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http://www.nonluoghi.net/Nonluoghi/article.php?sid=3D665
Peacelink: illegittimo il decreto sulle televisioni
Data: Friday, 26 December @ W. Europe Standard Time
Argomento: Mercato e democrazia
(Riceviamo dagli amici dell'associazione Peacelink e volentieri =
pubblichiamo)
di Carlo Gubitosa *
Il decreto salvaemittenti approvato dal Consiglio dei ministri =E8 una =
truffa, perch=E9 con questo decreto si vogliono imbrogliare tutti quegli =
italiani che chiedono il rispetto della legge e dei limiti stabiliti per =
le concentrazioni di emittenti televisive in mano a un unico soggetto =
economico.
Il decreto salvaemittenti =E8 una doppia truffa, perch=E9 imbroglia =
anche il capo dello stato, che aveva rifiutato di firmare la Legge =
Gasparri proprio perch=E9 sarebbe stato incostituzionale prolungare il =
limite del 31 dicembre, oltre il quale sarebbe stato proibito possedere =
piu' del 20 per cento delle reti televisive.
Il decreto salvaemittenti =E8 una tripla truffa, perch=E9 si cerca di =
abbindolare l'opinione pubblica spacciandolo come un'attuazione delle =
direttive del capo dello stato, mentre ripropone in tutto e per tutto i =
passaggi della legge Gasparri giudicati incostituzionali da Ciampi.
Il decreto salvaemittenti =E8 bipartisan, perch=E9 non avrebbe potuto =
essere emanato senza una colpevole omissione del centrosinistra, che nel =
1997 ha approvato una legge sull'antitrust televisivo 'dimenticandosi' =
di indicare una scadenza perentoria oltre la quale proibire le =
trasmissioni 'fuori quota'.
Il digitale terrestre descritto come la cura ai mali del duopolio =
televisivo Raiset =E8 una truffa, perch=E9 si tratta di una tecnologia =
sperimentale e attualmente non disponibile, che non ha in alcun modo =
variato la situazione del panorama televisivo nazionale.
Il problema occupazionale che consente a Emilio Fede di continuare a =
trasmettere utilizzando i lavoratori come 'scudi umani' non esiste, =
perch=E9 una interruzione delle trasmissioni analogiche di Retequattro =
(emittente priva di concessione) consentirebbe le trasmissioni di Europa =
7 (emittente che ha una concessione televisiva ma alla quale finora =E8 =
stato impedito di trasmettere). I vertici di Europa 7 si sono gi=E0 resi =
disponibili ad accogliere tutti i professionisti dell'informazione che =
potrebbero essere licenziati da Retequattro.
La presunta necessit=E0 di un decreto per regolamentare l'oscuramento =
delle trasmissioni televisive 'fuori quota' =E8 un falso ideologico, =
perch=E9 gi=E0 oggi esistono delle leggi che disciplinano perfettamente =
l'interruzione di trasmissioni prive di concessione, ma sono state =
applicate solamente sulle piccole e scomode Tv di quartiere, come =
Telefabbrica di Termini Imerese o Disco Volante di Senigallia.
Questo atto di forza del governo Berlusconi, con cui un manipolo di =
bricconi ha sottratto al parlamento, ai cittadini italiani e alla Corte =
Costituzionale la sovranita=E0 in materia di pluralismo televisivo, =E8 =
l'ennesima conferma del fatto che in Italia la Legge non =E8 pi=F9 =
uguale per tutti.
Restiamo in attesa di decreti d'urgenza per risolvere l'emergenza =
carceraria, i problemi delle aree terremotate, il raddoppio del costo =
della vita, i problemi di sette milioni di italiani che vivono sotto la =
soglia di povert=E0, l'aumento delle tariffe postali a danno =
dell'informazione libera e indipendente.
Visto che molti giornalisti hanno abboccato all'esca avvelenata lanciata =
dal ministro Gasparri, e hanno acriticamente riportato dichiarazioni del =
ministro secondo le quali questo decreto sarebbe in perfetta sintonia =
con la volont=E0 del capo dello stato, abbiamo provato a tradurre in =
lingua italiana il messaggio inviato da Carlo Azeglio Ciampi alle Camere =
il 15 dicembre scorso, un testo scritto in un rigoroso ma criptico =
linguaggio costituzionalese nel quale si spiega come mai il presidente =
della Repubblica ha deciso di non firmare la cosiddetta Legge Gasparri =
sul riassetto del sistema radiotelevisivo.
Speriamo che a questo sforzo di chiarezza e di semplificazione da parte =
nostra corrisponda anche uno sforzo di onest=E0 da parte dei giornalisti =
che saranno chiamati a commentare questo decreto, indipendentemente dal =
loro colore politico.
* Carlo Gubitosa
Associazione PeaceLink
Telematica per la Pace - volontariato dell'informazione
www.peacelink.it - info@???
IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ALLE CAMERE
[Il testo ufficiale del messaggio di Ciampi =E8 riportato con un =
carattere tipografico normale, mentre i pezzi 'tradotti' sono riportati =
all'interno di linee tratteggiate dopo la scritta 'TRADUZIONE']
Signori Parlamentari,=20
in data 5 dicembre 2003, mi =E8 stata inviata per la promulgazione la =
legge: 'Norme di principio in materia di assetto del sistema =
radiotelevisivo e della RAI-Radiotelevisione italiana Spa, nonch=E9 =
delega al Governo per l'emanazione del testo unico della =
radiotelevisione', approvata dalla Camera dei Deputati il 3 aprile 2003, =
modificata dal Senato il 22 luglio 2003, nuovamente modificata dalla =
Camera dei Deputati il 2 ottobre 2003 ed approvata in via definitiva dal =
Senato il 2 dicembre 2003.=20
---------------------
TRADUZIONE: Signori Parlamentari, il 5 dicembre 2003 mi e' stato =
richiesto di firmare la cosiddetta 'Legge Gasparri', arrivata sul mio =
tavolo dopo essere passata due volte dalla Camera e dal Senato.
---------------------
Il relativo disegno di legge era stato presentato dal Governo alla =
Camera dei Deputati il 25 settembre 2002. Successivamente, il 20 =
novembre 2002, era sopraggiunta la sentenza della Corte costituzionale =
n. 466 che dichiarava la 'illegittimit=E0 costituzionale dell'articolo =
3, comma 7, della legge 31 luglio 1997, n. 249 (Istituzione della =
Autorit=E0 per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle =
telecomunicazioni e radiotelevisivo), nella parte in cui non prevede la =
fissazione di un termine finale certo, e non prorogabile, che comunque =
non oltrepassi il 31 dicembre 2003, entro il quale i programmi irradiati =
dalle emittenti eccedenti i limiti di cui al comma 6 dello stesso =
articolo 3, devono essere trasmessi esclusivamente via satellite o via =
cavo'.=20
---------------------
TRADUZIONE: La prima stesura di questa legge e' avvenuta nel settembre =
2002, e io ho dovuto decidere se firmarla o meno nel dicembre 2003. =
Durante questi quindici mesi pero' e' successo qualcosa. Il 20 novembre =
2002 la Corte Costituzionale ha emesso la sentenza numero 466, che =
dichiarava illegittimo e incostituzionale un passaggio di una legge =
promulgata dal governo di centrosinistra, la legge 249 del 31 luglio =
1997. Questa legge stabiliva che uno stesso gruppo non puo' avere pi=F9 =
del 20 per cento delle reti televisive. Tuttavia, siccome in Italia =
c'erano dei soggetti che superavano questo limite, e siccome sarebbe =
stato illiberale chiudere da un giorno all'altro le reti televisive 'in =
eccesso', in quella legge si e' deciso anche di stabilire un 'periodo =
transitorio' durante il quale il limite del 20 per cento non sarebbe =
stato applicato, a condizione che le trasmissioni fossero effettuate =
contemporaneamente su 'frequenze terrestri' e via satellite. In questo =
modo il mercato !
della
televisione satellitare avrebbe avuto un tempo sufficiente per =
espandersi e 'accogliere' anche le emittenti 'fuori quota'. Ma allora =
dov'era il problema di costituzionalita' di questa legge? La Corte =
Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge 249/97 perche' non ha =
stabilito un limite a questo 'periodo transitorio'. Il precedente =
governo, in poche parole, ha dimenticato in quella legge di determinare =
una 'data di scadenza' certa, oltre la quale far rispettare =
inderogabilmente il limite del 20 per cento.
