[Cerchio] Omicidi familiari

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Author: leonid ilijc brezhnev
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Subject: [Cerchio] Omicidi familiari
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Omicidi familiari
Ci vuole un tab=F9


Per una decina di anni ho lavorato in Psichiatria e ho avuto a che fare=20
anche con persone che provenivano dai manicomi giudiziari. Gli ospiti di=20
questi istituti si possono suddividere pi=F9 o meno in tre grandi categorie.=
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La maggior parte sono malati psichiatrici (quasi sempre con una storia di=20
degenze e di ricoveri in strutture "civili" alle spalle) condannati per=20
reati pi=F9 o meno gravi. Poi ci sono i simulatori (che dopo un po'=20
sbarellano anche loro o ritornano in carcere). Ed infine gli assassini per=
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un giorno, quelli senza precedenti psichiatrici o penali, che finiscono in=
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manicomio criminale dopo aver ucciso qualcuno (generalmente familiari o=20
conviventi) in seguito ad un litigio o a quel che si chiama "un raptus di=20
violenza". La maggior parte di questi delitti avvengono peraltro sotto=20
l'effetto di alcool e psicofarmaci, molto pi=F9 raramente sotto l'effetto di=
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droghe illegali (e MAI sotto l'effetto di cannabis).
Un omicidio di questo genere sembra essere quello di Marie Trintignant=20
morta dopo le percosse ricevute dal fidanzato Bertrand Cantat, leader dei=20
Noir Desir.
Questo genere di delitti familiari avvengono in genere per effetto di due=20
fattori. Il primo =E8 la disponibilit=E0 di armi. "L'ora del scemo viene a=
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tutti", dicono al mio paese - e se si ha un bel revolver o un bel fucile a=
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disposizione la cosa pu=F2 diventare maledettamente pericolosa. =C8 per=
questo=20
che gli USA hanno il pi=F9 alto tasso di omicidi del mondo: la maggior parte=
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sono l'esito fatale di liti tra familiari e conoscenti. Ed =E8 per questo=
che=20
in tutto il mondo i poliziotti sono in testa alla triste classifica delle=20
violenze domestiche gli uomini armati sono sempre pericolosi. A questo=20
proposito il caso degli sbirri =E8 emblematico: gi=E0 alla fine degli anni=
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Settanta, la rivista americana "Psychology Today" pubblic=F2 un lungo=20
articolo (uscito poi anche nell'edizione italiana "Psicologia=20
Contemporanea") sulla vita familiare dei poliziotti, partendo da una serie=
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di ricerche apparse negli anni precedenti su varie pubblicazioni=20
specialistiche. Il quadro emerso dall'articolo era assolutamente=20
agghiacciante. I poliziotti erano la categoria professionale con il pi=F9=20
alto tasso percentuale di separazioni e di divorzi e numerose statistiche=20
registravano una frequenza di violenze familiari contro i coniugi, i figli=
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e i genitori superiore a qualunque altro gruppo sociale (compresi quelli=20
comunemente ritenuti pi=F9 a rischio, come gli ex detenuti e i reduci del=20
Vietnam). Tra i tratti patologici che venivano associati alla condizione=20
professionale degli agenti, gli psicologi indicavano in primis l'incapacit=
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di controllare i propri impulsi violenti e distruttivi, associata ad una=20
percezione personale di onnipotenza. Completavano l'inchiesta alcune=20
interviste anonime a mogli e figlie di poliziotti che raccontavano vite=20
fatte di paura. In questi vent'anni la situazione non =E8 cambiata. Anzi,=
nel=20
dossier di Amnesty International dedicato agli Stati Uniti (che indicava=20
nello strapotere della polizia USA una delle principali minacce per i=20
diritti civili) viene detto che negli ultimi anni si =E8 registrato un=20
aumento degli atti violenti dei poliziotti anche fuori dell'esercizio delle=
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proprie funzioni armi a parte, l'altro fattore =E8 il fatto che viene=20
comunque tollerato in genere un certo tasso di violenza all'interno delle=20
relazioni personali ed in particolare del rapporto uomo-donna. Il mondo =E8=
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pieno di veri uomini che mostrano la propria mascolinit=E0 a botte - e anche=
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di donne che pensano che un po' di maltrattamenti siano un segno di=20
virilit=E0. Queste cose sono tollerate negli ambienti underground e di=20
movimento meno che altrove, ma non =E8 che non succedano (ne conosciamo di=
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energumeni che regolano i propri conti a cazzotti e a testate - vero?)=20
invece, bisognerebbe farne un TAB=D9 (uno di quei tab=F9 semplici, un po' da=
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bambini che funzionano) MAI PI=D9 ALZARE LE MANI (se non per difendersi) per=
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un semplice motivo. Non solo perch=E9 la violenza =E8 una roba da sbirri e=
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perch=E9 il nostro tab=F9 accrescerebbe in generale la dolcezza del vivere=
(vi=20
immaginate come gi=E0 sarebbe tutta un'altra cosa la vita di movimento?), ma=
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anche perch=E9 a picchiare/a picchiarsi si rischia di far del male vero.=20
Morire per un urto o per una caduta =E8 dannatamente pi=F9 facile di quel=
che=20
si potrebbe pensare - poi si diventa assassini per un giorno e quando ci si=
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rende di quello che si =E8 fatto si va di fuori. Preveniamo il dolore -=20
facciamone un TAB=D9 pace, fratelli - pace.

