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Autore: carlo
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Oggetto: [NuovoLaboratorio] www.globaldr.org
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Relazione 3 - 25/26 aprile 2003:

La Repressione dei Movimenti Sociali
Le caratteristiche dei Nuovi Movimenti di Massa
di Gilberto Pagani, avvocato a Milano

Non passa settimana senza che le principali citt=E0 del mondo siano =
attraversate da imponenti cortei che urlano che un mondo diverso non =
solo =E8 possibile, ma =E8 indispensabile per liberare l'umanit=E0 dagli =
spettri della guerra, della fame, dell'ingiustizia.=20
Molto spesso, come si =E8 visto nelle manifestazioni contro la guerra di =
aggressione all'Iraq, centinaia o addirittura migliaia di persone =
vengono arrestate.
Gli sfruttati e gli oppressi si sono sempre ribellati, sempre hanno =
manifestato per i propri diritti, con modalit=E0 e contenuti ispirati =
dai bisogni che li muovevano.=20
Il movimento sociale di questa epoca storica =E8 caratterizzato dalla =
sua dimensione globale e dalla grande diversit=E0 delle persone e delle =
forze che lo compongono, che apporta una ricchezza senza precedenti ai =
suoi contenuti.
Una moltitudine liberata dalla gabbia di ideologie immobili, collegata =
da una rete orizzontale di contatti svincolata da un centro =
prestabilito, un movimento che si esprime nei modi e nelle forme pi=F9 =
svariati e creativi.
Le posizioni e i messaggi di questo movimento sono radicali e di alto =
contenuto ideale e tendono ad esprimersi al di fuori di forme =
organizzative tradizionali, nella convinzione che non =E8 pi=F9 =
proponibile un lento rinnovarsi delle istituzioni all'interno della =
logica della globalizzazione neoliberista.
Milioni di persone sono coinvolte e gran parte di loro sino ad ora non =
avevano mai partecipato a proteste.=20
E contro questo movimento il potere sviluppa tecniche repressive nuove e =
anch'esse adeguate ai tempi.
La repressione si muove su due binari: l'attacco poliziesco nelle piazze =
e l'attacco contro le nuove forme di organizzazione. Dal 1998, dalla =
manifestazione di Seattle che =E8 considerata l'inizio del movimento =
contro la globalizzazione neoliberista, abbiamo assistito a violente =
repressioni contro i manifestanti.
Da Goteborg a Praga, a Genova, a Davos, a Barcellona, persone pacifiche =
ed inermi sono state attaccate da forze di polizia con cariche violente, =
lancio di gas CS, colpi d'arma da fuoco.
Nel contempo gruppi organizzati compivano azioni di devastazione, che =
venivano usate come pretesto per nuovi attacchi polizieschi.
Ogni volta che sono avvenute violenze contro i manifestanti, esse sono =
state accompagnate da azioni violente compiute da persone e gruppi che =
non risulta siano stati individuati con precisione.
Molto spesso queste azioni violente sono state il pretesto o la =
scintilla scatenante di azioni repressive da parte delle forze =
dell'ordine, che hanno colpito non gli autori di queste violenze, ma =
manifestanti pacifici.
La violenza esercitata dal potere =E8 sempre giustificata dalla =
necessit=E0 di evitare o reprimere altre violenze, difendere la civile =
convivenza, assicurare le libert=E0 dei cittadini. In realt=E0 viene =
assicurata la continuit=E0 del sistema di ingiustizie.
Se =E8 vero che esistono gruppi che praticano la violenza di strada =
indiscriminata, =E8 ancora pi=F9 vero che la repressione si indirizza =
non tanto contro questi gruppi, ma piuttosto contro la massa pacifica =
dei manifestanti, con la costante caratteristica di esercizio di una =
forma di terrorismo istituzionale non meno barbaro di quello attuato dai =
gruppi terroristi antiistituzionali.
Durante le manifestazioni represse con la violenza abbiamo assistito a =
vere e proprie eclissi dei principi e dei diritti fondamentali sanciti =
nelle costituzioni e nelle leggi di tutti i paesi dell'Occidente; =
momenti in cui lo stato di diritto con le sue tutele sia pure limitate =
ed imperfette viene sostituito da uno stato di polizia in cui le persone =
sono assoggettate all'arbitrio degli elementi pi=F9 reazionari e =
fascisti delle forze di polizia.
Questa =E8 la caratteristica del nuovo sistema di potere imperiale: la =
possibilit=E0 che i diritti pi=F9 comuni vengano sospesi senza =
preavviso, che all'imparzialit=E0 della legge venga sostituita =
l'arbitrio e la prevaricazione.
E' un fenomeno ormai consolidato, che vede il suo aspetto pi=F9 tragico =
nella teoria e nella pratica della guerra permanente, vale a dire =
l'affermarsi di un sistema duraturo di stato di emergenza per mobilitare =
l'opinione pubblica e gli apparati repressivi contro un nemico sfuggente =
e indistinto, che pu=F2 essere individuato in ciascun cittadino che non =
si adegui al nuovo ordine imperiale.
Cos=EC vengono emanate leggi speciali, che prevedono la drammatica =
compressione dei diritti individuali e collettivi, e addirittura viene =
proposta la legalizzazione della tortura e della detenzione indefinita =
senza processo quali estreme misure di emergenza.
Ben sappiamo che la pratica della tortura =E8 applicata su larga scala, =
ma da almeno 250 anni nessuno aveva pi=F9 osato esaltare questi metodi =
ripugnanti, che vengono utilizzati ma di cui viene negata l'esistenza; =
in questo momento il governo degli USA dichiaratamente applica la =
coercizione fisica contro prigionieri e detiene a Guantanamo centinaia =
di persone senza che contro di esse vengano formulate delle accuse =
precise e senza che essi abbiano la possibilit=E0 di far valere i propri =
diritti davanti ad una corte di giustizia.=20
Ma la cosa pi=F9 terribile =E8 l'applicazione del principio della guerra =
preventiva, condannata per secoli come un crimine contro l'umanit=E0, =
bandita dalla Carta dell'ONU, dalla Carta Fondamentale europea e dalle =
costituzioni, che oggi invece viene teorizzata e praticata.

All'interno di questo quadro la repressione dei movimenti sociali =
diviene un elemento fondante della politica neo liberista. Tramontate =
ormai le speranze di un sistema socio-politico basato sull'allargamento =
progressivo del benessere, prevale la logica dell'esclusione.
Non pi=F9 una societ=E0 che si tenta di disciplinare intorno ai modelli =
produttivi neofordisti, ma una societ=E0 a compartimenti stagni, in cui =
lo sforzo del potere si limita al controllo dei settori sociali e degli =
elementi che sono posti fuori dal sistema.
Ecco dunque che la protesta e l'opposizione non possono avvalersi se non =
in minima parte delle forme tradizionali di organizzazione e di =
rappresentanza, e cos=EC si esprimono in forme e modi nuovi e per certi =
versi estranei alle tradizioni del movimento operaio.
Il sistema della guerra infinita che ha nella propria essenza la =
sospensione indiscriminata dei diritti; le politiche di esclusione =
sociale; la fine dell'illusione di un trapasso pacifico e naturale ad un =
sistema sociale e politico pi=F9 giusto. Questi elementi, combinati al =
carattere globale del nuovo movimento, fanno comprendere come siano =
attuali pratiche di illegalit=E0 di massa compiute da persone che per la =
loro estrazione e formazione non erano riconducibili a questo tipo di =
protesta.
Di fronte ad un crimine come la guerra preventiva, vissuto come tale da =
milioni e milioni di persone, =E8 naturale praticare azioni di =
disobbedienza civile come il blocco dei convogli ferroviari che =
trasportano armi.
Di fronte ad attacchi violenti contro manifestazioni pacifiche =E8 =
naturale battersi per difendere la propria incolumit=E0. Di fronte =
all'imposizione delle colture transgeniche =E8 naturale compiere azioni =
di autodifesa della salute che possono essere qualificate come attacchi =
al diritto di propriet=E0.
I contadini del Kerala che si scontrano con la polizia per difendere il =
diritto ad avere accesso alle risorse idriche e i giovani di Genova che =
devono difendere la propria vita e cos=EC rispondono alla violenza sono =
uniti dalla stessa impossibilit=E0 di dialogare con un potere che non ha =
pi=F9 la volont=E0 e neppure gli strumenti per cercare un dialogo =
pacifico.
E' chiaro che, da parte delle autorit=E0, non essendovi alcuna =
possibilit=E0 di mediazione, e non essendo neppure pensabile una riforma =
degli aspetti pi=F9 devastanti del sistema, l'unica possibile risposta =
=E8 la repressione, che si fonda sulla sua criminalizzazione.
Cos=EC la protesta pacifica viene assimilata al terrorismo; la =
rivendicazione dei propri diritti diviene un atto eversivo; le costanti =
violazioni dei diritti e le prevaricazioni del potere vengono =
giustificate con la necessit=E0 di difendere la sicurezza. Vi =E8 poi, =
fondamentale, l'aspetto dell'aggressione contro le nuove forme =
organizzative del movimento.
L'equazione dissenso=3Dterrorismo fa s=EC che, sia pure con varie =
sfumature, sul capo di chiunque dissente pende la spada di Damocle della =
contiguit=E0 al terrorismo.=20
Dopo lo smarrimento seguito all'orrendo crimine dell'11 settembre 2001, =
negli Stati Uniti ed in Europa sono state varate nuove leggi =
antiterrorismo.
Si tratta, con tutta evidenza, di norme che non hanno nessun effetto =
sull'attivit=E0 di organizzazioni criminali, ma che si prestano =
perfettamente a colpire i nuovi modi di aggregazione che sono =
protagonisti del movimento contro la globalizzazione neoliberista.
La reale applicazione del principio di libert=E0 di associazione sar=E0 =
il banco di prova su cui, nei prossimi anni, si verificher=E0 la =
capacit=E0 del movimento di darsi strutture e forme organizzative che =
permettano il pieno sviluppo delle sue potenzialit=E0.=20