---------------------
La data del 31 dicembre 2003 era gi=E0 stata indicata, come termine per =
la cessazione del regime transitorio di cui all'articolo 3, settimo =
comma, della legge n. 249 del 1997, dall'Autorit=E0 per le garanzie =
delle comunicazioni (Deliberazione n. 346 del 7 agosto 2001).=20
Detto articolo 3 rinvia ai limiti fissati dal sesto comma dell'articolo =
2 della stessa legge n. 249, l=E0 dove si stabilisce che ad uno stesso =
soggetto o a soggetti controllati o collegati 'non possono essere =
rilasciate concessioni n=E9 autorizzazioni che consentano di irradiare =
pi=F9 del venti per cento rispettivamente delle reti televisive o =
radiofoniche analogiche e dei programmi televisivi o radiofonici =
numerici, in ambito nazionale, trasmessi su frequenze terrestri, sulla =
base del piano delle frequenze'.
---------------------
TRADUZIONE: Secondo la Corte Costituzionale questa scadenza =
improrogabile e' il 31 dicembre 2003, e la scelta di questa data e' =
legata ad una decisione dell'Autorita' per le garanzie delle =
comunicazioni. Quattro anni dopo la legge 249, che stabiliva il limite =
del 20 per cento sulla concentrazione di reti televisive, l''Authority' =
per le comunicazioni, con una deliberazione del 7 agosto 2001, ha =
determinato la conclusione del 'periodo transitorio', che deve =
considerarsi terminato il 31 dicembre 2003. A partire da questa data le =
emittenti 'fuori quota' devono spostare le loro trasmissioni su altri =
sistemi, diversi dalla trasmissione 'analogica terrestre', che e' quella =
con cui attualmente riceviamo sulle antenne dei nostri palazzi tutti i =
canali televisivi non satellitari. La legge non ammette sconti, e quindi =
i gruppi televisivi che non si sono organizzati per tempo nei sei anni =
di 'periodo transitorio' (1997/2003) devono comunque rispettare il =
limite del 20 per cento trasfe!
rendo i
loro programmi 'fuori quota' su altri canali di trasmissione.
---------------------
La sentenza della Corte n. 466 del 20 novembre 2002 muove dalla =
considerazione della situazione di fatto allora esistente che, a suo =
giudizio, 'non garantisce... l'attuazione del principio del pluralismo =
informativo esterno, che rappresenta uno degli 'imperativi' ineludibili =
emergenti dalla giurisprudenza costituzionale in materia'.=20
Nell'ultima delle considerazioni in diritto, la Corte precisa che 'la =
presente decisione, concernente le trasmissioni televisive in ambito =
nazionale su frequenze terrestri analogiche, non pregiudica il diverso =
futuro assetto che potrebbe derivare dallo sviluppo della tecnica di =
trasmissione digitale terrestre, con conseguente aumento delle risorse =
tecniche disponibili'.
---------------------
TRADUZIONE: Nel novembre 2002, dopo 5 anni e 4 mesi di 'periodo =
transitorio', la Corte Costituzionale descrive una situazione che non =
garantisce il pluralismo informativo, e decide che la mancata =
indicazione di una data limite per il regime transitorio rappresenta una =
violazione della Costituzione Repubblicana. La Corte ci tiene a =
precisare che a suo giudizio questa decisione non potra' influire in =
alcun modo sull'assetto futuro del sistema radiotelevisivo. Nella =
sentenza 466/2002 la Corte Costituzionale parla anche dei cambiamenti =
introdotti dalle cosiddette trasmissioni in 'digitale terrestre', che =
permetteranno di far viaggiare su una stessa frequenza televisiva piu' =
canali in contemporanea, ampliando lo spazio disponibile per le =
trasmissioni video.
---------------------=20
Dalla sentenza - i cui contenuti essenziali sono stati richiamati dai =
Presidenti della Autorit=E0 per le garanzie nelle comunicazioni e =
dall'Autorit=E0 garante della concorrenza e del mercato, nelle audizioni =
rese alle Commissioni riunite VII e IX della Camera dei Deputati il 10 =
settembre 2003 - discende, pertanto, che, per poter considerare maturate =
le condizioni del diverso futuro assetto derivante dall'espansione della =
tecnica di trasmissione digitale terrestre e, quindi, per poter =
giudicare superabile il limite temporale fissato nel dispositivo, deve =
necessariamente ricorrere la condizione che sia intervenuto un effettivo =
arricchimento del pluralismo derivante da tale espansione.=20
---------------------
TRADUZIONE: Questo aumento degli spazi disponibili per le trasmissioni =
televisive, pero', non deve essere solamente un annuncio o una =
possibilita' tecnica. Per ritenere superata la scadenza del 31 dicembre =
2003, che segna la fine delle trasmissioni 'fuori quota' oltre la soglia =
del 20 per cento, ci sarebbe stato bisogno di un allargamento effettivo =
degli spazi televisivi, che si avra' solamente in futuro quando un =
sufficiente numero di famiglie potra' concretamente accedere alle =
trasmissioni in 'digitale terrestre'.
---------------------
La legge a me inviata si fa carico di questo problema. Le norme che =
disciplinano l'aspetto sopra considerato sono contenute nell'articolo =
25, il cui primo comma stabilisce che, entro il 31 dicembre 2003, =
dovranno essere rese attive reti televisive digitali terrestri, ponendo, =
in particolare, a carico della societ=E0 concessionaria del servizio =
pubblico (secondo comma) l'obbligo di predisporre impianti (blocchi di =
diffusione) che consentano il raggiungimento del cinquanta per cento =
della popolazione entro il 1o gennaio 2004 e del settanta per cento =
entro il 1o gennaio 2005. L'articolo 25, terzo comma, stabilisce, =
inoltre, che 'l'Autorit=E0 per le garanzie nelle comunicazioni, entro i =
12 mesi successivi al 31 dicembre 2003, svolge un esame della =
complessiva offerta dei programmi televisivi digitali terrestri allo =
scopo di accertare: a) la quota di popolazione raggiunta dalle nuove =
reti digitali terrestri; b) la presenza sul mercato di decoder a prezzi =
accessibili; c) l'effettiva o!
fferta
al pubblico su tali reti anche di programmi diversi da quelli diffusi =
dalle reti analogiche'.
---------------------
TRADUZIONE: La 'Legge Gasparri' affronta la questione del pluralismo e =
dell'allargamento dell'offerta televisiva. L'articolo 25 della Legge =
stabilisce che la Rai, societa' concessionaria del servizio televisivo =
pubblico, dovra' costruire con i soldi del canone e dei ricavi =
pubblicitari gli impianti di diffusione per la trasmissione in 'digitale =
terrestre'. I segnali di questi impianti dovranno raggiungere il 50 per =
cento della popolazione entro il primo gennaio prossimo, e il 70 per =
cento entro il primo gennaio 2005. Lo stesso articolo della Legge =
Gasparri stabilisce che entro il 31 dicembre 2004 bisognera' verificare =
lo sviluppo del digitale terrestre, analizzando la quota di popolazione =
raggiunta, la disponibilita' di decoder a prezzi abbordabili e =
l'effettiva offerta al pubblico di programmi diversi da quelli diffusi =
attraverso gli altri canali di trasmissione.
