Quando il revisionismo si mette al servizio dell'impero e diventa, di fatto,
il primo nemico degli interessi delle masse e dell'umanità intera. Quello
che si stà consumando oggi nel mondo,con grande rischio della stessa
sopravvivenza della vita sulla terra, è qualcosa di mostruoso. il ricatto
dell'impiego delle testate nucleari possedute dal peggiore impero che mai
sia esistito sulla terra, pronto ad impiegarle per conservare il suo dominio
e il suo livello di potere economico, politico e militare. Non c'è da stare
tanto tranquilli, nè tantomeno menarsela con le costituzioni che servono
solo gli interessi dei potenti. Quà o ci si rende conto che le cose stanno
diventando molto serie per tutti o non ne avremo più il tempo, già dai
prossimi giorni. La crisi economica, politica e di credibilità che stanno
attraversando i paesi capitalisti imperialisti, li costringono ad
accellerare i tempi, e i segnali sono molto forti: Le manifestazioni
oceaniche per la pace snobate e umiliate perchè aveva ragione Mao tze tong,
quando diceva che "il potere poggia sulla canna del fucile" o quando Lenin
diceva: "Ma tù quante divisioni hai?" Questi delle manifestazioni
"pacifiche" anche se oceaniche se ne strafregano altamente, e l'attacco al
capo di HAMAS all'indomani delle manifestazioni, lo dimostra in
pieno.Rosario
----- Original Message -----
From: "vale" <vale.po@???>
To: <Undisclosed-Recipient:;>
Sent: Saturday, March 13, 2004 10:52 PM
Subject: [aa-info] Fw: madrid
----- Original Message -----
From: vale
Sent: Saturday, March 13, 2004 8:41 PM
Subject: madrid
COMITATI
CONTRO LA GUERRA
MILANO
A MADRID NASCE LA NUOVA EUROPA: ATLANTICA E FASCISTA.
Se potete pensare che un'organizzazione (qualsiasi) possa compiere una
strage per favorire un proprio disegno strategico, come mai non potete
pensare che lo possa fare una struttura di potere (stato, servizi segreti,
nazionali e non)?
Quale tabù garantisce che le strutture dello stato e gli organismi dirigenti
del potere economico-militare mondiale siano al di sopra di ogni sospetto?
Chi ha interesse a generare e diffondere la paura deve poter dare un
messaggio uguale per forza e opposto per direzione: da questa paura "io" vi
posso difendere. Non sono forse le strutture di potere che possono fare
questa operazione? Non è, quella di seminare paura e promettere protezione,
la via più rapida e semplice per realizzare, con il massimo di
silenzio-assenso, una svolta autoritaria o un colpo di stato?
Certo non è questo il momento in cui i poteri dello/degli stati in Europa e
USA abbiano da fronteggiare un forte movimento antagonista dei lavoratori né
una crescita consistente delle formazioni comuniste e della sinistra, ma non
sono solo i comunisti ad essere contrari alla deriva autoritaria della
politica di governo: il "democratico" generico, però è il bersaglio più
facile di una strategia della tensione (ve la ricordate piazza Fontana? E
Bologna, e l'Italicus?), non ha né gli strumenti della cultura e della
critica né ascendente sulla base sociale né conta, se non come numero,
nell'organizzazione di massa e, invece, le sue dirigenze sono già state
cooptate alla passiva accettazione della propaganda di regime e quindi
pronte a gestirne le conseguenze.
È invece la base di massa delle organizzazioni dei lavoratori ad avere
necessità e a poter avere le capacità di opporsi concretamente al golpe
(palese o nascosto che sia): e sono, infatti, in questa fase storica, i
vertici e gli autodefinitisi rappresentanti della classe - quelli che da
tempo gestiscono politiche consociative di subordinazione degli interessi
dei lavoratori a quelli delle borghesie nazionali imprenditoriali o
finanziarie - che si affannano ad annichilire la coscienza di classe (quella
che suggerisce, prima di tutto, di dubitare dell'informazione ufficiale) e
ridurre all'apatia la base sociale.
È quindi la sinistra il più funzionale portavoce dei falsi di informazione:
la bertinottiana "spirale guerra-terrorismo" è l'idiozia corrente che meglio
interpreta la versione moderna degli "opposti estremismi", l'idiozia nata
per mistificare il senso dello scontro sociale e nascondere i veri mandanti
delle stragi.
I mandanti, oggi come ieri, hanno già il potere in mano, ma, per usarlo in
tutte le sue potenzialità (eversive dell'ordinamento vigente) e - in
apparenza - in modo pacifico e nonviolento, devono assicurasi l'obbedienza
del corpo sociale annullandone la capacità di usare autonomamente la ragione
e il potenziale dissenso attivo.
I mandanti, oggi come ieri, rispondono essi stessi ai superiori: in un Paese
soggetto ad influenza straniera, come sono Italia e Spagna letteralmente
occupate da basi militari USA e NATO, una "influenza" che agisce il suo
controllo in modo diretto con presenza di agenti dei servizi e consiglieri,
la svolta golpista deve avere l'approvazione della potenza dominante. Tanto
più quando questa potenza sta cooptando l'emisfero capitalista nella guerra
di lunga durata per il controllo delle risorse strategiche, sta compiendo al
suo interno lo stesso tipo di svolta eversiva (guarda caso giustificata
dall'11 settembre) e necessita di mantenere la direzione globale sul Paese e
orientarne le scelte di politica estera e militare.
Un disegno di cui il popolo iracheno e le organizzazioni della Resistenza
sono vittima e obiettivo e non parte agente: la confusione ingenerata dai
mezzi di comunicazione è consapevole menzogna.
In Spagna si va a votare tra due giorni: chi vota immagina di dover subire
restrizioni politiche, sociali ed economiche in cambio della promessa
protezione contro il "terrorismo" e, soprattutto, chi sarà eletto a
qualsiasi carica pubblica in qualsiasi schieramento, sa ora come dovrà
comportarsi: governo "forte", assoluta fedeltà atlantica, rigorosa
subordinazione alle scelte belliciste, scrupolosa osservazione degli ordini
del Fondo Monetario Internazionale, azzeramento dello stato sociale, aumento
delle spese militari, repressione alla radice del dissenso.
Certo abbiamo motivo di preoccupazione: chi ha interesse a seminare paura ha
in progetto di far seguire alle minacce azioni concrete. Lo stato, la
polizia, la Confindustria ci avvertono: l'Italia è un Paese a rischio, non
abbiamo motivo di dubitarne.
[Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]
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