La Pratica della Repressione

2-a) Le misure preventive=20

In questo nuovo contesto di "guerra infinita", il mantenimento =
dell'ordine pubblico e la continuit=E0 del modello economico liberista =
diventano gli obbiettivi primari di tutela all'interno di ciascuno =
Stato, a scapito dei diritti civili dei singoli cittadini.
All'inizio della presente relazione veniva evidenziato come la forza del =
movimento che si oppone a questo tipo di globalizzazione, stia proprio =
nella molteplicit=E0 delle voci che lo compongono e nella creativit=E0 =
delle soluzioni da esso proposte; questo fenomeno impedisce al potere =
repressivo di etichettare in modo semplicistico la galassia delle =
associazioni che formano tale movimento, rendendo cos=EC assai pi=F9 =
difficile la sua criminalizzazione.
Gli attentati dell'11 settembre hanno offerto un facile pretesto per =
criminalizzare e reprimere il dissenso, con mezzi finalizzati a condurre =
la societ=E0 civile alla rinuncia, per brevi o lunghi periodi di tempo, =
di alcuni diritti fondamentali (quali il diritto all'associazione, alla =
libera manifestazione delle proprie opinioni, alla privacy), in cambio =
di ordine pubblico e sicurezza, garantiti attraverso la repressione =
poliziesca.
I Mass Media hanno contribuito a creare nell'opinione pubblica =
l'ossessione per la figura del terrorista quale "nemico invisibile" che =
si annida all'interno dei gruppi che manifestano il dissenso nei =
confronti del modello neoliberista; tutto ci=F2 ha reso possibile la =
criminalizzazione e la messa al bando di alcune associazioni e movimenti =
politici accusati di essere fiancheggiatori dei terroristi, il tutto =
ovviamente senza fornire la bench=E8 minima prova dell'esistenza di una =
reale collusione, ma solo sulla base del sospetto.
L'equazione attivista-terrorista, gi=E0 sperimentata in Irlanda del Nord =
=E8 oggi applicata a tutti i movimenti che rivendicano i propri diritti. =
Sempre in quest'ottica dobbiamo leggere la messa al bando di =
organizzazioni quali Batasuna nei Paesi Baschi, le continue occupazioni =
delle sedi politiche dell'OLP in Palestina, la criminalizzazione degli =
esponenti dei movimenti Kurdi, gli arresti di massa in Italia di ragazzi =
appartenenti alla Rete del Sud Ribelle, accusati addirittura di =
"Associazione Sovversiva" e di collusione con le Brigate Rosse.
Nella stessa direzione si trova la relazione sulla politica informativa =
e della sicurezza presentata nel 2002 dal Ministro degli Esteri =
italiano, on. Franco Frattini, che annuncia "processi di contaminazione =
e derive emulative" tra movimento no-global e terroristi, auspicando un =
pi=F9 incisivo controllo dei servizi segreti su associazioni e movimenti =
di contestatori. Teoria del sospetto e strategia della tensione =
forniscono al potere l'ideale mantello di legittimazione per scatenare =
la repressione violenta e comprimere le manifestazioni di dissenso, ed =
allo stesso tempo costituiscono il miglior pretesto per scardinare lo =
stato di diritto sul presupposto dell'allarme sociale.
In questo contesto l'azzeramento dei diritti =E8 avvenuto secondo tre =
linee guida generali:=20
1.. In primo luogo, in maniera sicuramente pi=F9 visibile, avviene =
durante le grandi manifestazioni internazionali; sempre pi=F9 spesso i =
singoli Stati si preparano a questi eventi cancellando in toto il loro =
bagaglio di diritti costituzionalmente garantiti, bloccando le =
frontiere, ergendo barricate, creando zone militari di non-diritto, =
schedando preventivamente i manifestanti, chiudendo i media center =
sviluppatori d'informazione alternativa.
Le zone rosse create per i vertici del G8 e del WTO sono l'esempio =
lampante di questa negazione che lo Stato compie di se stesso e dei suoi =
principi di fronte alle manifestazioni di dissenso promosse da una parte =
della stessa societ=E0 civile. Altrettanto inquietante =E8 la scelta, =
continuamente reiterata in queste occasioni, di sospendere l'efficacia =
delle convenzioni e dei trattati europei che regolano il libero =
passaggio dei cittadini all'interno dell'Unione, predisponendo alle =
frontiere nutriti contingenti di polizia pronti a rispedire indietro =
tutti i manifestanti indesiderati.
Da notare che i nomi delle persone allontanate erano segnate su di una =
"lista nera" del tutto illegale, perch=E9 elencava soggetti che nella =
stragrande maggioramza dei casi non hanno mai commesso reati.
Cos=EC =E8 accaduto che alcuni ragazzi tedeschi, percossi dalla =
polizia ed arrestati illegalmente a Genova e poi espulsi dall'Italia, =
sono stati respinti alla frontiera italiana perch=E9 intendevano recarsi =
a Firenze al Forum Sociale Europeo. Ci=F2 =E8 accaduto in occasione di =
grande manifestazione europea, a Praga come a Genova, quando numerosi =
cittadini stranieri furono bloccati e rimpatriati con la forza sulla =
base di una loro presunta pericolosit=E0 sociale, con provvedimenti =
illegittimi, perch=E8 applicati indistintamente ad un gruppo di =
cittadini e non emessi ad personam, come prescrive la legge italiana in =
materia di espulsioni. Lo stesso si =E8 ripetuto a novembre 2002, in =
occasione del Forum Sociale Europeo di Firenze, quando il Ministero =
degli Interni italiano aveva distribuito agli uffici di frontiera moduli =
pre-stampati di espulsione per i soggetti indesiderati e durante le =
proteste per le riunioni del WTO. Lo stesso si ripeter=E0 =
presumibilmente anche nel prossimo vertice del G8, in Giugno ad Evian.=20
2.. Le ragioni di sicurezza sociale non hanno portato solo alla =
sospensione momentanea durante le manifestazioni dei diritti dei =
partecipanti, ma sono divenute il presupposto per logorare e cancellare =
lentamente ma definitivamente tutta una serie di altri principi =
giuridici, al fine di consentire che la repressione poliziesca del =
dissenso sia pi=F9 rapida ed efficace.=20
Questo =E8 il caso dell'introduzione dell'obbligo dei rilievi =
dattiloscopici, mentre gi=E0 si prevedono sistemi di identificazione =
basato sulla retina dell'occhio o sul DNA, presupposti per una =
schedatura di massa di tutti i cittadini, con notevoli ripercussioni per =
la loro privacy e un rilevante pregiudizio per la dignit=E0 personale.
Questo =E8 anche il caso dell'introduzione nel sistema legislativo =
italiano, seguendo l'esempio della Gran Bretagna, della cosiddetta =
"flagranza differita", inserita nella nuova normativa antiviolenza per =
le competizioni sportive, grazie alla quale viene considerato in =
flagranza di reato chi viene identificato entro 36 ore, anche solo sulla =
base di documentazione video fotografica, questa norma oltre che essere =
un evidente aberrazione logico-normativa (la "flagranza fotografica" =E8 =
un non senso: la "flagranza" implica attualit=E0, mentre la sua =
rappresentazione implica un tempo passato), crea un pericoloso =
precedente che potrebbe essere applicato in via analogica alle =
manifestazioni di piazza e utilizzato come ritorsione contro i singoli =
partecipanti.=20
3.. Il terzo effetto prodotto dalla "campagna della sicurezza sociale" =
=E8 lo sconsiderato aumento di potere delle autorit=E0 di polizia.
In questi ultimi anni l'autorit=E0 amministrativa si =E8 ritrovata con =
un enorme potere dispositivo sulle libert=E0 di movimento dei singoli =
individui.
Sempre pi=F9 spesso cittadini comunitari e non si sono trovati a dover =
subire gli effetti di provvedimenti amministrativi limitativi delle =
proprie libert=E0, senza ottenere una tutela reale da parte del potere =
giudiziario, cos=EC come sancito dai principi generali del diritto. =
Sempre pi=F9 spesso le espulsioni, le diffide, i fermi vengono =
effettuati senza la vigilanza di un giudice, ma solo sulla scorta di =
quanto deciso dagli agenti di polizia.
Bisogna inoltre sottolineare che praticamente la totalit=E0 delle =
disposizioni antiterrorismo approvate nei singoli stati dell'Unione =
Europea va proprio nella direzione di ampliare e potenziare l'apparato =
investigativo e repressivo delle autorit=E0 di polizia e insiste =
sull'utilizzo di "tecniche anche non ortodosse" per l'acquisizione =
d'informazioni su associazioni terroristiche o presunte tali, quali ad =
esempio la possibilit=E0 di intercettazione delle comunicazioni =
telefoniche e via internet senza autorizzazione dell'autorit=E0 =
giudiziaria. Significativo al proposito =E8 l'esempio del Belgio.
Un chiaro esempio di questa svolta lo fornisce il "pacchetto =
antiterrorismo" entrato in vigore in Germania dal 2002, grazie al quale, =
oltre all'ampliamento dei poteri di controllo della polizia di =
frontiera, viene inserita una normativa che permette un controllo pi=F9 =
incisivo su associazioni ideologiche e gruppi religiosi.=20
Le misure repressive

