Inviamo in due "rate" questa analisi della situazione argentina dopo il vot=
o, ricca di informazioni ma anche di riflessioni utili per la stessa sinist=
ra italiana (IN PARTICOLARE NELLA SECONDA PARTE, SULLA SINISTRA, L=B4ASTENS=
IONISMO, L=B4UNITA=B4 D=B4AZIONE, ECC.).=0D
- - - -=0D
LE TANTE FACCE DELL=B4ARGENTINA (parte I)=0D
di Claudio Katz =0D
[Direttore della rivista marxista "Cuadernos del Sur", nonch=E9 membro del =
collettivo Economistas de Izquierda (EDI)]=0D
=0D
Il contrasto tra la ribellione sociale e il voto conservatore costituisce i=
l dato pi=F9 significativo della recente tornata eletto-rale. Nel paese dei=
piqueteros e delle cacerolas, i partiti tradizionali hanno catturato ancor=
a una volta il grosso dei voti e, per il momento, sono riusciti a neutraliz=
zare la principale rivendicazione della sollevazione popolare ("Que se vaya=
n todos!").=0D
La frattura fra assemblee e proteste, da un lato, e dall=B4altro gli esiti =
elettorali, ha suscitato opposte reazioni: alcuni anali-sti danno per chius=
a la rivolta, altri invece ritengono che riprender=E0 dopo la parentesi ele=
ttorale. Entrambe le imposta-zioni sembrano dimenticare che la contraddizio=
ni tra l=B4intensa lotta sociale e la scarsa mobilit=E0 politica non =E8 nu=
ova in Argentina. La storia dei movimenti popolari =E8 contrassegnata da q=
uesto conflitto, che torna a emergere in condizioni mutate.=0D
=0D
Come predomina la classe dominante=0D
Molte analisi elettorali si limitano a una presunta spiegazione del messagg=
io cifrato inviato dalla societ=E0, trascurando i tre fondamentali elementi=
di condizionamento che hanno ruotato attorno alle lezioni. Il primo =E8 co=
nnaturato all=B4attuale regime e si basa sul potere economico dei capitalis=
ti, che controllano i pilastri del sistema politico, fondati sugli apparati=
dei partiti e sui mezzi di comunicazione di massa. Questi meccanismi opera=
no, in modo grezzo, tramite i cacicchi regio-nali - che comprano voti e man=
eggiano sussidi - e, pi=F9 elegantemente, tramite il marketing politico, ch=
e vende immagi-ni, ricrea nostalgie e resuscita miti.=0D
Il secondo elemento di condizionamento proviene dai creditori del Fmi, che =
obbligano a votare in un contesto di cata-strofe sociale e di massiccia pau=
perizzazione, riducendo la libert=E0 di scelta in modo drammatico. La conco=
rrenza tra i papabili alla presidenza dirime, in un quadro come questo, chi=
sar=E0 l=B4artefice del prossimo adeguamento. Le decisioni principali non =
si assumono nelle urne, ma a Washington e al ministero dell=B4Economia, pri=
ma o dopo le elezioni.=0D
Il terzo limite =E8 specifico di queste elezioni, che sono state organizzat=
e in violazione di qualsiasi precetto costituzionale. Il governo ha dispost=
o d=B4arbitrio la data, ha impedito che si rinnovassero tutti gli incarichi=
e ha montato uno calendario delle presentazioni, delle scadenze dei mandat=
i e delle operazioni legislative adeguato alle convenienze di ogni governa-=
tore del Partito giustizialista. Per questo fino all=B4ultimo momento incom=
beva la minaccia del ripetersi della frode regi-strata nelle elezioni preli=
minari di Catamarca e nella selezione interna dei candidati del Partito rad=
icale.=0D
Analizzare quanto =E8 avvenuto il 27 aprile senza considerare questi elemen=
ti porta a descrivere arbitrariamente il risulta-to secondo i pregiudizi in=
voga. Sia chi si rallegra perch=E9 la societ=E0 avrebbe ritrovato il buon =
senso, sia chi si lamenta per la vocazione masochista dei cittadini, diment=
