[Cerchio] Fw: Amnesty: Il G8 arma chi viola i diritti umani

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Szerző: Khorakhané-Trezzi
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Tárgy: [Cerchio] Fw: Amnesty: Il G8 arma chi viola i diritti umani
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----- Original Message -----=20
From: F A B I O C C H I::=20
To: Diritti Globali ; debate@??? ; =
baseverde@???=20
Sent: Monday, May 19, 2003 8:21 PM
Subject: Amnesty: Il G8 arma chi viola i diritti umani


Amnesty: Il G8 arma chi viola i diritti umani

=20
Alla vigilia del vertice G8 di Evian, Amnesty International presenta un
rapporto dal titolo "Un catalogo di fallimenti: esportazioni di armi dei
paesi del G8 e violazioni dei diritti umani" =20
=20
?Nonostante le assicurazioni contrarie? ? si legge nel rapporto - ?i =
governi
dei paesi del G8 forniscono armi ai peggiori violatori dei diritti umani
su scala mondiale. La tecnologia militare e di sicurezza delle =
principali
potenze del mondo continua a finire, grazie a controlli inadeguati, =
nelle
mani di regimi che commettono gravi abusi dei diritti umani?.=20

Almeno due terzi dei trasferimenti globali di armi avvenuti tra il 1997
e il 2001 hanno avuto origine da cinque paesi del G8: Francia, Germania,
Regno Unito, Russia e Stati Uniti. In questi, cos=EC come negli altri =
tre
paesi del G8 (Canada, Giappone e Italia) sono in vigore leggi che =
prevedono
l'emissione di una licenza per le esportazioni militari. Il Giappone =
addirittura
proibisce ufficialmente questi trasferimenti. Eppure, in ciascun caso, =
il
rapporto di Amnesty International dimostra come i controlli siano =
inefficaci
o vengano scavalcati.=20

Il Rapporto di Amnesty International segnala tre situazioni =
preoccupanti:


- i mediatori e i trafficanti di armi che risiedono nella maggior parte
dei paesi del G8 possono fornire armi ai paesi violatori dei diritti =
umani
semplicemente spostando i loro traffici in ?paesi terzi? dove vigono =
minori
controlli;=20

- la maggior parte dei paesi del G8 non hanno leggi idonee a prevenire =
l'esportazione
di forniture di sicurezza a forze di sicurezza straniere che sono solite
usare strumenti leciti per infliggere torture e maltrattamenti, cos=EC =
come
per impedire l'uso di strumenti come le armi elettriche fino a quando i
loro effetti non saranno pienamente conosciuti;=20

- con la scusa della ?riservatezza commerciale?, viene a mancare la =
disponibilit=E0
di informazioni utili e tempestive agli organi legislativi, ai mezzi =
d'informazione
e al pubblico sulle decisioni riguardanti le esportazioni di armi. In =
questo
modo, il controllo parlamentare e dell'opinione pubblica risulta =
fortemente
indebolito.=20

Per quanto riguarda l'Italia, il rapporto di Amnesty International =
presenta
tre casi emblematici:=20

1. Nel 1996 e 1997 le aziende italiane hanno venduto pistole, fucili e =
munizioni
per un valore di 13 miliardi di lire all'Algeria, un paese devastato da
gravi abusi dei diritti umani che hanno causato la morte di oltre =
100.000
persone ad opera delle forze di sicurezza, delle milizie =
filo-governative
e dei gruppi armati di opposizione. Nel 1999 il governo ha autorizzato =
l'esportazione
in Algeria di 5000 fucili Beretta PM 12S, trasferiti poi lo stesso anno.
Di fronte a una richiesta di Amnesty, i funzionari responsabili delle =
licenze
non sono stati in grado di verificare l'esistenza di alcuna procedura =
idonea
ad assicurare un adeguato livello di responsabilizzazione e di =
formazione
delle forze di sicurezza algerine destinatarie di questo materiale. Nel
corso del 2000, il numero degli abusi commessi dalle forze governative e
dai gruppi armati di opposizione (imboscate, massacri, scontri a fuoco,
attentati) =E8 cresciuto, provocando la morte di centinaia di persone. =
Ci=F2
nonostante, nello stesso anno il governo ha autorizzato il trasferimento
in Algeria di ?materiale militare? per un valore di 2 milioni di euro e
di equipaggiamento militare non specificato per un valore di 13 milioni
di euro.=20

