[Cerchio] tormentoni e spossatezza

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Ma fammi il piacere! ci mancherebbe. Le scuse non sono necessarie e poi
ci siamo già chiariti in passato :)))))

Come tu stesso dici spesso sono differenze artefatte, ma non così
spesso. Vandana Shiva, in quel video, parlava dell'india rispetto ad
altre nazioni e anche delle piccole differenze tra diverse zone
dell'India. Non ho mai visitato quel paese, che tra l'altro non mi
attrae più di tanto, ma non ho difficoltà a pensare che tra l'india del
nord e l'india del sud vi siano molte piccole differenze, in particolare
per ciò che riguarda agricoltura e allevamento, non foss'altro che per
la diversa tipologia di territorio e clima. Per quel che ne so io,
Vandana Shiva parla si di globalizzazione ma sempre nel'ottica della sua
terra di origine.

Del resto anche qui in italia le differenze locali si fanno sentire.
Piglia per esempio la lombardia, regione dove io abito. Tra la
valtellina e la bassa di differenze ce ne sono non poche, piccole ma in
abbondanza. È chiaro che queste differenze non debbano essere utilizzate
per chiudersi ma per aprirsi, come mezzo di scambio, come per altro
avveniva.

A presto, ciao.

Linbo

On Sun, May 04, 2003 at 01:24:35PM +0200, clochard wrote:
> Caro Linbo,
> ricordi quando, pazzo di dolore, ti attaccavo violentemente x il tuo nick?
> Di nuovo, tante sincere scuse :-)))
> Circostanze ancora una volta dolorose e doveri pratici mi costringono a
> essere telegrafico. Ma lo considero preferibile al gesto maleducato di
> ignorarti.
> Sulla cosa delle differenze locali sono in assoluto disaccordo. Spesso - ma
> non è il caso dell'India - sono addirittura artefatti postmoderni!
> X quanto riguarda le effrazioni e le rapine delle corporation biotech, la
> questione dei semi, la spoliazione dei contadini, sono invece d'accordo - ci
> mankerebbe!
> I problemi cominciano quando tali discorsi cercano di farsi paradigma di "un
> altro mondo possibile".
> Opporsi alla globalizzazione è come opporsi al ciclo delle stagioni - questo
> + o - ha detto Mandela - . Il punto è quale debba essere il regime della
> globalizzazione stessa. E, in ultima analisi, penso ke questo regime dipenda
> dal rapporto di forze tra il proletariato globale e il capitale globale,
> dalla forza e incisività delle lotte presenti e future.
> Con stima e simpatia
> e
>
>
> ----- Original Message -----
> From: "Linbo" <aborrone@???>
> To: <cerchio@???>
> Sent: Saturday, May 03, 2003 9:33 AM
> Subject: Re: [Cerchio] tormentoni e spossatezza
>
>
> > Tempo fa ho ascoltato una registrazione della Shiva in cui parlava
> > di globalizzazione e di culture e tradizioni locali. Per come l'ho
> > inteso io si riferiva al fatto che comunque in terre differenti si sono
> > evolute culture e tradizioni differenti e che la globalizzazione sta
> > distruggendo tutto ciò con grande danno per le popolazioni che sono
> > costrette a subire passivamente. Nonostante il discorso generalizzato a
> > 360 gradi, lei, si riferisce, in particolare, alla cultura contadina della
> > sua terra di origine, a ciò che comporta la globalizzazione del settore
> > alimentare, a ciò che comporta la globalizzazione delle sementi. Anche
> > io credo che le differenze locali siano antecedenti alla storia
> > (scritta) e, di sicuro, al capitale. Le culture derivano da storie molto
> antiche,
> > esse si sono poi trasformate e hanno preso e perso ma l'origine rimane
> > antichissima e anche molti suoi tratti.
> >
>
>
>
> per cancellarsi dalla lista, andare su https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio


-- 
Le conquiste ottenute con la forza
richiedono un continuo ricorso alla forza
per poter essere mantenute;
è preferibile, perciò, convincere anziché costringere,
motivare anziché obbligare.
                    Mahatma Gandhi