ica che ancora una volta l=B4esercizio effettivo della sovranit=E0 popolare=
=E8 stato distorto dai meccanismi di predominio della classe capitalistica=
.=0D
=0D
La ricostruzione dello Stato=0D
Questi meccanismi di controllo - seriamente minacciati dalla rivolta del 19=
e 20 dicembre - sono tornati a funzionare appieno il 27 aprile. Il risulta=
to elettorale si spiega con questa ricostituzione, cominciata con l=B4antic=
ipazione delle ele-zioni, dopo il massacro di Avellaneda. Duhalde ha allent=
ato la tensione sociale con progetti di sussidi per i disoccupati, ha disin=
nescato il "corralito" espropriando i diseredati (e compensando i ceti medi=
pi=F9 alti) e ha messo in atto una re-pressione selettiva per indebolire l=
=B4avanguardia della protesta.=0D
Il giustizialismo ha grande esperienza in questo lavoro di riparazione dell=
o Stato (ritorno di Per=F3n nel 1972, uscita dall=B4iperinflazione del 1989=
, rimpiazzo di De la R=FAa nel 2001) e per questo la classe dominante gli h=
a delegato il gover-no. Il Partito justicialista (Pj) ha perso prestigio co=
me guida, coesione e radicamento popolare, ma conserva grazie alla trama de=
i locali caudillos un apparato di gestione statuale fin qui insostituibile.=
Duhalde ha ricevuto gli elogi unanimi dei capitalisti, perch=E9 =E8 riusci=
to a mitigare la rimessa in discussione da parte della popolazione dei pres=
identi fraudolen-ti, dei giudici illegittimi e di quelli corrotti.=0D
La parziale ricomposizione dell=B4autorit=E0 dello Stato =E8 stata possibil=
e per l=B4egemonia che conservano, da un lato il giusti-zialismo sui lavora=
tori e i disoccupati e, dall=B4altro, i residui del radicalismo sul ceto me=
dio. Permane un legame politico del popolo con gli stessi funzionari ripudi=
ati nelle mobilitazioni. E un paradosso come questo =E8 una contraddizione =
che ha radici politiche e non pu=F2 spiegarsi in termini di schizofrenia ps=
icologica.=0D
La maggioranza della popolazione mobilitata non si =E8 sbarazzata dell=B4or=
izzonte capitalista incarnato dal Pj e dalle va-rianti dell=B4Ucr, e non co=
ncepisce la rottura con il regime sociale che l=B4opprime. Per questo, quan=
do puniscono elettoral-mente i responsabili di una sconfitta, inclinano a f=
avore di coloro che hanno determinato il tracollo precedente; un=B4alternan=
za, questa, che si =E8 incrinata varie volte, ma senza mai rompersi definit=
ivamente.=0D
I capitalisti dominano ovunque mediante false polarizzazioni, ma la peculia=
rit=E0 argentina =E8 la persistenza di tale mecca-nismo dopo tanti sconvolg=
imenti sociali e disinganni politici. La differenziazione fittizia continua=
a funzionare, con il reiterato scenario di insulti tra candidati prima del=
le elezioni, abbracci dopo il risultato e patti di impunit=E0 nel corso del=
-la gestione di ciascuno.=0D
Certamente, questa volta il bipartitismo, sia pure entro certi limiti, si =
=E8 spezzato. Per la prima volta il peronismo dirime direttamente la propri=
a scelta interna in un=B4elezione presidenziale e il marchio della Ucr =E8 =
precipitato. Comunque, i cin-que candidati che si sono disputati l=B4elezio=
ne rappresentano una diversa modalit=E0 di vecchie e fittizie polarizzazion=
i: le stesse basi sociali di ciascuna frazione non hanno mutato sostanzialm=
ente il quadro tradizionale dell=B4Ucr e del Pj (i ceti medi pi=F9 elevati =
con Lopez Murphy e Menem, il ceto medio basso e i lavoratori urbani con Car=
ri=F3 e Kirchner, e le fran-ge pi=F9 povere dell=B4interno con Menem e Rodr=
=EDguez Saa).=0D
=0D