peter punkk

PS se qualche anima candida dubitasse del tasso di omicidi familiari che=20
vedono come protagonisti dei poliziotti, consiglio la rilettura di=20
qualunque quotidiano del 22 ottobre scorso. Vi sono le cronache di 24 ore=20
di massacri familiari con undici vittime. La mattanza era iniziata il=20
pomeriggio del luned=EC a Reggio Emilia. R. F. aveva ucciso la moglie, dopo=
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averla torturata ustionandola con l'acido, poi la figlia e il fidanzato di=
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questa. A futura memoria, aveva ripreso tutto con una videocamera, suicidio=
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finale compreso. La sera dello stesso giorno, a Roma A. S. ha ucciso la=20
moglie appena andata a letto e poi si =E8 suicidato facendo harakiri. La=20
mattina dopo, invece, a Chieri in un allegro quartiere di villette che si=20
chiama Borgo Venezia (perch=E9 =E8 abitato da immigrati veneti che lo hanno=
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fatto diventare il pi=F9 forte bastione locale della Lega) M. A. a colpi di=
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pistola e di mitraglietta ha ucciso in pochi minuti l'ex moglie, il=20
cognato, la cognata, un'operaia, la suocera e due vicini. Per prepararsi=20
alla strage (pianificata in ogni dettaglio) si era fatto un mix di=20
psicofarmaci - ha preso insieme sedativi ed eccitanti, come i piloti=20
americani in Afganistan.
Le armi che hanno ucciso queste persone erano tutte detenute legalmente e i=
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loro proprietari avevano tutti il porto d'armi. I tre assassini erano un ex=
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colonnello della Guardia di Finanza (R. F.), un maresciallo dei carabinieri=
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(A. S.) e una ex guardia giurata ( M. A.). Tre poliziotti.


