[Lecce-sf] report incontro con il prefetto

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Autor: Rosanna Mazzarello
Data:  
Asunto: [Lecce-sf] report incontro con il prefetto
il report di luca è perfetto.

aggiungerei soltanto che gli interventi di don raffaele sono stati preziosi
nel ribadire al prefetto (sempre più stupito, come dice luca, ma anche
disorientato e ansimante nel correre dietro a tutto ciò che gli si
comunicava stamattina. era evidente che non aveva ancora preso visione di
alcun dato relativo alla faccenda migranti, cpt, r.p.) la necessità di
riportare o meglio di instaurare in città un clima di collaborazione e di
dialogo e non certo di tensione e conflittualità, come vorrebbe qualcuno,
tra istituzioni e quanti sono impegnati in percorsi politico-sociali
differenti.

rosanna

----- Original Message -----
From: "luca ruberti" <loukas2@???>
To: <forumlecce@???>
Sent: Tuesday, July 01, 2003 5:59 PM
Subject: [Lecce-sf] report incontro con il prefetto


> una delegazione più ristretta di quella del 27 giugno (libera con d.

bruno,
> prc con m. belgioioso, lsf con r. mazzarello ed io) ha incontrato oggi il
> prefetto.
>
> ricordate le caratteristiche politiche del nostro impegno al fianco dei
> migranti, le iniziative di monitoraggio dei centri di permanenza

temporanea
> riconducibili alla campagna "né qui né altrove", l'impegno di 12 migranti

in
> una delicata vertenza contro il "regina pacis", sono state affrontate le
> seguenti questioni:
>
> 1.
> la questione logistica che interessa gli amici maghrebini in primis, data
> l'urgenza che ci aveva già portati ad anticipare l'incontro con il primo e
> veloce contatto del 27 giugno us (date cioè la scadenza comunque non

lontana
> del contratto di locazione della casa e le difficoltà riscontrate quanto

al
> vitto). questione correlata al bisogno di non ostacolare la presenza in

zona
> degli amici impegnati nella nota vertenza "regina pacis".
> il prefetto ed il suo vice dott. guidato si sono impegnati a verificare la
> disponibilità del comune di lecce nella prosecuzione di quanto finora
> assicurato, non senza aver ricordato - quanto al vitto - l'esistenza in
> città delle due mense gestite dal volontariato cattolico. questo passaggio
> ci ha poi introdotto al punto seguente.
>
> 2.
> è stato ricordato l'impegno assunto dal precedente prefetto di realizzare

un
> tavolo tra istituzioni per mettere in agenda l'istituzione di un

dormitorio
> e di una mensa pubblici.
> ed è stato chiesto al nuovo prefetto di assumere il medesimo impegno.
> si è dibattuto quindi sull'esistenza di qualche pur minima struttura
> presente in città, gestita dal volontariato, ed è stato inizialmente
> obiettato di non essere forse in presenza di un tale conclamato bisogno.
> ribattuta la necessità di uscire da una dimensione compassionevole per
> abbracciare decisamente quella del diritto ad una rete di protezione

sociale
> per *chiunque* (non solo migrante) si trovi in uno stato di bisogno e

fatto
> leva sulla condizione che da gennaio ad oggi qualunque cittadino

liberiano -
> tornando a lecce per riscuotere l'assegno di prima accoglienza
> spettantegli - deve sostenere (dormire cioè in stazione o in viale oronzo
> quarta.. della qual cosa è stato chiamato a dare conferma il vice questore
> presente), si è ottenuto il riconoscimento e l'impegno a mettere in agenda
> la questione. si tratti o meno di realizzare un tavolo.
> di questo - a mio avviso - dovremmo dare notizia a mezzo stampa, per
> vincolare pubblicamente la prefettura all'impegno assunto (varrebbe più di
> qualunque partecipazione a tavoli e tavolini territoriali..).
>
> 3.
> ribadita la natura pacifica e nonviolenta del nostro impegno politico,
> abbiamo comunque rivendicato prospettive di impegno radicale ed
> intransigente, respingendo per questo qualunque pretestuoso ed improbabile
> teorema tanto in voga che vorrebbe criminalizzata ogni forma di dissenso.
> lamentata l'esclusione programmata del migrante ed il mancato rispetto di
> quei pochi ''diritti'' riconosciutigli, considerato quindi il caso dei
> profughi trattenuti giorni addietro nel centro d. tonino bello di otranto
> senza possibilità di contatto alcuno con legali o con "medici senza
> frontiere", assimilato peraltro al caso di 58 pakistani trattenuti
> impropriamente nel "regina pacis" senza assistenza legale (anche di questo

è
> stato chiamato a testimone il vicequestore presente anche quel fatidico
> 30.11.2002), è stata riscossa l'attenzione (stupita) del prefetto e
> l'impegno a vigilare affinché queste cose non si ripropongano.
> ciò avvenuto, da parte nostra è stato comunque rilanciato l'impegno a
> monitorare i cpt con l'unica prospettiva della loro chiusura, si
> trasformassero pure in lussuose carceri etniche.
> abbiamo ribadito cioè la nostra lettura politica del fenomeno migratorio e
> dell'istituto cpt quale anello della stessa catena di esclusione voluta

dal
> sistema e sottolineato il senso del nostro impegno su un luogo - il canale
> d'otranto - divenuto un muro (tra nord e sud del mondo) di simbolica
> importanza per lo stesso sistema..
> ottenuto il rispetto del nostro punto di vista ci è stata ricordata la
> natura istituzionale della prefettura, che si farà ovviamente trovare in
> linea rispetto alle scelte d'indirizzo politico del governo.
>
> spero di aver ricordato tutto..
> prego rosanna (che verrà contattata dalla prefettura per una prima

risposta
> sulle questioni di natura logistica) di apportare tutte le integrazioni
> eventualmente occorrenti.
>
> luca
>
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