La terza fase della ribellione=0D
=0D
Ma allora, non =E8 successo niente dopo l=B4Argentinazo? La straordinaria i=
nsurrezione popolare si =E8 dissolta senza lasciare tracce?=0D
In realt=E0, le trasformazioni indotte dalla sollevazione conoscono un proc=
esso di elaborazione, ma a un ritmo slegato dal-lo scadenzario elettorale. =
Neanche questo scarto =E8 una novit=E0, ma =E8 anzi stato il quadro ricorre=
nte di molte sollevazioni, seguite da un clima di restaurazione dell=B4ordi=
ne, che sembra diluire la precedente effervescenza. Mentre nella coscienza =
popolare sta avvenendo l=B4assimilazione degli effetti politici della rivol=
ta, perdurano fasi di instabilit=E0 di governo che na-scondono il protrarsi=
pi=F9 sotterraneo della protesta. Ora si sta risolvendo la terza fase dell=
a protesta avviata nel dicembre 2001.=0D
La prima fase di lotta =E8 stata contrassegnata dal crollo dello stato d=B4=
assedio e l=B4irrompere delle assemblee popolari, dai cacerolazos e dalle m=
arce dei giovani. La seconda =E8 stata segnata dalla reazione popolare agli=
assassinii di Kostecki e Santill=E1n ed =E8 approdata al record di 17.000 =
manifestazioni in un anno e 47 proteste di piazza al giorno, che hanno im-p=
osto il diritto dei piqueteros ai blocchi stradali.=0D
La terza fase della rivolta si sviluppa dall=B4inizio di quest=B4anno ed =
=E8 caratterizzata dalla controffensiva repressiva del go-verno, che preten=
de di decapitare il movimento piquetero, spaventare gli assemblearisti e sg=
omberare le fabbriche occu-pate. Ma l=B4aggressione si scontra con una dura=
resistenza popolare e per il momento non se ne vede la soluzione. La cosa =
notevole =E8 il modo in cui la classe dominante sia riuscita a impedire che=
questo impatto sociale trovasse una qual-che espressione elettorale, e i p=
ortavoce della reazione si rallegrano del risultato.=0D
=0D
Il disorientamento della destra=0D
=0D
La destra, obnubilata dall=B4odio di classe, ignora completamente le riperc=
ussioni della sollevazione. Si tranquillizza di-chiarandosi soddisfatta per=
il buon senso della societ=E0, che ha imparato ad autopreservarsi (La Naci=
on). Con queste frasi di sollievo, pretende di dimenticare lo spavento dell=
=B4anno scorso. I Grondona, Botana e Escribano, comunque, si affret-tano a =
cantare vittoria. Non =E8 la prima volta che danno per sepolta una rivolta =
in pieno sviluppo, visto che non hanno la minima capacit=E0 di cogliere la =
natura del processo in atto. Conoscendo lo scontro sociale solo per televis=
ione, non pos-sono di certo immaginare quale possa essere l=B4evoluzione de=
l sentimento popolare.=0D
Anche certi analisti parlano di svolta a destra, senza accorgersi che il vo=
to sfiduciato del 27 aprile non ha introdotto nel-la geografia elettorale c=
ambiamenti significativi. Lopez Murphy =E8 tornato a catturare la frangia d=
i destra che appoggiava tradizionalmente gli Alsogaray e i Cavallo, ma inca=
nala un livello di combattivit=E0 reazionaria pi=F9 circoscritto. Anzich=E9=
fare appello ai militari, le figure della destra soppesano la democrazia e=
anzich=E9 disprezzare le "faccette nere" promet-tono di ridurre la povert=
=E0. Non radunano la piazza del s=EC perch=E9 applauda alle privatizzazioni=
e ricorrono persino a pitto-reschi intellettuali del vecchio progressismo =
per colorare i propri messaggi.=0D
Ma nessuna di queste risorse riesce a colmare il vuoto sociale della destra=
e la sua congenita incapacit=E0 di governare senza la guida di militari, g=
iustizialisti o radicali che siano. Questa impotenza =E8 ulteriormente aggr=