---------------------
Ci=F2 premesso, ritengo di dover formulare alcune osservazioni in merito =
alla compatibilit=E0 di talune disposizioni della legge in esame con la =
sentenza n. 466/2002 della Corte Costituzionale.=20
---------------------
TRADUZIONE: Anche se la 'Legge Gasparri' prevede la creazione di una =
rete digitale terrestre e un allargamento dell'offerta televisiva, =
ritengo comunque di dover fare delle osservazioni, perche' a mio avviso =
alcuni passaggi di questa legge non sono compatibili con la sentenza =
466/2002 della Corte Costituzionale.
---------------------
Una prima osservazione riguarda il termine massimo assegnato =
all'Autorit=E0 per effettuare detto esame: 'entro i dodici mesi =
successivi al 31 dicembre 2003' (articolo 25, terzo comma). Questo lasso =
di tempo - molto ampio rispetto alle presumibili occorrenze della =
verifica - si traduce, di fatto, in una proroga del termine finale =
indicato dalla Corte Costituzionale.=20
---------------------
TRADUZIONE: Secondo la 'Legge Gasparri', c'e' tempo fino al 31 dicembre =
2004 per verificare l'effettivo allargamento dell'offerta televisiva, un =
ampliamento che potrebbe far rientrare nella quota del 20 per cento =
alcune trasmissioni televisive attualmente 'fuori quota'. Ma non e' =
possibile aspettare fino al 31 dicembre 2004 per stabilire chi supera la =
quota massima di trasmissioni consentite, dal momento che e' la Corte =
Costituzionale ad aver stabilito una data limite: il 31 dicembre 2003. =
Anche se in futuro ci sara' un panorama televisivo piu' ampio, in base =
al panorama televisivo attuale ed entro il 31 dicembre 2003 bisogna =
decidere chi ha il diritto di trasmettere e chi no.
---------------------
Una seconda osservazione concerne i poteri riconosciuti alla Autorit=E0: =
questa, entro i trenta giorni successivi al completamento =
dell'accertamento, invia una relazione al Governo e alle competenti =
Commissioni parlamentari, 'nella quale verifica se sia intervenuto un =
effettivo ampliamento delle offerte disponibili e del pluralismo nel =
settore televisivo ed eventualmente formula proposte di interventi =
diretti a favorire l'ulteriore incremento dell'offerta di programmi =
televisivi digitali terrestri e dell'accesso ai medesimi' (articolo 25, =
terzo comma). Ne deriva che, se l'Autorit=E0 dovesse accertare, entro il =
termine assegnatole, che le suesposte condizioni (raggiungimento della =
prestabilita quota di popolazione da parte delle nuove reti digitali =
terrestri; presenza sul mercato di decoder a prezzi accessibili; =
effettiva offerta al pubblico su tali reti anche di programmi diversi da =
quelli diffusi dalle reti analogiche) non si sono verificate, non si =
avrebbe alcuna conseguenza c!
erta. La
legge, infatti, non fornisce indicazioni in ordine al tipo e agli =
effetti dei provvedimenti che dovrebbero seguire all'eventuale esito =
negativo dell'accertamento.=20
---------------------
TRADUZIONE: La 'Legge Gasparri' parla di una verifica sull'ampliamento =
dell'offerta televisiva, e stabilisce che questa verifica va effettuata =
entro il 31 dicembre 2004. Ma che succede se questa verifica dara' un =
esito negativo? Che provvedimenti verranno attuati se il panorama =
televisivo non si sara' allargato, e se le promesse di pluralismo del =
'digitale terrestre' non verranno mantenute? La 'Legge Gasparri' non lo =
stabilisce, e non fornisce nessuna indicazione sulle operazioni da =
effettuare se il digitale terrestre non raggiungera' le quote di =
popolazione previste, se non saranno disponibili sul mercato dei decoder =
a prezzi accessibili o se sui canali del 'digitale terrestre' non ci =
sara' una effettiva offerta al pubblico di programmi diversi da quelli =
diffusi dalle reti analogiche.
---------------------
Si consideri, inoltre, che il paragrafo 11, penultimo capoverso, delle =
considerazioni in diritto della sentenza n. 466, recita: 'D'altro canto, =
la data del 31 dicembre 2003 offre margini temporali all'intervento del =
legislatore per determinare le modalit=E0 della definitiva cessazione =
del regime transitorio di cui al comma 7 dell'articolo 3 della legge n. =
249 del 1997'.
---------------------
TRADUZIONE: Non e' possibile affermare che le televisioni 'fuori quota' =
hanno avuto poco tempo per organizzarsi entro il 31 dicembre 2003, =
perche' gia' il 20 novembre 2002 la sentenza 466 della Corte =
Costituzionale stabiliva che la scelta di questa 'data limite' offriva =
dei margini temporali sufficienti per stabilire le modalita' di =
passaggio dal regime transitorio a quello definitivo, nel quale non =
sarebbero piu' state tollerate trasmissioni in esubero rispetto al tetto =
massimo del 20 per cento.
---------------------
Ne consegue che il 1=B0 gennaio 2004 pu=F2 essere considerato come il =
dies a quo non di un nuovo regime transitorio, ma dell'attuazione delle =
predette modalit=E0 di cessazione del regime medesimo, che devono essere =
determinate dal Parlamento entro il 31 dicembre 2003. Si rende, inoltre, =
necessario indicare il dies ad quem e, cio=E8, il termine di tale fase =
di attuazione.=20
---------------------
TRADUZIONE: Quindi il primo gennaio 2004 non puo' essere considerato il =
'giorno di partenza' di un nuovo regime transitorio, ma dev'essere il =
giorno a partire dal quale vengono attuate concretamente le modalita' di =
cessazione dell'attuale regime transitorio, che consente in via =
temporanea le trasmissioni che superano la soglia del 20 per cento. Il =
modo in cui si dovra' passare al regime definitivo dovra' essere =
stabilito dal Parlamento entro il 31 dicembre 2003. E' necessario =
inoltre determinare il 'giorno di arrivo', e cioe' la data massima in =
cui sara' definitivamente completato il passaggio dal regime transitorio =
a quello definitivo.
---------------------
Tutto ci=F2 detto in relazione alla compatibilit=E0 delle succitate =
disposizioni della legge in esame con la sentenza n. 466 del 20 novembre =
2002, non posso esimermi dal richiamare l'attenzione del Parlamento su =
altre parti della legge che - per quanto attiene al rispetto del =
pluralismo dell'informazione - appaiono non in linea con la =
giurisprudenza della Corte Costituzionale.=20
---------------------
TRADUZIONE: Fin qui ho parlato dell'incompatibilita' tra la 'Legge =
Gasparri' e la sentenza 466/2002 della Corte Costituzionale, ma non =
posso fare a meno di dire anche altre cose. Il Parlamento dovrebbe fare =
attenzione anche ad altre parti di questa legge che sono distanti dalle =
indicazioni della Corte Costituzionale per quanto riguarda il rispetto =
del pluralismo dell'informazione.