2. La notte del 5 agosto 2000 la polizia ha arrestato nei pressi di =
Milano
il cittadino straniero Leonid Minin. Nella sua camera d'albergo sono =
stati
rinvenuti documenti che attestavano la vendita illegale di armi a uno =
dei
pi=F9 sanguinari gruppi armati di opposizione del continente africano, =
il
Fronte rivoluzionario unito della Sierra Leone. Nel giugno del 2001 =
Leonid
Minin =E8 stato incriminato per traffico illegale di armi. I giudici =
italiani
tuttavia hanno dichiarato che era assai difficile procedere in giudizio
nei confronti di una persona accusata di traffico illegale di armi =
originato
e svoltosi al di fuori del territorio italiano.=20

3. Le forze di sicurezza della Nigeria continuano a ricorrere a un =
eccessivo
uso della forza in risposta alle proteste contro le attivit=E0 delle =
compagnie
petrolifere. Nel 2000, esse si sono rese responsabili di uccisioni su =
larga
scala nello stato di Benue. Sull'accaduto non sono state svolte indagini
indipendenti. Le forze di sicurezza nigeriane hanno in dotazione fucili
Beretta M12 e pistole Beretta M951 da 9 mm.=20

Amnesty International chiede l'adozione di un trattato internazionale =
sul
commercio delle armi, volto a rafforzare e armonizzare i meccanismi =
nazionali
di controllo e interrompere il flusso di armi verso chi viola i diritti
umani.=20

?Se c'=E8 una lezione che il G8 deve imparare dal conflitto dell'Iraq, =
=E8 quella
che non possiamo consentire alla comunit=E0 internazionale di fornire =
armi
a coloro che commettono gravi violazioni dei diritti umani e poi =
rafforzarli
e proteggerli in modo che possano continuare ad agire impunemente? ? ha
affermato Brian Wood, coordinatore di Amnesty International per le =
attivit=E0
sul controllo delle armi.=20

Nota=20
Amnesty International si oppone ai trasferimenti di equipaggiamento, =
tecnologia
ed esperienza militare, di sicurezza e di polizia che si possa =
ragionevolmente
presumere contribuiranno alle violazioni dei diritti umani nel paese =
ricevente.
L'organizzazione continua a chiedere ai paesi del G8 di rispettare =
questo
principio, a lungo riconosciuto ma mai attuato nella pratica.=20

Quasi dieci anni fa Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Russia e =
Regno
Unito hanno firmato, insieme ad altri paesi dell'Osce, i ?Principi che =
governano
i trasferimenti di armi convenzionali?, che impegnano gli Stati aderenti
a ?evitare trasferimenti che =E8 probabile saranno usati per violare o =
sopprimere
i diritti umani e le libert=E0 fondamentali?.=20

Nel 1998 Francia, Germania, Italia e Regno Unito, in quanto paesi membri
dell'Unione Europea, si sono impegnati a rispettare il ?Codice di =
condotta
europeo sui trasferimenti di armi?. Il Canada, gli Usa ed altri Stati =
ancora
hanno dichiarato il proprio sostegno al Codice. Questo testo, sebbene =
lasci
la decisione finale sulle esportazioni ai governi, afferma che ?le armi
non dovranno essere esportate verso paesi dove vi =E8 un evidente =
rischio
che esse potranno essere usate a scopo di repressione interna o dove si
verificano gravi violazioni dei diritti umani?.=20

Il rapporto ?Un catalogo di fallimenti: esportazioni di armi dei paesi =
del
G8 e violazioni dei diritti umani? =E8 disponibile presso il sito =
Internet
www.amnesty.org o in alternativa si puo' scaricare direttamente in =
allegato
al presente articolo.=20

Per ulteriori informazioni, approfondimenti:=20
Amnesty International - Ufficio stampa=20