avata per due motivi: la difficolt=E0 che ha la classe dominante di ripeter=
e le vecchie sortite golpiste (dopo la disastrosa eredit=E0 lasciata dall=
=B4ultimo genocidio dittatoriale) e il dissolversi della forte contrapposiz=
ione che tradizionalmente esisteva tra ceti me-di e lavoratori. A differenz=
a del Venezuela, la destra non ha l=B4appoggio sociale per guidare una croc=
iata filoimperialista. Per questo l=B4=E9lite capitalista - che pensa alla =
governabilit=E0 - preferisce Menem a Lopez Murphy.=0D
=0D
Il congelamento del quadro elettorale=0D
=0D
Lo smarrimento trasmesso dalla destra dopo le elezioni =E8 una sensazione c=
ongiunturale, dal momento che la ricomposi-zione del regime politico =E8 mo=
lto parziale. La classe dominante non =E8 riuscita a recuperare la propria =
coesione intorno a un partito, a un leader, a un programma, come succedeva =
negli anni Ottanta o Novanta(...). =0D
La speranza di riequilibrare il funzionamento dell=B4attuale regime tramite=
lo smembramento del mosaico politico in cin-que o sei frazioni =E8 illuso=
ria, perch=E9 per effettuare il prossimo riadeguamento la classe dominante =
ha bisogno di rico-struire un potere forte e non un reticolo di conglomerat=
i parlamentari. La frammentazione, d=B4altronde, non rende trasparente la v=
icenda politica, giacch=E9 le decisioni rilevanti continuano ad essere assu=
nte in trattative segrete tra l=B4esecutivo e i vertici dei partiti che han=
no accesso al potere reale.=0D
La principale debolezza del nuovo governo, tuttavia, risiede nel suo scarso=
sostegno popolare. Certamente la partecipa-zione al voto =E8 stata molto e=
levata nella prima tornata (...) ma tutte le indagini sono concordi nel ril=
evare che l=B4indifferenza per il sistema e il rigetto dei suoi esponenti r=
estano invariati. Nessuno dei politici del regime =E8 riuscito a resuscitar=
e l=B4entusiasmo che avevano risvegliato agli inizi Alfonsin o Menem, o la =
cauta accpglienza all=B4avvento di De la R=FAa. Per questo il voto =E8 stat=
o particolarmente volatile e i votanti si sono orientati pi=F9 in base al r=
icordo di tempi in qualche modo migliori che non a speranze nel futuro.=0D
La ricomparsa di Menem ha suscitato interpretazioni assai diverse. Alcuni a=
ttribuiscono il suo riemergere alla nostalgia dei ceti medi per la converti=
bilit=E0, altri alla richiesta popolare della figura di un protettore e mol=
ti al gusto argentino per la trasgressione. I critici, in cambio, attribuis=
cono il riemergere del carrozzone di Menem al "nano fascista che ci por-tia=
mo sempre dentro".=0D
Interpretazioni del genere, per=F2, aggiungono alla presunta libert=E0 elet=
torale dei cittadini un certo qual tratto di stupidit=E0, arroganza o masoc=
hismo legato alla nostra idiosincrasia. In tal modo, trascurano il fatto ch=
e il riemergere di Menem =E8 solo un aspetto complementare della restaurazi=
one del regime incarnata dal suo avversario Duhalde. Da quando =E8 stata ar=
ginata la rivendicazione della cacciata generale, =E8 anche rimasto in pied=
i lo scenario per il ritorno dei predecessori.=0D
Ma il ritorno di Menem =E8 molto complicato (sia nel ballottaggio sia di fr=
onte all=B4eventuale fallimento di Kirchner), per-ch=E9 il suo credito =E8 =
eroso, anche agli occhi dei suoi stessi seguaci. In questo campo, la confus=
ione =E8 cos=EC grande che, ad esempio, molti di quelli che sono stati sott=
oposti a sondaggio risulta lo abbiano votato perch=E9 ponesse fine alla cor=
ru-zione. L=B4inconsistenza di queste adesioni si estende anche a Rodr=EDgu=
