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From: Silverio Tomeo
To: social forum
Sent: Friday, March 28, 2003 11:21 PM
Subject: sabato 29, unità contro la guerra
28.03.2003
Un lungo arcobaleno da nord a sud: comincia il lungo week end
della
pace
Sarà il week end della pace. Sarà un week end di proteste in
tutta
Italia. E ancora di più di fronte ai morti dei primi otto giorni
di
bombardamenti. Il grido «no alla guerra» fa il giro del mondo e
impazza dal nord al sud della penisola. Drappi neri in segno di
lutto si mescolano ai colori dell'arcobaleno delle migliaia di
bandiere della pace che sventolano dai balconi delle case
italiane.
Il comitato "Fermiamo la guerra", insieme al Social Forum e a
Cgil,
Cisl e Uil, dopo due settimane di cortei e sit-in, fissa per
sabato
29 la giornata nazionale della pace e chiama a gran voce le
piazze
di tutta Italia per «fermare la macchina della guerra». Una
mobilitazione "diffusa" che avrà il sostegno dei sindacati
locali e
delle organizzazioni che si stanno battendo per i diritti delle
popolazioni colpite dal conflitto. «Chi fa la guerra non va
lasciato
in pace - affermano gli organizzatori - sono cadute le illusioni
di
chi confidava in un conflitto lampo e "pulito". Questa è una
guerra
lunga, cruenta, devastatrice, che già oggi produce nuovi
conflitti
nell'area, in tutto il Medio Oriente, nelle società con la
crescita
dell'intolleranza, dell'odio etnico e religioso, del razzismo e
dell'insicurezza».
È così che il comitato "Fermiamo la guerra" partecipa alla
campagna
internazionale per la convocazione straordinaria dell'assemblea
generale delle Nazioni Unite affinché condanni l'aggressione di
Bush
e dei suoi alleati.« Il governo ogni giorno aumenta l'impegno
italiano in guerra con atti concreti, come l'espulsione dei
diplomatici iracheni su richiesta americana. E mentre partecipa
di
fatto alla guerra, il governo si rifiuta di ottemperare ai suoi
doveri di accoglienza verso i profughi di guerra». Sono amare le
parole dei portavoce di uno dei movimenti che più si sta
battendo
contro questo conflitto a cui, nelle ultime settimane, stanno
facendo eco gli studenti delle scuole e degli atenei.
Blocco della didattica, workshop con i docenti, assemblee,
azioni di
controinformazione, concerti, cortei, cineforum: sono diventati
"meeting point for peace". L'unione degli universitari si
mobilita:
sabato a Messina partirà un corteo di universitari, a Teramo una
fiaccolata dal Campus alla città. Anche l'Umbria sarà
attraversata
da fiaccolate in tutta la regione. Venerdì l'Uds scenderà in
piazza
a Siracusa, con concentramento in piazza Pantheon alle 9,30 ed
arrivo in piazza Duomo, e a Brindisi, con partenza da viale
Palmiro
Togliatti alle 9 e arrivo sul lungomare in piazza Santa Teresa.
Sabato 29 marzo ore 12 Roma: "vestiamo a lutto i ponti di Roma":
drappi neri verranno stesi sui ponti del Tevere, a partire da
quello
che collega l'Isola Tiberina. Ore 15: Piazza Esedra. Ore 15.30:
sit
in a Saxa Rubra contro l'informazione di guerra. E' previsto tra
l'altro un incontro con i lavoratori Rai e un microfono aperto.
Ore
19.30: corteo e fiaccolata da Piazza Belli a Piazza Santa Maria
in
Trastevere, dove ci saranno interventi e testimonianze contro la
guerra.
Milano: dalle 15 alle 18.00 Via Mercanti l'Agorà: un luogo
aperto
nel cuore di Milano per parlare e discutere di pace e di guerra,
riflessioni e volantini, cibo, incontri, parole e immagini. A
Desio
(MI) ore 16 e 30: manifestazione. Ore 20.00:a piazza
Conciliazione.
A Senago Ore 16: Labarotori di pace per bambini e ragazzi a cura
della Associazione Informabambini in largo Garibaldi. Ore 21:
Sirene
di pace: concerto con il gruppo Unica/Mista.
A Torino: corteo organizzato dal comitato "Torino contro la
guerra".
Ritrovo in piazza Castello (davanti alla prefettura) alle ore
16.00.
Domenica sarà la volta del Veneto. Il cosiddetto "Tavolo per la
pace" trevigiano organizzerà una lunga catena umana che si
snoderà
per 12 km lungo la statale Terraglio, da Mogliano Veneto
(Treviso) a
Treviso città. La catena della pace si formerà, a partire dalle
10,
in Piazza dei caduti a Mogliano e si unirà alla parte trevigiana
che
farà capo dalla rotonda di San Lazzaro. I partecipanti
percorreranno
la pista ciclabile della statale da Mogliano a Treviso, quindi
torneranno indietro lungo la stessa traiettoria.
