Bush stop
Comitato Fermiamo la guerra
La guerra continua ad aggiungere orrore ad orrore, in una escalation
che pare senza fine e che coinvolge ormai pienamente la missione
italiana.
Il Comitato Fermiamo la Guerra esprime il suo cordoglio ai
coraggiosi genitori di Matteo, 23 anni, morto ieri in Iraq,
ribadendo la solidarietà alle popolazioni irachene per le decine di
caduti a Nassirya e le migliaia di vittime dell'occupazione in tutto
il paese.
In questo quadro sempre più drammatico si collocano la discussione
parlamentare fissata per il 20 maggio e la prevista visita di Bush,
invitato dal Governo Italiano a celebrare l'anniversario della
Liberazione di Roma.
Il Comitato fermiamo la guerra, nel confermare le posizioni espresse
dal 15 febbraio dello scorso anno in poi, invita i cittadini e le
cittadine a dare vita a due settimane di mobilitazione
straordinaria, che favoriscano la più ampia partecipazione popolare
e la massima espressione di opposizione alla guerra.
Il Comitato chiede a tutti i parlamentari di votare per il ritiro
delle truppe italiane dall'Iraq per favorire la fine
dell'occupazione e l'assunzione di responsabilità della comunità
internazionale, rinnova l'appello alle opposizioni parlamentari per
una mozione comune a favore del ritiro, e invita i cittadini a
partecipare al presidio convocato per il 20 maggio davanti a
Montecitorio.
Il Comitato ha inviato una lettera aperta al Presidente Ciampi in
merito alla parata militare del 2 giugno. Non è tempo di parate, è
tempo di esprimere dolore e rispetto per le vittime di guerra e per
dire basta ad altre morti.
Il Comitato invierà una lettera aperta ai movimenti pacifisti
statunitensi nella quale, confermando la solidarietà con la loro
lotta, dirà che l'invito a Bush in Italia non è fatto in nome del
popolo italiano che ripudia la guerra, la logica del terrore e le
torture. Bush non è degno di celebrare le migliaia di cittadini
statunitensi che hanno perso la vita nella lotta al nazifascismo.
Il Comitato invita, in particolare, alla mobilitazione generalizzata
in tutte le città d'Italia a partire dal 2 giugno, con iniziative
nelle scuole, nelle piazze, veglie, raccolte di firme,
manifestazioni. La segreteria organizzativa del Comitato raccoglierà
e cercherà di dare la massima visibilità a tutte le iniziative
locali.
Il 4 giugno sarà una giornata di mobilitazione nazionale
straordinaria -pur in un giorno feriale. Sarà una giornata in cui il
movimento per la pace darà una risposta di civiltà alla logica della
barbarie in cui la guerra preventiva sta trascinando il mondo.
A Roma nella mattinata si realizzeranno, organizzate da diverse reti
e organizzazioni, iniziative diffuse per permettere alla
cittadinanza di esprimere nel modo più ampio possibile l'opposizione
a Bush e alla guerra.
Nel pomeriggio, con partenza alle ore 16.00, si svolgerà una
manifestazione di carattere nazionale, nella forma di un corteo
pacifico e di massa, da Piazza Esedra a Porta San Paolo, simbolo
della Resistenza romana, che passerà per Piazza Venezia.
Dalle ore 19.00 e per tutta la serata, Porta San Paolo ospiterà un
meeting popolare che con la musica, il teatro, interventi,
iniziative simboliche coniugherà l'opposizione alla guerra, il
rifiuto del terrore, la richiesta del ritiro delle truppe, il
sostegno all'altra America, la denuncia delle torture e delle
violazioni dei diritti umani.
Roma, 18 maggio 2004
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