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umani"&nbsp;=20
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rapporto -=20
?i governi<BR>dei paesi del G8 forniscono armi ai peggiori violatori dei =
diritti=20
umani<BR>su scala mondiale. La tecnologia militare e di sicurezza delle=20
principali<BR>potenze del mondo continua a finire, grazie a controlli=20
inadeguati, nelle<BR>mani di regimi che commettono gravi abusi dei =
diritti=20
umani?. <BR><BR>Almeno due terzi dei trasferimenti globali di armi =
avvenuti tra=20
il 1997<BR>e il 2001 hanno avuto origine da cinque paesi del G8: =
Francia,=20
Germania,<BR>Regno Unito, Russia e Stati Uniti. In questi, cos=EC come =
negli altri=20
tre<BR>paesi del G8 (Canada, Giappone e Italia) sono in vigore leggi che =

prevedono<BR>l'emissione di una licenza per le esportazioni militari. Il =

Giappone addirittura<BR>proibisce ufficialmente questi trasferimenti. =
Eppure, in=20
ciascun caso, il<BR>rapporto di Amnesty International dimostra come i =
controlli=20
siano inefficaci<BR>o vengano scavalcati. <BR><BR>Il Rapporto di Amnesty =

International segnala tre situazioni preoccupanti:<BR><BR><BR>- i =
mediatori e i=20
trafficanti di armi che risiedono nella maggior parte<BR>dei paesi del =
G8=20
possono fornire armi ai paesi violatori dei diritti =
umani<BR>semplicemente=20
spostando i loro traffici in ?paesi terzi? dove vigono =
minori<BR>controlli;=20
<BR><BR>- la maggior parte dei paesi del G8 non hanno leggi idonee a =
prevenire=20
l'esportazione<BR>di forniture di sicurezza a forze di sicurezza =
straniere che=20
sono solite<BR>usare strumenti leciti per infliggere torture e =
maltrattamenti,=20
cos=EC come<BR>per impedire l'uso di strumenti come le armi elettriche =
fino a=20
quando i<BR>loro effetti non saranno pienamente conosciuti; <BR><BR>- =
con la=20
scusa della ?riservatezza commerciale?, viene a mancare la =
disponibilit=E0<BR>di=20
informazioni utili e tempestive agli organi legislativi, ai mezzi=20
d'informazione<BR>e al pubblico sulle decisioni riguardanti le =
esportazioni di=20
armi. In questo<BR>modo, il controllo parlamentare e dell'opinione =
pubblica=20
risulta fortemente<BR>indebolito. <BR><BR>Per quanto riguarda l'Italia, =
il=20
rapporto di Amnesty International presenta<BR>tre casi emblematici: =
<BR><BR>1.=20
Nel 1996 e 1997 le aziende italiane hanno venduto pistole, fucili e=20
munizioni<BR>per un valore di 13 miliardi di lire all'Algeria, un paese=20
devastato da<BR>gravi abusi dei diritti umani che hanno causato la morte =
di=20
oltre 100.000<BR>persone ad opera delle forze di sicurezza, delle =
milizie=20
filo-governative<BR>e dei gruppi armati di opposizione. Nel 1999 il =
governo ha=20
autorizzato l'esportazione<BR>in Algeria di 5000 fucili Beretta PM 12S,=20
trasferiti poi lo stesso anno.<BR>Di fronte a una richiesta di Amnesty, =
i=20
funzionari responsabili delle licenze<BR>non sono stati in grado di =
verificare=20
l'esistenza di alcuna procedura idonea<BR>ad assicurare un adeguato =
livello di=20
responsabilizzazione e di formazione<BR>delle forze di sicurezza =
algerine=20
destinatarie di questo materiale. Nel<BR>corso del 2000, il numero degli =
abusi=20
commessi dalle forze governative e<BR>dai gruppi armati di opposizione=20
(imboscate, massacri, scontri a fuoco,<BR>attentati) =E8 cresciuto, =
provocando la=20
morte di centinaia di persone. Ci=F2<BR>nonostante, nello stesso anno il =
governo=20
ha autorizzato il trasferimento<BR>in Algeria di ?materiale militare? =
per un=20
valore di 2 milioni di euro e<BR>di equipaggiamento militare non =
specificato per=20
un valore di 13 milioni<BR>di euro. <BR><BR>2. La notte del 5 agosto =
2000 la=20
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Leonid=20
Minin. Nella sua camera d'albergo sono stati<BR>rinvenuti documenti che=20
attestavano la vendita illegale di armi a uno dei<BR>pi=F9 sanguinari =
gruppi=20
armati di opposizione del continente africano, il<BR>Fronte =
rivoluzionario unito=20
della Sierra Leone. Nel giugno del 2001 Leonid<BR>Minin =E8 stato =
incriminato per=20
traffico illegale di armi. I giudici italiani<BR>tuttavia hanno =
dichiarato che=20
era assai difficile procedere in giudizio<BR>nei confronti di una =
persona=20
accusata di traffico illegale di armi originato<BR>e svoltosi al di =
fuori del=20
territorio italiano. <BR><BR>3. Le forze di sicurezza della Nigeria =
continuano a=20
ricorrere a un eccessivo<BR>uso della forza in risposta alle proteste =
contro le=20
attivit=E0 delle compagnie<BR>petrolifere. Nel 2000, esse si sono rese=20
responsabili di uccisioni su larga<BR>scala nello stato di Benue. =
Sull'accaduto=20
non sono state svolte indagini<BR>indipendenti. Le forze di sicurezza =
nigeriane=20
hanno in dotazione fucili<BR>Beretta M12 e pistole Beretta M951 da 9 mm. =

