccolo sindaco di una piccola città nel profondo nord-est: un sindaco che conferma come la trasversalità ed il trasformismo siano la vera essenza della democrazia rappresentativa. Un sindaco che prende i voti a sinistra, ma guarda a destra; un sindaco che rifiuta le onorificenze americane ad Aviano, ma non trova la forza di appendere una bandiera della pace al municipio; un sindaco "pacifista" che dipinge la cerimonia militare da lui ideata come una semplice formalità amministrativa.
Ma noi, che siamo i soliti antimilitaristi rompiscatole, non ci vogliamo credere ed il fatto che Pordenone possa balzare agli onori delle cronache come la prima città che omaggia le truppe di occupazione ci fa abbastanza schifo. Come ci fa schifo che i veri problemi sociali (dal precariato ai costi dei servizi, dall'istruzione alla sanità, dai diritti dei migranti alla progressiva riduzione delle libertà individuali) siano beatamente ignorati e sacrificati, come sempre, sull'altare della Patria in guerra.
QUANDO LO STATO SI PREPARA AD ASSASSINARE SI FA CHIAMARE PATRIA
FUORI LE TRUPPE D'OCCUPAZIONE DALL'IRAQ
FURI LA GUERRA DALLA STORIA
R.AF. PN - Resistenza AntiFascista
2) manifestazione pacifista di sabato 19 a pordenone
Il Comune di Pordenone ha negato l'utilizzo di piazza xx settembre
per sabato 19 sera, motivando questo atto illiberale con il fatto "che
tale area pubblica è già impegnata per altra manifestazione". Immediata
la replica del Prc provinciale, che ha presentato la sua protesta alla
Prefettura, per chiedere che venga rispettato il diritto alla libera
espressione elettorale di ogni partito.
In ogni caso, come gesto di distensione, il Prc ha richiesto, per la
stessa ora, la Piazzetta Cavour, anche se sembra che il Comune di
Pordenone sia indirizzato a vietare anche l'utilizzo di quest'ultima
(non si capirebbe in questo caso a quale titolo... forse perché anche
quest'ultima è "gia impegnata per altra manifestazione"? E' certo che
tale presa di posizione ricadrebbe immediatamente sotto il controllo
censorio della Prefettura e della Questura, perché a questo punto
l'amministrazione comunale si assumerebbe tutta la responsabilità, con
un atteggiamento così gravemente antidemocratico, di impedire una
manifestazione legittima e di creare un clima di grande tensione in città.
Sul merito della manifestazione, va detto che il Coordinamento Pn-No
Global, riunitosi ieri sera, ha dato appuntamento a tutte/i in Piazza
Cavour alle 19.00 di sabato, per realizzare la manifestazione. Una
manifestazione che sarà - è ovvio perfino ribadirlo - rigorosamente
nonviolenta. In ogni caso il Coordinamento si riunirà nuovamente domani
sera (giovedì) alle 21, presso la Federazione del Prc in Via Fratelli
Bandiera per valutare l'evolversi della situazione.
A maggior ragione oggi appaiono chiari i motivi della manifestazione
pacifista di sabato. Quando il sindaco Bolzonello dichiara alla stampa
che "sono sempre stato contro la guerra, ma omaggiare i militari
dell'Ariete che hanno svolto con professionalità il loro lavoro in una
missione difficile è un'altra cosa", la cosa è proprio grave, se non
irrimediabile.
Chissà cosa vuole dire che l'Ariete ha dimostrato professionalità?
Vuol dire che le centinaia di morti irakeni di Nassiryia (tenuti
rigorosamente nascosti dalla grande informazione) sono stati meno del
previsto? Oppure cosa altro? Certo, la colpa è del governo nazionale che
i militari li ha mandati, ma allora - più che congratularsi con loro -
bisognerebbe chiedere collettivamente perdono per le colpe italiane in
Iraq. E proprio dalle nostre file (dalla candidata Verde Pia Covre) ed a
tale scopo era giunto l'invito a Bolzonello a trasformare la
manifestazione militarista in una messa in Duomo.
Forse Bolzonello dovrebbe avere maggiormente sott'occhio il
destino del suo collega Rellini ad Aviano, pure lui pacifista
disorientato, che ha fatto vincere il centrodestra anche "grazie" alla
cessione della strada Aviano-Pedemonte agli americani. Ma c'è un esempio
più autorevole, come il Blair ispiratore della "terza via" e del
"centrosinistra mondiale", che ha fatto vincere i conservatori per la
guerra in Iraq.
Gian Luigi Bettoli
(segretario provinciale del Prc di Pordenone)
VAMPIRE SHADOW - FRANZ
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