[Lecce-sf] altre note

Delete this message

Reply to this message
Author: Carlo Mileti
Date:  
Subject: [Lecce-sf] altre note
Vi giro - a seguire- altre notizie; la prima è una nota di Greenpeace
Lecce, a margine della riunione di venerdì scorso....
_________________

Venerdì scorso, nell'incontro in Ateneo sul coordinare le manifestazioni per
la pace a Lecce, Greenpeace ha deciso di ritirarsi immediatamente in quanto
il diverbio violento verificatosi tra 2 partecipanti, tra cui il
"moderatore", ha reso vano qualsiasi tipo di dialogo. Riteniamo altresì che
sia stato un fatto di notevole gravità che due esponenti
dell'associazionismo "pacifista" di Lecce, tra l'altro con anni di
esperienza nel campo, abbiano dato il peggio di sè proprio in occasione del
coordinamento per le manifestazioni contro la guerra, sfiorando addirittura
il contatto fisico. E' grave oltre al fatto in sè, soprattutto per il
pericolo che tutti noi abbiamo incorso, ed in particolare le nostre idee, se
malauguratamente all'incontro fosse stato presente qualche giornalista.
Saremmo stati screditati per i prossimi vent'anni.
Come preannunciato nei primi minuti pacifici dell'incontro, Greenpeace
organizzerà un' azione non violenta a Lecce per sabato 12 aprile, perchè
riteniamo essenziale sensibilizzare la maggioranza dei leccesi che vivono la
guerra in Iraq con totale indifferenza.
Invitiamo perciò un numero ristretto e selezionato di associazioni a
partecipare alla nostra iniziativa. Per definire le modalità di svolgimento
dell'evento vi rimando alla riunione che si terrà Martedì 8 aprile alle 17
presso l'Aula A7 (sottoscala Ateneo 1 porta a destra).
Per info 333 4660629

Grazie
Luca Congedo
resp. Greenpeace Gda Lecce


_________________-

12 aprile 2003: Manifestazione Nazionale a Roma per la pace!
A ciascuno di fare qualcosa!

Cari amici,
mancano pochi giorni alla manifestazione nazionale per la pace che si
svolgerà a Roma il 12 aprile 2003.

Il tempo a disposizione è molto breve, ma facciamo ogni sforzo. A ciascuno
di fare qualcosa.

Vi invitiamo, quindi, a partecipare, ad aderire e ad inviare subito la
Vostra adesione, sollecitando tutti i cittadini, le associazioni, gli Enti
Locali, le forze politiche, le scuole, le parrocchie.

Le adesioni vanno inviate ai seguenti indirizzi:
Comitato "Fermiamo la guerra": email adesioni@??? Tavola
della Pace: fax: 075.5739337 - email 12aprile@??? .

Per ulteriori informazioni:
www.tavoladellapace.it.
www.fermiamolaguerra.it


A ciascuno di fare qualcosa.
Cordiali saluti
Flavio Lotti
Coordinatore nazionale

Per ulteriori informazioni:

Tel. +390755736890
Email: <mailto:info@perlapace.it>info@???
http://www.tavoladellapace.it

___________________

> Suore pacifiste a processo
> Denver, rischiano 30 anni di galera
>
> Tre suore hanno trascorso gli ultimi 5 mesi in carcere, in attesa di

essere
> giudicate, per aver fatto un'incursione in un'installazione che ospita i
> missili Minuteman III, vicino Greeley (Colorado), provocando alcuni
> danneggiamenti. Sarà il processo a stabilire se saranno condannate o meno

a
> 30 anni di prigione. Le tre pacifiste hanno tagliato dei cavi e con il

loro
> sangue hanno inciso il segno della croce sul tetto dell'edificio.
>
> Fonte: Televideo (Mediavideo) di Canale 5 del 5/4/03


___________________________

Cittadini italiani.

Qui è Silvio W. Berlusconi che vi parla. Anche se la propaganda comunista e
vaticana cerca di convincervi del contrario, i miei avvocati mi hanno
rassicurato che :
a) l'Italia non è belligerante
b) non solo non è belligerante, ma non è neanche in guerra
c) non c'è in realtà nessuna guerra

Non abbiamo mai concesso né basi né spazio aereo agli americani. Era già
tutto loro. Le basi americane sono da tempo territorio Usa a tutti gli
effetti, occupano uno spazio grande come una regione e non sono ancora Stato
Usa autonomo perché stanno decidendo per il nome : Italiaska o New Pizzland.
In quanto allo spazio aereo, gli americani ci scorazzano già da anni, basta
pensare al Cermis o a Ustica. Vi posso assicurare che nessun aereo Usa parte
per missioni di guerra dalle nostre basi. Alcuni portano in giro le bombe,
perché a stare chiuse nell'hangar si arrugginiscono. Altri fingono di
partire per confondere il nemico, a volte tornano, a volte restano nascosti
in qualche garage o luogo appartato. Io ho due B 52 nel mio giardino a
Arcore.

Non sono mai transitati sul suolo italiano treni con armi. Se qualcuno ha
portato con sé un carro armato o un cannone, lo ha fatto a titolo personale,
l'importante è che non lo abbia messo in mezzo al corridoio intralciando i
passeggeri o il servizio ristoro. Abbiamo espulso i diplomatici iracheni non
perché ce lo ha chiesto Bush, ma perché ai sensi della legge Bossi-Fini non
avevano più un lavoro, in quanto, come sapete, tutti gli sforzi diplomatici
sono falliti.

Non abbiamo mai venduto armi agli americani. Agli iracheni sì, ma allora
Saddam era un amico.

