[Lecce-sf] art.18

Author: Gaetano Bucci
Date:
Subject: [Lecce-sf] art.18

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=20

LOTTA DI POTERE DIETRO IL REFERENDUM SULL'ART.18

Il referendum per estendere il diritto al reintegro dei lavoratori =
licenziati illegittimamente (art.18) anche alle piccole imprese, sta =
producendo forti spaccature e contraddizioni all'interno di CGIL e DS =
(con Cofferati che ha dichiarato "mai potr=C3=B2 votare S=C3=8C"). =
Contrasti, questi, non soltanto rivelatori dell'atteggiamento mendace =
con cui si fece una grande mobilitazione in nome della difesa =
dell'art.18 dello Statuto dei lavoratori dall'attacco del governo di =
centrodestra.=20
     Questi sono anche conseguenza della scelta di abbandonare =
completamente la lotta di classe -per identificarsi con gli interessi =
dell'ideologia dominante. Si tratta di un'operazione che mira a fare dei =
diritti (economici e sociali) dei lavoratori -che vivono sfruttamento ed =
alienazione- una variante dei diritti civili di qualsiasi "persona", in =
nome di una "cittadinanza sociale" che nasconde la specificit=C3=A0 dei =
rapporti sociali capitalistici, e che a ben vedere, nella pratica, nega =
persino i pi=C3=B9 elementari diritti civili proprio perch=C3=A9 in =
materia economico-sociale verrebbero garantiti solo i diritti -esclusivi =
e inalienabili- della propriet=C3=A0 e quindi dell'impresa, che =
cos=C3=AC si configurano come veri e propri poteri (dei dominanti sui =
dominati).
Astensionismo, "libert=C3=A0" di voto, ecc. sono perci=C3=B2 tutte =
opzioni tese a nascondere la lotta di potere dietro l'art.18. Il =
referendum non riguarda un semplicistico "diritto della persona". Il =
S=C3=8C al referendum non significa solo dare alla magistratura il =
potere di far retrocedere un potere d'impresa che usa il licenziamento =
per ledere lo "status" dei lavoratori. Significa soprattutto rivendicare =
conflitto di classe e autonomia dei lavoratori. Anche contro le =
dirigenze sindacali se (come la storia degli anni '50-'60 e '80-'90 =
dimostra) privilegiano il loro corporativismo e centralismo a danno =
degli interessi sociali dei lavoratori.
     La natura dello strumento referendario -che induce ad optare =
semplicisticamente per un S=C3=8C o per un NO ad un quesito =
"delimitato"- impedisce di cogliere la funzione assunta dallo Statuto =
dei lavoratori. Statuto che, con la modifica dell'art.18, il governo di =
centrodestra punta ad aggredire nella sua portata pi=C3=B9 emblematica, =
con l'obiettivo strategico di trascinare il rapporto tra Stato, impresa =
e lavoratori alla situazione sociale e politica precedente gli anni '70. =