ez Saa, che ha catturato un voto nostalgico del vec-chio peronismo, che l=
=B4attuale generazione ignora completamente. Che questo passato residuale r=
iaffiori a ogni elezione =E8 un dato aneddotico o un tratto del folklore pa=
triottico, che periodicamente ha il bisogno di esibire chi consegna ad altr=
i il paese. =0D
=0D
Le invenzioni del centrosinistra=0D
=0D
Il centrosinistra =E8 stato il principale strumento di supporto dell=B4oper=
azione di ricostruzione dello Stato. Ha costruito uno spazio progressista i=
nsieme a Duhalde, Lavagna, Carri=F3 e la direzione della Cta, che si traduc=
e nel voto comune per Kirchner al ballottaggio.=0D
Per l=B4ennesima volta, i rinnovatori del peronismo e i trasformisti del ra=
dicalismo ricorrono all=B4argomento del male mi-nore per puntellare il regi=
me che depaupera la popolazione. Hanno esagerato l=B4incubo Menem per raffo=
rzare il ricatto del voto utile, ripetendo l=B4appello a sostenere chi rovi=
na visibilmente il paese contro il pericolo di una rovina maggiore. Lo stes=
so tipo di argomento ha portato al voto per Alfonsin contro Luder nel 1983,=
per Menem contro Angeloz nel 1989 e per De la R=FAa contro Duhalde nel 199=
9 (...) ecc.=0D
Ora si ripete lo stesso comportamento avallando Duhalde-Kirchner contro Men=
em. Con ci=F2, dimenticano semplicemen-te che la divisione =E8 un altro dei=
tanti riallineamenti all=B4interno del giustizialismo. Cos=EC come Duhalde=
fu vicepresidente di Menem (quindi corresponsabile del retaggio degli anni=
Novanta), il menemista Scioli sar=E0 il vicepresidente di Kir-chner, con p=
oi tutta la serie degli ex ministri e governatori che cambiano banda a seco=
nda delle occasioni.=0D
La maschera di rinnovamento che accompagna l=B4ascesa di Kirchner =E8 franc=
amente grottesca, perch=E9 tutte le "facce nuo-ve" che lo appoggiano fanno =
parte della rete mafiosa di caudillos giustizialisti che lo hanno portato a=
l ballottaggio.=0D
=0D
False alternative e modelli=0D
=0D
L=B4area progressista sostiene Kirchner con due argomenti: evitare la scala=
ta di aperta repressione propugnata da Menem, e sostenere il modello econom=
ico produttivistico contro il neoliberismo.=0D
Innanzitutto, l=B4appello a sconfiggere il Le Pen argentino si basa nel ten=
ere conto di quel che dice Menem e nel nascon-dere quel che fa Duhalde. Met=
tendo in guardia dall=B4intervento dell=B4esercito proposto dal primo, si n=
asconde la campa-gna di stangate che propone il presidente con l=B4avallo d=
el candidato. Duhalde =E8 stato l=B4ideatore del massacro di Avellaneda e d=
ella repressione alla Brukman. Non saranno per caso l=B4azione dei commissa=
ri fascisti e dei giudici della dittatura contro gli operai della fabbrica =
autogestita l=B4anticipazione del "male minore" propugnato dagli antimenemi=
sti?=0D
Vale la pena di ricordare che, quando certi progressisti arrivano al minist=
ero, chiamano terrorizzati le forze repressive di fronte alla prima solleva=
zione popolare. (...) Giustificare quindi il voto per Kirchner sostenendo c=
he "non si pu=F2 esitare tra la vita e la morte" (D=B4Elia) implica una fal=
sa alternativa, giacch=E9 la morte non =E8 estranea a nessuna delle due sch=
ede elettorali. Che Menem o Kirchen operino come repressori dipende dall=B4=
andamento dello scontro di classe.=0D
Il secondo vessillo del progressismo si fonda sulla ancor pi=F9 fittizia na=
tura dei modelli economici che si scontrerebbero. Questa contrapposizione =
=E8 stata accuratamente predisposta da un anno di lodi dedicate al responsa=