Tutta l'Emilia Romagna scenderà in piazza sabato: Il corteo
principale, a cui si unirà una biciclettata, si terrà nel
pomeriggio
a Bologna, organizzato dal Tavolo cittadino contro la guerra a
cui
aderiscono tra gli altri il Bologna Social Forum, Arci, Acli, la
Cgil, i DS e la sinistra giovanile. A Bologna sarà presente
anche il
coordinamento degli amministratori della provincia, tra cui
numerosi
sindaci che sfileranno con i gonfaloni dei propri comuni. Tra le
iniziative annunciate dal coordinamento, in collaborazione con
alcune associazioni non governative, aiuti concreti ai giovani
del
Kurdistan iracheno. In particolare, l'azione di sostegno
economico
sarà rivolta alla scuola intitolata a Marzabotto che si trova
nella
cittadina di Aljabjah, dove nell'ultimo conflitto 5.000 persone
vennero uccise dal regime iracheno con le armi chimiche. Lunedì
prossimo, sempre nel capoluogo emiliano, ci sarà un incontro
pubblico tra gli amministratori del coordinamento per la pace e
la
comunità curda in Italia. Manifestazioni organizzate dalla Cisl
contro la guerra si terranno nei principali comuni del modenese:
Carpi, Sassuolo, Mirandola, Pavullo, Vignola e Castelfranco. Nel
comune di Soliera nel pomeriggio centinaia di messaggi di pace
saranno fatti volare in cielo dai bambini legati ai palloncini.
Infine una fiaccolata per la pace si terrà domani sera a
Granarolo.
A Modena il circolo «vivere insieme» ha organizzato una
fiaccolata
che partirà dalla chiesa della Sacra Famiglia e a Soliera i
bambini
faranno volare messaggi di pace (lettere e disegni che hanno
creato
in queste settimane) nell'aria.
A Firenze: dalle ore 15 la giornata della pace è dedicata ai
bambini. Il corteo partirà da Piazza della Signoria e si
concluderà
con una "merenda" organizzata dal nercato equo e solidale a
Piazza
Santissima Annunziata. A Livorno: manifestazione cittadina a
cura
della tenda per la pace. Concentramento in piazza Garibaldi alle
16.30.
Ad Ancona: manifestazione provinciale nell'ambito della giornata
nazionale di mobilitazione contro la guerra. Appuntamento a
piazza
Roma alle ore 17.30.
Domenica 30 marzo Napoli: ore 9.30 piazza Mancini: corteo contro
la
guerra e la repressione dei movimenti sociali.
Anche piccole città come Ostuni e Francavilla, in Puglia,
manifesteranno per la pace con cortei e iniziative di vario
genere.
Domani a Foggia è previsto un presidio presso il campo profughi
di
Borgo Mezzanone mentre a a Bari ci sarà una manifestazione con
corteo da Piazza Umberto e si concluderà di fronte alla sede Rai
di
piazza Diaz per contestare la disinformazione della tv di Stato
sul
tema della guerra, altre manifestazioni sono in programma a
Brindisi
con corteo da Viale Togliatti e comizio in Piazza Vittoria, a
Lecce
e ad Alessano. Domenica sarà la volta di Martina Franca nel
tarantino in Piazza XX Settembre.
Un corteo sfilerà domani a Palermo da piazza Politeama, nel
centro
della città, fino all'agenzia consolare degli Stati Uniti per
dire
no alla guerra e chiedere la convocazione straordinaria
dell'assemblea delle Nazioni Uniti. La manifestazione è promossa
da
Emergency, centro Blow Up, Sinistra Giovanile, Unione degli
universitari, e Unione degli studenti nell'ambito della giornata
internazionale di
mobilitazione per la pace. In base alle adesioni già ricevute,
tra
le quali quelle degli
studenti di molte facoltà universitarie e scuole superiori, gli
organizzatori calcolano di
portare in piazza circa 10 mila persone.
A Cagliari nella mattina di sabato è in programma un corteo di
studenti che partirà da piazza San Giovanni e, dopo aver
percorso le
vie del centro si concluderà in piazza del Carmine. Un altro
corteo
nel pomeriggio, dopo il raduno in piazza San Michele
attraverserà la
città per concludersi di fronte al deposito militare di
carburante
di Monte Urpinu. A Oristano sono attese migliaia di persone per
la
manifestazione in programma in piazza Eleonora. L'iniziativa è
organizzata dal «Movimento 15 febbraio», che prende il nome
dalla
precedente manifestazione per la pace svoltasi il mese scorso.
Al
movimento aderiscono l'Ulivo, Rifondazione comunista, i
sindacati,
associazioni ecologiste, Emergency, il Forum oristanese per la
pace
e diverse associazioni di volontariato.