     In termini analitici, lo Statuto -emanato da un governo del =
centrosinistra (DC-PSI) con l'astensione del PCI- ha legittimato lotte =
pi=C3=B9 avanzate, ma anche puntellato le dirigenze dei sindacati =
"pi=C3=B9 rappresentativi". Per questo Pezzotta dice: "il referendum =
s'intromette negli 'affari' del sindacato". =20
     Esso va interpretato nel contesto del rapporto conflittuale tra =
comunisti e socialisti, che -nel tormentato passaggio dagli anni =
'68-'69- ha visto dilatarsi a livello di massa ("di base", come si =
diceva) una domanda di democratizzazione e socializzazione dell'economia =
e della politica, poi bloccata non solo dal vertice dei partiti =
centristi, ma anche dalle dirigenze di socialdemocratici e socialisti, =
nonch=C3=A9 dalla "destra" del PCI e della CGIL. Il contenuto dello =
Statuto, nonostante il titolo formale riferito ai lavoratori, fu =
improntato al ruolo preminente del "sindacato". Nonostante le sue =
importanti innovazioni, non rispecchiava per=C3=B2 quella impostazione =
che gi=C3=A0 il segretario della CGIL Di Vittorio nel 1952 aveva =
indicato per far entrare "la Costituzione" in fabbrica: e quindi non =
solo i sindacati, ma anche i partiti, se =C3=A8 vero che allora venivano =
intesi come la democrazia che si organizza.=20
     Che lo Statuto, nel testo entrato in vigore, avesse una valenza =
contraddittoria =C3=A8 comprovato dal fatto che la strategia di Craxi =
-con la convergenza pi=C3=B9 o meno coperta della destra comunista della =
CGIL (con Cofferati, il pi=C3=B9 convinto assertore del taglio alla =
scala mobile di Craxi, contro Berlinguer) e del PCI (Napolitano, ecc.)- =
ha trovato copertura nello Statuto ai fini del passaggio strisciante =
alla concertazione. Che =C3=A8 incostituzionale, perch=C3=A9 delegittima =
il Parlamento con patti corporativi riservati ai vertici di governo, =
imprese e sindacati. E dopo il lodo "Scotti" (1985) e i governi =
"tecnici" di Amato e Ciampi (anni '90), la concertazione =C3=A8 =
diventata addirittura la parola d'ordine d'un sindacato contrario al =
conflitto e per "triangolazioni" di "scambio ineguale", in cui almeno =
due -governo e padronato- sono "omogenei" sul piano politico-sociale e =
contro i lavoratori (Giugni, che si crede pap=C3=A0 dello Statuto, ora =
ha persino titolato un libro: "La lunga marcia della concertazione").=20
     Di tutto questo si dovrebbe discutere, anche per chiarire i limiti =
dell'istituto del referendum abrogativo -anche in una rara circostanza =
come quella in oggetto in cui si riesce a farne un uso democratico "dal =
basso"-, facilmente egemonizzabile dalle forze dominanti, promuovibile =
quasi sempre dall'alto ed usabile dai vertici per nascondere le vere =
poste in gioco dietro un S=C3=8C o NO su un quesito delimitato. =
Occorrerebbe invece operare affinch=C3=A9 col S=C3=8C venga rilanciata =
la funzione del lavoro (filo rosso e parola pi=C3=B9 ripetuta della =
Costituzione) nel sistema dei rapporti tra societ=C3=A0 e Stato, =
agganciando l'identificazione dei valori del lavoro con quelli di una =
rigenerata lotta per il socialismo -condizione dell'efficacia anche dei =
diritti civili e della persona umana- che nessuna, ma proprio nessuna, =
delle cosiddette "sinistre" fa o sa fare. =20

Centro IL LAVORATORE

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=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=
=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=
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Il referendum per =
estendere il
diritto al reintegro dei lavoratori licenziati illegittimamente (art.18) =
anche
alle piccole imprese, sta producendo forti spaccature e contraddizioni
all=E2=80=99interno di CGIL e DS (con Cofferati che ha dichiarato =
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Questi sono anche
conseguenza della scelta di abbandonare completamente la lotta di classe =
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identificarsi con gli interessi dell=E2=80=99ideologia dominante. Si =
tratta di
un=E2=80=99operazione che mira a fare dei diritti (economici e sociali) dei
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civili di qualsiasi =E2=80=9Cpersona=E2=80=9D, in nome di una =
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che nasconde la specificit=C3=A0 dei rapporti sociali capitalistici, e =
che a ben
vedere, nella pratica, nega persino i pi=C3=B9 elementari diritti civili =
proprio
perch=C3=A9 in materia economico-sociale verrebbero garantiti solo i diritti =
=E2=80=93esclusivi e
inalienabili=E2=80=93 della propriet=C3=A0 e quindi =
dell=E2=80=99impresa, che cos=C3=AC si configurano
come veri e propri poteri (dei dominanti sui =
dominati).<o:p></o:p>

Astensionismo, =
=E2=80=9Clibert=C3=A0=E2=80=9D di voto,
ecc. sono perci=C3=B2 tutte opzioni tese a nascondere la lotta di potere =
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l=E2=80=99art.18. Il referendum non riguarda un semplicistico =
=E2=80=9Cdiritto della persona=E2=80=9D.
Il S=C3=8C al referendum non significa solo dare alla magistratura il =
potere di far
retrocedere un potere d=E2=80=99impresa che usa il licenziamento per =
ledere lo =E2=80=9Cstatus=E2=80=9D
dei lavoratori. Significa soprattutto rivendicare conflitto di classe e
autonomia dei lavoratori. Anche contro le dirigenze sindacali se (come =
la
storia degli anni =E2=80=9950-=E2=80=9960 e =E2=80=9980-=E2=80=9990 =
dimostra) privilegiano il loro
corporativismo e centralismo a danno degli interessi sociali dei =
lavoratori.<o:p></o:p>