bile del record di po-vert=E0, disoccupazione e indigenza. Lavagna non ha a=
pplicato alcun programma keynesiano di ripresa, eppure gode di uno stato di=
grazia costruito dall=B4abilit=E0 politica e dalla complicit=E0 dei suoi c=
ultori. Poich=E9 attribuisce le disgrazie del pa-ese all=B4eredit=E0 ricevu=
ta, si considera estraneo all=B4ecatombe causato dal modello che ha sostenu=
to e dalla svalutazione che ha consentito. L=B4artefice del modello produtt=
ivista ha permesso concretamente il recupero dei banchieri a spese del pub-=
blico erario ed applica da quasi un anno una politica nazionale basata sull=
a remunerazione con pagamenti plurimiliarda-ri dei creditori del Fmi.=0D
L=B4immagine industrialista diffusa da Lavagna ha la pretesa di ingrandire =
i limitati disaccordi che ha con l=B4avversario Melconian. Le reali diverge=
nze fra entrambi gli esponenti del neoliberismo sono molto pi=F9 lievi di q=
uelle che ci sono in seno alle due squadre economiche. Come Lavagna, Melcon=
ian elogia di fronte ai giornalisti il capitalismo progressista ma non prom=
uove minimamente il ritorno alla parit=E0 col dollaro. N=E9 =E8 sicuramente=
chiaro se dissente dal rivale sull=B4Alca e il Mercosur.=0D
La crisi economica =E8 ormai arrivata a un punto di svolta giacch=E9 alla d=
epressione tende a seguire un recupero, come di solito accade dopo gravi co=
llassi. Nel nuovo quadro, i due potenziali artefici della prossima ristrutt=
urazione sostengono la stessa strategia esportatrice di bassi salari e di r=
afforzamento della miseria concepita dal grosso della classe capitali-stica=
. Per questo l=B4establishmente non sbaglia e lavora con i due referenti, s=
enza ostentare decise preferenze. Una ripresa basata sulla ricomposizione d=
ei redditi popolari =E8 un programma estraneo a Melconian non meno che a La=
vagna. I due papabili sono impegnatissimi a predisporre un menu di soprusi =
sociali che promuoveranno per negoziare con i creditori la soluzione del de=
bito.=0D
Il centrosinistra dell=B4Ari che appoggia Lavagna si consola osservando il =
risultato passabile della sua elezione e si illude che sostenendo tatticame=
nte Kirchner si guadagni tempo, si accumulino forze e si possano intessere =
le alleanze necessa-rie per un programma progressista. Mentre tuttavia proc=
lama questo obiettivo, ripete ostinatamente il percorso frustrante che ha p=
receduto il governo dell=B4Alleanza. Da quell=B4esperienza Carri=F3 ha rica=
vato che conviene anticipare lo slittamento a destra ed =E8 per questo che =
ha scelto come socio un uomo (Gutierrez) che parla spudoratamente contro i =
piqueteros e le mobilitazioni popolari.=0D
I portavoce dell=B4Ari vagheggiano di essere protagonisti della costruzione=
del futuro PT argentino, ma hanno in testa pi=F9 il nuovo Lula presidente =
che accoglie le richieste del Fmi che non il vecchio Lula organizzatore dei=
lavoratori. Intra-prendendo la strada di appoggiare la normalizzazione del=
paese scelgono di facilitare l=B4ascesa di un governo reazionario e a prep=
arare la presa di distanza quando si concretizzasse il prevedibile tradime=
nto del nuovo presidente. Torna a ripe-tersi ancora una volta il film gi=E0=
visto dell=B4Jp con Per=F3n, dell=B4Jr con Alfonsin, del Chacho con Menem =
e di Carri=F3 con l=B4Alleanza. Ma andare sempre a sbattere contro lo stes=
so muro =E8 ormai un destino insuperabile del progressismo argen-tino.=0D
(segue).=0D
La redazione di Bandiera Rossa News
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