I fatti di Goteborg, Genova, Barcellona, Bruxelles e di tante altre =
citt=E0 sembravano aver alzato un velo su quello che =E8 stata in questi =
anni la pianificazione della violenza e la gestione militarizzata della =
piazza da parte delle forze di polizia e dei loro referenti politico =
istituzionali.
Nei mesi successivi al G8 di Genova anche la parte pi=F9 attenta =
dell'opinione pubblica era divenuta consapevole di questa nuova ondata =
di deriva autoritaria; per la prima volta sul banco degli imputati, =
accanto ai manifestanti, si trovavano anche gli esponenti di quelle =
forze, che avrebbero dovuto garantire l'ordine e che invece avevano =
seminato il panico per la citt=E0; per la prima volta ci si interrogava =
su cosa succedesse realmente ai fermati nelle caserme, sulle procedure =
d'arresto e sul seguito di violenza che avevano portato.
A quasi due anni di distanza dai fatti la giurisprudenza genovese ha =
instaurato un vero e proprio processo di rilettura in chiave =
revisionista di quei fatti; i cardini di questa rilettura sono sempre =
gli stessi: la polizia =E8 intervenuta in modo deciso ma legittimo, non =
solo piccole frange (black block) hanno partecipato agli scontri, ma =
ampie aree del movimento hanno la responsabilit=E0 delle violenze =
verificatesi, per aver risposto attivamente alle cariche della polizia o =
anche per non essersi semplicemente messi in fuga una volta iniziati gli =
scontri, chi stava in piazza scandendo slogan era corresponsabile di chi =
distruggeva le banche perch=E9 gli offriva copertura e rinvigoriva i =
suoi propositi; come se non bastasse, uccidere un manifestante =E8 stato =
un atto di legittima difesa.
Queste versioni dei fatti rispecchiano la difficile riflessione sulla =
funzione di tutela del diritto penale dei singoli Stati, funzione che =
rischia di essere vanificata quando la lesione dei diritti fondamentali =
=E8 ascrivibile ad appartenenti "deviati" delle forze dell'ordine, ci=F2 =
anche per una ragione pratica: la difficolt=E0 o, come nel caso =
dell'Italia, l'impossibilit=E0 di identificarli.
Una riflessione a parte la meritano gli strumenti impiegati dalla =
polizia per eseguire questa coartazione sui manifestanti ed in =
particolare l'utilizzo di gas CS; I gas lacrimogeni sono classificati =
come mezzo di repressione non letale delle masse, in uso alle polizie di =
mezzo mondo, da Seattle a Waco, dalla Palestina al Per=F9.
La questione fondamentale connessa all'uso del gas, ed in particolare =
del famigerato gas o componente chimico CS =E8 questa: =E8 legale? Vi =
=E8 cio=E8 a livello internazionale, come a livello nazionale una valida =
norma di copertura che ne autorizzi l'uso da parte delle forze =
dell'ordine?
Per rispondere questa domanda basta ricordare che in ambito =
internazionale, l'uso di "aggressivi chimici" =E8 da tempo oggetto di =
normativa restrittiva (la Chemical Weapons Convention del 1993 e la =
Convenzione di Parigi prevedono la distruzione degli arsenali esistenti =
e impongono lo smantellamento degli impianti per la produzione di tali =
armi), si nutrono quindi forti dubbi sulla legittimit=E0 dell'impiego di =
tali gas da parte delle polizie interne, quando gli stessi gas vengono =
messi al bando dalle convenzioni internazionali e dai trattati di =
guerra.
Ma l'elemento pi=F9 importante che emerge a Seattle come a Goteborg, a =
Praga come a Genova =E8 la pianificazione della violenza; questa =
repressione non =E8 fine a se stessa, non =E8 dettata dalla perdita di =
controllo della situazione e della piazza da parte delle forze =
dell'ordine.
Questa violenza rappresenta al contrario lo strumento ultimo per =
intimidire l'avversario politico, creare il caos e la tensione sociale, =
per far si che l'opinione pubblica terrorizzata invochi una risposta =
ancora pi=F9 autoritaria che ristabilisca l'ordine violato.
Solo in questo modo possono essere spiegate le infiltrazioni di agenti =
provocatori nelle frange pi=F9 estreme dei manifestanti, le minacce, gli =
attentati al diritto alla difesa, la gestione della piazza da parte di =
corpi speciali, la chiusura delle sedi politiche, gli sgomberi; tutte =
queste azioni hanno l'obbiettivo comune di far alzare il livello del =
conflitto in modo da giustificare una risposta decisa e violenta da =
parte dello Stato.=20

I reati associativi alla luce della decisione quadro del Consigliio =
della Comunita' Europea del 13/06/2002=20

In tutti gli ordinamenti sono presenti norme tendenti a colpire le =
organizzazioni criminali e quelle eversive e terroristiche. La decisione =
quadro del Consiglio della Comunit=E0 Europea del 13/6/2002 ha =
enormemente ampliato i due concetti di "terrorismo" e di "associazione =
terroristica".
Secondo tale norma (e secondo le norme che saranno recepite negli =
ordinamenti degli stati membri dell'Unione Europea), il concetto di =
"reato terroristico" si estende ormai a comportamenti che sono propri di =
qualsiasi movimento di massa, oppure ad altri comportamenti (soprattutto =
in ordine ai sistemi informatici) che sino ad oggi erano puniti con pene =
lievi e che nulla hanno a che fare con l'usuale significato della parola =
"terrorismo".
Ma ci=F2 che =E8 necessario rilevare =E8 la vera e propria svolta che in =
questa decisione quadro assume il concetto di "organizzazione =
terroristica".
Le culture giuridiche dei paesi occidentali hanno sempre ritenuto =
proprie delle organizzazioni criminali e terroristiche alcune =
caratteristiche fondamentali, quali un'organizzazione centralizzata =
(decisamente militare nel caso del terrorismo), che permane anche dopo =
la commissione di reati, una rigida gerarchia tra gli associati, =
un'accurata preparazione degli atti criminosi. Quindi un'organizzazione =
basata su di un accordo criminoso diretto all'attuazione di un pi=F9 =
vasto programma, che precede e contiene gli accordi concernenti la =
realizzazione dei singoli crimini e che permane dopo la realizzazione di =
ciascuno di essi e dotata di una struttura organizzativa adeguata a =
realizzare gli obiettivi criminosi.
Storicamente le associazioni criminali, mafiose o terroristiche sono =
costruite su questo tipo di organizzazione. La decisione quadro del =
13/6/2002 d=E0 la seguente definizione: "Il termine designa =
un'associazione che non si =E8 costituita per la commissione =
estemporanea del reato e che non deve necessariamente prevedere ruoli =
formalmente definiti per i suoi membri, continuit=E0 nella composizione =
o una struttura articolata".
Come si vede una definizione che non potrebbe adattarsi ad =
organizzazioni quali Al Qeda, piuttosto che la RAF oppure la mafia, =
organizzate secondo strutture militari.
Al contrario, una definizione che sembra confezionata su misura per =
colpire le nuove forme organizzative che il movimento si =E8 dato e lo =
sviluppo dei rapporti costruiti attraverso la rete.
Gi=E0 in una ordinanza del Tribunale del Riesame di Genova si poteva =
leggere, a proposito del rapporto associativo criminale che, secondo i =
giudici, legava i componenti di un gruppo teatrale: "Esso sfugge, =
infatti, ad ogni classificazione concettuale del genere, e tuttavia =E8 =
qualcosa di pi=F9 di un semplice "movimento" perch=E9 non =E8 privo di =
una sua struttura del tutto peculiare e quasi immateriale, fatta non =
gi=E0 di articolazioni territoriali bens=EC di comunicazioni effettuate =
via Internet e con altri mezzi elettronici: queste vengono sfruttate per =
coordinarsi in vista di manifestazioni organizzate a livello =
internazionale, alle quali gli aderenti si presentano restando, =
tuttavia, aggregati in formazioni autonome e distinte, per quanto affini =
e legate dall'unico programma di sviluppare violenza".
Si noti che per nessuna delle persone arrestate =E8 stata fornita una =
prova di partecipazione ad atti di violenza di alcun genere, che essi =
hanno sempre negato di aver compiuto.
Il Tribunale ha ritenuto sufficiente per valutare l'esistenza di gravi =
indizi di colpevolezza del reato di associazione a delinquere (art. 416 =
c.p.) la semplice presenza durante gli scontri e la circostanza che =
avessero compiuto insieme il viaggio verso Genova.
Se gi=E0 prima della Direttiva quadro sul terrorismo era possibile =
giungere a incriminazioni ed arresti sul presupposto dell'esistenza (non =
dimostrata) di un'associazione criminale pur in mancanza di prova della =
commissione di reati specifici, le modifiche legislative che si =
preparano sono destinate ad influire ancora di pi=F9 sulla libert=E0 dei =
cittadini di organizzarsi. Come sempre, quando vengono introdotte nuove =
leggi limitative dei diritti, i nostri legislatori ci invitano a non =
essere pessimisti, a non interpretare capziosamente le norme, che hanno =
il solo fine di garantire sicurezza a tutti. Ma la mia esperienza di =
avvocato mi rende purtroppo sicuro che trover=F2 sempre dei giudici che =
interpreteranno le leggi nella maniera pi=F9 utile per il potere e pi=F9 =
dannosa per i cittadini.
Uno dei principi sanciti dalla decisione quadro =E8 che =E8 un atto =
terroristico il tentativo o il progetto di costringere indebitamente i =
poteri pubblici o un'organizzazione internazionale a compiere o =
astenersi dal compiere un qualsiasi atto. Una lettura attenta della =
decisione quadro (che, ripetiamo, dovr=E0 poi essere trasfusa negli =
ordinamenti nazionali) ci fa temere che potrebbe essere possibile =
un'incriminazione per la semplice minaccia di causare distruzioni gravi =
a propriet=E0 private o pubbliche.
Se leghiamo queste norme incriminatrici dobbiamo purtroppo ritenere =
possibile che in futuro siano accusati di far parte di un'organizzazione =
terroristica delle persone che non si sono mai incontrate, che non hanno =
mai compiuto atti di violenza contro persone o cose, che per=F2 =
commettono il crimine di praticare una militanza antagonista, volta a =
cambiare lo stato di cose presenti.
Gli apparati polizieschi e militari non sono in grado di fermare le vere =
organizzazioni terroriste e criminali, e non sar=E0 certamente la =
decisione quadro contro il terrorismo a fornirgli nuovi strumenti di cui =
fossero privi. Saranno invece ancora di pi=F9 limitati i diritti di =
esprimere liberamente le proprie opinioni e di organizzarsi per ottenere =
pacificamente i cambiamenti radicali che sono nelle attese di tutti.=20