=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0 =
La natura dello
strumento referendario =E2=80=93che induce ad optare semplicisticamente =
per un S=C3=8C o per
un NO ad un quesito =E2=80=9Cdelimitato=E2=80=9D=E2=80=93 impedisce di =
cogliere la funzione assunta
dallo Statuto
dei lavoratori. Statuto che, con la modifica =
dell=E2=80=99art.18, il governo
di centrodestra punta ad aggredire nella sua portata pi=C3=B9 =
emblematica, con
l=E2=80=99obiettivo strategico di trascinare il rapporto tra Stato, =
impresa e
lavoratori alla situazione sociale e politica precedente gli anni =
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=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0 =
In termini analitici,
lo Statuto =E2=80=93emanato da un governo del centrosinistra (DC-PSI) =
con l=E2=80=99astensione
del PCI=E2=80=93 ha legittimato lotte pi=C3=B9 avanzate, ma anche =
puntellato le dirigenze
dei sindacati =E2=80=9Cpi=C3=B9 rappresentativi=E2=80=9D. Per questo =
Pezzotta dice: =E2=80=9Cil
referendum s=E2=80=99intromette negli =E2=80=98affari=E2=80=99 del =
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=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0 =
Esso va interpretato
nel contesto del rapporto conflittuale tra comunisti e socialisti, che =
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tormentato passaggio dagli anni =E2=80=9968-=E2=80=9969=E2=80=93 ha =
visto dilatarsi a livello di massa
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democratizzazione e socializzazione
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vertice dei partiti centristi,
ma anche dalle dirigenze di socialdemocratici e socialisti, nonch=C3=A9 =
dalla
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Statuto, nonostante il titolo
formale riferito ai lavoratori, fu improntato al ruolo preminente del
=E2=80=9Csindacato=E2=80=9D. Nonostante le sue importanti innovazioni, =
non rispecchiava per=C3=B2
quella impostazione che gi=C3=A0 il segretario della CGIL Di Vittorio =
nel 1952 aveva
indicato per far entrare =E2=80=9Cla Costituzione=E2=80=9D in fabbrica: =
e quindi non solo i
sindacati, ma anche i partiti, se =C3=A8 vero che allora venivano intesi =
come la
democrazia che si organizza. <o:p></o:p>

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Che lo Statuto, nel
testo entrato in vigore, avesse una valenza contraddittoria =C3=A8 =
comprovato dal
fatto che la strategia di Craxi =E2=80=93con la convergenza pi=C3=B9 o =
meno coperta della
destra comunista della CGIL (con Cofferati, il pi=C3=B9 convinto =
assertore del
taglio alla scala mobile di Craxi, contro Berlinguer) e del PCI =
(Napolitano,
ecc.)=E2=80=93 ha trovato copertura nello Statuto ai fini del passaggio =
strisciante
alla concertazione.
Che =C3=A8 incostituzionale, perch=C3=A9 delegittima il Parlamento con =
patti corporativi
riservati ai vertici di governo, imprese e sindacati. E dopo il lodo =
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(1985) e i governi =E2=80=9Ctecnici=E2=80=9D di Amato e Ciampi (anni =
=E2=80=9990), la concertazione =C3=A8
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contrario al conflitto
e per =E2=80=9Ctriangolazioni=E2=80=9D di =E2=80=9Cscambio =
ineguale=E2=80=9D, in cui almeno due =E2=80=93governo e
padronato=E2=80=93 sono =E2=80=9Comogenei=E2=80=9D sul piano =
politico-sociale e contro i lavoratori
(Giugni, che si crede pap=C3=A0 dello Statuto, ora ha persino titolato =
un libro: =E2=80=9CLa lunga
marcia della concertazione=E2=80=9D). =
<o:p></o:p>

=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0=C2=A0 =
Di tutto questo si
dovrebbe discutere, anche per chiarire i limiti dell=E2=80=99istituto =
del referendum
abrogativo =E2=80=93anche in una rara circostanza come quella in oggetto =
in cui si
riesce a farne un uso democratico =E2=80=9Cdal basso=E2=80=9D=E2=80=93, =
facilmente egemonizzabile dalle
forze dominanti, promuovibile quasi sempre dall=E2=80=99alto ed usabile =
dai vertici per
nascondere le vere poste in gioco dietro un S=C3=8C o NO su un quesito =
delimitato.
Occorrerebbe invece operare affinch=C3=A9 col S=C3=8C venga rilanciata =
la funzione del
lavoro (filo rosso e parola pi=C3=B9 ripetuta della Costituzione) nel =
sistema dei
rapporti tra societ=C3=A0 e Stato, agganciando l=E2=80=99identificazione =
dei valori del
lavoro con quelli di una rigenerata lotta per il socialismo =
=E2=80=93condizione
dell=E2=80=99efficacia anche dei diritti civili e della persona =
umana=E2=80=93 che nessuna, ma
proprio nessuna, delle cosiddette =E2=80=9Csinistre=E2=80=9D fa o sa =
fare.=C2=A0 <o:p></o:p>

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