[NuovoLaboratorio] SI * le ragioni delle donne - appello

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Aihe: [NuovoLaboratorio] SI * le ragioni delle donne - appello
LEGGIAMO CON ATTENZIONE, DIFFONDIAMO
grazie, Laura Testoni, Arci Genova
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Referendum per l'estensione dell'articolo 18
LE RAGIONI DELLE DONNE
appello

Il 15 giugno si vota per il referendum che estende l'articolo 18 dello St=
atuto
dei lavoratori alle aziende con meno di 15 dipendenti.

Si tratta di una grande occasione per riaffermare la pienezza della citta=
dinanza
democratica in questa epoca della globalizzazione economica, che erode al=
la
radice le fondamenta stesse dei diritti e riduce chi lavora a una condizi=
one
di crescente deprivazione di diritti e tutele, di nuova servit=F9 e dipen=
denza,
di feroce espulsione di chi non riesce a competere sul mercato del lavoro=

e della vita.

Noi voteremo s=EC e siamo impegnate a sostenere attivamente il referendum=
,
a fare tutto quello che =E8 nelle nostre mani perch=E9 il 15 giugno si ra=
ggiunga
il quorum necessario e vinca il s=EC.

Per questo ci rivolgiamo in particolare alle donne, perch=E9 siamo convin=
te
che da loro possa venire un contributo grande e significativo, un impulso=

decisivo, come =E8 avvenuto in tante altre grandi occasioni politiche del=

nostro Paese, per questa vittoria.

Le donne infatti hanno molte ragioni per esprimere un voto favorevole: ra=
gioni
specifiche come lavoratrici e generali come cittadine. Quelle di noi che
hanno a cuore che la cittadinanza sia luogo di convivenza democratica, es=
ercizio
di diritti universali, solidariet=E0 nelle relazioni sociali, accoglienza=

alle popolazioni migranti, sicurezza di un futuro degno di questo nome pe=
r
le nuove generazioni, sanno bene quanto sia importante la sicurezza del
lavoro e la dignit=E0 del lavoro.

Le donne sono al centro dei processi della globalizzazione e subiscono di=
rettamente
tutte le contraddizioni degli spietati meccanismi economici che sorreggon=
o
e rendono possibile l'affermarsi del primato assoluto del mercato. Precar=
izzazione
estrema dei rapporti di lavoro, flessibilizzazione degli orari ad libitum=

dell'impresa, deregolamentazione selvaggia, fino al punto che ogni tutela=

sia sradicata, subordinazione della vita intera alla logica del mercato
e al trionfo del profitto: questa =E8 oggi la condizione di chi lavora. M=
a
non =E8 la stessa cosa subirla se si =E8 donne o se si =E8 uomini. Sul la=
voro
femminile pesa ancora, in forme nuove e pi=F9 brutali che mai, il loro es=
sere
donne: la possibilit=E0 di essere madri che da diritto si trasforma in in=
compatibilit=E0
con la logica di impresa, il corpo femminile che da espressione di libera=

soggettivit=E0 diventa oggetto di desiderio sessuale da parte di capi e c=
olleghi,
il perdurante, odioso obbligo del lavoro domestico per le donne, che cres=
ce
in misura di quanto viene smantellato lo stato sociale. E il mobbing da
omofobia che nei luoghi di lavoro =E8 particolarmente pesante per le donn=
e.


Nelle grandi battaglie democratiche e civili che hanno cambiato la faccia=

dell'Italia le donne hanno avuto sempre un ruolo di primo piano, sono sta=
te
protagoniste, sempre, delle trasformazioni positive, dei punti di arrivo,=

delle conquiste. Sapendo spesso essere solidali, al di l=E0 delle storie =
personali,
delle culture diverse, delle appartenenze politiche.

Per questo ci rivolgiamo alle donne perch=E9 insieme si riesca a affermar=
e
un diritto fondamentale quello a non subire il ricatto del licenziamento
senza giusta causa anche nelle aziende con meno di quindici dipendenti -
che non risolver=E0 di per s=E9 tutti i problemi del lavoro ma sicurament=
e porr=E0
le condizioni per affrontarli con pi=F9 chiarezza e determinazione da par=
te
di tutti e tutte.

Andreina Albano (Arci), Angela Azzaro (giornalista), Raffaella Bolini (Ar=
ci),
Silvia Baratella (S.in.COBAS), Stefania Brai (giornalista), Bianca Bracci=

Torsi (giornalista), Imma Barbarossa (Comm. Naz. Pari Opportunit=E0), Ant=
onella
Camardella (Presidente Municipio di Bagnoli), Maria Grazia Campari (Oss.
sul Lavoro delle Donne - Milano), Giovanna Capelli (Forum delle donne Prc=
),
Nadia Cervoni (Donne In Nero), Laura Cima (deputata Verdi), Rita Corneli
(ass. Donne In Genere), Elettra Deiana (deputata Prc), Loredana De Petris=

(senatrice Verdi) Titti De Simone (deputata Prc), Elena Del Grosso (univ.=

di Bologna), Rossana Dettori (CGIL Roma), Sancha Gaetani (ricercatrice bi=
omedica),
Nella Ginatempo (univ. di Messina), Daniela Giordano (attrice), Cristina
Gramolini ( Presidente Arci Lesbica), Maria Inversi (attrice), Sveva Haer=
tter
(Rsu Filcams), Gemma Lunian, Silvia Macchi (univ. La Sapienza), Paola Man=
duca
(genetista), Laura Marchetti (antropologa), Graziella Mascia (deputata Pr=
c),
Alessandra Mecozzi (FIOM Naz.), Lidia Menapace (saggista), Elisabetta Mon=
dello
(univ. La Sapienza), Luisa Morgantini (parlamentare europea), Luigia Pasi=

(S.in.COBAS), Sabrina Petrucci (FIOM Naz.), Anna Pizzo (giornalista), Bar=
bara
Pettine (FIOM Roma), Ilaria Pranzini (S.in.COBAS), Margherita Recaldini
(S.in.COBAS), Rosi Rinaldi (Fiom Naz.), Annamaria Rivera (univ. di Bari),=

Giovanna Romualdi (giornalista), Angela Ronga (CGIL Funzione Pubblica Rom=
a),
Mariagrazia Rossilli (ricercatrice), Gigliola Toniollo (Uff. Nuovi Diritt=
i
CGIL), Ines Valanzuolo (Tavolo delle Donne di Bioetica), Barbara Valmorin=

(attrice), Tiziana Valpiana (deputata Prc) Luana Zanella (deputataVerdi)