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<h2><b>Omicidi familiari<br>
Ci vuole un tab=F9<br><br>
</b></h2>Per una decina di anni ho lavorato in Psichiatria e ho avuto a
che fare anche con persone che provenivano dai manicomi giudiziari. Gli
ospiti di questi istituti si possono suddividere pi=F9 o meno in tre grandi
categorie. La maggior parte sono malati psichiatrici (quasi sempre con
una storia di degenze e di ricoveri in strutture "civili" alle
spalle) condannati per reati pi=F9 o meno gravi. Poi ci sono i simulatori
(che dopo un po' sbarellano anche loro o ritornano in carcere). Ed infine
gli assassini per un giorno, quelli senza precedenti psichiatrici o
penali, che finiscono in manicomio criminale dopo aver ucciso qualcuno
(generalmente familiari o conviventi) in seguito ad un litigio o a quel
che si chiama "un raptus di violenza". La maggior parte di
questi delitti avvengono peraltro sotto l'effetto di alcool e
psicofarmaci, molto pi=F9 raramente sotto l'effetto di droghe illegali (e
MAI sotto l'effetto di cannabis).<br>
Un omicidio di questo genere sembra essere quello di Marie Trintignant
morta dopo le percosse ricevute dal fidanzato Bertrand Cantat, leader dei
Noir Desir.<br>
Questo genere di delitti familiari avvengono in genere per effetto di due
fattori. Il primo =E8 la disponibilit=E0 di armi. "L'ora del scemo vien=
e
a tutti", dicono al mio paese - e se si ha un bel revolver o un bel
fucile a disposizione la cosa pu=F2 diventare maledettamente pericolosa. =C8
per questo che gli USA hanno il pi=F9 alto tasso di omicidi del mondo: la
maggior parte sono l'esito fatale di liti tra familiari e conoscenti. Ed
=E8 per questo che in tutto il mondo i poliziotti sono in testa alla triste
classifica delle violenze domestiche gli uomini armati sono sempre
pericolosi. A questo proposito il caso degli sbirri =E8 emblematico: gi=E0
alla fine degli anni Settanta, la rivista americana "Psychology
Today" pubblic=F2 un lungo articolo (uscito poi anche nell'edizione
italiana "Psicologia Contemporanea") sulla vita familiare dei
poliziotti, partendo da una serie di ricerche apparse negli anni
precedenti su varie pubblicazioni specialistiche. Il quadro emerso
dall'articolo era assolutamente agghiacciante. I poliziotti erano la
categoria professionale con il pi=F9 alto tasso percentuale di separazioni
e di divorzi e numerose statistiche registravano una frequenza di
violenze familiari contro i coniugi, i figli e i genitori superiore a
qualunque altro gruppo sociale (compresi quelli comunemente ritenuti pi=F9
a rischio, come gli ex detenuti e i reduci del Vietnam). Tra i tratti
patologici che venivano associati alla condizione professionale degli
agenti, gli psicologi indicavano in primis l'incapacit=E0 di controllare i
propri impulsi violenti e distruttivi, associata ad una percezione
personale di onnipotenza. Completavano l'inchiesta alcune interviste
anonime a mogli e figlie di poliziotti che raccontavano vite fatte di
paura. In questi vent'anni la situazione non =E8 cambiata. Anzi, nel
dossier di Amnesty International dedicato agli Stati Uniti (che indicava
nello strapotere della polizia USA una delle principali minacce per i
diritti civili) viene detto che negli ultimi anni si =E8 registrato un
aumento degli atti violenti dei poliziotti anche fuori dell'esercizio
delle proprie funzioni armi a parte, l'altro fattore =E8 il fatto che viene
comunque tollerato in genere un certo tasso di violenza all'interno delle
relazioni personali ed in particolare del rapporto uomo-donna. Il mondo =E8
pieno di veri uomini che mostrano la propria mascolinit=E0 a botte - e
anche di donne che pensano che un po' di maltrattamenti siano un segno di
virilit=E0. Queste cose sono tollerate negli ambienti underground e di
movimento meno che altrove, ma non =E8 che non succedano (ne conosciamo di
energumeni che regolano i propri conti a cazzotti e a testate - vero?)
invece, bisognerebbe farne un TAB=D9 (uno di quei tab=F9 semplici, un po' da
bambini che funzionano) MAI PI=D9 ALZARE LE MANI (se non per difendersi)
per un semplice motivo. Non solo perch=E9 la violenza =E8 una roba da sbirri
e perch=E9 il nostro tab=F9 accrescerebbe in generale la dolcezza del vivere
(vi immaginate come gi=E0 sarebbe tutta un'altra cosa la vita di
movimento?), ma anche perch=E9 a picchiare/a picchiarsi si rischia di far
del male vero. Morire per un urto o per una caduta =E8 dannatamente pi=F9
facile di quel che si potrebbe pensare - poi si diventa assassini per un
giorno e quando ci si rende di quello che si =E8 fatto si va di fuori.
Preveniamo il dolore - facciamone un TAB=D9 pace, fratelli - pace.
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peter punkk <br><br>
PS se qualche anima candida dubitasse del tasso di omicidi familiari che
vedono come protagonisti dei poliziotti, consiglio la rilettura di
qualunque quotidiano del 22 ottobre scorso. Vi sono le cronache di 24 ore
di massacri familiari con undici vittime. La mattanza era iniziata il
pomeriggio del luned=EC a Reggio Emilia. R. F. aveva ucciso la moglie, dopo
averla torturata ustionandola con l'acido, poi la figlia e il fidanzato
di questa. A futura memoria, aveva ripreso tutto con una videocamera,
suicidio finale compreso. La sera dello stesso giorno, a Roma A. S. ha
ucciso la moglie appena andata a letto e poi si =E8 suicidato facendo
harakiri. La mattina dopo, invece, a Chieri in un allegro quartiere di
villette che si chiama Borgo Venezia (perch=E9 =E8 abitato da immigrati
veneti che lo hanno fatto diventare il pi=F9 forte bastione locale della
Lega) M. A. a colpi di pistola e di mitraglietta ha ucciso in pochi
minuti l'ex moglie, il cognato, la cognata, un'operaia, la suocera e due
vicini. Per prepararsi alla strage (pianificata in ogni dettaglio) si era
fatto un mix di psicofarmaci - ha preso insieme sedativi ed eccitanti,
come i piloti americani in Afganistan. <br>
Le armi che hanno ucciso queste persone erano tutte detenute legalmente e
i loro proprietari avevano tutti il porto d'armi. I tre assassini erano
un ex colonnello della Guardia di Finanza (R. F.), un maresciallo dei
carabinieri (A. S.) e una ex guardia giurata ( M. A.). Tre poliziotti.
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