---------------------
Si consideri, a tale proposito, che la sentenza della Corte =
Costituzionale n. 826 del 1988 poneva come un imperativo la necessit=E0 =
di garantire 'il massimo di pluralismo esterno, onde soddisfare, =
attraverso una pluralit=E0 di voci concorrenti, il diritto del cittadino =
all'informazione'. E ancora, nella sentenza n. 420 del 1994, la stessa =
Corte sottolineava l'indispensabilit=E0 di 'un'idonea disciplina che =
prevenga la formazione di posizioni dominanti'.=20
---------------------
TRADUZIONE: Nel 1988 la sentenza n. 826 della Corte Costituzionale =
dichiarava la necessit=E0 di garantire nel settore dei media non un =
semplice pluralismo, ma 'il massimo di pluralismo', necessario per =
soddisfare il diritto all'informazione dei cittadini 'attraverso una =
pluralit=E0 di voci concorrenti'. Nella sentenza n. 420 del 1994, la =
stessa Corte sottolineava l'indispensabilit=E0 di 'un'idonea disciplina =
che prevenga la formazione di posizioni dominanti'.=20
---------------------
Nell'ambito dei principi fissati dalla richiamata giurisprudenza della =
Corte Costituzionale si =E8 mosso il messaggio da me inviato alle Camere =
il 23 luglio 2002.=20
---------------------
TRADUZIONE: Io stesso mi sono esposto in prima persona su questi temi, =
con un messaggio inviato alle Camere il 23 luglio 2002, nel quale ho =
affermato che un 'dato essenziale della normativa in vigore =E8 il =
divieto di posizioni dominanti, considerate di per s=E9 ostacoli =
oggettivi all'effettivo esplicarsi del pluralismo'.
---------------------
Per quanto riguarda la concentrazione dei mezzi finanziari, il sistema =
integrato delle comunicazioni (SIC) - assunto della legge in esame come =
base di riferimento per il calcolo dei ricavi dei singoli operatori di =
comunicazione - potrebbe consentire, a causa della sua dimensione, a chi =
ne detenga il 20 per cento (articolo 15, secondo comma, della legge) di =
disporre di strumenti di comunicazione in misura tale da dar luogo alla =
formazione di posizioni dominanti.=20
---------------------
TRADUZIONE: Fino ad ora la legge ha stabilito il limite del 20 per cento =
come la percentuale massima del settore televisivo che puo' essere =
controllata da un unico soggetto. Adesso la 'Legge Gasparri' propone di =
mantenere questa soglia, ma calcolando questa percentuale su un'altra =
base di riferimento. Questa nuova base di riferimento non e' piu' il =
solo settore televisivo, ma il 'Sistema Integrato delle Comunicazioni' =
(SIC). Il SIC, in base alla definizione contenuta nella 'Legge =
Gasparri', e' 'il settore economico che comprende le imprese =
radiotelevisive e quelle di produzione e distribuzione, qualunque ne sia =
la forma tecnica, di contenuti per programmi televisivi o radiofonici; =
le imprese dell'editoria quotidiana, periodica, libraria, elettronica, =
anche per il tramite di INTERNET; le imprese di produzione e =
distribuzione, anche al pubblico finale, delle opere cinematografiche; =
le imprese fonografiche; le imprese di pubblicit=E0, quali che siano il =
mezzo o le modalit=E0 di
diffusione'.=20
Il limite massimo del 20 per cento, calcolato sul solo settore =
televisivo, puo' essere sufficiente a scongiurare la formazione di =
posizioni dominanti. Il SIC, invece, e' molto piu' esteso, e potrebbe =
essere sufficiente controllare il solo 20 per cento di questo 'sistema =
integrato' per disporre di strumenti di comunicazione sufficienti a =
creare delle posizioni dominanti nel settore dei media.
---------------------
Quanto al problema della raccolta pubblicitaria, si richiama la sentenza =
della Corte costituzionale n. 231 del 1985 che, riprendendo principi =
affermati in precedenti decisioni, richiede che sia evitato il pericolo =
'che la radiotelevisione, inaridendo una tradizionale fonte di =
finanziamento della libera stampa, rechi grave pregiudizio ad una =
libert=E0 che la Costituzione fa oggetto di energica tutela'.=20
---------------------
TRADUZIONE: Riguardo alla raccolta pubblicitaria, concordo con la Corte =
Costituzionale nell'affermare che oggi la pubblicita' e' troppo =
concentrata sulla televisione a discapito della carta stampata, e che =
questo progressivo spostamento degli investimenti pubblicitari dai =
giornali al piccolo schermo rischia di compromettere la liberta' di =
stampa garantita dalla Costituzione.
---------------------
Si rende, infine, indispensabile espungere dal testo della legge il =
comma 14 dell'articolo 23, che rende applicabili alla realizzazione di =
reti digitali terrestri le disposizioni del decreto legislativo 4 =
settembre 2002, n. 198, del quale la Corte costituzionale ha dichiarato =
l'illegittimit=E0 costituzionale con la sentenza n. 303 del 25 =
settembre/1=B0 ottobre 2003. Per la stessa ragione, va soppresso il =
riferimento al predetto decreto legislativo dichiarato incostituzionale, =
contenuto nell'articolo 5, primo comma, lettera l) e nell'articolo 24, =
terzo comma.=20
---------------------
TRADUZIONE: Per finire, faccio notare che la 'Legge Gasparri', nel =
descrivere le regole da adottare per la realizzazione di reti digitali =
terrestri, fa riferimento per tre volte al decreto legislativo 198 del 4 =
settembre 2002, con cui si sono stabilite 'disposizioni volte ad =
accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni =
strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese'. C'e' solo =
un piccolo problema: quel decreto legislativo e' stato dichiarato =
illegittimo da parte della Corte Costituzionale, con la sentenza n. =
303/2003.
---------------------
Per i motivi innanzi illustrati, chiedo, alle Camere - a norma =
dell'articolo 74, primo comma, della Costituzione - una nuova =
deliberazione in ordine alla legge a me trasmessa il 5 dicembre 2003.=20
---------------------
TRADUZIONE: Per questi motivi non e' possibile approvare la 'Legge =
Gasparri' cosi' com'e', ma il Parlamento dovra' lavorare ancora un po' =
sul testo di questa legge, per rimuovere tutti gli aspetti di questa =
normativa che entrano in conflitto con la Costituzione.