<BR><BR>Amnesty International chiede l'adozione di un trattato =
internazionale=20
sul<BR>commercio delle armi, volto a rafforzare e armonizzare i =
meccanismi=20
nazionali<BR>di controllo e interrompere il flusso di armi verso chi =
viola i=20
diritti<BR>umani. <BR><BR>?Se c'=E8 una lezione che il G8 deve imparare =
dal=20
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comunit=E0=20
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violazioni dei=20
diritti umani e poi rafforzarli<BR>e proteggerli in modo che possano =
continuare=20
ad agire impunemente? ? ha<BR>affermato Brian Wood, coordinatore di =
Amnesty=20
International per le attivit=E0<BR>sul controllo delle armi. =
<BR><BR>Nota=20
<BR>Amnesty International si oppone ai trasferimenti di equipaggiamento, =

tecnologia<BR>ed esperienza militare, di sicurezza e di polizia che si =
possa=20
ragionevolmente<BR>presumere contribuiranno alle violazioni dei diritti =
umani=20
nel paese ricevente.<BR>L'organizzazione continua a chiedere ai paesi =
del G8 di=20
rispettare questo<BR>principio, a lungo riconosciuto ma mai attuato =
nella=20
pratica. <BR><BR>Quasi dieci anni fa Stati Uniti, Canada, Francia, =
Germania,=20
Russia e Regno<BR>Unito hanno firmato, insieme ad altri paesi dell'Osce, =
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?Principi che governano<BR>i trasferimenti di armi convenzionali?, che =
impegnano=20
gli Stati aderenti<BR>a ?evitare trasferimenti che =E8 probabile saranno =
usati per=20
violare o sopprimere<BR>i diritti umani e le libert=E0 fondamentali?. =
<BR><BR>Nel=20
1998 Francia, Germania, Italia e Regno Unito, in quanto paesi=20
membri<BR>dell'Unione Europea, si sono impegnati a rispettare il ?Codice =
di=20
condotta<BR>europeo sui trasferimenti di armi?. Il Canada, gli Usa ed =
altri=20
Stati ancora<BR>hanno dichiarato il proprio sostegno al Codice. Questo =
testo,=20
sebbene lasci<BR>la decisione finale sulle esportazioni ai governi, =
afferma che=20
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evidente=20
rischio<BR>che esse potranno essere usate a scopo di repressione interna =
o dove=20
si<BR>verificano gravi violazioni dei diritti umani?. <BR><BR>Il =
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violazioni=20
dei diritti umani? =E8 disponibile presso il sito Internet<BR></FONT><A=20
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allegato<BR>al=20
presente articolo. <BR><BR>Per ulteriori informazioni, approfondimenti:=20
<BR>Amnesty International - Ufficio stampa=20
</FONT><BR></FONT></DIV></BODY></HTML>

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