Il ruolo di internet e delle nuove tecnologie

Nel mondo della comunicazione sempre pi=F9 basato su enormi =
concentrazioni editoriali-televisive che perseguono il fine di plasmare =
secondo il loro interessi l'opinione pubblica, la possibilit=E0 di =
fornire informazione non schierata con il potere =E8 alquanto esiguo.
Non =E8 possibile competere con i giganti della disinformazione, che =
dispongono di mezzi finanziari praticamente illimitati. Tutti abbiamo =
visto che l'informazione dei grandi media relativa alla repressione =
contro il movimento =E8 stata gestita con parzialit=E0 e in modo da =
accreditare la tesi che il movimento sociale =E8 violento e che questa =
violenza ha provocato azioni di ripristino della legalit=E0 da parte =
delle forze dell'ordine.
Poche voci si sono levate per ristabilire la verit=E0, ma non hanno =
certamente potuto avere una audience paragonabile ai media ufficiali.
E questo, ovviamente, favorisce la repressione e indebolisce la difesa =
giudiziaria.
L'elemento pi=F9 rilevante ed innovativo in questo settore =E8 la =
diffusione di notizie raccolte da reporter indipendenti o da persone =
presenti sui luoghi dove avvengono fatti rilevanti. Sono gli stessi =
protagonisti che raccontano come realmente si sono svolti i fatti, senza =
pretesa di imparzialit=E0 ma senza operare alcuna censura.
Gran parte dell'informazione su ci=F2 che realmente avviene in Palestina =
e in altri luoghi del mondo dove il concetto di legalit=E0 =E8 privo di =
significato =E8 frutto di questo lavoro.
Cardine di questo sistema =E8 Internet, che permette di aggirare il =
controllo dei grandi sistemi informativi e di legare in una rete =
orizzontale potenzialmente illimitata tutti coloro che non intendono =
sottostare alla dittatura mediatica. Nel momento in cui la comunicazione =
via internet assume un'importanza decisiva si sviluppano anche =
metodologie di lotta e di protesta che puntano sulla disobbedienza =
civile applicata al sistema.
Il 15 febbraio, giornata mondiale della pace, quando in tutto il mondo =
decine di milioni di persone sono scese in piazza contro la guerra =
preventiva, negli Stati Uniti decine di siti governativi sono stati =
bloccati dagli accessi simultanei di migliaia di utenti.
Questa nuova forma di protesta civile viene denominata Netstrike, corteo =
telematico. Essa =E8 compiuta da molte persone che si collegano nello =
stesso periodo di tempo a un determinato sito che rappresenti ci=F2' =
contro cui si vuole protestare. In questo modo =E8 possibile arrivare a =
bloccare un sito per un breve periodo di tempo, senza danneggiarlo. =
Quando termina l'azione di protesta, tutto torna a funzionare come =
prima. Per fare un Netstrike, bisogna individuare delle buone =
motivazioni politiche, lanciare un tamtam nella rete per un certo =
periodo di tempo, dando a tutti un appuntamento a una certa ora di un =
certo giorno su un certo sito. Molto raramente si riesce a bloccare =
completamente il sito oggetto della protesta, ma in genere si ritiene =
che l'obiettivo sia stato raggiunto lo stesso grazie all'attenzione che =
comunque viene sollevata sul caso dalla risonanza che avviene in rete. =
Si tratta di una pratica che si sta diffondendo bene al di la' dei suoi =
promotori: concettualmente =E8 paragonabile ad un normale corteo che si =
pu=F2' fare nelle strade delle citt=E0', trasposto in rete.=20
Il 20 luglio del 2001, subito dopo l'assassinio di Carlo Giuliani, fu =
lanciato un netstrike contro il sito ufficiale del G8, che ebbe un =
grande successo.=20
Pochi giorni dopo il sito che aveva lanciato l'iniziativa venne =
sequestrato, e al momento vi sono alcuni indagati per il reato di =
interruzione di servizi informatici, nonostante sia per lo meno dubbio =
che condurre questa legittima forma di protesta possa essere considerato =
un reato.
Dunque, come si =E8 visto, Internet viene utilizzato dalla moltitudine =
per organizzarsi, per diffondere notizie che superano la censura dei =
media ufficiali, per dimostrare in modo pacifico ed efficace =
l'opposizione contro le scelte criminali del potere. Non sappiamo fino a =
quando ci=F2 sar=E0 possibile.
La Decisione quadro 19/4/2002 del Consiglio Europeo della Giustizia, =
composto dai Ministri della Giustizia dei diversi Paesi dell'Unione =
equipara spammer, netstriker e terroristi informatici sotto l'unica =
definizione di coloro che inviano materiale elettronico non richiesto.=20
Vi si parla genericamente di "attacchi informatici", di "accesso non =
autorizzato a sistemi di informazione" o di "interferenza con un sistema =
di informazione". Sono previste pene reclusive gravi anche se in Europa =
non si giunger=E0 a punire questi reati con l'ergastolo, come prevede =
invece la nuova legge varata negli Stati Uniti. E ci=F2 si aggiunge al =
tentativo di controllo e schedatura totale delle comunicazioni private, =
che si basa su apparati automatici come Echelon, basato sulla ricerca =
per parole chiave e sulla conservazione dei files delle conversazioni =
telefoniche e della posta elettronica per un tempo indefinito.
Un sistema che tende a spiare le persone in ogni momento della loro =
esistenza e a conservare in modo illegale i dati che le riguardano. Il =
sogno di ogni inquisitore.
Scriveva Bertolt Brecht: "La loro pace e la loro guerra sono come vento =
e tempesta".
Oggi, nel momento in cui le regole democratiche che pensavamo =
consolidate sono trasformate in diritto di guerra, possiamo capire =
appieno il significato di quelle parole.

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<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><FONT size=3D3><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><STRONG>Relazione 3 - 25/26 aprile =
2003:<BR><BR>La=20
Repressione dei Movimenti Sociali</STRONG><BR><B>Le caratteristiche dei =
Nuovi=20
Movimenti di Massa</B><BR><I>di Gilberto Pagani, avvocato a=20
Milano</I><BR><BR>Non passa settimana senza che le principali citt=E0 =
del mondo=20
siano attraversate da imponenti cortei che urlano che un mondo diverso =
non solo=20
=E8 possibile, ma =E8 indispensabile per liberare l'umanit=E0 dagli =
spettri della=20
guerra, della fame, dell'ingiustizia. <BR>Molto spesso, come si =E8 =
visto nelle=20
manifestazioni contro la guerra di aggressione all'Iraq, centinaia o =
addirittura=20
migliaia di persone vengono arrestate.<BR>Gli sfruttati e gli oppressi =
si sono=20
sempre ribellati, sempre hanno manifestato per i propri diritti, con =
modalit=E0 e=20
contenuti ispirati dai bisogni che li muovevano. <BR>Il movimento =
sociale di=20
questa epoca storica =E8 caratterizzato dalla sua dimensione globale e =
dalla=20
grande diversit=E0 delle persone e delle forze che lo compongono, che =
apporta una=20
ricchezza senza precedenti ai suoi contenuti.<BR>Una moltitudine =
liberata dalla=20
gabbia di ideologie immobili, collegata da una rete orizzontale di =
contatti=20
svincolata da un centro prestabilito, un movimento che si esprime nei =
modi e=20
nelle forme pi=F9 svariati e creativi.<BR>Le posizioni e i messaggi di =
questo=20
movimento sono radicali e di alto contenuto ideale e tendono ad =
esprimersi al di=20
fuori di forme organizzative tradizionali, nella convinzione che non =E8 =
pi=F9=20
proponibile un lento rinnovarsi delle istituzioni all'interno della =
logica della=20
globalizzazione neoliberista.<BR>Milioni di persone sono coinvolte e =
gran parte=20
di loro sino ad ora non avevano mai partecipato a proteste. <BR>E contro =
questo=20
movimento il potere sviluppa tecniche repressive nuove e anch'esse =
adeguate ai=20
tempi.<BR>La repressione si muove su due binari: l'attacco poliziesco =
nelle=20
piazze e l'attacco contro le nuove forme di organizzazione. Dal 1998, =
dalla=20
manifestazione di Seattle che =E8 considerata l'inizio del movimento =
contro la=20
globalizzazione neoliberista, abbiamo assistito a violente repressioni =
contro i=20
manifestanti.<BR>Da Goteborg a Praga, a Genova, a Davos, a Barcellona, =
persone=20
pacifiche ed inermi sono state attaccate da forze di polizia con cariche =