Non è vero che siamo già in corsa per la ricostruzione dell'Iraq e stiamo
arraffando le commesse. Io di commesse ne ho avute a migliaia alla Standa e
nessuna può dire che io le ho messo le mani addosso. Sono fedele a mia
moglie anche se è una traditrice pacifista e secondo alcuni pettegolezzi
attualmente è fidanzata con un certo Schopenauer.

Non siamo belligeranti, in quanto non c'è nessuna belligeratura in corso.
E' semplicemente in atto l'operazione per disarmare Saddam. Non mi risulta
che ci siano morti né tra i civili né tra i militari. Aprite la televisione
e vedrete che nulla è cambiato : le solite sigle, le solite facce, i soliti
conduttori, e gli esperti che giocano con le mappe e i soldatini. Si discute
di Iraq, ma come si parla del brutto tempo o dei virus della polmonite, sono
inconvenienti che un palinsesto non può ignorare.Qualcuno con criminoso
cattivo gusto, in un rigurgito Santoriano, ha mandato in onda scene di
qualche film pulp dove si vedevano marines americani massacrati e civili
iracheni morti. E' ovvio che simili cose non possono avvenire in una moderna
chirurgica operazione di disarmo. Ho dato l'ordine a Gasparri di mettere
durante queste scene il sottotitolo fiction, e il pallino rosso sullo
schermo. Mi ha risposto : ci costerà un sacco di soldi dipingere il pallino
su ogni televisore italiano. E' più cretino di quanto credevo.

Ma insomma, cittadini italiani, ragionate ! Vi sembra che se ci fosse la
guerra il mio amico Bush andrebbe in vacanza nel suo chalet ? Vi sembra
possibile che un grande democrazia arresti millecinquecento persone a San
Francisco perché manifestano contro la guerra ? Mi si attribuiscono battute
meschine sui pacifisti, che poi mi tocca di smentire.

Ma io so bene che, non essendoci guerra, non ci sono pacifisti. E' un
mistero per me cosa facciano quei milioni di persone in strada, con quella
bandiera tutta colorata che sembra la maglia del Milan che ha fumato
marijuana.Se ci fosse davvero la guerra, con tutti i missili che hanno
tirato su Baghdad avrebbero ucciso Saddam. Invece eccolo lì che parla in
diretta. Maledetto concorrente ! E' uno dei pochi che in video è tronfio e
bugiardo come me.Il migliore in televisione, comunque, è sempre George
Wermacht Bush. Ha il carisma e la statura morale di un pupazzo da
ventriloquo e ultimamente si è messo anche a fare il comico. Ha detto che
l'Iraq deve rispettare la convenzione di Ginevra. Che i suoi prigionieri
devono essere trattati umanamente, proprio come quelli di Guantanamo. Ha
invocato anche il tribunale dell'Aia. Mancava solo che chiedesse l'invio di
ispettori dell'Onu nella zona delle operazioni. Quando poi ha detto che
bisogna rispettare il diritto internazionale, si sono sentite le risate dei
cameramen e gli spari di Colin Powell che li abbatteva.

Riassumendo : l'Italia non è in guerra, non c'è nessuna guerra, non ci sono
morti né da una parte né dall'altra, gli elicotteri inglesi abbattuti dal
fuoco amico non sono eventi bellici ma incidenti dovuti alla congestione del
traffico aereo, come a Fiumicino.

Non ci sono manifestazioni sanguinose in tutto il medio Oriente, e il popolo
iracheno, come ho già anticipato a suo tempo, è entusiasta di questa
pacifica invasione.

Ci sono invece le armi chimiche e di sterminio di massa. Sono a Aviano,
pronte a essere trasportate in Iraq nel caso gli americani non ne
trovassero. Ci avete creduto ? Ma siete proprio dei ingenui, era una
battuta. Sapete qual è la verità ? La vera arma di sterminio di massa sono
io col mio governo di ipocriti, quello che vuole farvi credere che non sta
succedendo niente. Abbiamo cominciato con lo sterminio dell'informazione,
poi abbiamo intrapreso quello del diritto, ora ci proviamo con lo sterminio
delle coscienze. Una nube di indifferenza, ecco la nostra arma chimica.

Per il momento non ci riusciamo. Ma confidiamo nella tendenza degli Italiani
a dimenticare in fretta, e in un pronto intervento dei servizi segreti
contro il crescere del movimento pacifista. Perciò se vedete alla
televisione immagini volgari di sangue e morte e bombardamenti, pensate che
non sono vere, perchè la guerra moderna non fa morti. Sono semplicemente
degli errori di sceneggiatura.

E adesso vi lascio, prima di andare via per il week-end devo discutere con
Blair e Aznar sui nuovi oleodotti e sulla ricostruzione di Baghdad.
Io ho proposto Baghdad due, un ridente complesso residenziale a pochi
chilometri da Baghdad, in una località che si chiama Teheran. Ha detto Bush
che ci pensa lui a sgombrarmi il terreno. E poi c'è il progetto di un ponte
tra Messina e Amman, con un solo pilone a Creta. E per finire una fusione
tra Mediaset e Lockeed, perché non c'è la guerra, ma stranamente in Borsa le
azioni della fabbriche di armi triplicano. Misteri della finanza.

Italiani, state tranquilli. Niente sangue né dolore né lacrime. Strike & Awe
non è un'azione di guerra e non vuole dire Sconvolgi e Terrorizza. E' un
serial con due poliziotti, Strike il bruno e Awe il biondo. Me lo ha detto
Frattini che ha studiato inglese con la Playstation. Io vi proteggerò, vi
consolerò, vi rassicurerò, io sono la tempesta di sabbia che tutto nasconde,
io sono l'operazione Forget&Fard. Credetemi.
Non sta morendo nessuno. So prendermi le mie responsabilità e non dico
bugie.

Ve lo giuro sui figli di Blair.

STEFANO BENNI