---------------------
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<CENTER> </CENTER>
<CENTER> </CENTER>
<CENTER><IMG alt=3D"" =
src=3D"
http://www.nonluoghi.net/Nonluoghi/images/testata2.jpg"=20
border=3D0><BR><BR><FONT class=3Dcontent><B>Peacelink: illegittimo il =
decreto sulle=20
televisioni</B></FONT><BR><FONT class=3Dtiny><B>Data:</B> Friday, 26 =
December @ W.=20
Europe Standard Time<BR><B>Argomento:</B> Mercato e=20
democrazia</FONT><BR><BR></CENTER><FONT class=3Dcontent>
<DIV style=3D"TEXT-ALIGN: center">
<DIV style=3D"TEXT-ALIGN: left"><SPAN style=3D"FONT-STYLE: =
italic">(Riceviamo dagli=20
amici dell'associazione Peacelink e volentieri=20
pubblichiamo)<BR><BR></SPAN></DIV><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: bold; COLOR: rgb(204,0,0)">di Carlo Gubitosa=20
*</SPAN><BR></DIV><SPAN style=3D"FONT-STYLE: italic"><BR>Il decreto =
salvaemittenti=20
approvato dal Consiglio dei ministri =E8 una truffa, perch=E9 con questo =
decreto si=20
vogliono imbrogliare tutti quegli italiani che chiedono il rispetto =
della legge=20
e dei limiti stabiliti per le concentrazioni di emittenti televisive in =
mano a=20
un unico soggetto economico.<BR><BR><BR><BR>Il decreto salvaemittenti =
=E8 una=20
doppia truffa, perch=E9 imbroglia anche il capo dello stato, che aveva =
rifiutato=20
di firmare la Legge Gasparri proprio perch=E9 sarebbe stato =
incostituzionale=20
prolungare il limite del 31 dicembre, oltre il quale sarebbe stato =
proibito=20
possedere piu' del 20 per cento delle reti televisive.<BR><BR>Il decreto =
salvaemittenti =E8 una tripla truffa, perch=E9 si cerca di abbindolare =
l'opinione=20
pubblica spacciandolo come un'attuazione delle direttive del capo dello =
stato,=20
mentre ripropone in tutto e per tutto i passaggi della legge Gasparri =
giudicati=20
incostituzionali da Ciampi.<BR><BR>Il decreto salvaemittenti =E8 =
bipartisan,=20
perch=E9 non avrebbe potuto essere emanato senza una colpevole omissione =
del=20
centrosinistra, che nel 1997 ha approvato una legge sull'antitrust =
televisivo=20
'dimenticandosi' di indicare una scadenza perentoria oltre la quale =
proibire le=20
trasmissioni 'fuori quota'.<BR><BR>Il digitale terrestre descritto come =
la cura=20
ai mali del duopolio televisivo Raiset =E8 una truffa, perch=E9 si =
tratta di una=20
tecnologia sperimentale e attualmente non disponibile, che non ha in =
alcun modo=20
variato la situazione del panorama televisivo nazionale.<BR><BR>Il =
problema=20
occupazionale che consente a Emilio Fede di continuare a trasmettere =
utilizzando=20
i lavoratori come 'scudi umani' non esiste, perch=E9 una interruzione =
delle=20
trasmissioni analogiche di Retequattro (emittente priva di concessione)=20
consentirebbe le trasmissioni di Europa 7 (emittente che ha una =
concessione=20
televisiva ma alla quale finora =E8 stato impedito di trasmettere). I =
vertici di=20
Europa 7 si sono gi=E0 resi disponibili ad accogliere tutti i =
professionisti=20
dell'informazione che potrebbero essere licenziati da =
Retequattro.<BR><BR>La=20
presunta necessit=E0 di un decreto per regolamentare l'oscuramento delle =
trasmissioni televisive 'fuori quota' =E8 un falso ideologico, perch=E9 =
gi=E0 oggi=20
esistono delle leggi che disciplinano perfettamente l'interruzione di=20
trasmissioni prive di concessione, ma sono state applicate solamente =
sulle=20
piccole e scomode Tv di quartiere, come Telefabbrica di Termini Imerese =
o Disco=20
Volante di Senigallia.<BR><BR>Questo atto di forza del governo =
Berlusconi, con=20
cui un manipolo di bricconi ha sottratto al parlamento, ai cittadini =
italiani e=20
alla Corte Costituzionale la sovranita=E0 in materia di pluralismo =
televisivo, =E8=20
l'ennesima conferma del fatto che in Italia la Legge non =E8 pi=F9 =
uguale per=20
tutti.<BR><BR>Restiamo in attesa di decreti d'urgenza per risolvere =
l'emergenza=20
carceraria, i problemi delle aree terremotate, il raddoppio del costo =
della=20
vita, i problemi di sette milioni di italiani che vivono sotto la soglia =
di=20
povert=E0, l'aumento delle tariffe postali a danno dell'informazione =
libera e=20
indipendente.<BR><BR>Visto che molti giornalisti hanno abboccato =
all'esca=20
avvelenata lanciata dal ministro Gasparri, e hanno acriticamente =
riportato=20
dichiarazioni del ministro secondo le quali questo decreto sarebbe in =
perfetta=20
sintonia con la volont=E0 del capo dello stato, abbiamo provato a =
tradurre in=20
lingua italiana il messaggio inviato da Carlo Azeglio Ciampi alle Camere =
il 15=20
dicembre scorso, un testo scritto in un rigoroso ma criptico linguaggio=20
costituzionalese nel quale si spiega come mai il presidente della =
Repubblica ha=20
deciso di non firmare la cosiddetta Legge Gasparri sul riassetto del =
sistema=20
radiotelevisivo.<BR><BR>Speriamo che a questo sforzo di chiarezza e di=20
semplificazione da parte nostra corrisponda anche uno sforzo di onest=E0 =
da parte=20
dei giornalisti che saranno chiamati a commentare questo decreto,=20
indipendentemente dal loro colore politico.<BR><BR></SPAN>
<DIV style=3D"TEXT-ALIGN: right"><SPAN style=3D"FONT-STYLE: italic">* =
Carlo=20
Gubitosa</SPAN><BR><SPAN style=3D"FONT-STYLE: italic">Associazione=20
PeaceLink</SPAN><BR><SPAN style=3D"FONT-STYLE: italic">Telematica per la =
Pace -=20
volontariato dell'informazione</SPAN><BR><SPAN style=3D"FONT-STYLE: =
italic"><A=20
href=3D"
http://www.peacelink.it/" target=3D_blank><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: bold">
www.peacelink.it</SPAN></A> - =
info@???<BR><BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: bold"></SPAN>
<DIV style=3D"TEXT-ALIGN: center"><SPAN style=3D"FONT-WEIGHT: =
bold"><BR>IL MESSAGGIO=20
DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ALLE CAMERE</SPAN><BR></DIV>
<DIV style=3D"TEXT-ALIGN: left"><BR>[Il testo ufficiale del messaggio di =
Ciampi =E8=20
riportato con un carattere tipografico normale, mentre i pezzi =
'tradotti' sono=20
riportati all'interno di linee tratteggiate dopo la scritta=20
'TRADUZIONE']<BR><BR>Signori Parlamentari, <BR><BR>in data 5 dicembre =
2003, mi =E8=20
stata inviata per la promulgazione la legge: 'Norme di principio in =
materia di=20
assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI-Radiotelevisione =
italiana Spa,=20
nonch=E9 delega al Governo per l'emanazione del testo unico della=20
radiotelevisione', approvata dalla Camera dei Deputati il 3 aprile 2003, =
modificata dal Senato il 22 luglio 2003, nuovamente modificata dalla =
Camera dei=20
Deputati il 2 ottobre 2003 ed approvata in via definitiva dal Senato il =
2=20
dicembre 2003. <BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Signori=20
Parlamentari, il 5 dicembre 2003 mi e' stato richiesto di firmare la =
cosiddetta=20
'Legge Gasparri', arrivata sul mio tavolo dopo essere passata due volte =
dalla=20
Camera e dal Senato.<BR>---------------------<BR><BR>Il relativo disegno =
di=20
legge era stato presentato dal Governo alla Camera dei Deputati il 25 =
settembre=20
2002. Successivamente, il 20 novembre 2002, era sopraggiunta la sentenza =
della=20
Corte costituzionale n. 466 che dichiarava la 'illegittimit=E0 =
costituzionale=20
dell'articolo 3, comma 7, della legge 31 luglio 1997, n. 249 =
(Istituzione della=20
Autorit=E0 per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle =
telecomunicazioni e radiotelevisivo), nella parte in cui non prevede la=20
fissazione di un termine finale certo, e non prorogabile, che comunque =
non=20
oltrepassi il 31 dicembre 2003, entro il quale i programmi irradiati =