violente, lancio di gas CS, colpi d'arma da fuoco.<BR>Nel contempo =
gruppi=20
organizzati compivano azioni di devastazione, che venivano usate come =
pretesto=20
per nuovi attacchi polizieschi.<BR>Ogni volta che sono avvenute violenze =
contro=20
i manifestanti, esse sono state accompagnate da azioni violente compiute =
da=20
persone e gruppi che non risulta siano stati individuati con=20
precisione.<BR>Molto spesso queste azioni violente sono state il =
pretesto o la=20
scintilla scatenante di azioni repressive da parte delle forze =
dell'ordine, che=20
hanno colpito non gli autori di queste violenze, ma manifestanti =
pacifici.<BR>La=20
violenza esercitata dal potere =E8 sempre giustificata dalla necessit=E0 =
di evitare=20
o reprimere altre violenze, difendere la civile convivenza, assicurare =
le=20
libert=E0 dei cittadini. In realt=E0 viene assicurata la continuit=E0 =
del sistema di=20
ingiustizie.<BR>Se =E8 vero che esistono gruppi che praticano la =
violenza di=20
strada indiscriminata, =E8 ancora pi=F9 vero che la repressione si =
indirizza non=20
tanto contro questi gruppi, ma piuttosto contro la massa pacifica dei=20
manifestanti, con la costante caratteristica di esercizio di una forma =
di=20
terrorismo istituzionale non meno barbaro di quello attuato dai gruppi=20
terroristi antiistituzionali.<BR>Durante le manifestazioni represse con =
la=20
violenza abbiamo assistito a vere e proprie eclissi dei principi e dei =
diritti=20
fondamentali sanciti nelle costituzioni e nelle leggi di tutti i paesi=20
dell'Occidente; momenti in cui lo stato di diritto con le sue tutele sia =
pure=20
limitate ed imperfette viene sostituito da uno stato di polizia in cui =
le=20
persone sono assoggettate all'arbitrio degli elementi pi=F9 reazionari e =
fascisti=20
delle forze di polizia.<BR>Questa =E8 la caratteristica del nuovo =
sistema di=20
potere imperiale: la possibilit=E0 che i diritti pi=F9 comuni vengano =
sospesi senza=20
preavviso, che all'imparzialit=E0 della legge venga sostituita =
l'arbitrio e la=20
prevaricazione.<BR>E' un fenomeno ormai consolidato, che vede il suo =
aspetto pi=F9=20
tragico nella teoria e nella pratica della guerra permanente, vale a =
dire=20
l'affermarsi di un sistema duraturo di stato di emergenza per mobilitare =

l'opinione pubblica e gli apparati repressivi contro un nemico sfuggente =
e=20
indistinto, che pu=F2 essere individuato in ciascun cittadino che non si =
adegui al=20
nuovo ordine imperiale.<BR>Cos=EC vengono emanate leggi speciali, che =
prevedono la=20
drammatica compressione dei diritti individuali e collettivi, e =
addirittura=20
viene proposta la legalizzazione della tortura e della detenzione =
indefinita=20
senza processo quali estreme misure di emergenza.<BR>Ben sappiamo che la =
pratica=20
della tortura =E8 applicata su larga scala, ma da almeno 250 anni =
nessuno aveva=20
pi=F9 osato esaltare questi metodi ripugnanti, che vengono utilizzati ma =
di cui=20
viene negata l'esistenza; in questo momento il governo degli USA =
dichiaratamente=20
applica la coercizione fisica contro prigionieri e detiene a Guantanamo=20
centinaia di persone senza che contro di esse vengano formulate delle =
accuse=20
precise e senza che essi abbiano la possibilit=E0 di far valere i propri =
diritti=20
davanti ad una corte di giustizia. <BR>Ma la cosa pi=F9 terribile =E8 =
l'applicazione=20
del principio della guerra preventiva, condannata per secoli come un =
crimine=20
contro l'umanit=E0, bandita dalla Carta dell'ONU, dalla Carta =
Fondamentale europea=20
e dalle costituzioni, che oggi invece viene teorizzata e=20
praticata.<BR><BR>All'interno di questo quadro la repressione dei =
movimenti=20
sociali diviene un elemento fondante della politica neo liberista. =
Tramontate=20
ormai le speranze di un sistema socio-politico basato sull'allargamento=20
progressivo del benessere, prevale la logica dell'esclusione.<BR>Non =
pi=F9 una=20
societ=E0 che si tenta di disciplinare intorno ai modelli produttivi =
neofordisti,=20
ma una societ=E0 a compartimenti stagni, in cui lo sforzo del potere si =
limita al=20
controllo dei settori sociali e degli elementi che sono posti fuori dal=20
sistema.<BR>Ecco dunque che la protesta e l'opposizione non possono =
avvalersi se=20
non in minima parte delle forme tradizionali di organizzazione e di=20
rappresentanza, e cos=EC si esprimono in forme e modi nuovi e per certi =
versi=20
estranei alle tradizioni del movimento operaio.<BR>Il sistema della =
guerra=20
infinita che ha nella propria essenza la sospensione indiscriminata dei =
diritti;=20
le politiche di esclusione sociale; la fine dell'illusione di un =
trapasso=20
pacifico e naturale ad un sistema sociale e politico pi=F9 giusto. =
Questi=20
elementi, combinati al carattere globale del nuovo movimento, fanno =
comprendere=20
come siano attuali pratiche di illegalit=E0 di massa compiute da persone =
che per=20
la loro estrazione e formazione non erano riconducibili a questo tipo di =

protesta.<BR>Di fronte ad un crimine come la guerra preventiva, vissuto =
come=20
tale da milioni e milioni di persone, =E8 naturale praticare azioni di=20
disobbedienza civile come il blocco dei convogli ferroviari che =
trasportano=20
armi.<BR>Di fronte ad attacchi violenti contro manifestazioni pacifiche =
=E8=20
naturale battersi per difendere la propria incolumit=E0. Di fronte =
all'imposizione=20
delle colture transgeniche =E8 naturale compiere azioni di autodifesa =
della salute=20
che possono essere qualificate come attacchi al diritto di =
propriet=E0.<BR>I=20
contadini del Kerala che si scontrano con la polizia per difendere il =
diritto ad=20
avere accesso alle risorse idriche e i giovani di Genova che devono =
difendere la=20
propria vita e cos=EC rispondono alla violenza sono uniti dalla stessa=20
impossibilit=E0 di dialogare con un potere che non ha pi=F9 la volont=E0 =
e neppure gli=20
strumenti per cercare un dialogo pacifico.<BR>E' chiaro che, da parte =
delle=20
autorit=E0, non essendovi alcuna possibilit=E0 di mediazione, e non =
essendo neppure=20
pensabile una riforma degli aspetti pi=F9 devastanti del sistema, =
l'unica=20
possibile risposta =E8 la repressione, che si fonda sulla sua=20
criminalizzazione.<BR>Cos=EC la protesta pacifica viene assimilata al =
terrorismo;=20
la rivendicazione dei propri diritti diviene un atto eversivo; le =
costanti=20
violazioni dei diritti e le prevaricazioni del potere vengono =
giustificate con=20
la necessit=E0 di difendere la sicurezza. Vi =E8 poi, fondamentale, =
l'aspetto=20
dell'aggressione contro le nuove forme organizzative del=20
movimento.<BR>L'equazione dissenso=3Dterrorismo fa s=EC che, sia pure =
con varie=20
sfumature, sul capo di chiunque dissente pende la spada di Damocle della =

contiguit=E0 al terrorismo. <BR>Dopo lo smarrimento seguito all'orrendo =
crimine=20
dell'11 settembre 2001, negli Stati Uniti ed in Europa sono state varate =
nuove=20
leggi antiterrorismo.<BR>Si tratta, con tutta evidenza, di norme che non =
hanno=20
nessun effetto sull'attivit=E0 di organizzazioni criminali, ma che si =
prestano=20
perfettamente a colpire i nuovi modi di aggregazione che sono =
protagonisti del=20
movimento contro la globalizzazione neoliberista.<BR>La reale =
applicazione del=20
principio di libert=E0 di associazione sar=E0 il banco di prova su cui, =
nei prossimi=20
anni, si verificher=E0 la capacit=E0 del movimento di darsi strutture e =
forme=20
organizzative che permettano il pieno sviluppo delle sue potenzialit=E0. =

