cara norma car* tutt*
io penso che in queste ore il movimento pacifista italiano e' sottoposto
ad una prova durissima, in cui dovra' conservare tutta la sua lucidita'
e la sua capacita' di ragionare. Ho la sensazione che chi, sia pure dall'abisso
della terribile oppressione del suo popolo, ci dice: "ribellatevi o li ammazzeremo
entro 5 giorni" (il 1 maggio dunque), mostrandoci la foto -comunque oscena-
di uomini in ostaggio ci stia tendendo un trappolone gigantesco. Non cadiamoci
dentro!
Insieme ai compagni dell'arci ho proposto di vederci per concordare un'azione
comune, di piazza, di comunicazione, di visibilita'.
Abbiamo fatto 2 riunioni, la terza e' mercoledi' prossimo alle 19.15 Sembra
difficile "stringere" ma dobbiamo provarci.
Io penso, forse sbagliando, che riuscire a dire poche cose chiare in tanti,
anche diversi, e' un valore aggiunto importante.
Mi pare anche che tutti i testi che abbiamo proposto e ritoccato fossero
chiari rispetto all'orrore di questa guerra illegale e illegittima fatta
per il petrolio, alla necessita' di uscrine fuori, alla necessita di ritirare
le truppe: subito, al piu' presto, immedatamente, tra poco, senza attendismi:
mi sembra ormai un po difficile discettare sulla pregnanza di questi avverbi
di tempo che dicono una cosa sola: via di la'.
ciao,
laura
>-- Messaggio originale --
>From: "norma" <norma.b@???>
>To: "pino e chiara" <pino-chiara@???>,
> "Mailing list del Forum sociale di Genova" <forumgenova@???>
>Subject: Re: [NuovoLaboratorio] Iraq......facciamo qualcosa
>Date: Mon, 26 Apr 2004 22:39:43 +0200
>Cc:
>Reply-To: Mailing list del Forum sociale di Genova <forumgenova@???>
>
>
>mah......
>Per quanto mi riguarda provo molta rabbia all'idea di aver usato quattro
>ore, se non di più, del mio tempo prezioso per discutere se su un volantino
>(che non si sa ancora se, quando, dove e chi distribuiremo) si può scrivere
>che il ritiro deve essere "immediato" oppure "senza ulteriori indugi";
e
>per ascoltare la proposta di non manifestare il 25 aprile per "non mescolare
>le iniziative".
>Mi arrabbio qualdo leggo che Pericu propone di mettere le bandiere di pace
>ai balconi ma dimentica di metterne una al suo (che è anche mio: la parola
>comune vorrà ben dire qualcosa); e quando dichiara che l'esibizione delle
>frecce tricolori e dell'armamento aereo "saranno una grande festa".
>Le occupazioni dei binari non mi hanno mai appassionato, a meno che non
si
>tratti di bloccare convogli militari, ma Dario ha ragione quando dice
>"facciamo qualcosa, qualcosa che dia fastidio". L'ora in silenzio è una
>iniziativa preziosa, ma non basta più. L'italia è in guerra, i soldati
>italiani hanno ucciso dei civili, il governo ha violato la costituzione.
>Accampiamoci davanti a tutte le prefetture,cominciando dalla nostra, come
>gli "ostinati per la pace" hanno fatto a Roma davanti a palazzo Chigi,
e
>non
>sbaracchiamo fino a che i soldati italiani non saranno tornati a casa.
>Scriviamo dappertutto l'art. 11 della costituzione, e "basta con
>l'occupazione militare dell'Iraq". Facciamo qualcosa.
>Contestiamo qualunque esibizione militare, organizziamo manifestazioni
di
>protesta per il 4 giugno quando Bush tornerà in Italia. Ricordiamo ai
>sindacati confederali che avevano dichiarato "Alle prime bombe fermeremo
>l'Italia". Siete in ritardo di un anno, compagni, ma pazienza: fermiamola
>adesso l'Italia, subito, senza rispettare le sciagurate procedure di
>conciliazione. Altrimenti i soldati italiani, ed i loro alleati
>statunitensi ed inglesi uccideranno altri civili.
>Scusate la confusione del messaggio, non ho voglia di rileggerlo.
>ciao
>norma