dalle=20
emittenti eccedenti i limiti di cui al comma 6 dello stesso articolo 3, =
devono=20
essere trasmessi esclusivamente via satellite o via cavo'.=20
<BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: La prima stesura di questa =
legge e'=20
avvenuta nel settembre 2002, e io ho dovuto decidere se firmarla o meno =
nel=20
dicembre 2003. Durante questi quindici mesi pero' e' successo qualcosa. =
Il 20=20
novembre 2002 la Corte Costituzionale ha emesso la sentenza numero 466, =
che=20
dichiarava illegittimo e incostituzionale un passaggio di una legge =
promulgata=20
dal governo di centrosinistra, la legge 249 del 31 luglio 1997. Questa =
legge=20
stabiliva che uno stesso gruppo non puo' avere pi=F9 del 20 per cento =
delle reti=20
televisive. Tuttavia, siccome in Italia c'erano dei soggetti che =
superavano=20
questo limite, e siccome sarebbe stato illiberale chiudere da un giorno=20
all'altro le reti televisive 'in eccesso', in quella legge si e' deciso =
anche di=20
stabilire un 'periodo transitorio' durante il quale il limite del 20 per =
cento=20
non sarebbe stato applicato, a condizione che le trasmissioni fossero =
effettuate=20
contemporaneamente su 'frequenze terrestri' e via satellite. In questo =
modo il=20
mercato !<BR> della<BR>televisione satellitare avrebbe avuto un =
tempo=20
sufficiente per espandersi e 'accogliere' anche le emittenti 'fuori =
quota'. Ma=20
allora dov'era il problema di costituzionalita' di questa legge? La =
Corte=20
Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge 249/97 perche' non ha=20
stabilito un limite a questo 'periodo transitorio'. Il precedente =
governo, in=20
poche parole, ha dimenticato in quella legge di determinare una 'data di =
scadenza' certa, oltre la quale far rispettare inderogabilmente il =
limite del 20=20
per cento.<BR>---------------------<BR><BR>La data del 31 dicembre 2003 =
era gi=E0=20
stata indicata, come termine per la cessazione del regime transitorio di =
cui=20
all'articolo 3, settimo comma, della legge n. 249 del 1997, =
dall'Autorit=E0 per le=20
garanzie delle comunicazioni (Deliberazione n. 346 del 7 agosto 2001).=20
<BR><BR>Detto articolo 3 rinvia ai limiti fissati dal sesto comma =
dell'articolo=20
2 della stessa legge n. 249, l=E0 dove si stabilisce che ad uno stesso =
soggetto o=20
a soggetti controllati o collegati 'non possono essere rilasciate =
concessioni n=E9=20
autorizzazioni che consentano di irradiare pi=F9 del venti per cento=20
rispettivamente delle reti televisive o radiofoniche analogiche e dei =
programmi=20
televisivi o radiofonici numerici, in ambito nazionale, trasmessi su =
frequenze=20
terrestri, sulla base del piano delle=20
frequenze'.<BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Secondo la Corte =
Costituzionale questa scadenza improrogabile e' il 31 dicembre 2003, =
e la=20
scelta di questa data e' legata ad una decisione dell'Autorita' per le =
garanzie=20
delle comunicazioni. Quattro anni dopo la legge 249, che stabiliva il =
limite del=20
20 per cento sulla concentrazione di reti televisive, l''Authority' per =
le=20
comunicazioni, con una deliberazione del 7 agosto 2001, ha determinato =
la=20
conclusione del 'periodo transitorio', che deve considerarsi terminato =
il 31=20
dicembre 2003. A partire da questa data le emittenti 'fuori quota' =
devono=20
spostare le loro trasmissioni su altri sistemi, diversi dalla =
trasmissione=20
'analogica terrestre', che e' quella con cui attualmente riceviamo sulle =
antenne=20
dei nostri palazzi tutti i canali televisivi non satellitari. La legge =
non=20
ammette sconti, e quindi i gruppi televisivi che non si sono organizzati =
per=20
tempo nei sei anni di 'periodo transitorio' (1997/2003) devono comunque=20
rispettare il limite del 20 per cento trasfe!<BR> rendo i<BR>loro =
programmi=20
'fuori quota' su altri canali di=20
trasmissione.<BR>---------------------<BR><BR>La sentenza della Corte n. =
466 del=20
20 novembre 2002 muove dalla considerazione della situazione di fatto =
allora=20
esistente che, a suo giudizio, 'non garantisce... l'attuazione del =
principio del=20
pluralismo informativo esterno, che rappresenta uno degli 'imperativi'=20
ineludibili emergenti dalla giurisprudenza costituzionale in materia'.=20
<BR><BR>Nell'ultima delle considerazioni in diritto, la Corte precisa =
che 'la=20
presente decisione, concernente le trasmissioni televisive in ambito =
nazionale=20
su frequenze terrestri analogiche, non pregiudica il diverso futuro =
assetto che=20
potrebbe derivare dallo sviluppo della tecnica di trasmissione digitale=20
terrestre, con conseguente aumento delle risorse tecniche=20
disponibili'.<BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Nel novembre =
2002,=20
dopo 5 anni e 4 mesi di 'periodo transitorio', la Corte Costituzionale =
descrive=20
una situazione che non garantisce il pluralismo informativo, e decide =
che la=20
mancata indicazione di una data limite per il regime transitorio =
rappresenta una=20
violazione della Costituzione Repubblicana. La Corte ci tiene a =
precisare che a=20
suo giudizio questa decisione non potra' influire in alcun modo =
sull'assetto=20
futuro del sistema radiotelevisivo. Nella sentenza 466/2002 la Corte=20
Costituzionale parla anche dei cambiamenti introdotti dalle cosiddette=20
trasmissioni in 'digitale terrestre', che permetteranno di far viaggiare =
su una=20
stessa frequenza televisiva piu' canali in contemporanea, ampliando lo =
spazio=20
disponibile per le trasmissioni video.<BR>--------------------- =
<BR><BR>Dalla=20
sentenza - i cui contenuti essenziali sono stati richiamati dai =
Presidenti della=20
Autorit=E0 per le garanzie nelle comunicazioni e dall'Autorit=E0 garante =
della=20
concorrenza e del mercato, nelle audizioni rese alle Commissioni riunite =
VII e=20
IX della Camera dei Deputati il 10 settembre 2003 - discende, pertanto, =
che, per=20
poter considerare maturate le condizioni del diverso futuro assetto =
derivante=20
dall'espansione della tecnica di trasmissione digitale terrestre e, =
quindi, per=20
poter giudicare superabile il limite temporale fissato nel dispositivo, =
deve=20
necessariamente ricorrere la condizione che sia intervenuto un effettivo =
arricchimento del pluralismo derivante da tale espansione.=20
<BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Questo aumento degli spazi=20
disponibili per le trasmissioni televisive, pero', non deve essere =
solamente un=20
annuncio o una possibilita' tecnica. Per ritenere superata la scadenza =
del 31=20
dicembre 2003, che segna la fine delle trasmissioni 'fuori quota' oltre =
la=20
soglia del 20 per cento, ci sarebbe stato bisogno di un allargamento =
effettivo=20
degli spazi televisivi, che si avra' solamente in futuro quando un =
sufficiente=20
numero di famiglie potra' concretamente accedere alle trasmissioni in =
'digitale=20
terrestre'.<BR>---------------------<BR><BR>La legge a me inviata si fa =
carico=20
di questo problema. Le norme che disciplinano l'aspetto sopra =
considerato sono=20
contenute nell'articolo 25, il cui primo comma stabilisce che, entro il =
31=20
dicembre 2003, dovranno essere rese attive reti televisive digitali =
terrestri,=20
ponendo, in particolare, a carico della societ=E0 concessionaria del =
servizio=20
pubblico (secondo comma) l'obbligo di predisporre impianti (blocchi di=20
diffusione) che consentano il raggiungimento del cinquanta per cento =
della=20
popolazione entro il 1o gennaio 2004 e del settanta per cento entro il =
1o=20
gennaio 2005. L'articolo 25, terzo comma, stabilisce, inoltre, che =