<BR><BR><B>La Pratica della Repressione</B><BR><BR><I>2-a) Le misure=20
preventive</I> <BR><BR>In questo nuovo contesto di "guerra infinita", il =

mantenimento dell'ordine pubblico e la continuit=E0 del modello =
economico=20
liberista diventano gli obbiettivi primari di tutela all'interno di =
ciascuno=20
Stato, a scapito dei diritti civili dei singoli cittadini.<BR>All'inizio =
della=20
presente relazione veniva evidenziato come la forza del movimento che si =
oppone=20
a questo tipo di globalizzazione, stia proprio nella molteplicit=E0 =
delle voci che=20
lo compongono e nella creativit=E0 delle soluzioni da esso proposte; =
questo=20
fenomeno impedisce al potere repressivo di etichettare in modo =
semplicistico la=20
galassia delle associazioni che formano tale movimento, rendendo cos=EC =
assai pi=F9=20
difficile la sua criminalizzazione.<BR>Gli attentati dell'11 settembre =
hanno=20
offerto un facile pretesto per criminalizzare e reprimere il dissenso, =
con mezzi=20
finalizzati a condurre la societ=E0 civile alla rinuncia, per brevi o =
lunghi=20
periodi di tempo, di alcuni diritti fondamentali (quali il diritto=20
all'associazione, alla libera manifestazione delle proprie opinioni, =
alla=20
privacy), in cambio di ordine pubblico e sicurezza, garantiti attraverso =
la=20
repressione poliziesca.<BR>I Mass Media hanno contribuito a creare =
nell'opinione=20
pubblica l'ossessione per la figura del terrorista quale "nemico =
invisibile" che=20
si annida all'interno dei gruppi che manifestano il dissenso nei =
confronti del=20
modello neoliberista; tutto ci=F2 ha reso possibile la criminalizzazione =
e la=20
messa al bando di alcune associazioni e movimenti politici accusati di =
essere=20
fiancheggiatori dei terroristi, il tutto ovviamente senza fornire la =
bench=E8=20
minima prova dell'esistenza di una reale collusione, ma solo sulla base =
del=20
sospetto.<BR>L'equazione attivista-terrorista, gi=E0 sperimentata in =
Irlanda del=20
Nord =E8 oggi applicata a tutti i movimenti che rivendicano i propri =
diritti.=20
Sempre in quest'ottica dobbiamo leggere la messa al bando di =
organizzazioni=20
quali Batasuna nei Paesi Baschi, le continue occupazioni delle sedi =
politiche=20
dell'OLP in Palestina, la criminalizzazione degli esponenti dei =
movimenti Kurdi,=20
gli arresti di massa in Italia di ragazzi appartenenti alla Rete del Sud =

Ribelle, accusati addirittura di "Associazione Sovversiva" e di =
collusione con=20
le Brigate Rosse.<BR>Nella stessa direzione si trova la relazione sulla =
politica=20
informativa e della sicurezza presentata nel 2002 dal Ministro degli =
Esteri=20
italiano, on. Franco Frattini, che annuncia "processi di contaminazione =
e derive=20
emulative" tra movimento no-global e terroristi, auspicando un pi=F9 =
incisivo=20
controllo dei servizi segreti su associazioni e movimenti di =
contestatori.=20
Teoria del sospetto e strategia della tensione forniscono al potere =
l'ideale=20
mantello di legittimazione per scatenare la repressione violenta e =
comprimere le=20
manifestazioni di dissenso, ed allo stesso tempo costituiscono il =
miglior=20
pretesto per scardinare lo stato di diritto sul presupposto dell'allarme =

sociale.<BR>In questo contesto l'azzeramento dei diritti =E8 avvenuto =
secondo tre=20
linee guida generali: </FONT></FONT>
<OL>
<LI>In primo luogo, in maniera sicuramente pi=F9 visibile, avviene =
durante le=20
grandi manifestazioni internazionali; sempre pi=F9 spesso i singoli =
Stati si=20
preparano a questi eventi cancellando in toto il loro bagaglio di =
diritti=20
costituzionalmente garantiti, bloccando le frontiere, ergendo =
barricate,=20
creando zone militari di non-diritto, schedando preventivamente i=20
manifestanti, chiudendo i media center sviluppatori d'informazione=20
alternativa.<BR>Le zone rosse create per i vertici del G8 e del WTO =
sono=20
l'esempio lampante di questa negazione che lo Stato compie di se =
stesso e dei=20
suoi principi di fronte alle manifestazioni di dissenso promosse da =
una parte=20
della stessa societ=E0 civile. Altrettanto inquietante =E8 la scelta,=20
continuamente reiterata in queste occasioni, di sospendere l'efficacia =
delle=20
convenzioni e dei trattati europei che regolano il libero passaggio =
dei=20
cittadini all'interno dell'Unione, predisponendo alle frontiere =
nutriti=20
contingenti di polizia pronti a rispedire indietro tutti i =
manifestanti=20
indesiderati.<BR>Da notare che i nomi delle persone allontanate erano =
segnate=20
su di una "lista nera" del tutto illegale, perch=E9 elencava soggetti =
che nella=20
stragrande maggioramza dei casi non hanno mai commesso =
reati.<BR>Cos=EC =E8=20
accaduto che alcuni ragazzi tedeschi, percossi dalla polizia ed =
arrestati=20
illegalmente a Genova e poi espulsi dall'Italia, sono stati respinti =
alla=20
frontiera italiana perch=E9 intendevano recarsi a Firenze al Forum =
Sociale=20
Europeo. Ci=F2 =E8 accaduto in occasione di grande manifestazione =
europea, a Praga=20
come a Genova, quando numerosi cittadini stranieri furono bloccati e=20
rimpatriati con la forza sulla base di una loro presunta =
pericolosit=E0 sociale,=20
con provvedimenti illegittimi, perch=E8 applicati indistintamente ad =
un gruppo=20
di cittadini e non emessi ad personam, come prescrive la legge =
italiana in=20
materia di espulsioni. Lo stesso si =E8 ripetuto a novembre 2002, in =
occasione=20
del Forum Sociale Europeo di Firenze, quando il Ministero degli =
Interni=20
italiano aveva distribuito agli uffici di frontiera moduli =
pre-stampati di=20
espulsione per i soggetti indesiderati e durante le proteste per le =
riunioni=20
del WTO. Lo stesso si ripeter=E0 presumibilmente anche nel prossimo =
vertice del=20
G8, in Giugno ad Evian.=20
<LI>Le ragioni di sicurezza sociale non hanno portato solo alla =
sospensione=20
momentanea durante le manifestazioni dei diritti dei partecipanti, ma =
sono=20
divenute il presupposto per logorare e cancellare lentamente ma=20
definitivamente tutta una serie di altri principi giuridici, al fine =
di=20
consentire che la repressione poliziesca del dissenso sia pi=F9 rapida =
ed=20
efficace. <BR>Questo =E8 il caso dell'introduzione dell'obbligo dei =
rilievi=20
dattiloscopici, mentre gi=E0 si prevedono sistemi di identificazione =
basato=20
sulla retina dell'occhio o sul DNA, presupposti per una schedatura di =
massa di=20
tutti i cittadini, con notevoli ripercussioni per la loro privacy e un =

rilevante pregiudizio per la dignit=E0 personale.<BR>Questo =E8 anche =
il caso=20
dell'introduzione nel sistema legislativo italiano, seguendo l'esempio =
della=20
Gran Bretagna, della cosiddetta "flagranza differita", inserita nella =
nuova=20
normativa antiviolenza per le competizioni sportive, grazie alla quale =
viene=20
considerato in flagranza di reato chi viene identificato entro 36 ore, =
anche=20
solo sulla base di documentazione video fotografica, questa norma =
oltre che=20
essere un evidente aberrazione logico-normativa (la "flagranza =
fotografica" =E8=20
un non senso: la "flagranza" implica attualit=E0, mentre la sua =
rappresentazione=20
implica un tempo passato), crea un pericoloso precedente che potrebbe =
essere=20
applicato in via analogica alle manifestazioni di piazza e utilizzato =
come=20
ritorsione contro i singoli partecipanti.=20
<LI>Il terzo effetto prodotto dalla "campagna della sicurezza sociale" =
=E8 lo=20
sconsiderato aumento di potere delle autorit=E0 di polizia.<BR>In =
questi ultimi=20
anni l'autorit=E0 amministrativa si =E8 ritrovata con un enorme potere =
dispositivo=20
sulle libert=E0 di movimento dei singoli individui.<BR>Sempre pi=F9 =
spesso=20
cittadini comunitari e non si sono trovati a dover subire gli effetti =
di=20
provvedimenti amministrativi limitativi delle proprie libert=E0, senza =
ottenere=20
una tutela reale da parte del potere giudiziario, cos=EC come sancito =
dai=20
principi generali del diritto. Sempre pi=F9 spesso le espulsioni, le =
diffide, i=20
fermi vengono effettuati senza la vigilanza di un giudice, ma solo =
sulla=20
scorta di quanto deciso dagli agenti di polizia.<BR>Bisogna inoltre=20
sottolineare che praticamente la totalit=E0 delle disposizioni =
antiterrorismo=20
approvate nei singoli stati dell'Unione Europea va proprio nella =
direzione di=20
ampliare e potenziare l'apparato investigativo e repressivo delle =
autorit=E0 di=20
polizia e insiste sull'utilizzo di "tecniche anche non ortodosse" per=20
l'acquisizione d'informazioni su associazioni terroristiche o presunte =
tali,=20
quali ad esempio la possibilit=E0 di intercettazione delle =
comunicazioni=20
telefoniche e via internet senza autorizzazione dell'autorit=E0 =
giudiziaria.=20
Significativo al proposito =E8 l'esempio del Belgio.<BR>Un chiaro =
esempio di=20
questa svolta lo fornisce il "pacchetto antiterrorismo" entrato in =
vigore in=20
Germania dal 2002, grazie al quale, oltre all'ampliamento dei poteri =
di=20
controllo della polizia di frontiera, viene inserita una normativa che =

