[ssf] MIGRANTI: 31 gennaio

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Author: simona zoni
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Subject: [ssf] MIGRANTI: 31 gennaio
Costruiamo insieme a partire dai territori la giornata di mobilitazione
nazionale del 31 gennaio

Libertà e diritti per i migranti
No alla guerra permanente
Per la chiusura dei centri di detenzione
Per la regolarizzazione di tutti i migranti
Per il riconoscimento del diritto di asilo


L'opposizione sociale alle politiche europee e nazionali che negano ai
migranti il diritto
all'esistenza, riducendoli a merce da lavoro, che propongono un modello di
cittadinanza binario,
separato e escludente che produce e riproduce processi di
clandestinizzazione dei migranti (ma non solo), non
è morta in questi mesi, ma ha stentato ad uscire da una forte frammentazione
e a trovare una visibilità
nazionale. La giornata di mobilitazione del 31 gennaio lanciata a Parigi su
una piattaforma molto articolata,
che vede al centro del ragionamento le frontiere e la libera circolazione,
permette di riavviare un percorso
unitario ricompositivo e coordinato di sensibilizzazione e di mobilitazione
di massa
coinvolgendo il numero più ampio possibile di migranti, organizzazioni della
società civile,
associazioni antirazziste, sindacati, partiti, personalità, cittadini,
uomini e donne per rivendicare
una diversa politica dell'immigrazione in Italia ed in Europa. Questo
percorso noi pensiamo debba però
partire dai territori.
Rimarcando la necessità di ricreare e valorizzare luoghi rappresentativi del
movimento che assumano e
facciano proprie le riflessioni e l'azione politica dei e con i migranti,
come assemblea romana (che si è
riunita lunedì 15 dicembre) assumiamo la data del 31 gennaio nello spirito
della costruzione di un percorso
che sfoci in un'indizione di una giornata coordinata a livello nazionale.
Non pensiamo che sia possibile oggi decidere di organizzare una
manifestazione nazionale a Roma per il
31 gennaio, perché non abbiamo oggi una sufficiente garanzia di poter
scendere in piazza numerosi, ma
proponiamo di verificare città per città, territorio per territorio la
possibilità di costruirla.
Crediamo, invece, nell'efficacia di iniziative di mobilitazione diffuse e
articolate su piattaforme che
consentano di legare la dimensione europea proposta a Parigi con le
specificità delle situazioni locali.
Crediamo anche che, soprattutto in questa fase, vada affrontata una seria
riflessione sulla relazione che
lega le condizioni dei migranti, la guerra interna e il dispositivo della
guerra preventiva.
La guerra permanente ha ottenuto il suo primo trofeo, ma non cesserà perché
è nata dalla crisi economica,
sociale e politica del neoliberismo e dalla perdita della sua legittimità.
La costruzione ideologica della
"irriducibilità delle culture", dell' "altro come nemico", dello scontro tra
civiltà, dell' equazione
tra islam e terrorismo continuerà a cancellare i diritti, in primo luogo il
diritto di asilo, e a
criminalizzare il dissenso.
A Roma alcuni compagni kurdi, sostenuti dall'intera comunità, avvieranno a
metà gennaio una forte protesta
per riproporre con forza, a partire dalla loro condizione, la rivendicazione
di una tutela reale e
piena del diritto di asilo e il riconoscimento della questione kurda,
proprio mentre si discute
dell'entrata della Turchia nell'Unione Europea.
Assumendo la loro proposta, pensiamo di farla vivere, di arricchirla e di
comunicarla costruendo una
mobilitazione, in cui differenti iniziative e azioni già in preparazione,
confluiranno nella giornata del
31 gennaio. Intendiamo centrare la nostra iniziativa sulla garanzia del
diritto di asilo e sui temi della
cittadinanza. Sui temi del diritto alla casa, al reddito, all'abitare, alla
partecipazione, al voto,
abbiamo lavorato in questi mesi e con questi contenuti vogliamo portare il
nostro contributo alla piattaforma
del 31 gennaio.
Nel frattempo verificheremo con i compagni del Sud l'opportunità di far
diventare questa piazza un luogo
di mobilitazione nazionale che raccolga i momenti di lotta fin qui condotti
e per avviare un nuovo percorso
ricostituivo del movimento per la libertà e per i diritti dei migranti in
Italia.
Per costruire insieme questo percorso invitiamo tutte le realtà di
movimento, le organizzazioni
antirazziste, i singoli compagni a discutere con noi a Roma il 10 gennaio
presso lo Snia Viscosa alle ore
13,00. Per questo proponiamo che le due giornate di seminario proposte dal
tavolo di continuità del Forum
Sociale europeo per il 10 e 11 gennaio si svolgano a Roma in modo da
facilitare la partecipazione dal Nord,
dal Centro e dal Sud Italia.

Acrobax
Ararat
Arci Roma
Associazione Dromomania
Comitato immigrati di Roma
Commissione Immigrazione di Rifondazione Comunista Roma
Cooperativa Rom Bosnia-Herzegovina
Coordinamento cittadino di lotta per la casa
Coordinamento Giuristi Democratici
Dipartimento nazionale immigrazione di Rifondazione Comunista
Disobbedienti Roma
Federazione di Rifondazione Comunista di Roma
Lunaria
Senzaconfine
Servizio Legale Immigrati
Vittorio Occupato