[RSF] 8 MAGGIO INIZIATIVA SULLA SOSPENSIONE DELL'ACCORDO UE-…

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Autore: sveva haertter
Data:  
Oggetto: [RSF] 8 MAGGIO INIZIATIVA SULLA SOSPENSIONE DELL'ACCORDO UE-ISRAELE
COMUNICATO STAMPA

La rete europea "European Jews for a Just Peace", di
cui per l’Italia fa parte la rete “Ebrei contro
l’Occupazione” è costituita da 18 gruppi di ebrei per
la pace in Medio Oriente provenienti da nove Paesi
europei. Dopo un primo incontro svoltosi ad Amsterdam
nel settembre del 2002, questa rete europea si è
strutturata nel convegno tenuto a Bruxelles dal 13 al
15 marzo 2003 e sta presentando in questi giorni in
tutti i Paesi dove è rappresentata, il testo della
risoluzione politica approvata a Bruxelles nella quale
si richiede l'applicazione della decisione della
commissione europea dell'aprile 2002 di sospendere
l'accordo di associazione tra Israele e la Comunità
Europea.

Tale richiesta origina da due constatazioni: in primo
luogo la clausola 2. dell'accordo impegna Israele al
rispetto dei diritti umani e dei principi democratici
che sono invece quotidianamente violati. In secondo
luogo, l'impossibilità di distinguere tra prodotti
provenienti da Israele e quelli prodotti negli
insediamenti all’interno dei territori occupati
costituisce di per sé un'applicazione irregolare
dell'accordo stesso.

Il prossimo 8 maggio, dopo un apposito incontro con un
rappresentante del Ministero degli Esteri, alle ore
12.30, è convocata una conferenza stampa aperta al
pubblico presso la "Sala delle Bandiere" del
Parlamento Europeo alla quale sono invitate le forze
politiche ed i movimenti.

European Jews for a Just Peace

per informazioni: 360707908


CONCOCAZIONE INIZIATIVA PUBBLICA SUCCESSIVA ALLA
CONFERENZA STAMPA


La rete europea "European Jews for a Just Peace"
(EJJP) costituita da 18 gruppi di ebrei per la pace in
Medio Oriente provenienti da nove Paesi europei e che
dopo un primo incontro svoltosi ad Amsterdam nel
settembre del 2002, si è strutturata nel convegno
tenuto a Bruxelles dal 13 al 15 marzo 2003, sta
presentando in questi giorni in tutti i Paesi dove è
rappresentata, il testo della risoluzione politica
approvata Bruxelles nella quale si richiede
l'applicazione della decisione della commissione
europea dell'aprile 2002 di sospendere l'accordo di
associazione tra Israele e la Comunità Europea.
Tale richiesta origina da due constatazioni: in primo
luogo la clausola 2. dell'accordo impegna Israele al
rispetto dei diritti umani e dei principi democratici
che sono invece quotidianamente violati. In secondo
luogo, l'impossibilità di distinguere tra prodotti
provenienti da Israele e quelli prodotti all’interno
degli insediamenti nei territori occupati, costituisce
di per sé un'applicazione irregolare dell'accordo
stesso.

Per quanto riguarda l'Italia, dove EJJP è
rappresentata dalla Rete “Ebrei contro l’Occupazione”,
questa prima iniziativa europea avviene con qualche
giorno di anticipo rispetto agli altri Paesi, in vista
del fatto che l'incontro con un rappresentante del
Ministero degli Esteri avverrà il prossimo 8 maggio.
Immediatamente dopo l'incontro, è prevista una
conferenza stampa aperta al pubblico presso la "Sala
delle Bandiere" del Parlamento Europeo al quale sono
invitate le forze politiche ed i movimenti. Seguirà un
momento di incontro e di dibattito finalizzato a
presentare sia EJJP che il lavoro politico e di
solidarietà attiva con i pacifisti israeliani e
palestinesi che a livello nazionale italiano viene
portato avanti dalla Rete "Ebrei contro l'Occupazione"
insieme al "Movimento Palestinese per la democrazia e
la cultura" e che si inquadra in una campagna europea
che sugli stessi argomenti viene promossa dal Forum
Sociale Europeo, del quale saranno presenti alcuni
rappresentanti italiani.

Il forte segnale di unità delle forze democratiche che
questa iniziativa si propone di mostrare ed allargare,
è fondamentale in questo particolare momento, in cui
alle flebili speranze che sembravano riaccendersi con
l'elezione del nuovo governo palestinese e la
presentazione della "Road Map", si accompagna ancora
una volta una lunga scia di sangue da Ramallah a Tel
Aviv a Gaza.

Occorre infatti che l'Europa, in quanto parte del
"quartetto", mantenga un livello alto di attenzione
vigilando sull'applicazione di quanto previsto dalla
"Road Map", senza ulteriori modifiche dei suoi
contenuti che già di per sé non vanno oltre un
obiettivo di minima. Occorre che il rispetto della
legalità internazionale venga chiesto con maggiore
determinazione e che a tal fine vengano esercitate
pressioni utili a creare i presupposti necessari ad
interrompere la spirale di violenza. Un intervento
efficace in questo senso puo' avvenire solo se
l'azione delle istituzioni europee è accompagnata
dall'attenzione dell'opinione publica, in sintonia con
la volontà delle cittadine e dei cittadini europei di
rafforzare il ruolo di un'Europa portatrice di ideali
di giustizia, di equità e di democrazia.

Rete "Ebrei contro l'Occupazione" (federata EJJP) &
Movimento Palestinese per la democrazia e la Cultur


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