permette un controllo pi=F9 incisivo su associazioni ideologiche e =
gruppi=20
religiosi. </LI></OL><I>Le misure repressive</I><BR><BR>I fatti di =
Goteborg,=20
Genova, Barcellona, Bruxelles e di tante altre citt=E0 sembravano aver =
alzato un=20
velo su quello che =E8 stata in questi anni la pianificazione della =
violenza e la=20
gestione militarizzata della piazza da parte delle forze di polizia e =
dei loro=20
referenti politico istituzionali.<BR>Nei mesi successivi al G8 di Genova =
anche=20
la parte pi=F9 attenta dell'opinione pubblica era divenuta consapevole =
di questa=20
nuova ondata di deriva autoritaria; per la prima volta sul banco degli =
imputati,=20
accanto ai manifestanti, si trovavano anche gli esponenti di quelle =
forze, che=20
avrebbero dovuto garantire l'ordine e che invece avevano seminato il =
panico per=20
la citt=E0; per la prima volta ci si interrogava su cosa succedesse =
realmente ai=20
fermati nelle caserme, sulle procedure d'arresto e sul seguito di =
violenza che=20
avevano portato.<BR>A quasi due anni di distanza dai fatti la =
giurisprudenza=20
genovese ha instaurato un vero e proprio processo di rilettura in chiave =

revisionista di quei fatti; i cardini di questa rilettura sono sempre =
gli=20
stessi: la polizia =E8 intervenuta in modo deciso ma legittimo, non solo =
piccole=20
frange (black block) hanno partecipato agli scontri, ma ampie aree del =
movimento=20
hanno la responsabilit=E0 delle violenze verificatesi, per aver risposto =

attivamente alle cariche della polizia o anche per non essersi =
semplicemente=20
messi in fuga una volta iniziati gli scontri, chi stava in piazza =
scandendo=20
slogan era corresponsabile di chi distruggeva le banche perch=E9 gli =
offriva=20
copertura e rinvigoriva i suoi propositi; come se non bastasse, uccidere =
un=20
manifestante =E8 stato un atto di legittima difesa.<BR>Queste versioni =
dei fatti=20
rispecchiano la difficile riflessione sulla funzione di tutela del =
diritto=20
penale dei singoli Stati, funzione che rischia di essere vanificata =
quando la=20
lesione dei diritti fondamentali =E8 ascrivibile ad appartenenti =
"deviati" delle=20
forze dell'ordine, ci=F2 anche per una ragione pratica: la difficolt=E0 =
o, come nel=20
caso dell'Italia, l'impossibilit=E0 di identificarli.<BR>Una riflessione =
a parte=20
la meritano gli strumenti impiegati dalla polizia per eseguire questa=20
coartazione sui manifestanti ed in particolare l'utilizzo di gas CS; I =
gas=20
lacrimogeni sono classificati come mezzo di repressione non letale delle =
masse,=20
in uso alle polizie di mezzo mondo, da Seattle a Waco, dalla Palestina =
al=20
Per=F9.<BR>La questione fondamentale connessa all'uso del gas, ed in =
particolare=20
del famigerato gas o componente chimico CS =E8 questa: =E8 legale? Vi =
=E8 cio=E8 a=20
livello internazionale, come a livello nazionale una valida norma di =
copertura=20
che ne autorizzi l'uso da parte delle forze dell'ordine?<BR>Per =
rispondere=20
questa domanda basta ricordare che in ambito internazionale, l'uso di=20
"aggressivi chimici" =E8 da tempo oggetto di normativa restrittiva (la =
Chemical=20
Weapons Convention del 1993 e la Convenzione di Parigi prevedono la =
distruzione=20
degli arsenali esistenti e impongono lo smantellamento degli impianti =
per la=20
produzione di tali armi), si nutrono quindi forti dubbi sulla =
legittimit=E0=20
dell'impiego di tali gas da parte delle polizie interne, quando gli =
stessi gas=20
vengono messi al bando dalle convenzioni internazionali e dai trattati =
di=20
guerra.<BR>Ma l'elemento pi=F9 importante che emerge a Seattle come a =
Goteborg, a=20
Praga come a Genova =E8 la pianificazione della violenza; questa =
repressione non =E8=20
fine a se stessa, non =E8 dettata dalla perdita di controllo della =
situazione e=20
della piazza da parte delle forze dell'ordine.<BR>Questa violenza =
rappresenta al=20
contrario lo strumento ultimo per intimidire l'avversario politico, =
creare il=20
caos e la tensione sociale, per far si che l'opinione pubblica =
terrorizzata=20
invochi una risposta ancora pi=F9 autoritaria che ristabilisca l'ordine=20
violato.<BR>Solo in questo modo possono essere spiegate le infiltrazioni =
di=20
agenti provocatori nelle frange pi=F9 estreme dei manifestanti, le =
minacce, gli=20
attentati al diritto alla difesa, la gestione della piazza da parte di =
corpi=20
speciali, la chiusura delle sedi politiche, gli sgomberi; tutte queste =
azioni=20
hanno l'obbiettivo comune di far alzare il livello del conflitto in modo =
da=20
giustificare una risposta decisa e violenta da parte dello Stato. =
<BR><BR><B>I=20
reati associativi alla luce della decisione quadro del Consigliio della=20
Comunita' Europea del 13/06/2002</B> <BR><BR>In tutti gli ordinamenti =
sono=20
presenti norme tendenti a colpire le organizzazioni criminali e quelle =
eversive=20
e terroristiche. La decisione quadro del Consiglio della Comunit=E0 =
Europea del=20
13/6/2002 ha enormemente ampliato i due concetti di "terrorismo" e di=20
"associazione terroristica".<BR>Secondo tale norma (e secondo le norme =
che=20
saranno recepite negli ordinamenti degli stati membri dell'Unione =
Europea), il=20
concetto di "reato terroristico" si estende ormai a comportamenti che =
sono=20
propri di qualsiasi movimento di massa, oppure ad altri comportamenti=20
(soprattutto in ordine ai sistemi informatici) che sino ad oggi erano =
puniti con=20
pene lievi e che nulla hanno a che fare con l'usuale significato della =
parola=20
"terrorismo".<BR>Ma ci=F2 che =E8 necessario rilevare =E8 la vera e =
propria svolta che=20
in questa decisione quadro assume il concetto di "organizzazione=20
terroristica".<BR>Le culture giuridiche dei paesi occidentali hanno =
sempre=20
ritenuto proprie delle organizzazioni criminali e terroristiche alcune=20
caratteristiche fondamentali, quali un'organizzazione centralizzata =
(decisamente=20
militare nel caso del terrorismo), che permane anche dopo la commissione =
di=20
reati, una rigida gerarchia tra gli associati, un'accurata preparazione =
degli=20
atti criminosi. Quindi un'organizzazione basata su di un accordo =
criminoso=20
diretto all'attuazione di un pi=F9 vasto programma, che precede e =
contiene gli=20
accordi concernenti la realizzazione dei singoli crimini e che permane =
dopo la=20
realizzazione di ciascuno di essi e dotata di una struttura =
organizzativa=20
adeguata a realizzare gli obiettivi criminosi.<BR>Storicamente le =
associazioni=20
criminali, mafiose o terroristiche sono costruite su questo tipo di=20
organizzazione. La decisione quadro del 13/6/2002 d=E0 la seguente =
definizione:=20
"Il termine <ASSOCIAZIONE strutturata>designa un'associazione che non si =
=E8=20
costituita per la commissione estemporanea del reato e che non deve=20
necessariamente prevedere ruoli formalmente definiti per i suoi membri,=20
continuit=E0 nella composizione o una struttura articolata".<BR>Come si =
vede una=20
definizione che non potrebbe adattarsi ad organizzazioni quali Al Qeda,=20
piuttosto che la RAF oppure la mafia, organizzate secondo strutture=20
militari.<BR>Al contrario, una definizione che sembra confezionata su =
misura per=20
colpire le nuove forme organizzative che il movimento si =E8 dato e lo =
sviluppo=20
dei rapporti costruiti attraverso la rete.<BR>Gi=E0 in una ordinanza del =
Tribunale=20
del Riesame di Genova si poteva leggere, a proposito del rapporto =
associativo=20
criminale che, secondo i giudici, legava i componenti di un gruppo =
teatrale:=20
"Esso sfugge, infatti, ad ogni classificazione concettuale del genere, e =

tuttavia =E8 qualcosa di pi=F9 di un semplice "movimento" perch=E9 non =
=E8 privo di una=20
sua struttura del tutto peculiare e quasi immateriale, fatta non gi=E0 =
di=20
articolazioni territoriali bens=EC di comunicazioni effettuate via =
Internet e con=20
altri mezzi elettronici: queste vengono sfruttate per coordinarsi in =
vista di=20
manifestazioni organizzate a livello internazionale, alle quali gli =
aderenti si=20
presentano restando, tuttavia, aggregati in formazioni autonome e =
distinte, per=20
quanto affini e legate dall'unico programma di sviluppare =
violenza".<BR>Si noti=20
che per nessuna delle persone arrestate =E8 stata fornita una prova di=20
partecipazione ad atti di violenza di alcun genere, che essi hanno =
sempre negato=20
di aver compiuto.<BR>Il Tribunale ha ritenuto sufficiente per valutare=20
l'esistenza di gravi indizi di colpevolezza del reato di associazione a=20
delinquere (art. 416 c.p.) la semplice presenza durante gli scontri e la =