'l'Autorit=E0=20
per le garanzie nelle comunicazioni, entro i 12 mesi successivi al 31 =
dicembre=20
2003, svolge un esame della complessiva offerta dei programmi televisivi =
digitali terrestri allo scopo di accertare: a) la quota di popolazione =
raggiunta=20
dalle nuove reti digitali terrestri; b) la presenza sul mercato di =
decoder a=20
prezzi accessibili; c) l'effettiva o!<BR> fferta<BR>al pubblico su =
tali=20
reti anche di programmi diversi da quelli diffusi dalle reti=20
analogiche'.<BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: La 'Legge =
Gasparri'=20
affronta la questione del pluralismo e dell'allargamento dell'offerta=20
televisiva. L'articolo 25 della Legge stabilisce che la Rai, societa'=20
concessionaria del servizio televisivo pubblico, dovra' costruire con i =
soldi=20
del canone e dei ricavi pubblicitari gli impianti di diffusione per la=20
trasmissione in 'digitale terrestre'. I segnali di questi impianti =
dovranno=20
raggiungere il 50 per cento della popolazione entro il primo gennaio =
prossimo, e=20
il 70 per cento entro il primo gennaio 2005. Lo stesso articolo della =
Legge=20
Gasparri stabilisce che entro il 31 dicembre 2004 bisognera' verificare =
lo=20
sviluppo del digitale terrestre, analizzando la quota di popolazione =
raggiunta,=20
la disponibilita' di decoder a prezzi abbordabili e l'effettiva offerta =
al=20
pubblico di programmi diversi da quelli diffusi attraverso gli altri =
canali di=20
trasmissione.<BR>---------------------<BR><BR>Ci=F2 premesso, ritengo di =
dover=20
formulare alcune osservazioni in merito alla compatibilit=E0 di talune=20
disposizioni della legge in esame con la sentenza n. 466/2002 della =
Corte=20
Costituzionale. <BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Anche se la =
'Legge=20
Gasparri' prevede la creazione di una rete digitale terrestre e un =
allargamento=20
dell'offerta televisiva, ritengo comunque di dover fare delle =
osservazioni,=20
perche' a mio avviso alcuni passaggi di questa legge non sono =
compatibili con la=20
sentenza 466/2002 della Corte=20
Costituzionale.<BR>---------------------<BR><BR>Una prima osservazione =
riguarda=20
il termine massimo assegnato all'Autorit=E0 per effettuare detto esame: =
'entro i=20
dodici mesi successivi al 31 dicembre 2003' (articolo 25, terzo comma). =
Questo=20
lasso di tempo - molto ampio rispetto alle presumibili occorrenze della =
verifica=20
- si traduce, di fatto, in una proroga del termine finale indicato dalla =
Corte=20
Costituzionale. <BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Secondo la =
'Legge=20
Gasparri', c'e' tempo fino al 31 dicembre 2004 per verificare =
l'effettivo=20
allargamento dell'offerta televisiva, un ampliamento che potrebbe far =
rientrare=20
nella quota del 20 per cento alcune trasmissioni televisive attualmente =
'fuori=20
quota'. Ma non e' possibile aspettare fino al 31 dicembre 2004 per =
stabilire chi=20
supera la quota massima di trasmissioni consentite, dal momento che e' =
la Corte=20
Costituzionale ad aver stabilito una data limite: il 31 dicembre 2003. =
Anche se=20
in futuro ci sara' un panorama televisivo piu' ampio, in base al =
panorama=20
televisivo attuale ed entro il 31 dicembre 2003 bisogna decidere chi ha =
il=20
diritto di trasmettere e chi no.<BR>---------------------<BR><BR>Una =
seconda=20
osservazione concerne i poteri riconosciuti alla Autorit=E0: questa, =
entro i=20
trenta giorni successivi al completamento dell'accertamento, invia una =
relazione=20
al Governo e alle competenti Commissioni parlamentari, 'nella quale =
verifica se=20
sia intervenuto un effettivo ampliamento delle offerte disponibili e del =
pluralismo nel settore televisivo ed eventualmente formula proposte di=20
interventi diretti a favorire l'ulteriore incremento dell'offerta di =
programmi=20
televisivi digitali terrestri e dell'accesso ai medesimi' (articolo 25, =
terzo=20
comma). Ne deriva che, se l'Autorit=E0 dovesse accertare, entro il =
termine=20
assegnatole, che le suesposte condizioni (raggiungimento della =
prestabilita=20
quota di popolazione da parte delle nuove reti digitali terrestri; =
presenza sul=20
mercato di decoder a prezzi accessibili; effettiva offerta al pubblico =
su tali=20
reti anche di programmi diversi da quelli diffusi dalle reti analogiche) =
non si=20
sono verificate, non si avrebbe alcuna conseguenza c!<BR> erta.=20
La<BR>legge, infatti, non fornisce indicazioni in ordine al tipo e agli =
effetti=20
dei provvedimenti che dovrebbero seguire all'eventuale esito negativo=20
dell'accertamento. <BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: La =
'Legge=20
Gasparri' parla di una verifica sull'ampliamento dell'offerta =
televisiva, e=20
stabilisce che questa verifica va effettuata entro il 31 dicembre 2004. =
Ma che=20
succede se questa verifica dara' un esito negativo? Che provvedimenti =
verranno=20
attuati se il panorama televisivo non si sara' allargato, e se le =
promesse di=20
pluralismo del 'digitale terrestre' non verranno mantenute? La 'Legge =
Gasparri'=20
non lo stabilisce, e non fornisce nessuna indicazione sulle operazioni =
da=20
effettuare se il digitale terrestre non raggiungera' le quote di =
popolazione=20
previste, se non saranno disponibili sul mercato dei decoder a prezzi=20
accessibili o se sui canali del 'digitale terrestre' non ci sara' una =
effettiva=20
offerta al pubblico di programmi diversi da quelli diffusi dalle reti=20
analogiche.<BR>---------------------<BR><BR>Si consideri, inoltre, che =
il=20
paragrafo 11, penultimo capoverso, delle considerazioni in diritto della =
sentenza n. 466, recita: 'D'altro canto, la data del 31 dicembre 2003 =
offre=20
margini temporali all'intervento del legislatore per determinare le =
modalit=E0=20
della definitiva cessazione del regime transitorio di cui al comma 7=20
dell'articolo 3 della legge n. 249 del=20
1997'.<BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Non e' possibile =
affermare=20
che le televisioni 'fuori quota' hanno avuto poco tempo per organizzarsi =
entro=20
il 31 dicembre 2003, perche' gia' il 20 novembre 2002 la sentenza 466 =
della=20
Corte Costituzionale stabiliva che la scelta di questa 'data limite' =
offriva dei=20
margini temporali sufficienti per stabilire le modalita' di passaggio =
dal regime=20
transitorio a quello definitivo, nel quale non sarebbero piu' state =
tollerate=20
trasmissioni in esubero rispetto al tetto massimo del 20 per=20
cento.<BR>---------------------<BR><BR>Ne consegue che il 1=B0 gennaio =
2004 pu=F2=20
essere considerato come il dies a quo non di un nuovo regime =
transitorio, ma=20
dell'attuazione delle predette modalit=E0 di cessazione del regime =
medesimo, che=20
devono essere determinate dal Parlamento entro il 31 dicembre 2003. Si =
rende,=20
inoltre, necessario indicare il dies ad quem e, cio=E8, il termine di =
tale fase di=20
attuazione. <BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Quindi il primo =
gennaio=20
2004 non puo' essere considerato il 'giorno di partenza' di un nuovo =
regime=20
transitorio, ma dev'essere il giorno a partire dal quale vengono attuate =
concretamente le modalita' di cessazione dell'attuale regime =
transitorio, che=20
consente in via temporanea le trasmissioni che superano la soglia del 20 =
per=20
cento. Il modo in cui si dovra' passare al regime definitivo dovra' =
essere=20
stabilito dal Parlamento entro il 31 dicembre 2003. E' necessario =
inoltre=20
determinare il 'giorno di arrivo', e cioe' la data massima in cui sara'=20
