[Cm-crew] Riprendiamoci il Tempo Rubato, vogliamo una Citta'…

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Author: schizo-mobile
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Subject: [Cm-crew] Riprendiamoci il Tempo Rubato, vogliamo una Citta' a Dimensione Umana
2 suggerimenti bibliografici

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Jean Robert
Tempo rubato
(sottotitolo) L'uso dell'automobile nella nostra societa'
              "divoratrice di tempo".
red edizioni, 1992


Indice

I benefici e i costi della velocita'
Il contributo dei trasporti all'economia
Una velocita' paralizzante
Un'accessibilita' isolante
I sogni della ragione
Le condizioni culturali del benessere sociale
e i suoi nemici
Alternative
Per una ecologia dei trasporti (di Giovanni Salio)

"... nel suo saggio Energia ed Equita' [Ivan Illich],
proponeva di limitare la velocita' dei trasporti di persone
a una velocita' corrispondente all'incirca
al doppio di quella delle biciclette...
In Tempo Rubato ho inteso innanzi tutto trasporre la stessa proposta
nel contesto della crisi urbana
spiegando che il mito di una velocita' urbana irraggiungibile
erode a poco a poco
cio' che io chiamo 'il valore d'uso degli spazi abitati'.
Gli avvenimenti recenti mi spingono a pensare che,
in un mondo in cui la velocita'
fosse una dimensione auto-limitata
del rapporto con lo spazio e il tempo,
non ci sarebbe stata la [prima] Guerra del Golfo."

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Lopold Kohr
La citta' a dimensione umana
(sottotitolo) Pianificazione, bellezza, convivialita'
              nella citta' policentrica.
red edizioni, 1992


Indice

Prefazione di Ivan Illich
Traffico contro commercio
La piazza
L'estetica della teoria della localizzazione
La metropoli polinucleare
Pianificazione e bellezza
Popolazione numerica contro popolazione effettiva
La disseminazione nucleare
I costi della contrazione
Il duca di Buen Consejo
La rinascita di Puntilla
Una federazione di citta'-stato portoricane

"... gli antichi costruttori,
riconoscendo nella motivazione indicata da Aristotele
["... gli uomini formano delle comunita' non per la giustizia,
la pace, la difesa o i commerci,
ma per amore del vivere bene,
il summum bonum"]
la ragione immutabile per cui la gente vive in comunita',
misero tutto il loro talento nella costruzione dei nuclei comuni:
taverne, chiese, palazzi comunali [, piazze].
il resto della citta' sorgeva di conseguenza.
I progettisti moderni, invece,
si dedicano solo a costruire il resto della citta'..."