circostanza che avessero compiuto insieme il viaggio verso Genova.<BR>Se =
gi=E0=20
prima della Direttiva quadro sul terrorismo era possibile giungere a=20
incriminazioni ed arresti sul presupposto dell'esistenza (non =
dimostrata) di=20
un'associazione criminale pur in mancanza di prova della commissione di =
reati=20
specifici, le modifiche legislative che si preparano sono destinate ad =
influire=20
ancora di pi=F9 sulla libert=E0 dei cittadini di organizzarsi. Come =
sempre, quando=20
vengono introdotte nuove leggi limitative dei diritti, i nostri =
legislatori ci=20
invitano a non essere pessimisti, a non interpretare capziosamente le =
norme, che=20
hanno il solo fine di garantire sicurezza a tutti. Ma la mia esperienza =
di=20
avvocato mi rende purtroppo sicuro che trover=F2 sempre dei giudici che=20
interpreteranno le leggi nella maniera pi=F9 utile per il potere e pi=F9 =
dannosa per=20
i cittadini.<BR>Uno dei principi sanciti dalla decisione quadro =E8 che =
=E8 un atto=20
terroristico il tentativo o il progetto di costringere indebitamente i =
poteri=20
pubblici o un'organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal =
compiere=20
un qualsiasi atto. Una lettura attenta della decisione quadro (che, =
ripetiamo,=20
dovr=E0 poi essere trasfusa negli ordinamenti nazionali) ci fa temere =
che potrebbe=20
essere possibile un'incriminazione per la semplice minaccia di causare=20
distruzioni gravi a propriet=E0 private o pubbliche.<BR>Se leghiamo =
queste norme=20
incriminatrici dobbiamo purtroppo ritenere possibile che in futuro siano =

accusati di far parte di un'organizzazione terroristica delle persone =
che non si=20
sono mai incontrate, che non hanno mai compiuto atti di violenza contro =
persone=20
o cose, che per=F2 commettono il crimine di praticare una militanza =
antagonista,=20
volta a cambiare lo stato di cose presenti.<BR>Gli apparati polizieschi =
e=20
militari non sono in grado di fermare le vere organizzazioni terroriste =
e=20
criminali, e non sar=E0 certamente la decisione quadro contro il =
terrorismo a=20
fornirgli nuovi strumenti di cui fossero privi. Saranno invece ancora di =
pi=F9=20
limitati i diritti di esprimere liberamente le proprie opinioni e di=20
organizzarsi per ottenere pacificamente i cambiamenti radicali che sono =
nelle=20
attese di tutti. <BR><BR><B>Il ruolo di internet e delle nuove=20
tecnologie</B><BR><BR>Nel mondo della comunicazione sempre pi=F9 basato =
su enormi=20
concentrazioni editoriali-televisive che perseguono il fine di plasmare =
secondo=20
il loro interessi l'opinione pubblica, la possibilit=E0 di fornire =
informazione=20
non schierata con il potere =E8 alquanto esiguo.<BR>Non =E8 possibile =
competere con=20
i giganti della disinformazione, che dispongono di mezzi finanziari =
praticamente=20
illimitati. Tutti abbiamo visto che l'informazione dei grandi media =
relativa=20
alla repressione contro il movimento =E8 stata gestita con parzialit=E0 =
e in modo da=20
accreditare la tesi che il movimento sociale =E8 violento e che questa =
violenza ha=20
provocato azioni di ripristino della legalit=E0 da parte delle forze=20
dell'ordine.<BR>Poche voci si sono levate per ristabilire la verit=E0, =
ma non=20
hanno certamente potuto avere una audience paragonabile ai media =
ufficiali.<BR>E=20
questo, ovviamente, favorisce la repressione e indebolisce la difesa=20
giudiziaria.<BR>L'elemento pi=F9 rilevante ed innovativo in questo =
settore =E8 la=20
diffusione di notizie raccolte da reporter indipendenti o da persone =
presenti=20
sui luoghi dove avvengono fatti rilevanti. Sono gli stessi protagonisti =
che=20
raccontano come realmente si sono svolti i fatti, senza pretesa di =
imparzialit=E0=20
ma senza operare alcuna censura.<BR>Gran parte dell'informazione su =
ci=F2 che=20
realmente avviene in Palestina e in altri luoghi del mondo dove il =
concetto di=20
legalit=E0 =E8 privo di significato =E8 frutto di questo =
lavoro.<BR>Cardine di questo=20
sistema =E8 Internet, che permette di aggirare il controllo dei grandi =
sistemi=20
informativi e di legare in una rete orizzontale potenzialmente =
illimitata tutti=20
coloro che non intendono sottostare alla dittatura mediatica. Nel =
momento in cui=20
la comunicazione via internet assume un'importanza decisiva si =
sviluppano anche=20
metodologie di lotta e di protesta che puntano sulla disobbedienza =
civile=20
applicata al sistema.<BR>Il 15 febbraio, giornata mondiale della pace, =
quando in=20
tutto il mondo decine di milioni di persone sono scese in piazza contro =
la=20
guerra preventiva, negli Stati Uniti decine di siti governativi sono =
stati=20
bloccati dagli accessi simultanei di migliaia di utenti.<BR>Questa nuova =
forma=20
di protesta civile viene denominata Netstrike, corteo telematico. Essa =
=E8=20
compiuta da molte persone che si collegano nello stesso periodo di tempo =
a un=20
determinato sito che rappresenti ci=F2' contro cui si vuole protestare. =
In questo=20
modo =E8 possibile arrivare a bloccare un sito per un breve periodo di =
tempo,=20
senza danneggiarlo. Quando termina l'azione di protesta, tutto torna a=20
funzionare come prima. Per fare un Netstrike, bisogna individuare delle =
buone=20
motivazioni politiche, lanciare un tamtam nella rete per un certo =
periodo di=20
tempo, dando a tutti un appuntamento a una certa ora di un certo giorno =
su un=20
certo sito. Molto raramente si riesce a bloccare completamente il sito =
oggetto=20
della protesta, ma in genere si ritiene che l'obiettivo sia stato =
raggiunto lo=20
stesso grazie all'attenzione che comunque viene sollevata sul caso dalla =

risonanza che avviene in rete. Si tratta di una pratica che si sta =
diffondendo=20
bene al di la' dei suoi promotori: concettualmente =E8 paragonabile ad =
un normale=20
corteo che si pu=F2' fare nelle strade delle citt=E0', trasposto in =
rete. <BR>Il 20=20
luglio del 2001, subito dopo l'assassinio di Carlo Giuliani, fu lanciato =
un=20
netstrike contro il sito ufficiale del G8, che ebbe un grande successo.=20
<BR>Pochi giorni dopo il sito che aveva lanciato l'iniziativa venne =
sequestrato,=20
e al momento vi sono alcuni indagati per il reato di interruzione di =
servizi=20
informatici, nonostante sia per lo meno dubbio che condurre questa =
legittima=20
forma di protesta possa essere considerato un reato.<BR>Dunque, come si =
=E8 visto,=20
Internet viene utilizzato dalla moltitudine per organizzarsi, per =
diffondere=20
notizie che superano la censura dei media ufficiali, per dimostrare in =
modo=20
pacifico ed efficace l'opposizione contro le scelte criminali del =
potere. Non=20
sappiamo fino a quando ci=F2 sar=E0 possibile.<BR>La Decisione quadro =
19/4/2002 del=20
Consiglio Europeo della Giustizia, composto dai Ministri della Giustizia =
dei=20
diversi Paesi dell'Unione equipara spammer, netstriker e terroristi =
informatici=20
sotto l'unica definizione di coloro che inviano materiale elettronico =
non=20
richiesto. <BR>Vi si parla genericamente di "attacchi informatici", di =
"accesso=20
non autorizzato a sistemi di informazione" o di "interferenza con un =
sistema di=20
informazione". Sono previste pene reclusive gravi anche se in Europa non =
si=20
giunger=E0 a punire questi reati con l'ergastolo, come prevede invece la =
nuova=20
legge varata negli Stati Uniti. E ci=F2 si aggiunge al tentativo di =
controllo e=20
schedatura totale delle comunicazioni private, che si basa su apparati=20
automatici come Echelon, basato sulla ricerca per parole chiave e sulla=20
conservazione dei files delle conversazioni telefoniche e della posta=20
elettronica per un tempo indefinito.<BR>Un sistema che tende a spiare le =
persone=20
in ogni momento della loro esistenza e a conservare in modo illegale i =
dati che=20
le riguardano. Il sogno di ogni inquisitore.<BR>Scriveva Bertolt Brecht: =
"La=20
loro pace e la loro guerra sono come vento e tempesta".<BR>Oggi, nel =
momento in=20
cui le regole democratiche che pensavamo consolidate sono trasformate in =
diritto=20
di guerra, possiamo capire appieno il significato di quelle=20
parole.</FONT></DIV></BODY></HTML>

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