definitivamente completato il passaggio dal regime transitorio a quello=20
definitivo.<BR>---------------------<BR><BR>Tutto ci=F2 detto in =
relazione alla=20
compatibilit=E0 delle succitate disposizioni della legge in esame con la =
sentenza=20
n. 466 del 20 novembre 2002, non posso esimermi dal richiamare =
l'attenzione del=20
Parlamento su altre parti della legge che - per quanto attiene al =
rispetto del=20
pluralismo dell'informazione - appaiono non in linea con la =
giurisprudenza della=20
Corte Costituzionale. <BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Fin =
qui ho=20
parlato dell'incompatibilita' tra la 'Legge Gasparri' e la sentenza =
466/2002=20
della Corte Costituzionale, ma non posso fare a meno di dire anche altre =
cose.=20
Il Parlamento dovrebbe fare attenzione anche ad altre parti di questa =
legge che=20
sono distanti dalle indicazioni della Corte Costituzionale per quanto =
riguarda=20
il rispetto del pluralismo =
dell'informazione.<BR>---------------------<BR><BR>Si=20
consideri, a tale proposito, che la sentenza della Corte Costituzionale =
n. 826=20
del 1988 poneva come un imperativo la necessit=E0 di garantire 'il =
massimo di=20
pluralismo esterno, onde soddisfare, attraverso una pluralit=E0 di voci=20
concorrenti, il diritto del cittadino all'informazione'. E ancora, nella =
sentenza n. 420 del 1994, la stessa Corte sottolineava =
l'indispensabilit=E0 di=20
'un'idonea disciplina che prevenga la formazione di posizioni =
dominanti'.=20
<BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Nel 1988 la sentenza n. 826 =
della=20
Corte Costituzionale dichiarava la necessit=E0 di garantire nel settore =
dei media=20
non un semplice pluralismo, ma 'il massimo di pluralismo', necessario =
per=20
soddisfare il diritto all'informazione dei cittadini 'attraverso una =
pluralit=E0=20
di voci concorrenti'. Nella sentenza n. 420 del 1994, la stessa Corte=20
sottolineava l'indispensabilit=E0 di 'un'idonea disciplina che prevenga =
la=20
formazione di posizioni dominanti'. =
<BR>---------------------<BR><BR>Nell'ambito=20
dei principi fissati dalla richiamata giurisprudenza della Corte =
Costituzionale=20
si =E8 mosso il messaggio da me inviato alle Camere il 23 luglio 2002.=20
<BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Io stesso mi sono esposto =
in prima=20
persona su questi temi, con un messaggio inviato alle Camere il 23 =
luglio 2002,=20
nel quale ho affermato che un 'dato essenziale della normativa in vigore =
=E8 il=20
divieto di posizioni dominanti, considerate di per s=E9 ostacoli =
oggettivi=20
all'effettivo esplicarsi del =
pluralismo'.<BR>---------------------<BR><BR>Per=20
quanto riguarda la concentrazione dei mezzi finanziari, il sistema =
integrato=20
delle comunicazioni (SIC) - assunto della legge in esame come base di=20
riferimento per il calcolo dei ricavi dei singoli operatori di =
comunicazione -=20
potrebbe consentire, a causa della sua dimensione, a chi ne detenga il =
20 per=20
cento (articolo 15, secondo comma, della legge) di disporre di strumenti =
di=20
comunicazione in misura tale da dar luogo alla formazione di posizioni=20
dominanti. <BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Fino ad ora la =
legge ha=20
stabilito il limite del 20 per cento come la percentuale massima del =
settore=20
televisivo che puo' essere controllata da un unico soggetto. Adesso la =
'Legge=20
Gasparri' propone di mantenere questa soglia, ma calcolando questa =
percentuale=20
su un'altra base di riferimento. Questa nuova base di riferimento non e' =
piu' il=20
solo settore televisivo, ma il 'Sistema Integrato delle Comunicazioni' =
(SIC). Il=20
SIC, in base alla definizione contenuta nella 'Legge Gasparri', e' 'il =
settore=20
economico che comprende le imprese radiotelevisive e quelle di =
produzione e=20
distribuzione, qualunque ne sia la forma tecnica, di contenuti per =
programmi=20
televisivi o radiofonici; le imprese dell'editoria quotidiana, =
periodica,=20
libraria, elettronica, anche per il tramite di INTERNET; le imprese di=20
produzione e distribuzione, anche al pubblico finale, delle opere=20
cinematografiche; le imprese fonografiche; le imprese di pubblicit=E0, =
quali che=20
siano il mezzo o le modalit=E0 di<BR>diffusione'. <BR>Il limite massimo =
del 20 per=20
cento, calcolato sul solo settore televisivo, puo' essere sufficiente a=20
scongiurare la formazione di posizioni dominanti. Il SIC, invece, =
e' molto=20
piu' esteso, e potrebbe essere sufficiente controllare il solo 20 per =
cento di=20
questo 'sistema integrato' per disporre di strumenti di comunicazione=20
sufficienti a creare delle posizioni dominanti nel settore dei=20
media.<BR>---------------------<BR><BR>Quanto al problema della raccolta =
pubblicitaria, si richiama la sentenza della Corte costituzionale n. 231 =
del=20
1985 che, riprendendo principi affermati in precedenti decisioni, =
richiede che=20
sia evitato il pericolo 'che la radiotelevisione, inaridendo una =
tradizionale=20
fonte di finanziamento della libera stampa, rechi grave pregiudizio ad =
una=20
libert=E0 che la Costituzione fa oggetto di energica tutela'.=20
<BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Riguardo alla raccolta=20
pubblicitaria, concordo con la Corte Costituzionale nell'affermare che =
oggi la=20
pubblicita' e' troppo concentrata sulla televisione a discapito della =
carta=20
stampata, e che questo progressivo spostamento degli investimenti =
pubblicitari=20
dai giornali al piccolo schermo rischia di compromettere la liberta' di =
stampa=20
garantita dalla Costituzione.<BR>---------------------<BR><BR>Si rende, =
infine,=20
indispensabile espungere dal testo della legge il comma 14 dell'articolo =
23, che=20
rende applicabili alla realizzazione di reti digitali terrestri le =
disposizioni=20
del decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 198, del quale la Corte=20
costituzionale ha dichiarato l'illegittimit=E0 costituzionale con la =
sentenza n.=20
303 del 25 settembre/1=B0 ottobre 2003. Per la stessa ragione, va =
soppresso il=20
riferimento al predetto decreto legislativo dichiarato incostituzionale, =
contenuto nell'articolo 5, primo comma, lettera l) e nell'articolo 24, =
terzo=20
comma. <BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Per finire, faccio =
notare=20
che la 'Legge Gasparri', nel descrivere le regole da adottare per la=20
realizzazione di reti digitali terrestri, fa riferimento per tre volte =
al=20
decreto legislativo 198 del 4 settembre 2002, con cui si sono stabilite=20
'disposizioni volte ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture =
di=20
telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del =
Paese'.=20
C'e' solo un piccolo problema: quel decreto legislativo e' stato =
dichiarato=20
illegittimo da parte della Corte Costituzionale, con la sentenza n.=20
303/2003.<BR>---------------------<BR><BR>Per i motivi innanzi =
illustrati,=20
chiedo, alle Camere - a norma dell'articolo 74, primo comma, della =
Costituzione=20
- una nuova deliberazione in ordine alla legge a me trasmessa il 5 =
dicembre=20
2003. <BR><BR>---------------------<BR>TRADUZIONE: Per questi motivi non =
e'=20
possibile approvare la 'Legge Gasparri' cosi' com'e', ma il Parlamento =
dovra'=20
lavorare ancora un po' sul testo di questa legge, per rimuovere tutti =
gli=20
aspetti di questa normativa che entrano in conflitto con la=20
Costituzione.<BR>---------------------<BR><BR></DIV></DIV></FONT></DIV></=
BODY></HTML>
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